Uscire dai propri luoghi tradizionali, mentali e fisici, sorridere e seminare ovunque. Questi i tre inviti che don Dino Pirri, assistente nazionale Acr e coordinatore dell’Ufficio catechistico della Regione Marche, ha rivolto domencia mattina, in un affollato teatro Lyrick ad Assisi, ai catechisti presenti alla seconda e conclusiva giornata del Convegno catechistico regionale.
“I catechisti non sono dei ripetitori di concetti o dei maestri di dottrina, ma persone che vivono un’esperienza con una persona viva, che è Gesù Cristo”, ha sottolineato don Dino. Un’esperienza – ha spiegato ancora – che “ci rende credibili agli occhi dei ragazzi e senza la quale possiamo solo trasferire l’immagine di un Dio che punisce e non di un Dio che prima di tutto ama. A monte di qualsiasi strategia, i giovani hanno bisogno di vedere che noi catechisti, per primi, come gli apostoli nel Vangelo, torniamo da Gesù dopo ogni nostra esperienza a farci guarire e consigliare dalla sua parola”.
Don Dino ha invitato, quindi, i catechisti ad “uscire dai luoghi tradizionali della fede e portare la Parola nei posti più frequentati, ma soprattutto ad uscire dai propri schemi mentali e a rimettersi sempre in discussione. Occorre poi sorridere sempre – ha aggiunto -, assumendo un nuovo atteggiamento di vita perché l’esperienza della fede è grano e zizzania insieme, ma i cristiani si differenziano dagli altri proprio perché, anche nel momento della crisi, sanno bene a chi aggrapparsi”. Infine, don Dino ha invitato i presenti a “seminare ovunque, perché in ogni persona c’è una ricchezza di grazia da scoprire”.