Comunità energetiche rinnovabili, tra potenzialità e burocrazia

Tema del convegno “Comunità energetiche ed Enti locali: transizione ecologica e dinamiche della partecipazione”.

“Alla luce degli obiettivi energetici che l’Europa si prefigge, le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) svolgono un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Con l’obiettivo di agevolare la produzione e lo scambio di energie da fonti rinnovabili, oltre l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici”. Questi alcuni dei passaggi dell’intervento di Francesca Mele, presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal), intervenuta al convegno che si è svolto il 4 luglio scorso alla sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia e promosso da Assemblea legislativa della Regione Umbria, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Perugia e, appunto, il Cal sul tema: “Comunità energetiche ed Enti locali: transizione ecologica e dinamiche della partecipazione”.

L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto condiviso concernente le “Dinamiche partecipative e politiche pubbliche: l’Umbria per l’Europa”. Si tratta di un regime di autoconsumo collettivo verso il quale – ha proseguito Mele – “i comuni sono chiamati ad un ruolo importante” e per questo “devono operare per il massimo coinvolgimento dei cittadini, delle famiglie e di tutti i soggetti associativi ed economici” anche “per aiutare a superare quelle situazioni di cosiddetta ‘povertà energetica’”.

Il convegno sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer)

Il convegno è stato un importante momento informativo e di approfondimento per i vari rappresentanti dei comuni presenti, anche qualche sindaco, e i tanti attori pubblici e privati presenti. Un’occasione per far conoscere potenzialità, profili regolatori, ricadute pratiche e problemi applicativi, consentendo di ascoltare anche esperienze già in atto nelle regioni vicine. Le Cer anche in Umbria devono trovare spazio per uno sviluppo importante e significativo – è stato detto a più voci.

Gli interventi dei relatori

“Dobbiamo puntare sempre più ad una indipendenza energetica indispensabile sia in un contesto economico che sociale – ha detto la vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Paola Fioroni, ringraziando il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Perugia ed il Cal per il loro contributo-. La Regione, con la legge approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa lo scorso mese di aprile, per la ‘Promozione delle Comunità energetiche rinnovabili’, intende promuovere, sostenere e implementare questa opportunità”.

Andrea Sassi (direttore Dipartimento Giurisprudenza Uni-Pg) ha rimarcato come continui “il positivo rapporto tra Università e Assemblea legislativa. È importante approfondire queste tematiche anche con i giovani. Proporrò una cattedra per la sostenibilità dell’ambiente”.

La legge regionale sulle Cer

A parlare della legge regionale sulle Cer sono stati i due promotori, consiglieri regionali, Daniele Carissimi (Lega) e Thomas De Luca (M5S). Per Carissimi “Le Cer consentiranno agli umbri di avere innanzitutto un risparmio, il che crea molti vantaggi, tra i quali il coinvolgimento delle comunità locali nella misura in cui sia i Comuni, le cooperative, le associazioni, le stesse pro loco, le diocesi o le parrocchie potranno diventare parte della produzione di energia da utilizzare anche per se stessi in termini di autoconsumo. Non bisogna tuttavia nascondere i potenziali ostacoli nella creazione di questo strumento, quale la burocrazia, la compatibilità con le normative che imbrigliano gli Enti locali che potrebbero determinare fastidiosi ritardi”.

“Per la promozione e la costituzione delle Cer – ha detto De Luca – occorrono risorse e servizi di accompagnamento per attuare le misure necessarie per l’aggregazione dei soggetti interessati allo strumento”.

Giorgio Repetto (dipartimento Giurisprudenza UniPg) ha parlato della costituzione delle Cer, della legislazione ad oggi disponibile, con particolare riferimento alla legge regionale di recente approvazione e sul percorso procedurale per la loro costituzione, non certo facile “che prevede collaborazione tra pubblico e privato” e che bisogna “superare le divisioni del passato”, con alcuni riferimenti alla questione dell’individuazione delle aree e sugli incentivi. In riferimento a quest’ultimo aspetto ha sottolineato che “anche nell’ambito del Pnrr ci sono significativi strumenti di incentivazione, ma il ruolo significativo, in questo settore, è giocato dalle Regioni” che devono coinvolgere i Comuni. Ci vuole “sinergia, partecipazione e democrazia” – ha sottolineato.

Le parole dell’assessore regionale Roberto Morroni

“Le Comunità energetiche rinnovabili sono da tempo alla nostra attenzione – ha detto l’assessore all’Ambiente e vice presidente della Giunta regionale Roberto Morroni -. Crediamo che l’Umbria possa e debba essere un terreno dove si può trovare spazio per uno sviluppo significativo”. Ha poi ricordato come nei mesi scorsi è stata attivata “una collaborazione con l’Anci e realizzato una serie di incontri con i Comuni per consentire un livello di informazione adeguato e compatibile con il quadro normativo. A breve sarà pubblicato un bando, già varato dalla Giunta, che darà ai Comuni l’opportunità di lavorare per un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili ed anche la possibilità di mettere a disposizione questi impianti per la costituzione di Comunità energetiche”.

La mattinata si è conclusa con le testimonianze dei sindaci dei Comuni dove sono già nate delle Cer (Montevarchi – Ar e Gagliano Aterno – Aq) e l’interlocuzione di alcuni rappresentanti di comuni, associazioni e stakeholders (portatori di interessi).

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