Con don Giuseppe si passò a due pagine

La diocesi festeggia il 50'de "La Voce"

Posso affermare che alla pagina diocesana si lavorava e si lavora con entusiasmo e dedizione. Rammento che una volta, don Aldo Brunacci, priore del Capitolo, convocò a tarda sera alcuni collaboratori. Motivo dell’incontro: creare un numero speciale. Don Aldo dettò i tempi per la sua realizzazione. L’indomani mattina ognuno avrebbe dovuto presentare il suo articolo. Lavorai tutta la notte consultando le fonti francescane per realizzare un “pezzo” sui rapporti tra la cattedrale di San Rufino e la figura di san Francesco. Anche gli altri dimostrarono puntualità nel consegnare i loro scritti. Nacque così il numero speciale. La pagina diocesana è andata soggetta ad alterne fortune. A questo punto si potrebbe aprire un altro discorso sulle ragioni e sulle cause. Ad esempio, è logico che la nascita di vari fogli e periodici locali riduce quote di lettori e pertanto quote di abbonamenti. Diversi anni fa la pagina diocesana fu colpita da una grave crisi. Assisi come città e comunità era relegata in uno spazio piuttosto ridotto e le notizie relative ad altri centri della diocesi apparivano frammentarie. Anche in quella fase in effetti non mancava la dedizione di responsabili e collaboratori. Fu dato incarico a don Giuseppe Biselli di trovare i necessari rimedi. Non c’è dubbio che il suo dinamismo riuscì a risollevare le sorti della pagina, al punto tale che si pervenne anche ad un raddoppio. Giova menzionare l’opera svolta anche da Rosalia Conti. L’impegno per raccogliere il materiale perdurava fino a notte alta. Don Giuseppe avvertiva sempre più il peso di una responsabilità diventata troppo gravosa. Si aggiunse in questo periodo l’apporto di Roldano Boccali, che avrebbe poi assunto la responsabilità piena della pagina. Mi piace ricordare il fervore che animava la piccola redazione ricavata in una stanza della casa parrocchiale in compagnia di una schiera di docili gatti. (Francesco Frascarelli) 50’de “La Voce”. Il 6 marzo si festeggia la ricorrenza. A Bastia Umbra dal 1979: ne parliamo con don Francesco Fongo In occasione della celebrazione della festa diocesana de La Voce (6 marzo, ore16 a Bastia Umbra, presso il Centro San Michele) per la ricorrenza del 50’anno, incontriamo il parroco di Bastia Umbra, don Francesco Fongo, il quale ci aiuta a ripercorrere la storia della pagina locale della sua parrocchia. “La scelta di avere a disposizione un’intera pagina di un settimanale come La Voce è nata alla fine degli anni ’70 per il desiderio di noi sacerdoti e di don Luigi Toppetti. Il primo numero della pagina di Bastia Umbra è datato 25 febbraio 1979; ciò ha comportato notevole impegno, una forte campagna di abbonamenti e la costituzione di una redazione locale. La finalità, a cui la parrocchia di Bastia ha sempre mirato, è condensata nel prologo che contrassegna l’esordio della nostra prima uscita: un bisogno di dialogo che il Consiglio pastorale sente di offrire attraverso questo settimanale. Le pagine di Bastia Umbra hanno sempre puntato alla varietà di notizie: dalla parrocchia, cultura, informazioni sulla città, alle problematiche sociali. Questo ha favorito un discorso di più ampia accoglienza nella lettura del giornale – prosegue don Fongo – da parte delle persone. Se dovessi fare un bilancio tra le pagine di Bastia Umbra de La Voce di ieri e oggi, potrei affermare che rispetto al passato gli articoli devono essere più sintetici e incisivi, in sintonia con i ritmi sempre più velocizzati della società odierna”. È sempre il parroco a ricordare alcuni contributi storici offerti alla pagina locale di Bastia attraverso nomi come: Antonio Fanini, Rino Casula, Giuseppina Castellani e tante altre firme che hanno costituito la memoria di questo settimanale.

AUTORE: Silvia Buzi