Il fenomeno migratorio affonda le proprie radici nella storia del Continente europeo, ma è negli ultimi anni che, nel nostro Paese, esso ha subito un mutamento quantitativo e qualitativo. L’aumentata richiesta dei permessi di soggiorno stabili (lavoro e motivi familiari) e l’incidenza della presenza delle donne, infatti, testimoniano come oggi il processo migratorio abbia perso il suo carattere di transitorietà e abbia interessato interi gruppi familiari, configurandosi non tanto come una immigrazione “da lavoro”, quanto come un vero e proprio progetto di vita.
Molte tavole rotonde, dibattiti vengono dedicati a studi e confronti legati ai problemi dell’immigrazione e poi ci si trova ad assistere ad una bella storia messa in scena da bambini della scuola d’infanzia e dalla sezione primavera dell’istituto Bambin Gesù di Gualdo Tadino. Una mattina insieme per conoscerci ed imparare quanti volti, colori, sapori e suoni diversi ha il mondo che ci circonda.
“In viaggio con la fantasia. Alla scoperta di culture diverse attraverso il C’era una volta” è il titolo della mattinata di lavori che ha visto sviluppare concretamente un progetto educativo dell’anno scolastico 2012-2013 incentrato sull’interculturalità. Ogni classe della scuola ha presentato usanze e costume di un Paese straniero attingendo dalle conoscenze – ed è questa la peculiarità – dei genitori dei loro compagni provenienti da quei Paesi. I piccoli della sezione primavera hanno presentato la Cina, quindi a salire con l’età le coccinelle l’Egitto, gli scoiattoli il Brasile, le api la Polonia.
I genitori di origine straniera e le insegnanti hanno promosso l’iniziativa. Si è iniziato con un viaggio nella fantasia con i racconti di fiabe caratteristiche dei vari paesi, quindi si è passati alla cucina con la realizzazione di specialità tipiche cucinate in loco con la collaborazione attenta e partecipata dei piccoli protagonisti, particolarmente curiosi di assaggiare sapori nuovi. Quindi si è passati all’ascolto di alcuni brani musicali con danze ed i bambini sono rimasti particolarmente attratti dagli abiti colorati.
“Un modo questo, affermano i promotori dell’evento, per alimentare la già insaziabile curiosità dei bambini, aiutandoli a scoprire il mondo che li circonda cominciando a guardare ed apprezzare ciò che è loro più vicino: il compagno di giochi con l’occhio a mandorla o l’amico del cuore che conosce e parla due lingue”. Il plauso va ai genitori, ai bambini, al corpo docente e alla grande famiglia dell’istituto Bambin Gesù.