di Tonio Dell’Olio*
Se in questi giorni uno digita “Greta” sui motori di ricerca, tra i primi suggerimenti che appaiono vi è “Thunberg”, il cognome di una ragazza svedese di 15 anni. È diventata di fatto l’icona della Cop24, il vertice dei Capi di Stato convocato annualmente dalle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e che quest’anno si è riunito a Katowice in Polonia.
Lascio agli esperti e agli analisti di valutare i risultati delle giornate polacche. A me preme piuttosto di diventare eco delle parole che questa ragazza ha osato rivolgere alle autorità del mondo (presenti e assenti).
“La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti” ha detto Greta, che poi ha proseguito: “La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso”.
Dimenticavo, Greta è affetta dalla sindrome di Asperger. Ma d’altra parte ci vuole poco a capire che ha ragione.
*presidente della Pro Civitate Christiana – Assisi