Il canto nella liturgia è croce o delizia dei fedeli e dei celebranti, dipende da chi canta e dai gusti di chi ascolta. Pochi, in verità, cantano, o ascoltano, con la consapevolezza di ciò che stanno vivendo, ossia un tempo, la liturgia, nel quale i fedeli dovrebbero poter ‘toccare’, percepire con i propri sensi, la realtà spirituale che viene celebrata. Di questo tema si occupa la Rivista di pastorale liturgica nell’ultimo numero (Luglio – Agosto/2009 Editrice Queriniana, pp-85, 6,80 euro), con cinquanta pagine tutte da leggere, sul tema ‘Riti, canti, musica’. È il seguito di un percorso, iniziato dalla Rivista un anno fa, sull”arte di celebrare’, e offre una approfondita introduzione al nuovo ‘Repertorio nazionale di canti per la liturgia’ appena pubblicato dalla casa editrice Elledici. Non si tratta di una semplice raccolta di canti più o meno belli o più o meno diffusi, ma, scrive Antonio Parisi sulla Rivista ‘sono stati selezionati canti che per il testo, per la forma musicale e per la scrittura musicale fossero liturgici a tutti gli effetti. Quindi canti non giustapposti al rito, ma canti che formano un tutt’uno con il rito stesso’. Parisi spiega come è nato, perché e a quale fine risponde il Repertorio in un saggio posto a conclusione degli interventi della sezione di Studi interdisciplinari. In apertura c’è un saggio sulle ragioni, tutte umane, del canto nella vita degli uomini, per poi approfondire la musica per la liturgia e le forme musicali del canto cristiano. Un intervento è dedicato al ‘cantare la messa’, corredato di una tavola riassuntiva nella quale si precisano quali sono gli interventi cantati previsti dall’Ordinamento generale del messale romano e per ciascuno se ne indica la funzione, il chi (celebrante, coro, assemblea, ecc.) e il come (inno, canzone, recitativo, ecc) devono essere cantati, mentre in un’altra tabella sono indicate le priorità: dalla celebrazione più semplice in cui si cantano solo l’alleluja, l’anamnesi e la dossologia, alla più solenne in cui sono cantate tutte le parti della messa . Segue un contributo dedicato al canto delle parti della liturgia riservate al presidente (prefazio, orazione propria ecc.). ‘Molti avvertono il canto dei testi di preghiera come un esercizio artificioso’ osserva Guido Genero, ma, aggiunge, ‘ci si può tuttavia chiedere se non sia al contrario nuovamente utile usare questa possibilità musicale per sottrarre l’interpretazione dei testi liturgici alla banalità della lettura sciatta e incolore’ che talvolta, purtroppo, capita di ascoltare. Non si può parlare di canto nella liturgia senza imbattersi nell’annoso problema della partecipazione dell’assemblea, a volte muta ma più spesso inconsapevole della liturgia celebrata e dunque dell’intervento cantato. Pierangelo Ruaro offre alcune idee e suggerimenti per fare di un’assemblea che assiste un’assemblea che partecipa. Non ci si può limitare ad imparare i canti. ‘I linguaggi della liturgia e dell’arte – scrive Ruaro – devono tornare a far parte integrante dei cammini di educazione alla fede nonché della sua celebrazione ‘ spesso, invece, si ha l’impressione che catechesi e liturgia siano vissuti come due esperienze indipendenti’. ‘Compito della catechesi è anche quello di formare dei celebranti’ scrive Ruaro suggerendo, per esempio, di inserire la scuola di canto come elemento integrante dell’iniziazione cristiana, o anche ritagliare spazi per il canto durante gli incontri di catechesi, proporre brevi prove di canto prima delle celebrazioni, non solo per la liturgia del giorno ma anche per la liturgia dei tempi forti. All’inizio del nuovo anno pastorale la Rivista offre un valido sostegno a parroci, responsabili di coro e animatori della liturgia che desiderino migliorare la propria celebrazione. Un Repertorio di 384 canti Il Repertorio nazionale di canti per la liturgia è una raccolta di 384 canti, curata da un gruppo di lavoro incaricato dall’Ufficio liturgico nazionale e approvata dai Vescovi italiani nel 2007 con l’obiettivo di rispondere a due esigenze: rendere patrimonio comune una serie di canti adatti alla liturgia e diffondere, mediante le scelte operate, alcuni criteri di individuazione e selezione dei canti che aiutino a scegliere in modo più attento a livello locale. Il Repertorio sarà disponibile con tre prodotti: il Libretto per i fedeli con i testi dei canti e il rigo musicale delle melodie; il Cd-Rom con i canti registrati in formato MP3, i testi e il rigo musicale della melodia; la partitura dell’accompagnamento organistico. Il prezzo non è ancora definito ma gli uffici diocesani per la liturgia e le parrocchie possono chiedere informazioni ed effettuare prenotazioni a condizioni di favore presso l’Ufficio liturgico nazionale o presso l’ufficio vendite della Elledici.
Chi canta prega due volte ‘ o no?
Dal gregoriano ai più moderni: i canti per la liturgia nel nuovo Repertorio nazionale
AUTORE:
Maria Rita Valli