Stefano Rossi e Barbara Baffetti sono la coppia che in questo tempo di Pasqua – succedendo alle famiglie Carloni e Pacchioni, che ancora ringraziamo -, condividerà con i lettori le riflessioni sulla Parola domenicale.
Sono sposati da vent’anni. Se gli si chiede di definire la loro famiglia, si dicono “un po’ nomadi”, perché da sempre, per motivi di lavoro, hanno viaggiato per tutta Italia. Oggi i loro spostamenti si sono ridotti, soprattutto per le necessità di una famiglia che anno dopo anno è andata crescendo. Hanno avuto infatti in dono quattro figli: la prima Rachele, che è in Cielo ed è il loro “speciale angelo custode”, e gli altri tre qui in terra: Fabio di 16 anni, Ester di 14 e Pietro Maria di 7. Stefano lavora in banca. Barbara dopo essersi dedicata per anni a tempo pieno a fare la moglie e la mamma, oggi si divide tra gli impegni familiari e la sua passione di ragazza: scrivere. Cura in particolare testi religiosi per bambini.
Sono nati e cresciuti, anche come famiglia nella parrocchia di S. Maria Maddalena a Tuoro sul Trasimeno, ma da undici anni fanno parte della comunità stabile del Centro familiare Casa della Tenerezza, guidato da don Carlo Rocchetta. “L’incontro con l’esperienza della Casa – dicono – è stata la carezza più bella che il Signore ha voluto fare alla nostra famiglia, dopo averci sostenuti nell’esperienza di dolore della perdita di Rachele. In un momento in cui, finalmente, sentivamo di poter tornare a donarci agli altri, in particolare a chi come noi, per motivi diversi, aveva dovuto affrontare un periodo buio nella propria famiglia, abbiamo conosciuto don Carlo Rocchetta e il suo progetto, al quale abbiamo aderito con gioia”. Oggi la comunità, costituita da altre otto famiglie, per un totale di trenta figli, don Carlo e due consacrate, è la loro bellissima famiglia di famiglie.
Da circa un anno sono i coordinatori dell’ufficio di Pastorale per la famiglia della regione Umbria; impegno che ha permesso loro di gustare il “respiro ampio” della Chiesa, fatta di tante esperienze e di tante voci, “come è tanta la creatività del Signore e dello Spirito santo”.