Si ritroveranno ad Assisi dal 10 al 12 maggio per una tre giorni di convegno sul tema “Celebrate il Signore perché è buono? Una Comunità che celebra e testimonia il Kerygma”. Sono i responsabili degli Uffici catechistici delle otto diocesi umbre e delle tredici marchigiane, insieme a una decina di catechisti per ogni Chiesa locale, ai referenti regionali e ad alcuni vescovi delle due regioni ecclesiastiche.
Il convegno catechistico è organizzato dall’Ufficio catechistico nazionale della Cei
Il convegno è organizzato e promosso in collaborazione con l’Ufficio catechistico nazionale della Conferenza episcopale italiana. Ne abbiamo parlato con don Calogero Di Leo, responsabile dell’Ufficio catechistico della diocesi di Perugia-Città della Pieve e coordinatore della commissione per la Catechesi della Conferenza episcopale umbra.
Don Calogero, come nasce questo appuntamento interregionale?
“Si tratta di una iniziativa che vedrà coinvolte per la prima volta e in pieno spirito sinodale le regioni ecclesiastiche di Umbria e Marche. Il convegno ha come destinatari in primis i direttori degli Uffici catechistici diocesani con le rispettive équipe ma è aperto a tutti i catechisti che vogliono partecipare”.
Quali sono gli obiettivi di questa iniziativa?
“Vogliamo sviluppare e riflettere su quattro temi in particolare, che oggi sono quanto mai fondamentali per la vita delle nostre comunità e Chiese locali. Mi riferisco al kerygma, cioè il primo annuncio, poi alla liturgia vista nell’ottica dell’iniziazione cristiana, la mistagogia, cioè quelle esperienze che i credenti possono fare dopo i sacramenti dell’iniziazione per avvicinarsi al mistero pasquale attraverso la liturgia e la testimonianza della propria fede, e infine il tema del ruolo importante della comunità”.
Si tratta di temi che sono molto cari anche a Papa Francesco…
“Sì, infatti sono stati consegnati dal Santo Padre alla Chiesa italiana nel 2021, in occasione del 60mo anniversario della costituzione dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei”.
Quali particolarità caratterizzano questo convegno interregionale?
“Vorremmo mettere da parte le analisi, visto che negli anni scorsi ne abbiamo fatte di vario tipo. Ora è il momento delle proposte concrete e innovative per capire come rilanciare l’evangelizzazione e la catechesi nelle nostre parrocchie. In questo senso, le attività di laboratorio vedranno protagonisti proprio i catechisti delle diocesi umbre e marchigiane, che porteranno la loro esperienza e il loro contributo”.
A questo percorso guarda con attenzione anche l’Ufficio catechistico nazionale, giusto?
“Sì, esatto. I risultati del convegno saranno materiali utili anche all’Ucn, come contributo per dare vita al nuovo e futuro progetto educativo catechetico e alla creazione di nuovi strumenti e testi per un catechismo che sia innovativo e sinodale, per poter affrontare le sfide del ‘cambiamento d’epoca’ di cui ci ha parlato Papa Francesco, e per una fede coinvolgente e convincente”.
Il programma
Il convegno catechistico interregionale di Umbria e Marche inizia con l’accoglienza alla Domus Pacis di Assisi dalle ore 17 di venerdì 10 maggio. Alle ore 20.30, l’inizio dei lavori è affidato al presidente della Ceu e arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, al vescovo di Assisi e Foligno, delegato Ceu per la Catechesi, mons. Domenico Sorrentino, a don Alberto Zanetti dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei. La relazione introduttiva sul tema “Le nostre comunità celebrano ancora la fede” sarà curata dal vescovo di Gubbio e Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini.
Sabato 11 maggio, sono due i momenti principali. Alle 9.30, il dialogo tra don Marco Di Giorgio e suor Gina Masi su “Celebrazione e vita, quali piste percorribili?”, moderato da Alessandro Pacchioni. Alle 11.15, il dialogo tra il vescovo di Macerata e presidente dei Vescovi marchigiani, mons. Nazzareno Marconi, e Francesca Russo su “Quale parola e quali parole per celebrare e testimoniare il kerygma?”, moderato da Marta Bartolucci. Ci saranno poi laboratori e visita di Assisi, per concludere il convegno domenica mattina 12 maggio con il confronto assembleare.