Comune e parrocchie uniti per combattere il fenomeno droga

A Umbertide ci si confronta sul discorso della devianza giovanile

Stiamo qui ancora a parlare del “problema droga” e delle sue probabili risoluzioni, perché il fenomeno esiste e comincia ad avere proporzioni allarmanti. Proprio pochi giorni fa, c’è stato un importante incontro serale nella sala Tevere del Municipio, promosso dall’Amministrazione comunale, in cui ci si confrontava su tale tematica. Il Sindaco ha invitato tutte le Parrocchie di Umbertide (viste e sentite come realtà significative del territorio), alla presenza anche dell’Assessore alla sanità Giubilei, per confrontarsi, dibattere, mettere in comune strategie, sinergie, pensieri e riflessioni sul discorso della devianza giovanile, che si incanala soprattutto sulle strade dell’alcool e della droga. Già si era avuto un precedente incontro-confronto con le scuole e le società sportive sulla stessa problematica, al fine di conoscersi e vedere quello che si poteva fare insieme. Dall’incontro della scorsa settimana con le parrocchie, alla presenza di mons. Luigi Lupini, di padre Igino Gagliardoni, di padre Giuseppe Rossato e di don Gerardo Balbi sono emerse alcune considerazioni importanti come quella di riuscire ad abbattere quel ritegno e quella base di omertà che si annida dietro e intorno al problema droga, e , più precisamente dietro a quella “cultura dello sballo” dei fine settimana. Giovani apparentemente “a posto”, con il loro lavoro e anche la loro professione, il venerdì, il sabato e la domenica cederebbero alle lusinghe delle “pasticche”, della droga e dell’alcool (le siringhe che vengono lasciate in certi luoghi ne sarebbero una dimostrazione). E’ stato evidenziato come oggi l’assunzione della droga sia infatti “calibrata” durante i fine settimana, per cui, spesso, come dicevamo sopra, condizioni anche gente che, normalmente, ha comportamenti irreprensibili. Da questo è venuta fuori l’esigenza di sensibilizzare la popolazione in maniera che ci sia da parte di tutti attenzione verso il discorso e un reale, concreto aiuto verso le famiglie coinvolte. Questo in che modo? Ci vuole solidarietà tra chi si trova invischiato in questo problema, ma soprattutto la necessità che questi gruppi della società civile non temano di affrontare tale questione e possano trovare anche momenti di condivisione tra di loro, che li liberino dalla solitudine e dall’impotenza.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti