Chiese umbre: massima attenzione agli oratori e alla commemorazione dei defunti

Le attività pastorali delle diocesi e delle parrocchie umbre continuano, ma con una crescente attenzione all’evoluzione del contagio da coronavirus e quindi nel rispetto di tutte le misure di sicurezza previste dalle disposizioni governative e amministrative locali. Per ora, dunque, le attività educative e formative, come la catechesi, e la celebrazione delle messe continuano senza variazioni, secondo quanto previsto dal Dpcm del 18 ottobre scorso e dall’ordinanza della presidente della Giunta regionale di ieri, riguardante le misure aggiuntive per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica. 

Stop agli oratori fino al 14 novembre

In una nota di oggi, destinata ai delegati di pastorale giovanile delle diocesi dell’Umbria e al coordinamento degli oratori, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Renato Boccardo, invita a sospendere tutte le attività oratoriali di carattere sociale e ludico-aggregativo all’aperto o al chiuso in tutte le parrocchie della regione, fino al 14 novembre prossimo. Una misura che è stata indicata per questioni di opportunità e prudenza. Per il resto, citando Dpcm e ordinanza regionale, mons. Boccardo ricorda che «l’accesso ai luoghi di culto e lo svolgimento delle funzioni religiose è consentito nel rigoroso rispetto delle previsioni di cui all’articolo 1 comma 6 lettere o) e p) del Dpcm 13 ottobre 2020», dove si legge tra l’altro che «l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro». 

Nella comunicazione inviata agli oratori, il presidente dei Vescovi umbri sottolinea come “durante la forzata interruzione delle attività non si interromperanno il pensiero e la preghiera per i bambini, i giovani e le famiglie che vivono i nostri oratori”.

A Terni si fermano anche gruppi e movimenti

Sulla stessa linea, in giornata, è arrivato anche un comunicato della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Il vescovo Giuseppe Piemontese ritiene opportuno e prudente sospendere, fino al 14 novembre 2020, tutte quelle attività che prevedono riunioni affollate in presenza, al chiuso e all’aperto, in tutte le parrocchie della diocesi. Nel dettaglio, il riferimento va alle attività oratoriali di carattere sociale, ludico, sportivo e aggregativo e agli incontri o le riunioni di gruppi, movimenti e associazioni.

A Terni viene anche sospesa la Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale ed è rinviata a data da destinarsi la lectio magistralis di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, già in programma il 26 ottobre. “Esprimiamo la fiducia – commenta mons. Piemontese – che queste disposizioni, se correttamente seguite, possano contribuire a ridurre la diffusione della pandemia”.

Visita ai cimiteri e commemorazioni dei defunti

Il vescovo Piemontese dispone anche lo stop alle celebrazioni delle sante messe ai cimiteri di tutti i luoghi della diocesi in occasione della commemorazione dei defunti, per evitare gli assembramenti che si creerebbero. Il primo e 2 novembre, i sacerdoti dopo le messe celebrate nelle rispettive chiese parrocchiali, potranno recarsi da soli al cimitero a benedire le tombe. Le celebrazioni in chiesa delle messe, dei sacramenti e delle altre funzioni religiose, nei giorni feriali e festivi – fa sapere la diocesi ternana -, continueranno nel rispetto del distanziamento e delle indicazioni dei protocolli di contrasto alla pandemia Covid19. Allo stesso modo, continuano le attività del catechismo dei ragazzi, sempre nel rispetto delle disposizioni anti contagio.

Quanto alla visita ai cimiteri e alle celebrazioni in memoria dei defunti, nei giorni scorsi gli stessi provvedimenti erano stati già presi da alcune delle otto diocesi umbre, a cominciare da Gubbio, Spoleto-Norcia e Città di Castello