L’inverno non è ancora finito, ma la giunta Locchi esce dal letargo. Sono molte le novità volute dall’amministrazione comunale, a partire dal Mercato Coperto “che sarà sempre meno mercato e sempre più centro aggregativo e culturale”. Il progetto di rilancio e riconversione del Mercato Coperto prevede un nuovo uso della terrazza panoramica, interamente coperta da dove si potrà ammirare la valle del Tevere seduti al tavolino. Ai piani inferiori, si rinnoveranno i box del mercato, ma con una variazione merceologica, mirata alla qualità e alla tipicità della merce, magari prodotti biologici, con un occhio all’artigianato artistico. La vecchia sala teatrale, di fatto chiusa al pubblico da tempo, diventerà l’angolo dei casalinghi, dell’oggettistica e dell’arredamento. Ancora poco chiaro è il futuro degli spazi dell’attuale parcheggio Sipa. Sempre secondo i piani del Comune, con l’installazione della fermata del Minimetrò, non ci sarebbe più bisogno di quei posti auto, che libererebbero i due piani del posteggio a favore di locali per giovani e turisti, dove poter degustare prodotti tipici eno-gastronomici. Questo a grandi linee l’ottimistico progetto che hanno in mente gli assessori Santucci e Catanelli, ma sul quale pende una complicata “spada di Damocle”, costituita dalle proteste dei commercianti e dei residenti, dalle vicende del minimetrò e da quelle del “costituendo” centro espositivo di via della Rupe. E’ nota, ormai, l’opposizione registrata all’installazione di barriere e coperture per i tavolini dei locali pubblici, ma ancora più noto è il blocco del “minimetrò” per quanto riguarda il finanziamento della seconda tratta “Pincetto-Monteluce”, ma che si ripercuote su tutta l’iniziativa (della quale non esiste il progetto esecutivo e non si conosce la data d’inizio dei lavori). A tutto ciò si possono aggiungere i lavori di recupero degli arconi di via della Rupe e dei Giardini del Pincetto (anni addietro passeggiata fiorita della città, adesso ricovero di sbandati e drogati) che dovevano offrire “un grande spazio cittadino per mostre ed esposizioni”, ma che, fermi da tempo, rischiano di bloccarsi a causa di “voci di corridoio” che danno quasi per certo il ritiro della “Retablo” dalla gestione del centro espositivo. E detto questo, appare logico eliminare il parcheggio del Mercato Coperto, quando non si sa nulla del minimetrò e che, in ogni caso, sarà necessario costruire un autosilos, per residenti e commercianti, lungo le anse di via Ripa di Meana? Il Mercato Coperto, come chiedono in tanti, ha bisogno di una rinascita, basata su progetti realizzabili e non su promesse di un futuro più a meno lontano.La dimostrazione di interventi molto pubblicizzati, ma poco riusciti, è data dalle continue corse al capezzale di due grandi malati tra i mercatini tradizionali: l’appuntamento dell’antiquariato e del collezionismo e le bancarelle di Sant’Ercolano. Per il primo, non si prevedono grandi novità. Sfiorito da tempo il mercato dei fiori, lungo le storiche scalette cittadine arriveranno nuovi banchetti smontabili per garantire spazi adeguati “alla valanga di richieste giunte in Comune”. Ma il primo tentativo, intanto, è già fallito. Si spera su un esito migliore con la Fiera di San Costanzo, una vera e propria rinascita di una tradizione passata, che dovrebbe svolgersi in due giorni, il 28 ed il 29 gennaio (festa del santo patrono), nei pressi dei Giardini del Frontone. Progetto che per funzionare al meglio ha bisogno del completamento delle scale mobili da piazzale Bellucci a corso Cavour. Ma i lavori sono ben lungi dall’essere terminati. Ed è proprio la lentezza nella realizzazione di qualsiasi progetto, l’elemento più criticato dagli stessi commercianti che, per primi, desiderano un centro storico più abitato, più aperto, con più mercati e con “meno salotti” o attrazioni di facciata.
Centro storico: tanti progetti in cantiere che stentano a partire
Comune di Perugia / Trasformazione del Mercato coperto: quale sarà il suo futuro?
AUTORE:
Umberto Maiorca