Concorso per opera di musica sacra

Grande novità alla prossima Sagra musicale umbra

Musica contemporanea e liturgia rinnovano il proprio dialogo. Questo è quanto annunciano dallo stesso tavolo i massimi rappresentanti della Fondazione Perugia musica classica e del Pontificio consiglio della cultura, presieduto dal card. Gianfranco Ravasi: un concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra. La presentazione è avvenuta a Roma, presso il dicastero vaticano, venerdì 9 marzo. Dedicato a Francesco Siciliani, musicista umbro di fama internazionale, il concorso è alla sua prima edizione, e per la prima volta un dicastero della Santa Sede è parte attiva dell’organizzazione. Oggetto della competizione è la composizione sul testo del Credo in lingua latina (nella forma breve comunemente detta Simbolo apostolico), di una melodia per coro, con o senza accompagnamento d’organo, per una durata compresa tra i 5 e i 15 minuti. Le tre opere finaliste saranno eseguite a Perugia il 14 settembre nell’ambito della 67a Sagra musicale umbra. La vicinanza della Santa Sede in quest’occasione indica la sensibilità e l’attenzione della Chiesa verso il legame tra musica e liturgia. Citando le parole dello scrittore G. Flaubert: “Noi spesso buttiamo su una caldaia incrinata una musica da far ballare gli orsi e invece vorremmo commuovere le stelle!”, il card. Ravasi descrive così ciò che sta accadendo nelle nostre liturgie. È ingiusto – spiega – prendersela con la riforma del Concilio Vaticano II, perché nella Sacrosanctum Concilium si offrivano indicazioni significative: “La musica è parte integrante della liturgia, esprime dolcemente la preghiera, favorisce l’unanimità; e il repertorio accumulato nei secoli costituisce un patrimonio di valori da conservare”. C’è ancora molto da attualizzare – continua il Cardinale – in particolar modo la seria formazione musicale dei sacerdoti e degli operatori pastorali, il ruolo del canto gregoriano, l’esaltazione dell’organo a canne come strumento principe del culto cattolico e il dialogo con la contemporaneità. “La musica contemporanea infatti – conclude Ravasi – con la sua nuova grammatica deve incontrarsi con il Sacro, che ha canoni, testi e temi propri, per generare così nuove armonie”. La giuria che esaminerà le partiture è composta da grandi e affermati professionisti di fama mondiale: a presiederla sarà il compositore Giya Kancheli, affiancato dal maestro della Cappella Sistina don Massimo Palombella, dal direttore del coro dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, dal direttore del coro della chiesa di St. Jacob a Stoccolma Gary Graden, dal direttore d’orchestra Filippo Maria Bessan, dal direttore artistico della fondazione Perugia musica classica Alberto Batisti e dal maestro Marcello Filotei. Tutti i giurati hanno condiviso lo spirito della competizione: lasciare la massima libertà. I compositori infatti potranno scegliere se comporre per coro a voci pari o a voci dispari, per 2, 3, 4 o più voci, con o senza accompagnamento e presentando anche più di una composizione. L’ufficialità del concorso, insieme a tutti i dettagli organizzativi (reperibili sul sito della Fondazione, www.perugiamusicaclassica.com), è avvenuta anche alla presenza del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, che ha espresso il proprio entusiasmo per l’iniziativa, poiché andrà ad arricchire il patrimonio culturale della città.

AUTORE: Andrea Coli