C’è un Pd che si ispira a De Gasperi

Che ruolo avranno i cattolici nel futuro partito di centrosinistra? Rispondono tre candidati/e alla segreteria umbra

In pole-position per la corsa alla segreteria umbra del Partito democratico c’è lei, sospinta dal duo Veltroni-Franceschini: Maria Pia Bruscolotti. Medico, 44 anni, sposata, originaria di Massa Martana, nata e cresciuta cattolica: dalla famiglia, al liceo classico, all’università. Che faranno i cattolici nel Pd? ‘In un grande partito popolare – afferma – si troveranno perfettamente a loro agio. Infatti la cultura cattolica democratica è già parte integrante del nascente Partito democratico. Incontro – continua – sempre più diessini che ammirano De Gasperi come statista e Aldo Moro come politico delle riforme: persone che, con la loro visione laica ma coerente con la dottrina sociale della Chiesa, hanno saputo rispondere ai bisogni degli uomini. Pertanto – conclude – l’impegno dei cattolici nel Pd sarà quello di portare al suo interno la nostra fede e il rispetto della vita, in ogni sua fase e in ogni sua condizione’. Maria Prodi: temi della vita, temi altiL’assessore regionale Maria Prodi, 48 anni, sposata, quattro figli, insegna Filosofia e scienze sociali. Pittrice, si è diplomata all’accademia d’arte ‘Pietro Vannucci’ di Perugia. Nipote di Romano Prodi, è tra i fondatori dell’Ulivo in Umbria. Oggi sostiene la candidatura di Serena Innamorati, coordinatrice delle donne diessine che corre per Rosy Bindi. ‘Noi rendiamo di qualità – spiega – la lotta per la segreteria del Pd, che sarà più vero e democratico, visto che i segretari di partito non si possono reperire sul ‘cerco e trovo’, ticket nonostante’. Che posto ci sarà per i cattolici nel Pd? ‘Come lo sono stati nell’Ulivo, ci saranno molti cristiani impegnati nel Pd, da quelli dell’Azione cattolica ai focolarini’. E sui temi della vita (aborto, eutanasia e genetica) dice: ‘È scorretto usarli come strumenti di battaglia politica, ‘mitragliatrici’ con cui ci si spara fra barricate politiche, svilendo temi alti. E poi – continua Maria Prodi – intendiamoci sulle parole: il cristiano è, per me, colui che segue il Vangelo e prova a praticarlo. Nel Pd, questa cultura cattolica darà il proprio grande e decisivo contributo, secondo l’insegnamento della Chiesa’. Uno scout per Enrico LettaSandro Corsi, 52 anni, è il candidato in Umbria di Enrico Letta. Ternano, impegnato da anni nella cooperazione (è presidente della cooperativa sociale ternana Actl); scout Agesci, fu un volontario della prima ora quando la terra tremò in Irpinia nel 1980. ‘Le primarie del Pd – esordisce – sono una grande svolta, che cambierà la natura stessa dei partiti. Per questo è importante esserci, e io sarò con Letta. È il tempo del coraggio e della passione politica: i credenti avranno nel Pd un ruolo importante in ragione dei valori che vi porteranno. A me interessa il vero confronto sulle idee, per migliorare la qualità del progetto politico del Pd. Spero – aggiunge – in una grande partecipazione dei cittadini, che scelgano uomini che li rappresentino su argomenti quali pace, lavoro, famiglia e sussidarietà; temi fondanti della dottrina sociale della Chiesa’. UDC. Monacelli: ‘Il Pd è artificiale. Ciò che serve è un Partito popolare’ La senatrice umbra Sandra Monacelli (Udc) nutre diverse perplessità sull’imminente varo del Partito democratico. E qualche speranza. ‘Ormai gli italiani sono stanchi dei partiti costruiti in laboratorio – afferma – come lo è il Pd o la proposta ‘a corrente alternata’ di un partito unico a destra, di conio berlusconiano e brambilliano. I partiti ‘delle veline’, delle operazioni di marketing e comunicazione, di quelli che si attivano solo quando ci sono elezioni in vista, dei carismi che durano decenni, non possono più essere sufficienti a questo Paese’. La senatrice, eletta nell’aprile 2006, segretario della commissione Igiene e sanità e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, spiega cosa c’è nel futuro dell’Udc. ‘Siamo ormai fermamente intenzionati – dice – ad impegnarci per il superamento dell’Udc, creando un nuovo soggetto politico dei moderati che punti alla riscoperta dei valori, sull’esempio del Partito popolare europeo. Inizieremo a lavorarci su Milano nel corso di un’assemblea programmatica fissata il 14 ottobre prossimo’ (lo stesso giorno delle primarie del Pd, ndr). E dove attingerebbe consensi, tale partito dei moderati? ‘Credo proprio che il Pd lascerà molti elettori in libertà – dichiara Monacelli -, specie i tanti cattolici che non approderanno nel partito di Veltroni, che mi sembra solo un caravanserraglio della vecchia nomenklatura piuttosto che un soggetto pronto a rispondere alle necessità degli italiani. Fra l’altro, visto dall’esterno, i candidati alla corsa alla segreteria nazionale e a quella regionale umbra sembrano più spietati avversari che compagni di partito. Non sarà il Pd, creato a Roma senza un vero dibattito politico, ad interpretare il nuovo di cui ha bisogno questo Paese’.

AUTORE: Paolo Giovannelli