Si è conclusa sabato 20 presso l’Auditorium S. Domenico di Foligno la 58a edizione della Sagra Musicale Umbra. “I solisti di Perugia” e il “St. Jacob’s Chamber Choir” di Stoccolma hanno mirabilmente eseguito il Magnificat in mib magg. BWV 243a per la direzione di Gary Graden. A completamento della serata, interamente dedicata a J. S. Bach, il Triplo-concerto in la min. per flauto, violino, clavicembalo e archi ed il Concerto Brandemburghese N’5. L’esibizione ha consolidato il grande successo ottenuto lo scorso anno dal coro svedese, nonché le grandi doti di concertatore del direttore americano e l’ormai chiara fama dell’orchestra “I Solisti di Perugia” e del violinista Paolo Franceschini, nella veste di primo violino ed anche di solista a fianco del flautista Wolfgang Schultz e di Claudio Brizi al claviorgano. Un’edizione della Sagra che conferma come ormai da anni il festival sia risorto dalle proprie ceneri grazie all’impegno costante di una direzione artistica che ha fortemente voluto riportare la manifestazione verso la proposta di nuove commissioni e produzioni artistiche ad affiancare quelle esecuzioni di grande spessore offerte da orchestre di fama internazionale, da gruppi cameristici e solisti di grande nome. Il concerto inaugurale con l’orchestra del XVIII secolo, musiche di Schumann e Brahms. L’orchestra “Millennium” ed il grande Luis Enriquez Bacalov ad eseguire il già famoso Concerto Grosso, Company di Philip Glass , The Frontier di David Heat e non ultimo come importanza il Tema dal film Il Postino. Grande successo ha riscosso il concerto, con musiche di Franz Listz, dell’ “Orchestra Filarmonica di Verona” che ha dato modo di apprezzare le grandi doti del direttore e pianista Vittorio Bresciani. Concerti cameristici e solistici hanno completato le due settimane di proposte della manifestazione portando il pubblico, sempre numeroso, a toccare tante e varie località della regione: Assisi, Montefalco, Umbertide, Montecastello Vibio, Torgiano. Ed è a proposito del concerto di Torgiano che riteniamo doveroso sottolineare la lungimiranza della direzione artistica nell’invitare “L’Ars Cantica Choir” di Milano che solo tre settimane prima della sua esibizione al festival è stato capace di vincere tutti i premi disponibili al Concorso Internazionale “Guido D’Arezzo”. Sotto la direzione attenta e sicura di un grande Marco Berrini, il coro milanese ci ha regalato, oltre a musiche di Mendelssohnn e Bettinelli, una strepitosa esecuzione di quel capolavoro di musica sacra che è la Missa Benedicamus Domino di Lorenzo Perosi. Ma come sottolineato dal maestro Carlo Pedini nella conferenza stampa di presentazione, il ruolo principale di un vero Festival è quello di commissionare e produrre nuovi spettacoli. La storia della Sagra lo dimostra ampiamente e le ultime edizioni ne sono solo la conferma. Si arriva così a parlare di eventi come La sapienza di Rosvita, teatro musicale, ideazione e regia di Roberto Biselli musiche originali del maestro Fernando Sulpizi. La co-produzione, con il X Festival Arte Sacro Madrid, del “Quid restat nisi ut gaudeat COR sine verbis? Opus per voce e danza, da un millennio. Un progetto di Piero G. Arcangeli con musiche e testi che spaziano addirittura nell’ultimo millennio. “L’Ensemble Strumentale In Canto” diretto da Fabio Maestri che presso il teatro della Pro Civitate ha eseguito prime esecuzioni di Mario Cesa, Francesco Lanzillotta e brani di Petrassi, Berio e Pippo Molino. Tutti hanno avuto grande successo così come ha avuto successo la serata in onore di Pietro Vannucci detto il Perugino. Non possiamo negare che il brano, commissionato dalla Sagra Musicale Umbra al compositore siciliano Marco Betta, abbia fatto molto discutere. Come non si può negare che qualche spettatore sia rimasto deluso e scontento del concerto dimostrandolo apertamente. Si conclude comunque con grande successo la 58’edizione di un festival che merita di avere risonanza nazionale ed internazionale. L’edizione che vede una svolta, con la creazione della Fondazione Perugia Musica Classica che si pone l’obiettivo, con un programma triennale, di allargare l’offerta musicale nella nostra città e nella nostra regione partendo proprio dal potenziamento del Festival e della consolidata Stagione Concertistica degli Amici della Musica.
Con Bach si è conclusa una splendida edizione del festival
Sagra musicale umbra
AUTORE:
Luca Saracca