Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma la prima assemblea successiva alla 45a Settimana sociale svoltasi a Pisa e Pistoia nello scorso ottobre alla quale ho partecipato per conto della diocesi tifernate. L’incontro promosso dalla Cei per mezzo del Comitato organizzatore delle Settimane sociali e dell’ufficio nazionale per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, è stato l’occasione per fare il punto sui contenuti della Settimana e per la presentazione del Documento conclusivo. La partecipazione è stata significativa e ha visto la presenza di tanti delegati diocesani e di molti rappresentanti delle più importanti associazioni cattoliche.Il tavolo di confronto, presieduto da Franco Garelli, segretario uscente del Comitato organizzatore delle Settimane sociali, ha messo in evidenza la necessità di un serio recupero della società civile fondata sull’antico valore della persona e della famiglia; solo in questo modo è possibile sostenere l’impegno sempre crescente del mondo cattolico in campo sociale e istituzionale. L’attuazione di un progetto qualificato che abbia come obiettivo il perseguimento del bene comune passa per una capillare opera di formazione nell’ambito più ristretto delle Chiese locali tramite strutture apposite, siano esse di tipo religioso o laico, nella concretezza dell’impegno culturale, sociale e politico. Le molteplici esperienze in campo locale dovrebbero poi convergere in modo unanime per dare vita ad un’ampia rete di comunicazione così da rendere più agevole l’attuazione di ogni iniziativa che sia orientata al perseguimento del Bene comune. Il cattolico del XXI secolo deve fare proprio l’invito di Papa Giovanni Paolo II e sentirsi pioniere della nuova società sfruttando la capacità di mediazione, che viene dalla formazione e dallo spirito di comunione, fra la dottrina sociale della Chiesa e il contesto reale in cui è chiamato ad operare giorno dopo giorno. Appare inoltre non rinviabile un forte impegno in campo educativo rafforzando al contempo le opere di più antica esperienza, che spesso si trovano in difficoltà per esiguità di mezzi, e quelle più innovative che la nostra società multimediale ci mette a disposizione e che possano essere maggiormente attraenti per le nuove generazioni. La 45a Settimana sociale si chiude formalmente ma rimane virtualmente aperta nell’invito ai cattolici a non essere spettatori inerti, ma gente attiva partecipe alla costruzione di una società migliore secondo gli insegnamenti della Dottrina sociale.
Convergenze sul Bene Comune
Diocesi. Delegazione tifernate alla prima assemblea nazionale post-Settimana sociale di Pistoia
AUTORE:
Alessandro Petrani