Un programma essenziale e scarno contrassegnerà l’omaggio destinato al vescovo mons. Sergio Goretti in occasione del suo 50’anniversario di sacerdozio, appuntamento atteso dal popolo diocesano, incentrato su un concerto eseguito nella cattedrale di San Rufino giovedì 22 maggio dalla Schola Cantorum della omonima Cappella musicale diretta dal maestro don Giuseppe Biselli ed inoltre su una concelebrazione eucaristica presieduta dallo stesso presule domenica 25 maggio nel citato luogo.”Ricorrendo quest’anno il 50’anniversario della ordinazione presbiterale di mons. Goretti, la comunità diocesana, con a capo il presbiterio, intende esprimere l’affetto e la venerazione al proprio Pastore offrendogli in omaggio le sue stesse Lettere pastorali che, pubblicate in varie circostanze, ora vengono presentate in un unico volume per renderle più accessibili alla lettura e per meglio conservarle a scopo documentario…” Tale nota è tratta dalla premessa del volume scritta dal vicario generale mons. Orlando Gori. Titolo del volume: “Lettere Pastorali”. La copertina ritrae l’ingresso del Vescovado di Assisi. Alla premessa segue una presentazione delle Lettere Pastorali curata dal biblista don Oscar Battaglia. In appendice figura un documento sulle unità pastorali redatto dallo stesso vescovo, uno dei primi documenti sull’argomento. Semplice, come si può notare, anche l’impostazione del libro che contiene una messe di riflessioni, approfondimenti, esortazioni, consigli e riferimenti storici. Il vicario offre una chiave di interpretazione: “Queste Lettere rivelano una profonda preparazione teologica che non si esterna tuttavia in una teorica trattatistica, ma nella presentazione di tematiche accessibili all’uomo comune. Emerge dal contesto generale una particolare capacità comunicativa.” Quali altri tratti distintivi emergono? “L’attenzione agli eventi, internazionali, nazionali e locali; una concretezza ed un impegno reale: si pensi all’azione condotta durante il terremoto in favore di singole situazioni precarie, in favore di centri abitati o di realtà penalizzate dal sisma come l’Istituto Serafico; si consideri l’impulso dato per la creazione di centri di accoglienza e di volontariato sociale. Altri tratti essenziali: lo spirito missionario testimoniato dalla realizzazione delle scuole di Kasumo in Tanzania; il desiderio di un laicato ecclesialmente preparato e il conseguente impulso per una formazione di base e per una formazione di livello superiore quale può garantire l’Istituto Teologico; la capacità di affrontare avvenimenti di portata storica; la celebrazione dell’ottavo centenario francescano nell’82, il Giubileo straordinario della Redenzione nel 1983, il Giubileo del Millennio, gli incontri di preghiera presieduti dal pontefice e le altre visite dello stesso in Assisi, il centenario clariano in corso…”. E’ solo un’impressione la sofferenza consapevole che trapela da alcuni privati colloqui? “Tale fattore psicologico invero appare anche nelle Lettere: sofferenza per la secolarizzazione sempre più radicata, per l’indifferenza religiosa, per il disagio dei giovani troppo lontani dalla Chiesa, per il calo delle vocazioni, per una comunità cristiana talvolta frantumata, per le ingiustizie ancora dominanti, per le difficoltà che incontra il processo di pace…”. E’ stato sempre rilevante per il vescovo l’interesse per la missione di Assisi: quale missione? “Assisi città della pace per volontà dei suoi santi e dell’attuale pontefice; città sul monte che diffonde luce di santità; città dell’accoglienza; città interprete coerente della fede. Tutta la comunità è obbligata a dare testimonianza e la Chiesa come popolo di Dio nella sua interezza deve distinguersi per vivacità di spirito, per senso di carità e per una vita unitaria e solidale.”
“Concretezza ed impegno reale nel guidare la diocesi”
Mons. Gori nella premessa alla "Lettera pastorale" descrive l'azione del vescovo Goretti
AUTORE:
Francesco Frascarelli