Ricche di spiritualità sono state le giornate di venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 che si sono svolte all’interno della Parrocchia di Bastia Umbra, nelle quali hanno visto svilupparsi il momento conclusivo della Missione giovanile e il primo incontro di formazione per i catechisti dei diversi settori.Si è sentita l’esigenza di raccogliere i frutti delle varie esperienze maturate in questo Anno santo, l’Anno giubilare. E’ stata una ripartenza significativa sul piano della preghiera e della fraternità. In queste si è avuta la presenza e l’aiuto dei seminaristi del Seminario regionale guidati dal rettore don Giorgio Brodoloni e dagli altri sacerdoti. Tutti loro hanno costituito un grande supporto per la Missione giovanile svoltasi dal 26 marzo al 9 aprile. “Che cercate?” Era questa la frase tratta dal vangelo di Giovanni (cap. 1, 38-39) dalla quale è scaturito il messaggio di evangelizzazione che ha sorretto la Missione, la figura di Gesù Cristo, il trasmettere la Buona Novella. Così seminaristi e giovani in quel periodo sono stati missionari nella loro stessa Comunità c ristiana. E’ stato questo lo spunto per la catechesi e le riflessioni che si sono avute nei vari centri d’ascolto, nelle famiglie delle zone di Bastia. Cosicché nel pomeriggio di venerdì 27, presso il centro S. Michele si è ripreso il discorso dal tema: dopo l’Anno Santo quale Evangelizzazione e Catechesi? Don Giorgio Brodoloni ha iniziato col ribadire l’importanza del primo Evangelizzatore: Gesù Cristo. Occorre un nuovo entusiasmo per andare ad annunciare Cristo Redentore e Salvatore del mondo. Tutti i battezzati sono missionari. Contenuto dell’Evangelizzazione: Dio ci ama. Questa Missione ha portato a due tipi di “frutti”: il primo è stato verificabile all’interno del Seminario, perché per i seminaristi è stato un momento di crescita interiore, un richiamo alla vocazione battesimale. L’altro “frutto” meno visibile è scaturito dai momenti di preghiera nei centri d’ascolto, infatti si è notata una spinta maggiore da parte dei giovani nelle attività ordinarie. Il sacerdote ha concluso dicendo: “E’ un seme di missionarità, di amicizia che si è gettato, che deve essere coltivato tra i giovani uniti dalla fede in Gesù Cristo”. Era la prima volta che accadeva un avvenimento del genere a Bastia Umbra, un’altra esperienza simile era avvenuta a Foligno, ma non era mirata ai giovani, ma indirizzata a tutti i cittadini. Anche i giovani partecipanti sono rimasti soddisfatti perché hanno vissuto momenti di riscoperta del messaggio cristiano, d’intenso fervore religioso come il pellegrinaggio a piedi a San Francesco di Assisi, con la celebrazione comunitaria della Penitenza. Ha costituito per i seminaristi un momento aggregativo importante, stando a contatto con le famiglie dei giovani, con loro hanno condiviso momenti d’ilarità, di gioia come il teatro. Non sono mancati gli intermezzi musicali sia nella missione che nella serata di venerdì 27, in cui c’è stata l’esibizione del Coro Giovani della Basilicata e del Coro Giovani della nostra Parrocchia.Il tutto è terminato domenica 29 con la messa delle 11 celebrata dallo stesso don Brodoloni. Al termine don Francesco Fongo ha dato un contributo in denaro ai seminaristi per la ricostruzione del loro Seminario di Assisi, questi ultimi a loro volta hanno regalato alla Parrocchia un quadro raffigurante il Santo protettore del Seminario come segno di amicizia che si è creato con i giovani di Bastia.
Conclusione della Missione giovanile: incontri in parrocchia di tutti i catechisti
Dopo l'Anno santo quale evangelizzazione e quale catechesi?
AUTORE:
Ombretta Sonno