“Comunità Maria – Famiglie del Vangelo”: più volte ne ha parlato e scritto il vescovo Sorrentino specificando che tale nuova aggregazione costituisce un’ulteriore proposta di fede, senza porsi in alternativa a gruppi o movimenti. Rammenta Angela Boccali: “Il 14 dicembre 2010 un ristretto gruppo di persone, dopo iniziale contatto, fu ricevuto dal Vescovo che espresse nella circostanza la sua aspirazione: annunciare il Vangelo con il metodo di Gesù amato dalla famiglia di Maria e Giuseppe, promotore della famiglia degli apostoli… Comprensibile la nostra sorpresa. Così è nata la prima Comunità Maria – Famiglie del Vangelo”.
È sempre Angela che, annoverata tra le animatrici, spiega come altre comunità siano sorte o abbiano preso avvio in varie parrocchie della diocesi. Per quelle nascenti risulta disponibile, con lo scopo di far comprendere orientamenti e contenuti, un nucleo di supporto guidato da padre Marco Paraventi.
La stessa annota tra le iniziative più recenti il ritiro svoltosi domenica 27 gennaio presso il convento dei Cappuccini “Cristo Risorto” in Assisi, caratterizzato da una inattesa affluenza. Seguiranno altri due ritiri fissati per il 21 aprile e il 23 giugno. I coordinatori trascorreranno tre giorni di condivisione dal 28 al 30 di quest’ultimo mese. Altri chiarimenti ci vengono offerti dalla Boccali.
Quanti elementi compongono una comunità?
“Conviene attenersi all’esempio degli apostoli: non superare possibilmente le 12 unità. Ci si riunisce in una casa privata o in una sede parrocchiale, con costanza, ma a scadenza variabile”.
Come si articolano gli incontri?
“Canto di lode, ringraziamento a Dio, preghiera a Maria, invocazione allo Spirito santo, lettura biblica e relativa breve spiegazione, condivisione o revisione di vita, preghiera di intercessione, recita del rosario, preghiera conclusiva O Gesù nostro amore. Garantisce la presenza il parroco o un sacerdote nel ruolo di guida spirituale. Normalmente spetta al parroco anche la costituzione di una comunità, demandata talvolta ad un laico inserito nell’esperienza”.
È risaputo che, a un certo punto, si apre per una comunità una nuova prospettiva…
“In effetti, dopo nove incontri formativi, inizia un nuovo percorso con il rito della consacrazione presso il santuario della Porziuncola, dove si raccolgono per l’occasione i componenti della singola comunità o di più comunità formatesi in seno ad una parrocchia. Ogni singola comunità continua il proprio cammino, potenziato da più vasti incontri legati ad occasioni liturgiche”.
Quale lo scopo precipuo dell’associazione?
“Rendere concreto lo spirito di fraternità tra gli aderenti, anche con un aiuto reciproco in qualsiasi tipo di difficoltà; ‘assimilare’ la Parola; acquisire il coraggio e la capacità di evangelizzare”.