Dalla mancata partecipazione alla marcia Perugia-Assisi all’organizzazione di un’iniziativa alternativa a Norcia ‘contro il falso pacifismo e terrorismo’: cambia strategia la Casa della Libertà, attraverso il comitato ‘Unione per la libertà’, di fronte ad una nuova edizione della marcia ideata da Aldo Capitini nel 1961.
La contro-manifestazione, ai piedi della statua di San Benedetto, ‘vuole dare conto di un’altra idea di pace’, hanno ricordato gli organizzatori, tra i quali il portavoce del comitato, Luigi Fressoia, il senatore Franco Asciutti, presidente provinciale di Forza Italia, il consigliere comunale di Perugia Renzo Baldoni (An) e l’avvocato Giacomo Borrione.
“Non ci saranno strumentalizzazioni, hanno assicurato i rappresentanti del comitato, ma si vogliono contestare ‘alla radice’ le motivazioni addotte dai promotori della Marcia, che fanno risalire il terrorismo islamico alla miseria, alla fame, alle ingiustizie del mondo, quando invece si sa che la povertà non genera terrorismo e soprattutto che gli stati arabi hanno immense ricchezze di petrolio”.
Su queste posizioni si schiera anche il sindaco di Assisi, Giorgio Bartolini, confermando la mancata adesione del Comune alla marcia. “Come sempre, diamo il supporto logistico per gli ospiti che vengono in città – dice Bartolini – ma non aderiamo all’iniziativa che è di parte. Poi quest’anno è organizzata in occasione dell’11 settembre. Mi sembra proprio una forzatura perché questa data è il segno incancellabile dell’attacco del terrorismo al mondo occidentale”.
Il Sindaco di Assisi promuoverà un incontro nella sala della Conciliazione, proprio domenica mattina, per ricordare le vittime degli attentati di 4 anni fa. L’iniziativa di Norcia è criticata dalla Chiesa diocesana perché la convocazione della popolazione di fronte alla statua di San Benedetto, per manifestare per la pace, crea “situazioni polemiche che non hanno motivo di esistere nella nostra cultura. Si riafferma, nel rapporto tra cristiani e musulmani, quanto recentemente ribadito dal Papa Benedetto XVI, nella più perfetta unità con la Santa Sede e le altre Chiese dell’Umbria. Si invitano i cristiani a pregare per la pace nel mondo e ad elevare preghiere di suffragio per tutte le vittime del terrorismo, della violenza e di chi, in qualunque modo, mina la pacifica convivenza dei popoli”.