Sono stati circa 600 i giovani della nostra diocesi che hanno preso parte all’incontro di Assisi con Papa Benedetto XVI.
Più che il racconto della giornata, abbiamo dato spazio alle testimonianze di alcuni dei nostri giovani che con entusiasmo sono andati a portare il loro saluto al Pontefice.
Massimiliano, di Todi, racconta di ‘una domenica diversa, particolare, certamente unica, a partire dalla messa al tempio della Consolazione a Todi con tutti gli amici della diocesi, passando per il saluto del nostro Vescovo a Bastia, la camminata e infine l’incontro col Papa a Santa Maria degli Angeli. Vorrei ringraziare gli organizzatori che hanno fatto in modo che tutti avessero la possibilità di vedere il Papa da vicinissimo. Questo è stato il mio primo incontro ‘dal vivo’ con Benedetto XVI, e mi sono sorpreso a scoprirlo così simile a Karol Wojtyla. Entrambi sanno parlare ai giovani, sanno guardare tutti con gli occhi di un papà verso il figlio prediletto. Benedetto e Giovanni Paolo, due uomini che sembrano così diversi e che hanno in fondo un’anima sola, l’anima di Pietro’.
Anche Alessandro, di Orvieto, un ‘partecipante di lungo corso’ a questi eventi, dice che ‘è sempre emozionante e coinvolgente esserci e rendere testimonianza della fede e della gioia di essere cristiani. Ritrovare amici con cui hai condiviso mille avventure (come non ricordare le Gmg in Canada ed in Germania!) ti dà le giuste energie da portare nel quotidiano. Incontrare ed ascoltare il Papa ti dà gli argomenti su cui utilizzare quelle energie, un Papa che chiede ai giovani di essere anche i ‘suoi’ giovani come lo erano stati con ‘GPII’, giovani che rispondono gridando il suo nome”.
Per la nostra intera diocesi, poi, è stato un onore che un giovane della parrocchia di Acquasparta, impegnato nei gruppi e come animatore liturgico, Paolo Armadori, abbia composto una canzone e l’abbia cantata dal vivo davanti al Papa e alle migliaia di giovani presenti. ‘Mi hanno chiesto di comporre una canzone per la giornata di Assisi qualche giorno prima. Un treno che non passa tutti i giorni, ma anche una grande responsabilità: cantare davanti al Papa! È nata così Con la mia voce, che parla di conversione, della mia conversione. È stato emozionante cantare davanti al Papa, e ancora di più il momento dell’incontro, non previsto, con lui. Ho visto i suoi occhi pieni di vita mentre mi chiamava ‘giovane cantautore’. Di questi momenti non vorresti dimenticare nulla… Ho detto solo: ‘Grazie, Santità”.