Il cammino del pellegrinaggio, la conversione e il perdono dei peccati, l’esercizio della carità concreta verso il nostro prossimo sono gli elementi caratterizzanti il Giubileo della Misericordia.
Il Giubileo pone in evidenza non solamente la conversione e il perdono dei peccati, ma anche la pratica delle 14 opere di misericordia.
Per questo la Caritas ha posto in evidenza alcune opere-segno da incontrare, perché sono i luoghi della misericordia verso i nostri fratelli.
Anche a livello di parrocchia o di Unità pastorale nella Settimana della Misericordia, secondo le indicazioni del programma, alcune di queste opere di misericordia si possono esercitare sul posto: raccolta viveri e indumenti, la visita ai malati, la preghiera di suffragio nei cimiteri.
L’importante che la pratica di queste opere vada di pari passo all’annuncio e alle celebrazioni liturgiche. L’annuncio a tutte le famiglie della diocesi sarà fatto dai laici coordinati dai Consigli pastorali che porteranno di casa in casa un opuscolo contenente il Vangelo di Luca, il Vangelo per eccellenza della misericordia, e altri scritti utili a comprendere l’evento.
Riguardo all’accoglienza dei profughi, la diocesi, nelle strutture che fanno direttamente o indirettamente riferimento all’autorità ecclesiastica, accoglie oltre 100 persone. Si stanno attivando altri luoghi di accoglienza, per rispondere a una situazione di grande emergenza umanitaria quale non accadeva più dalla Seconda guerra mondiale.