Terni-Narni-Amelia Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/category/territorio/z7/ Settimanale di informazione regionale Sat, 07 Sep 2024 10:34:48 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Terni-Narni-Amelia Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/category/territorio/z7/ 32 32 Il saluto della città a mons. Roberto Bizzarri, i funerali in cattedrale https://www.lavoce.it/il-saluto-della-citta-a-mons-roberto-bizzarri-i-funerali-in-cattedrale/ https://www.lavoce.it/il-saluto-della-citta-a-mons-roberto-bizzarri-i-funerali-in-cattedrale/#respond Sat, 07 Sep 2024 10:25:37 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77487

Il 4 settembre 2024, a seguito di un malore improvviso, è tornato alla casa del Padre mons. Roberto Bizzarri, 60 anni, sacerdote diocesano e Cancelliere vescovile della diocesi dal 2006, Cappellano di Sua Santità, Canonico del Capitolo della concattedrale di Narni. Un sacerdote molto conosciuto e amato in diocesi, sia per il suo impegno nella pastorale vocazionale e familiare, a cui ha dedicato molti anni del suo ministero sacerdotale ricoprendo anche incarichi a livello nazionale, sia per la sua amabilità e spiritualità.

I funerali in cattedrale

Le esequie di don Roberto Bizzarri si sono svolte il 6 settembre, alle ore 15, nella cattedrale di Terni. Giovedì mattina è stata allestita la camera ardente presso la cappella dell’obitorio dell’ospedale di Terni, dove alle ore 17 si è tenuta la preghiera comunitaria del rosario. Moltissime persone hanno partecipato il 6 settembre alla messa esequiale nella Cattedrale di Terni. Una folla commossa, raccolta in preghiera ha salutato il sacerdote, l’amico, il confratello che sempre è stato presente nella vita pastorale diocesana. Tanti ex parrocchiani, i compagni di seminario, i sacerdoti dell’istituto centrale del sostentamento clero, della Faci, dell’ufficio nazionale vocazioni, hanno partecipato al rito funebre presieduto dal vescovo Francesco Soddu e concelebrato da mons. Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi e da don Sergio Rossini priore del Capitolo della Cattedrale di Narni. Numerosa la presenza delle comunità neocatecumenali che hanno eseguito i canti. Presenti anche i rappresentanti delle Confraternite e dei movimenti e associazioni diocesane.

L'omelia del vescovo Soddu

“La morte di don Roberto, che ci ha colti tutti di sorpresa e il cui distacco ci addolora immensamente, da una parte ci illumina sul senso delle scritture proclamate, affinché teniamo da conto il grande dono della fede battesimale – ha detto il vescovo Soddu nell’omelia – e la facciamo fruttificare mediante la luce della nostra fede operosa e dall’altra ci incoraggia affinché siamo sempre pronti all’incontro definitivo col Signore. In questa liturgia esequiale non abbiamo necessità di ricordare al Signore quanto don Roberto sia stato in vita, Egli sa benissimo tutto questo, quanto piuttosto intendiamo fare memoria noi di ciò che questo nostro fratello presbitero è stato per la Chiesa e per la nostra Diocesi”. Ed infine un ricordo di don Roberto legato a quell’immagine con le reliquie di San Vittore: “aldilà di tutti i titoli menzionati e gli incarichi ricoperti, molti di noi non possono non ricordarti presente ad Otricoli, durante la processione patronale, con tra le braccia la reliquia del capo di san Vittore. Possa il santo patrono del tuo paese portare ora lui la tua anima nel cammino incontro al Signore, purificarla in Cristo anche attraverso la memoria del suo sacrificio e, in Gesù Via, Verità e Vita, farti godere della pace dei giusti in Paradiso”. La salma di don Roberto è stata tumulata nella tomba dei Canonici della Cattedrale di Narni.

Biografia di don Roberto Bizzarri

Don Roberto è nato ad Otricoli il 13 maggio 1964, sin da ragazzo, sotto la guida di don Bruno Bison e don Giorgio Brodoloni, ha manifestato il desiderio di diventare sacerdote, frequentando il seminario minore a Viterbo e poi quello maggiore ad Assisi. E’ stato ordinato sacerdote il 22 ottobre 1988 da mons. Franco Gualdrini. Dopo gli studi teologici in seminario, ha conseguito la Licenza e Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. All’inizio del suo ministero è stato vicario parrocchiale di Sant’Antonio a Narni e segretario del Centro Diocesano Vocazioni. Poi parroco della parrocchia di Santa Maria della Cerqua, dei Santi Giovenale e Cassio a Narni, di Santa Maria delle Grazie di Foce di Amelia, del Sacro Cuore Immacolato di Maria di Terni, e in questi ultimi anni è stato officiante presso la chiesa San Lorenzo a Terni, dopo avere prestato servizio anche presso la chiesa di San Paolo in Terni, San Liberato a Narni, Sant’Andrea apostolo a Capitone. È stato primo rettore del seminario diocesano presso Casa Sant’Alò dal 1988 al 1993, direttore diocesano per l’Apostolato della preghiera diocesano, del Centro Diocesano Vocazioni e del servizio di Pastorale giovanile, docente di Diritto Canonico presso l’Istituto diocesano di Scienze religiose. Ha seguito la formazione del Cammino Neocatecumenale in diocesi ed è stato delegato episcopale per il Cammino Neocatecumeale dal 1998 al 2013, proponendo ed animando l’itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione permanente della fede a tante persone in diocesi. Dal 2002 al 2013 è stato direttore della Commissione diocesana per la famiglia difesa e promozione della vita e delegato episcopale per la diaconia. In ambito giuridico è stato Giudice del tribunale ecclesiastico diocesano e Giudice tribunale ecclesiastico umbro. Negli anni dedicati al centro diocesano vocazioni ha seguito e proposto incontri della scuola di preghiera e lectio divina. Ha sempre curato la formazione delle coppie nella preprazione al sacramento del matrimonio. In ambito nazionale è stato dal 2004 consigliere della Federazione associazioni clero italiane a Roma e dal 2012 Delegato regionale Faci, membro del servizio europeo vocazioni, membro della commissione presbiterale italiana, membro del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), e infine presidente del tavolo nazionale del rapporto tra parroci e sacristi. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77496,77497,77498,77499,77500,77501"]  ]]>

Il 4 settembre 2024, a seguito di un malore improvviso, è tornato alla casa del Padre mons. Roberto Bizzarri, 60 anni, sacerdote diocesano e Cancelliere vescovile della diocesi dal 2006, Cappellano di Sua Santità, Canonico del Capitolo della concattedrale di Narni. Un sacerdote molto conosciuto e amato in diocesi, sia per il suo impegno nella pastorale vocazionale e familiare, a cui ha dedicato molti anni del suo ministero sacerdotale ricoprendo anche incarichi a livello nazionale, sia per la sua amabilità e spiritualità.

I funerali in cattedrale

Le esequie di don Roberto Bizzarri si sono svolte il 6 settembre, alle ore 15, nella cattedrale di Terni. Giovedì mattina è stata allestita la camera ardente presso la cappella dell’obitorio dell’ospedale di Terni, dove alle ore 17 si è tenuta la preghiera comunitaria del rosario. Moltissime persone hanno partecipato il 6 settembre alla messa esequiale nella Cattedrale di Terni. Una folla commossa, raccolta in preghiera ha salutato il sacerdote, l’amico, il confratello che sempre è stato presente nella vita pastorale diocesana. Tanti ex parrocchiani, i compagni di seminario, i sacerdoti dell’istituto centrale del sostentamento clero, della Faci, dell’ufficio nazionale vocazioni, hanno partecipato al rito funebre presieduto dal vescovo Francesco Soddu e concelebrato da mons. Salvatore Ferdinandi vicario generale della diocesi e da don Sergio Rossini priore del Capitolo della Cattedrale di Narni. Numerosa la presenza delle comunità neocatecumenali che hanno eseguito i canti. Presenti anche i rappresentanti delle Confraternite e dei movimenti e associazioni diocesane.

L'omelia del vescovo Soddu

“La morte di don Roberto, che ci ha colti tutti di sorpresa e il cui distacco ci addolora immensamente, da una parte ci illumina sul senso delle scritture proclamate, affinché teniamo da conto il grande dono della fede battesimale – ha detto il vescovo Soddu nell’omelia – e la facciamo fruttificare mediante la luce della nostra fede operosa e dall’altra ci incoraggia affinché siamo sempre pronti all’incontro definitivo col Signore. In questa liturgia esequiale non abbiamo necessità di ricordare al Signore quanto don Roberto sia stato in vita, Egli sa benissimo tutto questo, quanto piuttosto intendiamo fare memoria noi di ciò che questo nostro fratello presbitero è stato per la Chiesa e per la nostra Diocesi”. Ed infine un ricordo di don Roberto legato a quell’immagine con le reliquie di San Vittore: “aldilà di tutti i titoli menzionati e gli incarichi ricoperti, molti di noi non possono non ricordarti presente ad Otricoli, durante la processione patronale, con tra le braccia la reliquia del capo di san Vittore. Possa il santo patrono del tuo paese portare ora lui la tua anima nel cammino incontro al Signore, purificarla in Cristo anche attraverso la memoria del suo sacrificio e, in Gesù Via, Verità e Vita, farti godere della pace dei giusti in Paradiso”. La salma di don Roberto è stata tumulata nella tomba dei Canonici della Cattedrale di Narni.

Biografia di don Roberto Bizzarri

Don Roberto è nato ad Otricoli il 13 maggio 1964, sin da ragazzo, sotto la guida di don Bruno Bison e don Giorgio Brodoloni, ha manifestato il desiderio di diventare sacerdote, frequentando il seminario minore a Viterbo e poi quello maggiore ad Assisi. E’ stato ordinato sacerdote il 22 ottobre 1988 da mons. Franco Gualdrini. Dopo gli studi teologici in seminario, ha conseguito la Licenza e Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. All’inizio del suo ministero è stato vicario parrocchiale di Sant’Antonio a Narni e segretario del Centro Diocesano Vocazioni. Poi parroco della parrocchia di Santa Maria della Cerqua, dei Santi Giovenale e Cassio a Narni, di Santa Maria delle Grazie di Foce di Amelia, del Sacro Cuore Immacolato di Maria di Terni, e in questi ultimi anni è stato officiante presso la chiesa San Lorenzo a Terni, dopo avere prestato servizio anche presso la chiesa di San Paolo in Terni, San Liberato a Narni, Sant’Andrea apostolo a Capitone. È stato primo rettore del seminario diocesano presso Casa Sant’Alò dal 1988 al 1993, direttore diocesano per l’Apostolato della preghiera diocesano, del Centro Diocesano Vocazioni e del servizio di Pastorale giovanile, docente di Diritto Canonico presso l’Istituto diocesano di Scienze religiose. Ha seguito la formazione del Cammino Neocatecumenale in diocesi ed è stato delegato episcopale per il Cammino Neocatecumeale dal 1998 al 2013, proponendo ed animando l’itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione permanente della fede a tante persone in diocesi. Dal 2002 al 2013 è stato direttore della Commissione diocesana per la famiglia difesa e promozione della vita e delegato episcopale per la diaconia. In ambito giuridico è stato Giudice del tribunale ecclesiastico diocesano e Giudice tribunale ecclesiastico umbro. Negli anni dedicati al centro diocesano vocazioni ha seguito e proposto incontri della scuola di preghiera e lectio divina. Ha sempre curato la formazione delle coppie nella preprazione al sacramento del matrimonio. In ambito nazionale è stato dal 2004 consigliere della Federazione associazioni clero italiane a Roma e dal 2012 Delegato regionale Faci, membro del servizio europeo vocazioni, membro della commissione presbiterale italiana, membro del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), e infine presidente del tavolo nazionale del rapporto tra parroci e sacristi. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77496,77497,77498,77499,77500,77501"]  ]]>
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Celebrato a Terni il Corpus Domini https://www.lavoce.it/celebrato-a-terni-il-corpus-domini/ https://www.lavoce.it/celebrato-a-terni-il-corpus-domini/#respond Fri, 31 May 2024 15:08:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76477 Il vescovo Soddu con l'ostensoriotra le mani con altri due sacerdoti

Tantissimi fedeli hanno partecipato giovedì 30 maggio alla celebrazione diocesana della solennità del Corpus Domini, alla messa presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrata dal vicario generale mons. Salvatore Ferdinandi e dai sacerdoti della diocesi, ed alla processione eucaristica con il Santissimo Sacramento per le vie del centro cittadino, dalla chiesa di San Francesco alla cattedrale, in un lungo corteo di sacerdoti, confraternite delle varie zone della diocesi con i loro stendardi, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, gli scout, i ragazzi che hanno ricevuto l’Eucarestia per la prima volta in questo anno, i rappresentanti delle associazioni e movimenti e delle parrocchie, animata dal coro della diocesi diretto da don Sergio Rossini e dalla banda “T.Langeli” di Cesi.

La solennità del Corpus Domini è un momento importante a fine anno pastorale, in cui al centro della celebrazione è l’Eucaristia, fonte e culmine della vita della Chiesa, attraverso la quale si sperimenta la comunione tra le varie realtà della diocesi, nella preghiera per i deboli, i poveri, per chiunque ha bisogno di amore e di consolazione, segno tangibile di una condivisione e partecipazione alla vita cittadina e ai suoi problemi.

Le parole dell'omelia del vescovo Soddu

«Il grande mistero del Corpus Domini è l’eucaristia, il corpo di Gesù, che ci viene data in cibo – ha detto il Vescovo -. Ci salva dai nostri peccati, ci riscatta da una vita spesso vuota o banale, ponendoci su orizzonti luminosi di speranza. La festa del Corpo e Sangue del Signore Gesù esorta tutti ad avere il coraggio di accedere alla salvezza che solo il Signore può dare, e anche avere il coraggio e la costanza nel permanere in questo stato salvifico di Grazia. La festa del Corpus Domini ci esorta ad avere una fiducia sconfinata in tutto questo, per il semplice fatto che il sangue versato da Gesù non è andato perduto, ma raccolto nel calice, in quel calice della cena, della Mensa eucaristica ed è oggi nella messa, nella Eucaristia, per la nostra salvezza. Se questo non avviene nella vita delle persone, se questo non avviene nella nostra vita è perché noi ci intestardiamo rifiutando la salvezza. Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore, la nostra vita non avrebbe alcun senso senza l’Eucaristia. Come si fa a vivere senza questo dono? Perciò è vita vera quella che si conduce a prescindere da tutto ciò? Facciamo in modo di non barattare questo inestimabile tesoro e di tenerlo ben in vista, di tenerlo ben in alto mediante la nostra condotta».

La fede risvegli alla costruzione della vera pace

Il Vescovo ha anche fatto riferimento alla pace, alla speranza nel cammino della Chiesa verso il Giubileo del 2025, perché la fede: «Risvegli il torpore che spesso ci assale, ridesti in tutti il desiderio e la forza di contribuire personalmente alla costruzione della vera pace e della vita buona, perché dai raggi benefici di questo Sacramento, dal calice della salvezza, possiamo sempre attingere il segreto e il vigore per la crescita organica dei singoli, delle famiglie e della società.

Spesso al calice della salvezza si oppone un calice che non è tale, cioè un calice della non salvezza, che porta alla distruzione e morte, è presente in tutte le società, in tutte le culture e a tutti i livelli. Si alza questo mortifero calice ricolmo di male facendolo passare per qualcosa di bene, spesso anche corredandolo con i più sacri principi e diritti; spesso purtroppo sempre e solo a discapito e danno dei più poveri e indifesi. Perciò si potrebbe dire che si brinda alla violenza, si augura la brutalità e la discordia e, passando attraverso la falsità, si arriva infine alla guerra e quindi alla morte.

Al dialogo si preferisce lo scontro

Questo avviene un po’ dappertutto; anche nei nostri contesti intra-ecclesiali ogniqualvolta, prescindendo dalla fatica di tenere unita la comunità, si preferisce il comodo ed egoistico vagare per la propria strada; quando cioè non si costruiscono percorsi di comunione; quando al dialogo si preferisce lo scontro; quando alla pacatezza si oppone l’arroganza; quando la verità - pur sacrosanta - viene imposta e non proposta; quando il proprio pensiero o punto di vista non lascia spazio alla ricchezza di quanto l’altro ha da offrire. Di fronte a tutto questo, la parola di Dio ci offre la via per poter trasformare un tale disastro in salvezza, affidarsi a lui che desidera sia nostra questa salvezza e ci faccia ricollocare nella giusta strada del percorso pasquale, del percorso sinodale, del percorso giubilare di “pellegrini di speranza”».

La processione

La lunga processione silenziosa, interrotta solo da preghiere e canti, si è snodata lungo le vie del centro di Terni da piazza Tacito, passando per la chiesa di San Pietro e fino alla Cattedrale ove c'è stata la preghiera del presidente di Azione Cattolica Rita Pileri: “Oggi vieni adorato anche per le vie delle nostre città, Gesù che nutri la nostra sete di giustizia e verità con il tuo sangue, facci essere ogni giorno ed in ogni luogo testimoni del tuo amore per tutta l’umanità, tu ci sei necessario per liberare i nostri cuori dalla tentazione della disperazione, per imparare l’amore vero, per camminare nella gioia, per moltiplicare l’amore con la carità e orientare l’umanità verso la giustizia e la pace”. La processione si è conclusa con l’adorazione eucaristica e la benedizione solenne con il Santissimo Sacramento.

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Il vescovo Soddu con l'ostensoriotra le mani con altri due sacerdoti

Tantissimi fedeli hanno partecipato giovedì 30 maggio alla celebrazione diocesana della solennità del Corpus Domini, alla messa presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrata dal vicario generale mons. Salvatore Ferdinandi e dai sacerdoti della diocesi, ed alla processione eucaristica con il Santissimo Sacramento per le vie del centro cittadino, dalla chiesa di San Francesco alla cattedrale, in un lungo corteo di sacerdoti, confraternite delle varie zone della diocesi con i loro stendardi, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, gli scout, i ragazzi che hanno ricevuto l’Eucarestia per la prima volta in questo anno, i rappresentanti delle associazioni e movimenti e delle parrocchie, animata dal coro della diocesi diretto da don Sergio Rossini e dalla banda “T.Langeli” di Cesi.

La solennità del Corpus Domini è un momento importante a fine anno pastorale, in cui al centro della celebrazione è l’Eucaristia, fonte e culmine della vita della Chiesa, attraverso la quale si sperimenta la comunione tra le varie realtà della diocesi, nella preghiera per i deboli, i poveri, per chiunque ha bisogno di amore e di consolazione, segno tangibile di una condivisione e partecipazione alla vita cittadina e ai suoi problemi.

Le parole dell'omelia del vescovo Soddu

«Il grande mistero del Corpus Domini è l’eucaristia, il corpo di Gesù, che ci viene data in cibo – ha detto il Vescovo -. Ci salva dai nostri peccati, ci riscatta da una vita spesso vuota o banale, ponendoci su orizzonti luminosi di speranza. La festa del Corpo e Sangue del Signore Gesù esorta tutti ad avere il coraggio di accedere alla salvezza che solo il Signore può dare, e anche avere il coraggio e la costanza nel permanere in questo stato salvifico di Grazia. La festa del Corpus Domini ci esorta ad avere una fiducia sconfinata in tutto questo, per il semplice fatto che il sangue versato da Gesù non è andato perduto, ma raccolto nel calice, in quel calice della cena, della Mensa eucaristica ed è oggi nella messa, nella Eucaristia, per la nostra salvezza. Se questo non avviene nella vita delle persone, se questo non avviene nella nostra vita è perché noi ci intestardiamo rifiutando la salvezza. Non possiamo vivere senza celebrare il giorno del Signore, la nostra vita non avrebbe alcun senso senza l’Eucaristia. Come si fa a vivere senza questo dono? Perciò è vita vera quella che si conduce a prescindere da tutto ciò? Facciamo in modo di non barattare questo inestimabile tesoro e di tenerlo ben in vista, di tenerlo ben in alto mediante la nostra condotta».

La fede risvegli alla costruzione della vera pace

Il Vescovo ha anche fatto riferimento alla pace, alla speranza nel cammino della Chiesa verso il Giubileo del 2025, perché la fede: «Risvegli il torpore che spesso ci assale, ridesti in tutti il desiderio e la forza di contribuire personalmente alla costruzione della vera pace e della vita buona, perché dai raggi benefici di questo Sacramento, dal calice della salvezza, possiamo sempre attingere il segreto e il vigore per la crescita organica dei singoli, delle famiglie e della società.

Spesso al calice della salvezza si oppone un calice che non è tale, cioè un calice della non salvezza, che porta alla distruzione e morte, è presente in tutte le società, in tutte le culture e a tutti i livelli. Si alza questo mortifero calice ricolmo di male facendolo passare per qualcosa di bene, spesso anche corredandolo con i più sacri principi e diritti; spesso purtroppo sempre e solo a discapito e danno dei più poveri e indifesi. Perciò si potrebbe dire che si brinda alla violenza, si augura la brutalità e la discordia e, passando attraverso la falsità, si arriva infine alla guerra e quindi alla morte.

Al dialogo si preferisce lo scontro

Questo avviene un po’ dappertutto; anche nei nostri contesti intra-ecclesiali ogniqualvolta, prescindendo dalla fatica di tenere unita la comunità, si preferisce il comodo ed egoistico vagare per la propria strada; quando cioè non si costruiscono percorsi di comunione; quando al dialogo si preferisce lo scontro; quando alla pacatezza si oppone l’arroganza; quando la verità - pur sacrosanta - viene imposta e non proposta; quando il proprio pensiero o punto di vista non lascia spazio alla ricchezza di quanto l’altro ha da offrire. Di fronte a tutto questo, la parola di Dio ci offre la via per poter trasformare un tale disastro in salvezza, affidarsi a lui che desidera sia nostra questa salvezza e ci faccia ricollocare nella giusta strada del percorso pasquale, del percorso sinodale, del percorso giubilare di “pellegrini di speranza”».

La processione

La lunga processione silenziosa, interrotta solo da preghiere e canti, si è snodata lungo le vie del centro di Terni da piazza Tacito, passando per la chiesa di San Pietro e fino alla Cattedrale ove c'è stata la preghiera del presidente di Azione Cattolica Rita Pileri: “Oggi vieni adorato anche per le vie delle nostre città, Gesù che nutri la nostra sete di giustizia e verità con il tuo sangue, facci essere ogni giorno ed in ogni luogo testimoni del tuo amore per tutta l’umanità, tu ci sei necessario per liberare i nostri cuori dalla tentazione della disperazione, per imparare l’amore vero, per camminare nella gioia, per moltiplicare l’amore con la carità e orientare l’umanità verso la giustizia e la pace”. La processione si è conclusa con l’adorazione eucaristica e la benedizione solenne con il Santissimo Sacramento.

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Il vescovo Soddu ha celebrato la messa in Coena Domini nella casa circondariale di Terni https://www.lavoce.it/vescovo-soddu-celebrato-coena-domini-casa-circondariale-terni/ https://www.lavoce.it/vescovo-soddu-celebrato-coena-domini-casa-circondariale-terni/#respond Thu, 28 Mar 2024 14:29:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=75532 Il vescovo Soddu inginocchiato asciuga i piedi di uno dei detenuti, di cui si vedono solo le gambe

La celebrazione della messa in Coena Domini, del giovedì santo, è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu all’interno della Casa Circondariale di Terni, il secondo anno che questo importante momento del triduo pasquale viene celebrato dal vescovo nel carcere cittadino. La messa è stata concelebrata dal cappellano del carcere padre Massimo Lelli, dal diacono Ideale Piantoni e alla presenza del magistrato di sorveglianza Fabio Gianfilippi, del direttore della Casa Circondariale Luca Sardella, del comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dei volontari, formatori e operatori all'interno del carcere.

Messa in Coena Domini del vescovo Soddu: la lavanda dei piedi a dieci detenuti della Casa circondariale di Terni

Nel corso della celebrazione, molto partecipata e vissuta con particolare intensità e raccoglimento dai detenuti, il Vescovo ha ripetuto il gesto della lavanda dei piedi a dieci detenuti. “In questa celebrazione ricordiamo l'istituzione dell'Eucaristia nell'ultima cena - ha detto il Vescovo ai detenuti –. Ultima ma che è prima, perché è l’inizio di qualcosa che coinvolge tutti e che si ripete sempre: il servizio vicendevole, la donazione della vita gli uni per gli altri. Da questo dono nasce quello che sogniamo sempre: la liberazione e la pace. Nella misura in cui facciamo entrare Gesù nel nostro cuore, la nostra vita si trasforma, rinasce. Chiediamo al Signore la capacità di essere disponibili ad accoglierlo nel nostro cuore e farlo entrare nella nostra esistenza, lui che ha dato la sua vita per noi, perché diventiamo capaci di donarla agli altri.

Gesto di donazione e amore

Il gesto della lavanda dei piedi non è un gesto di cortesia, ma è un gesto profondo di donazione, un gesto di amore. E di gesti amore tutti abbiamo necessità. Se manca l’amore non c’è più niente nella vita, ma solo odio, prevaricazione, conflitto. Seguendo gli insegnamenti del Vangelo apparirà il senso profondo della pace e della riconciliazione di cui tutti abbiamo necessità, abbandonando gli egoismi, l’egocentrismo e ciò che appesantisce la vita, per essere capaci di farsi prossimo con i doni che Gesù ci dà ed aprirsi alla speranza, perchè quello che è morto dentro di noi, con l'aiuto di Gesù, può rinascere a vita nuova".

Il dono di una croce pettorale al vescovo Soddu

Al Vescovo è stata donata una croce pettorale realizzata dai detenuti di Casal del Marmo e Rebibbia nell’ambito del progetto Croce della Speranza promosso dall’Ispettorato generale dei Cappellani, per tutti i vescovi impegnati nella pastorale carceraria. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="75549,75550,75551"]]]>
Il vescovo Soddu inginocchiato asciuga i piedi di uno dei detenuti, di cui si vedono solo le gambe

La celebrazione della messa in Coena Domini, del giovedì santo, è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu all’interno della Casa Circondariale di Terni, il secondo anno che questo importante momento del triduo pasquale viene celebrato dal vescovo nel carcere cittadino. La messa è stata concelebrata dal cappellano del carcere padre Massimo Lelli, dal diacono Ideale Piantoni e alla presenza del magistrato di sorveglianza Fabio Gianfilippi, del direttore della Casa Circondariale Luca Sardella, del comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dei volontari, formatori e operatori all'interno del carcere.

Messa in Coena Domini del vescovo Soddu: la lavanda dei piedi a dieci detenuti della Casa circondariale di Terni

Nel corso della celebrazione, molto partecipata e vissuta con particolare intensità e raccoglimento dai detenuti, il Vescovo ha ripetuto il gesto della lavanda dei piedi a dieci detenuti. “In questa celebrazione ricordiamo l'istituzione dell'Eucaristia nell'ultima cena - ha detto il Vescovo ai detenuti –. Ultima ma che è prima, perché è l’inizio di qualcosa che coinvolge tutti e che si ripete sempre: il servizio vicendevole, la donazione della vita gli uni per gli altri. Da questo dono nasce quello che sogniamo sempre: la liberazione e la pace. Nella misura in cui facciamo entrare Gesù nel nostro cuore, la nostra vita si trasforma, rinasce. Chiediamo al Signore la capacità di essere disponibili ad accoglierlo nel nostro cuore e farlo entrare nella nostra esistenza, lui che ha dato la sua vita per noi, perché diventiamo capaci di donarla agli altri.

Gesto di donazione e amore

Il gesto della lavanda dei piedi non è un gesto di cortesia, ma è un gesto profondo di donazione, un gesto di amore. E di gesti amore tutti abbiamo necessità. Se manca l’amore non c’è più niente nella vita, ma solo odio, prevaricazione, conflitto. Seguendo gli insegnamenti del Vangelo apparirà il senso profondo della pace e della riconciliazione di cui tutti abbiamo necessità, abbandonando gli egoismi, l’egocentrismo e ciò che appesantisce la vita, per essere capaci di farsi prossimo con i doni che Gesù ci dà ed aprirsi alla speranza, perchè quello che è morto dentro di noi, con l'aiuto di Gesù, può rinascere a vita nuova".

Il dono di una croce pettorale al vescovo Soddu

Al Vescovo è stata donata una croce pettorale realizzata dai detenuti di Casal del Marmo e Rebibbia nell’ambito del progetto Croce della Speranza promosso dall’Ispettorato generale dei Cappellani, per tutti i vescovi impegnati nella pastorale carceraria. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="75549,75550,75551"]]]>
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San Valentino, solenne pontificale presieduto dal vescovo Soddu https://www.lavoce.it/san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu/ https://www.lavoce.it/san-valentino-solenne-pontificale-presieduto-dal-vescovo-soddu/#respond Mon, 12 Feb 2024 10:59:43 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74886 pontificale san valentino

In una cattedrale gremita di fedeli è stata celebrata domenica 11 febbraio la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu di Terni- Narni-Amelia , nella giornata mondiale del Malato, concelebrata da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell’ufficio pastorale della salute, padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino, i vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano. Alla celebrazione hanno partecipato il  prefetto di Terni Giovanni Bruno, il presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, il vice presidente della Provincia di Terni Gianni Daniele, il questore Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, le autorità militari regionali e provinciali, i sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, i cavalieri e dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, alcuni malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, i rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.

La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale 'F.Angeloni' di Terni.

Durante il pontificale vice sindaco Corridore ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

La festa del patrono della città di Terni, san Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, come maestro, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore.

Terminato il pontificale, la processione cittadina ha accompagnato l’urna del santo per il rientro nella basilica di San Valentino, lungo le vie della città, passando davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo.

La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dalle istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale, dai figuranti in abiti storici. Sul sagrato c’è stato la preghiera del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Rita Pileri: « E tu, Valentino, intercedi per noi, e per tutta l'umanità. Per tutte le volte in cui ci siamo voltati dall'altra parte, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo difendere i più deboli, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo amare anche se credevamo di saperlo fare. Per tutte le volte in cui abbiamo offeso, ferito, tradito, violato, ucciso. Spinti dal tuo esempio sappiamo essere capaci di usare parole garbate nello spazio privato e soprattutto nello spazio pubblico, parole di misericordia e di giustizia, che non offendono o denigrano. Con il tuo aiuto vorremmo che la nostra città sia luogo di dialogo sereno e costruttivo, del rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, una città capace di discernere il presente per progettare un futuro in cui tutti si sentano accolti».

La benedizione del vescovo Soddu ha concluso la liturgia che ha solennemente celebrato in città il patrono di Terni San valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

L'OMELIA DEL VESCOVO

Carissimi fratelli e sorelle,

mentre celebriamo con la Chiesa universale la VI domenica del tempo Ordinario ed anche la 32 giornata mondiale del malato, la nostra chiesa diocesana unisce a queste circostanze i festeggiamenti in onore del proprio Patrono, san Valentino.

In questa felice convergenza di eventi, la Parola di Dio è tutta concentrata sulla malattia e in particolare sulla lebbra.

Nella storia del popolo di Israele, lo abbiamo sentito nella prima lettura, chi contraeva tale malattia, per legge doveva essere bandito dalla comunità, tenuto lontano, molto distante e vivere in solitudine una vera e propria situazione di emarginazione, di scarto. L’unica possibilità di vicinanza con le persone che poteva essergli consentita era quella con i propri simili, ossia con gli altri lebbrosi.

In questa domenica abbiamo davanti a noi la figura di san Valentino, il quale ha saputo cogliere nella propria esperienza di vita la parola di Dio fatta carne e nella propria carne, nella sua persona, l’ha resa evidente in ogni tratto: dall’essere vescovo, pastore premuroso del gregge di questa chiesa di Terni, alla delicata vicinanza verso i malati nel corpo e nello spirito, compiendo e rendendo vivi e veri quei gesti che Gesù aveva consegnato agli apostoli con le parole: “Guarite i malati, mondate i lebbrosi...”.

In questa occasione celebrando pure la 32 giornata mondiale del malato, Papa Francesco ha consegnato al mondo un messaggio dal titolo, tratto dalle parole del libro della Genesi: “Non è bene che l’uomo sia solo”, esortando tutti a curare il malato avendo cura delle relazioni. mette in risalto un aspetto che in filigrana ci riguarda tutti, infermi o sani che siamo, ed è dato dalla malattia che affligge la società attuale e dunque anche la nostra città e il nostro territorio, ossia la povertà delle relazioni. Anche le relazioni non sane, malate, che minano la nostra salute a qualsiasi livello di rapporto, dall’interpersonale al familiare al sociale.

Il nostro san Valentino, così attento a ogni tipo di buona relazione è per noi esempio affinché sentiamo vibrante e vero quanto solo l’amore mette in atto a favore delle buone relazioni tra le persone, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione; quelle che mirano alla edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri.

Quest’anno, collegato e ispirato al cammino sinodale e al programma pastorale diocesano, per le manifestazioni valentiniane abbiamo scelto lo slogan “Camminiamo insieme” dando così ulteriore risalto a quanto ancora papa Francesco scrive nel messaggio per questa giornata: “In questo cambiamento d’epoca che viviamo, specialmente noi cristiani siamo chiamati ad adottare lo sguardo compassionevole di Gesù…. E così cooperiamo a contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto e a far crescere la cultura della tenerezza e della compassione”.

San Valentino illumini col suo esempio la nostra città, il nostro territorio, la nostra Diocesi, a partire dalla famiglia, spesso anche disastrata, malata o corrosa dalla lebbra delle molteplici criticità, ad avvicinarsi a colui che solo può col suo tocco compassionevole e pieno di amore guarire ogni tipo di male e di malattia. Se questo non avviene sarà segno evidente che la guarigione non si desidera affatto.

Carissimo san Valentino, nostro Patrono, concedi alle nostre menti, ai nostri cuori la luce necessaria e alle nostre volontà la forza per avvicinarci a Gesù medico delle anime e dei corpi.

Qualora ti dovessi accorgere che questo è ancora troppo lontano dai nostri desideri, conduci e guida gli eventi; tessi tu le trame delle diverse vicende, affinché i nostri sentieri possano imbattersi e convergere verso l’unica strada della vita, nel Signore Gesù, via verità e vita.

Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della società, affinché antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte. Mostrati esempio di vita

. a tutti coloro che con fatica sognano la costruzione di una famiglia,

. a tutti coloro che ricercano la felicità attraverso la giusta realizzazione personale,

. agli adolescenti e giovani perché sappiano usare sapientemente il tempo e le buone occasioni della vita.

. a quanti soffrono nel corpo e nello spirito e faticano nel condurre una vita dignitosa, affinché attraverso la cura delle nostre relazioni possano sentire il calore della mano del Signore che salva.

Amato patrono san Valentino, facendomi interprete dei sentimenti del gregge a me affidato, così come lo fu per te, affido all’intercessione di Maria santissima questi desideri, perché dalle sue mani possano ritornare a noi colmi della benedizione della Santissima Trinità”.

 

 

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pontificale san valentino

In una cattedrale gremita di fedeli è stata celebrata domenica 11 febbraio la festa diocesana di San Valentino, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu di Terni- Narni-Amelia , nella giornata mondiale del Malato, concelebrata da monsignor Salvatore Ferdinandi, vicario generale della Diocesi, padre Angelo Gatto direttore dell’ufficio pastorale della salute, padre Johnson Perumittath parroco di San Valentino, i vicari foranei ed episcopali, il clero diocesano. Alla celebrazione hanno partecipato il  prefetto di Terni Giovanni Bruno, il presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore, il vice presidente della Provincia di Terni Gianni Daniele, il questore Bruno Failla, la consigliera regionale Eleonora Pace, le autorità militari regionali e provinciali, i sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, i cavalieri e dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, alcuni malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, i rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.

La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale 'F.Angeloni' di Terni.

Durante il pontificale vice sindaco Corridore ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

La festa del patrono della città di Terni, san Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, come maestro, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore.

Terminato il pontificale, la processione cittadina ha accompagnato l’urna del santo per il rientro nella basilica di San Valentino, lungo le vie della città, passando davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo.

La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dalle istituzioni civili e militari presenti alla celebrazione del pontificale, dai figuranti in abiti storici. Sul sagrato c’è stato la preghiera del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Rita Pileri: « E tu, Valentino, intercedi per noi, e per tutta l'umanità. Per tutte le volte in cui ci siamo voltati dall'altra parte, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo difendere i più deboli, per tutte le volte in cui non abbiamo saputo amare anche se credevamo di saperlo fare. Per tutte le volte in cui abbiamo offeso, ferito, tradito, violato, ucciso. Spinti dal tuo esempio sappiamo essere capaci di usare parole garbate nello spazio privato e soprattutto nello spazio pubblico, parole di misericordia e di giustizia, che non offendono o denigrano. Con il tuo aiuto vorremmo che la nostra città sia luogo di dialogo sereno e costruttivo, del rispetto delle persone, delle regole e delle istituzioni, una città capace di discernere il presente per progettare un futuro in cui tutti si sentano accolti».

La benedizione del vescovo Soddu ha concluso la liturgia che ha solennemente celebrato in città il patrono di Terni San valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

L'OMELIA DEL VESCOVO

Carissimi fratelli e sorelle,

mentre celebriamo con la Chiesa universale la VI domenica del tempo Ordinario ed anche la 32 giornata mondiale del malato, la nostra chiesa diocesana unisce a queste circostanze i festeggiamenti in onore del proprio Patrono, san Valentino.

In questa felice convergenza di eventi, la Parola di Dio è tutta concentrata sulla malattia e in particolare sulla lebbra.

Nella storia del popolo di Israele, lo abbiamo sentito nella prima lettura, chi contraeva tale malattia, per legge doveva essere bandito dalla comunità, tenuto lontano, molto distante e vivere in solitudine una vera e propria situazione di emarginazione, di scarto. L’unica possibilità di vicinanza con le persone che poteva essergli consentita era quella con i propri simili, ossia con gli altri lebbrosi.

In questa domenica abbiamo davanti a noi la figura di san Valentino, il quale ha saputo cogliere nella propria esperienza di vita la parola di Dio fatta carne e nella propria carne, nella sua persona, l’ha resa evidente in ogni tratto: dall’essere vescovo, pastore premuroso del gregge di questa chiesa di Terni, alla delicata vicinanza verso i malati nel corpo e nello spirito, compiendo e rendendo vivi e veri quei gesti che Gesù aveva consegnato agli apostoli con le parole: “Guarite i malati, mondate i lebbrosi...”.

In questa occasione celebrando pure la 32 giornata mondiale del malato, Papa Francesco ha consegnato al mondo un messaggio dal titolo, tratto dalle parole del libro della Genesi: “Non è bene che l’uomo sia solo”, esortando tutti a curare il malato avendo cura delle relazioni. mette in risalto un aspetto che in filigrana ci riguarda tutti, infermi o sani che siamo, ed è dato dalla malattia che affligge la società attuale e dunque anche la nostra città e il nostro territorio, ossia la povertà delle relazioni. Anche le relazioni non sane, malate, che minano la nostra salute a qualsiasi livello di rapporto, dall’interpersonale al familiare al sociale.

Il nostro san Valentino, così attento a ogni tipo di buona relazione è per noi esempio affinché sentiamo vibrante e vero quanto solo l’amore mette in atto a favore delle buone relazioni tra le persone, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione; quelle che mirano alla edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri.

Quest’anno, collegato e ispirato al cammino sinodale e al programma pastorale diocesano, per le manifestazioni valentiniane abbiamo scelto lo slogan “Camminiamo insieme” dando così ulteriore risalto a quanto ancora papa Francesco scrive nel messaggio per questa giornata: “In questo cambiamento d’epoca che viviamo, specialmente noi cristiani siamo chiamati ad adottare lo sguardo compassionevole di Gesù…. E così cooperiamo a contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dello scarto e a far crescere la cultura della tenerezza e della compassione”.

San Valentino illumini col suo esempio la nostra città, il nostro territorio, la nostra Diocesi, a partire dalla famiglia, spesso anche disastrata, malata o corrosa dalla lebbra delle molteplici criticità, ad avvicinarsi a colui che solo può col suo tocco compassionevole e pieno di amore guarire ogni tipo di male e di malattia. Se questo non avviene sarà segno evidente che la guarigione non si desidera affatto.

Carissimo san Valentino, nostro Patrono, concedi alle nostre menti, ai nostri cuori la luce necessaria e alle nostre volontà la forza per avvicinarci a Gesù medico delle anime e dei corpi.

Qualora ti dovessi accorgere che questo è ancora troppo lontano dai nostri desideri, conduci e guida gli eventi; tessi tu le trame delle diverse vicende, affinché i nostri sentieri possano imbattersi e convergere verso l’unica strada della vita, nel Signore Gesù, via verità e vita.

Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della società, affinché antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte. Mostrati esempio di vita

. a tutti coloro che con fatica sognano la costruzione di una famiglia,

. a tutti coloro che ricercano la felicità attraverso la giusta realizzazione personale,

. agli adolescenti e giovani perché sappiano usare sapientemente il tempo e le buone occasioni della vita.

. a quanti soffrono nel corpo e nello spirito e faticano nel condurre una vita dignitosa, affinché attraverso la cura delle nostre relazioni possano sentire il calore della mano del Signore che salva.

Amato patrono san Valentino, facendomi interprete dei sentimenti del gregge a me affidato, così come lo fu per te, affido all’intercessione di Maria santissima questi desideri, perché dalle sue mani possano ritornare a noi colmi della benedizione della Santissima Trinità”.

 

 

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Diocesi in lutto per la morte di di monsignor Giancarlo Romani https://www.lavoce.it/diocesi-in-lutto-per-la-morte-di-di-monsignor-giancarlo-romani/ https://www.lavoce.it/diocesi-in-lutto-per-la-morte-di-di-monsignor-giancarlo-romani/#respond Wed, 31 Jan 2024 11:28:15 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74742 monsignor giancarlo romani

Il 31 gennaio si è spento alla vita terrena per aprirsi al Paradiso monsignor Giancarlo Romani, 93 anni, decano dei sacerdoti diocesani, parroco emerito della Cattedrale di Terni parrocchia che ha guidato per 57 anni. Priore del Capitolo della Cattedrale di Terni, Cappellano di Sua Santità, cavaliere dell’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Le esequie saranno celebrate giovedì 1 febbraio alle ore 15 nella Cattedrale di Terni. La camera ardente sarà allestita in Cattedrale dalle ore 16 del 31 gennaio fino alla celebrazione delle esequie.

Monsignor Giancarlo Romani è nato a Terni il 13 maggio 1930, ha frequentato il seminario diocesano di Terni e il seminario regionale di Assisi, ed è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1954 da mons. Giovanni Battista Dal Prà. E’ stato viceparroco della Cattedrale e direttore dell’oratorio fino al 1957, poi due anni parroco a Rocca San Zenone e Collicino e nel 1959 nominato parroco di Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Terni.  Nel suo lungo ministero sacerdotale il diocesi ha dato impulso e sostegno a tante realtà caritative, sociali e culturali della chiesa locale: la sottosezione dell’Unitalsi di Terni, la San Vincenzo de' Paoli, l'oratorio della Cattedrale, assistente dell’Azione Cattolica femminile, all'ufficio pellegrinaggi in particolare con i pellegrinaggio in Terra Santa e Lourdes, il centro di Spiritualità, e l'insegnamento per quarant' anni nei licei di Terni. Conoscitore profondo della storia di Terni, la sua città, si è sempre impegnato nel tramandare la conoscenza storica, artistica e culturale di Terni.

Ha pubblicato diversi libri sulla storia della Cattedrale e della città, ed ha collaborato con il settimanale regionale "La Voce". Il suo dialogare con tutti cittadini, istituzioni, associazioni, mondo della scuola e della cultura, per esprimere il suo pensiero sagace e sempre propositivo, lo ha portato ad essere un punto di riferimento per la chiesa e la città.

Don Carlo è stato una presenza esemplare anche per la preghiera e attento nel curare le grandi solennità dell’anno liturgico. A lui si deve il restauro della cappella della Madonna della Misericordia e la sistemazione della cripta della Cattedrale.

Un prete all’antica, don Romani, sempre in abito talare, con l’oratoria da predicatore di un tempo, capace di tenere sempre desta l’attenzione del fedele.

Una figura significativa della chiesa ternana e della città di Terni e di lui così scriveva don Gianni Colasanti in occasione del cinquantesimo di parroco di don Carlo nel 2009: “Pensare a lui, per me, significa pensare a quelle parole del Vangelo che dicono che colui che costruisce la sua casa sulla parola del Signore la costruisce sulla “roccia”, e anche se cade la pioggia, soffiano i venti, imperversano le inondazioni, quella casa non va in rovina perché è fondata sulla “roccia”. Ecco, mi sembra che don Carlo rappresenti quell’aspetto di solidità del cristianesimo che resta al di là del fluttuare delle “mode”. Certo non è facile mantenere la rotta tra una fedeltà assoluta ed una traduzione nel tempo di una “parola che non passa”. La responsabilità è tanto più grande quanto più questa “parola” contiene la vita vera delle persone. E queste, le persone, amano don Carlo perché ad esse dà questo senso di sicurezza, di orientamento certo, di consiglio affidabile perché va sul sicuro dei contenuti della fede e della morale cristiana".

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monsignor giancarlo romani

Il 31 gennaio si è spento alla vita terrena per aprirsi al Paradiso monsignor Giancarlo Romani, 93 anni, decano dei sacerdoti diocesani, parroco emerito della Cattedrale di Terni parrocchia che ha guidato per 57 anni. Priore del Capitolo della Cattedrale di Terni, Cappellano di Sua Santità, cavaliere dell’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Le esequie saranno celebrate giovedì 1 febbraio alle ore 15 nella Cattedrale di Terni. La camera ardente sarà allestita in Cattedrale dalle ore 16 del 31 gennaio fino alla celebrazione delle esequie.

Monsignor Giancarlo Romani è nato a Terni il 13 maggio 1930, ha frequentato il seminario diocesano di Terni e il seminario regionale di Assisi, ed è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1954 da mons. Giovanni Battista Dal Prà. E’ stato viceparroco della Cattedrale e direttore dell’oratorio fino al 1957, poi due anni parroco a Rocca San Zenone e Collicino e nel 1959 nominato parroco di Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Terni.  Nel suo lungo ministero sacerdotale il diocesi ha dato impulso e sostegno a tante realtà caritative, sociali e culturali della chiesa locale: la sottosezione dell’Unitalsi di Terni, la San Vincenzo de' Paoli, l'oratorio della Cattedrale, assistente dell’Azione Cattolica femminile, all'ufficio pellegrinaggi in particolare con i pellegrinaggio in Terra Santa e Lourdes, il centro di Spiritualità, e l'insegnamento per quarant' anni nei licei di Terni. Conoscitore profondo della storia di Terni, la sua città, si è sempre impegnato nel tramandare la conoscenza storica, artistica e culturale di Terni.

Ha pubblicato diversi libri sulla storia della Cattedrale e della città, ed ha collaborato con il settimanale regionale "La Voce". Il suo dialogare con tutti cittadini, istituzioni, associazioni, mondo della scuola e della cultura, per esprimere il suo pensiero sagace e sempre propositivo, lo ha portato ad essere un punto di riferimento per la chiesa e la città.

Don Carlo è stato una presenza esemplare anche per la preghiera e attento nel curare le grandi solennità dell’anno liturgico. A lui si deve il restauro della cappella della Madonna della Misericordia e la sistemazione della cripta della Cattedrale.

Un prete all’antica, don Romani, sempre in abito talare, con l’oratoria da predicatore di un tempo, capace di tenere sempre desta l’attenzione del fedele.

Una figura significativa della chiesa ternana e della città di Terni e di lui così scriveva don Gianni Colasanti in occasione del cinquantesimo di parroco di don Carlo nel 2009: “Pensare a lui, per me, significa pensare a quelle parole del Vangelo che dicono che colui che costruisce la sua casa sulla parola del Signore la costruisce sulla “roccia”, e anche se cade la pioggia, soffiano i venti, imperversano le inondazioni, quella casa non va in rovina perché è fondata sulla “roccia”. Ecco, mi sembra che don Carlo rappresenti quell’aspetto di solidità del cristianesimo che resta al di là del fluttuare delle “mode”. Certo non è facile mantenere la rotta tra una fedeltà assoluta ed una traduzione nel tempo di una “parola che non passa”. La responsabilità è tanto più grande quanto più questa “parola” contiene la vita vera delle persone. E queste, le persone, amano don Carlo perché ad esse dà questo senso di sicurezza, di orientamento certo, di consiglio affidabile perché va sul sicuro dei contenuti della fede e della morale cristiana".

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‘La Bibbia notte e giorno’ quinta edizione anche in diretta streaming https://www.lavoce.it/la-bibbia-notte-e-giorno-quinta-edizione-anche-in-diretta-streaming/ https://www.lavoce.it/la-bibbia-notte-e-giorno-quinta-edizione-anche-in-diretta-streaming/#respond Thu, 18 Jan 2024 13:47:46 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74620 La Bibbia notte e giorno 2024

Da sabato 20 gennaio dalle 16 a domenica 21 gennaio alle 18 nella chiesa del Santissimo Salvatore a Terni, si svolgerà la quinta edizione di: La Bibbia notte e giorno la lettura della Bibbia, la parte dei Libri Profetici: Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele, a seguire i Dodici Profeti minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia) che concludono l’Antico Testamento.

Una notte e un giorno, senza interruzioni e commenti nei quali saranno letti integralmente i vari libri dall’inizio alla fine, così come la tradizione e la chiesa li hanno consegnati attraverso i millenni.

Ritrovare le condizioni dell’ascolto e della riflessione attraverso la lettura del Libro per eccellenza è il segno che la commissione Evangelizzazione e Catechesi, settore Apostolato Biblico della diocesi di Terni-Narni-Amelia e Azione Cattolica diocesana, hanno scelto per sottolineare il primato della Parola di Dio, fonte di discernimento e di speranza, nella vita di ogni credente, nella Domenica della Parola indetta dal Papa per la terza domenica di gennaio, che si inserisce all’interno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e viene vissuta nella diocesi come segno eminentemente ecumenico.

A leggere i passi biblici si alterneranno più di settanta persone di ogni età, categoria sociale e confessione religiosa. Ogni lettore proclama circa otto pagine del testo per circa quindici minuti. I brani proclamati saranno intervallati da un breve spazio musicale. Anche i non credenti possono partecipare nel rispetto della Parola.

All’evento La Bibbia giorno e notte non si partecipa soltanto in qualità di lettori, ma soprattutto nell’ascolto, sia all’interno della chiesa di San Salvatore a Terni, sia seguendola in streaming sulla pagina Facebook Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sui canali Youtube Diocesi Terni Narni Amelia, parrocchia Santa Maria della Misericordia Terni.

"In questo anno -spiega Emanuela Buccioni responsabile dell’Settore Apostolato Biblico della diocesi- che inizia con scenari di guerra e violenza sempre più inquietanti assume un significato tutto speciale la quinta edizione de La Bibbia Notte e Giorno. Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno, la Bibbia è la lettura che ci accomuna tutti e nella quale ritroviamo molte delle nostre radici culturali e umane. La Bibbia è il libro della Parola, del continuo dialogo tra Dio e l’uomo. Un rapporto confidenziale che oggi sembra essersi perduto e che papa Francesco nella lettera apostolica Aperuit illis ci invita a riprendere con forza: nel fragore del nostro mondo non c’è più posto per l’ascolto e il dialogo".

Per informazioni e contatti: emanuela.buccioni@gmail.com

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La Bibbia notte e giorno 2024

Da sabato 20 gennaio dalle 16 a domenica 21 gennaio alle 18 nella chiesa del Santissimo Salvatore a Terni, si svolgerà la quinta edizione di: La Bibbia notte e giorno la lettura della Bibbia, la parte dei Libri Profetici: Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele, a seguire i Dodici Profeti minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia) che concludono l’Antico Testamento.

Una notte e un giorno, senza interruzioni e commenti nei quali saranno letti integralmente i vari libri dall’inizio alla fine, così come la tradizione e la chiesa li hanno consegnati attraverso i millenni.

Ritrovare le condizioni dell’ascolto e della riflessione attraverso la lettura del Libro per eccellenza è il segno che la commissione Evangelizzazione e Catechesi, settore Apostolato Biblico della diocesi di Terni-Narni-Amelia e Azione Cattolica diocesana, hanno scelto per sottolineare il primato della Parola di Dio, fonte di discernimento e di speranza, nella vita di ogni credente, nella Domenica della Parola indetta dal Papa per la terza domenica di gennaio, che si inserisce all’interno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e viene vissuta nella diocesi come segno eminentemente ecumenico.

A leggere i passi biblici si alterneranno più di settanta persone di ogni età, categoria sociale e confessione religiosa. Ogni lettore proclama circa otto pagine del testo per circa quindici minuti. I brani proclamati saranno intervallati da un breve spazio musicale. Anche i non credenti possono partecipare nel rispetto della Parola.

All’evento La Bibbia giorno e notte non si partecipa soltanto in qualità di lettori, ma soprattutto nell’ascolto, sia all’interno della chiesa di San Salvatore a Terni, sia seguendola in streaming sulla pagina Facebook Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sui canali Youtube Diocesi Terni Narni Amelia, parrocchia Santa Maria della Misericordia Terni.

"In questo anno -spiega Emanuela Buccioni responsabile dell’Settore Apostolato Biblico della diocesi- che inizia con scenari di guerra e violenza sempre più inquietanti assume un significato tutto speciale la quinta edizione de La Bibbia Notte e Giorno. Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno, la Bibbia è la lettura che ci accomuna tutti e nella quale ritroviamo molte delle nostre radici culturali e umane. La Bibbia è il libro della Parola, del continuo dialogo tra Dio e l’uomo. Un rapporto confidenziale che oggi sembra essersi perduto e che papa Francesco nella lettera apostolica Aperuit illis ci invita a riprendere con forza: nel fragore del nostro mondo non c’è più posto per l’ascolto e il dialogo".

Per informazioni e contatti: emanuela.buccioni@gmail.com

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Celebrazione della festa dei santi Protomartiri Francescani https://www.lavoce.it/celebrazione-della-festa-dei-santi-protomartiri-francescani/ https://www.lavoce.it/celebrazione-della-festa-dei-santi-protomartiri-francescani/#respond Fri, 12 Jan 2024 14:17:10 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74513 santi Protomartiri Francescani

Nella parrocchia di Sant’Antonio e santuario Antoniano dei Protomartiri a Terni si celebra il 16 gennaio la festa dei Protomartiri Francescani, i cinque frati originari della valle ternana Berardo da Calvi, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone, Accursio e Adiuto di Narni martirizzati in Marocco nel 1220.

Nella vigilia della festa e in preparazione al gemellaggio tra i cammini dei Protomartiri e quello di Sant’Antonio, domenica 14 gennaio  alle ore 14.30 si terrà il pellegrinaggio a piedi dalla cattedrale di Terni alla chiesa di Santa Maria della Pace in Valenza, luogo di partenza del cammino dei Protomartiri Francescani. Il pellegrinaggio è anche il primo appuntamento per la comunità diocesana di preparazione al Giubileo 2025 pellegrini di speranza nell’anno di preparazione 2024 dedicato alla preghiera.

Nella chiesa di Santa Maria della Pace alle ore 16.30 padre Pietro Messa OFM della Pontificia Università Antonianum, terrà una breve catechesi sulla lettura del ciclo pittorico dei Protomartiri collocato nella chiesa e sulla spiritualità francescana.

Il 15 gennaio alle ore 21 Passi e parole, da pellegrini lungo il Cammino dei Protomartiri Francescani e Il Cammino di Sant’Antonio. In dialogo con Alberto Friso giornalista, Edizioni Messaggero di Sant’Antonio e Alessandro Corsi co-ideatore del Cammino dei Protomartiri Francescani.

Il 16 gennaio alle ore 18.30 la solenne Celebrazione Eucaristica nella chiesa di Sant’Antonio a Terni sarà presieduta da monsignor Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia. Al termine verrà sottoscritto il gemellaggio tra il Cammino dei Protomartiri Francescani e Il Cammino di Sant’Antonio.

I Protomartiri Francescani

I cinque Protomartiri francescani originari della valle ternana: Berardo da Calvi (suddiacono), Pietro da SanGemini (Converso), Ottone da Stroncone (sacerdote), Accursio e Adiuto di Narni (conversi), primi martiri dell’Ordine francescano, furono uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220.

Quando Francesco d’Assisi giunse a Terni le persone furono affascinate dal suo modo coinvolgente di predicare, in cui le parole erano rese ancora più autorevoli dal tenore di vita; alcuni vollero seguirlo, o meglio come lui mettersi in cammino sulle orme di Gesù Cristo vivendo la forma di vita del Vangelo. Così andarono alla Porziuncola, presso Assisi dove divennero membri dell’ordine dei frati Minori; da lì furono inviati a evangelizzare le terre dei non cristiani e giunsero prima in Portogallo e infine in Marocco a Marrakech. Quando fu pronunziata su di loro la sentenza di morte si ripetevano l’un l’altro: Orsù fratelli! Abbiamo trovato quello che cercavamo: siamo costanti e non temiamo di morire per Cristo! I loro corpi martirizzati, ormai venerati come quelli dei santi, furono portati a Coimbra dove il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, stupito dalla loro affezione a Cristo che li portò non solo a vivere ma persino a morire per lui, decise di aderire ai frati Minori assumendo il nome di Antonio. Voleva andare anche lui in Marocco per testimoniare la fede, ma vicende varie lo condussero in Sicilia da dove, passando anche per la zona di Terni, giunse ad Assisi dove san Francesco lo inviò nel nord Italia; morì il 13 giugno del 1231 e l’anno successivo fu canonizzato nel Duomo di Spoleto.

La morte precoce dei Protomartiri francescani, oriundi della zona di Terni, apparentemente sembrò un fallimento ma in realtà il loro sangue fu il seme della vocazione francescana di Sant’Antonio. Per questo la Chiesa di Sant’Antonio in Terni (dal 2010 Santuario antoniano dei Protomartiri francescani) è un luogo che rammenta l’importanza di coniugare amore e sacrificio perché solo così il primo è credibile e il secondo fa fiorire il deserto.

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santi Protomartiri Francescani

Nella parrocchia di Sant’Antonio e santuario Antoniano dei Protomartiri a Terni si celebra il 16 gennaio la festa dei Protomartiri Francescani, i cinque frati originari della valle ternana Berardo da Calvi, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone, Accursio e Adiuto di Narni martirizzati in Marocco nel 1220.

Nella vigilia della festa e in preparazione al gemellaggio tra i cammini dei Protomartiri e quello di Sant’Antonio, domenica 14 gennaio  alle ore 14.30 si terrà il pellegrinaggio a piedi dalla cattedrale di Terni alla chiesa di Santa Maria della Pace in Valenza, luogo di partenza del cammino dei Protomartiri Francescani. Il pellegrinaggio è anche il primo appuntamento per la comunità diocesana di preparazione al Giubileo 2025 pellegrini di speranza nell’anno di preparazione 2024 dedicato alla preghiera.

Nella chiesa di Santa Maria della Pace alle ore 16.30 padre Pietro Messa OFM della Pontificia Università Antonianum, terrà una breve catechesi sulla lettura del ciclo pittorico dei Protomartiri collocato nella chiesa e sulla spiritualità francescana.

Il 15 gennaio alle ore 21 Passi e parole, da pellegrini lungo il Cammino dei Protomartiri Francescani e Il Cammino di Sant’Antonio. In dialogo con Alberto Friso giornalista, Edizioni Messaggero di Sant’Antonio e Alessandro Corsi co-ideatore del Cammino dei Protomartiri Francescani.

Il 16 gennaio alle ore 18.30 la solenne Celebrazione Eucaristica nella chiesa di Sant’Antonio a Terni sarà presieduta da monsignor Francesco Antonio Soddu vescovo di Terni-Narni-Amelia. Al termine verrà sottoscritto il gemellaggio tra il Cammino dei Protomartiri Francescani e Il Cammino di Sant’Antonio.

I Protomartiri Francescani

I cinque Protomartiri francescani originari della valle ternana: Berardo da Calvi (suddiacono), Pietro da SanGemini (Converso), Ottone da Stroncone (sacerdote), Accursio e Adiuto di Narni (conversi), primi martiri dell’Ordine francescano, furono uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220.

Quando Francesco d’Assisi giunse a Terni le persone furono affascinate dal suo modo coinvolgente di predicare, in cui le parole erano rese ancora più autorevoli dal tenore di vita; alcuni vollero seguirlo, o meglio come lui mettersi in cammino sulle orme di Gesù Cristo vivendo la forma di vita del Vangelo. Così andarono alla Porziuncola, presso Assisi dove divennero membri dell’ordine dei frati Minori; da lì furono inviati a evangelizzare le terre dei non cristiani e giunsero prima in Portogallo e infine in Marocco a Marrakech. Quando fu pronunziata su di loro la sentenza di morte si ripetevano l’un l’altro: Orsù fratelli! Abbiamo trovato quello che cercavamo: siamo costanti e non temiamo di morire per Cristo! I loro corpi martirizzati, ormai venerati come quelli dei santi, furono portati a Coimbra dove il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, stupito dalla loro affezione a Cristo che li portò non solo a vivere ma persino a morire per lui, decise di aderire ai frati Minori assumendo il nome di Antonio. Voleva andare anche lui in Marocco per testimoniare la fede, ma vicende varie lo condussero in Sicilia da dove, passando anche per la zona di Terni, giunse ad Assisi dove san Francesco lo inviò nel nord Italia; morì il 13 giugno del 1231 e l’anno successivo fu canonizzato nel Duomo di Spoleto.

La morte precoce dei Protomartiri francescani, oriundi della zona di Terni, apparentemente sembrò un fallimento ma in realtà il loro sangue fu il seme della vocazione francescana di Sant’Antonio. Per questo la Chiesa di Sant’Antonio in Terni (dal 2010 Santuario antoniano dei Protomartiri francescani) è un luogo che rammenta l’importanza di coniugare amore e sacrificio perché solo così il primo è credibile e il secondo fa fiorire il deserto.

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Caritas diocesana – San Martino: un anno di accoglienza e integrazione delle persone più disagiate https://www.lavoce.it/caritas-diocesana-san-martino-un-anno-di-accoglienza-e-integrazione-delle-persone-piu-disagiate/ https://www.lavoce.it/caritas-diocesana-san-martino-un-anno-di-accoglienza-e-integrazione-delle-persone-piu-disagiate/#respond Thu, 28 Dec 2023 13:56:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74403 caritas terni

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitti in atto e dalle conseguenti crisi sociali ed economiche,  la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino impresa sociale, operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione sociale. Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.

Nel 2023 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino impresa sociale, sono state 5.014, ossia 875 in più rispetto al 2022 (+ 20%).

La riflessione del vescovo Soddu

"Non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. La Caritas è l’espressione educativa della chiesa, che anima e sensibilizza alla dimensione della carità che è l’amore di Dio, facendo in modo che tutte le persone non trascurino questo aspetto della carità e che non può essere delegato agli altri.

La Caritas non è chiamata a gestire dei servizi, ma a mettersi accanto ai fratelli bisognosi, sostenendoli e considerandoli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità. Poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente e ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri".

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas

"Nel nostro territorio la povertà e i bisogni crescono in maniera considerevole in tutti i vari aspetti -sottolinea il neo direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen (nominato direttore nel settembre di questo anno). La fragilizzazione sistemica della società fa sì che anche a Terni cresca il disagio e di conseguenza i numeri della povertà. In particolare la condizione professionale che racconta molto delle fragilità di questo tempo. A chiedere aiuto sono per lo più persone che fanno fatica a trovare lavoro, disoccupati o inoccupati ma anche tanti working poor, a dimostrazione che la povertà è sempre più multidimensionale. Le persone presentano sempre più marcatamente vari ambiti di disagio con prevalenza di bisogni occupazionali e abitativi; problemi famigliari; problemi di salute, soprattutto fragilità e disagio psicologico. Mi preme rimarcare però che, al di là dei numeri e delle problematicità, i poveri sono persone con un volto e un’anima, e per chi crede questa persona, chiunque essa sia, è preziosa agli occhi di Dio".

I DATI DELLE ATTIVITA’ 2023

Mensa San Valentino: sono stati 30.000 i pasti consumati alla mensa e 7.000 consegnati da asporto.In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti 80 cesti natalizi, 25 confezioni per l’igiene, 60 confezioni di dolciumi. Alla mensa sono stati accolte 5 persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo. Hanno prestato servizio di volontariato 40 persone.

La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga.

L’Emporio della Solidarietà

Nel 2023 sono stati distribuiti 82.486 pezzi di prodotti alimentari(circa 44mila in più rispetto al 2022, raddoppiati rispetto al 2022) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco.

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’8 per mille della diocesi di Terni-Narni-Amelia, di raccolte presso supermercati effettuate durante l’anno, e l’iniziativa Dona la spesa e Regalo sospeso. È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione.

Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 35.000 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni; 91 persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano a Terni.

I servizi della Caritas - associazione San Martino nel 2023

"Tutte le persone che abbiamo incontrato -ha detto il presidente dell’associazione San Martino impresa sociale, Martina Tessicini- sono persone che soffrono di un disagio sia psicologico o dovuto a dipendenze da sostanze e da alcol, e che necessitano di una presa in carico strutturata. Per questo sono stati inserite nelle nostre attività delle figure professionali come assistenti sociali, educatori e psicologi.

Non è facile fare questo tipo di servizio perché la persona deve aderire al percorso di riabilitazione e di cura. Continua l’accoglienza e il sostegno delle persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e della violenza di genere. Altro tema importante è quello della formazione di coloro che si avvicinano ai servizi per cui puntiamo molto su questo aspetto con corsi e tirocini che abbiamo avviato".

I servizi offerti sono stati molteplici:

Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco, il Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati 20 nuovi colloqui, con la consegna a 250 detenuti di 3.265 beni di prima necessità

Sono stati accolti 240 immigrati, di cui 219 richiedenti asilo

Sono seguite 40 persone vittime di tratta, in accoglienza13 donne con 7 minori, per sfruttamento sessuale e 20 uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.

Sono 153 le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino. Di queste 145 donne, 7 sono in accoglienze residenziali con i loro 6 figli minori; inoltre 4 donne singole e altre 10 donne con 12 minori in pronta emergenza. Sono state 159 le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con 99 contributi per il pagamento delle utenze, 17 contributi per il pagamento degli affitti, 43 contributi per interventi vari.

 A Casa Parrabbi sono stati accolti 29 uominidi cui 5 italiani e 24 stranieri

Sono state 13 persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni.

196 (460 accessi) persone si sono rivolte al Centro Servizi di Contrasto alla povertà  - Via Vollusiano il Centro Servizi di Contrasto alla povertà a Terni (V.C.S.) con n. 446  per l’espletamento di pratiche burocratiche, per i buoni libro degli studenti, per il corso interno di lingua italiana, sportello legale, sportello di Orientamento al Lavoro, sportello di supporto psicologico, mediazione linguistico-culturale. Principalmente per le lingue: Ucraino, Arabo, Inglese, Urdu e Pahto. 5 tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di 34 richieste ricevute

Il progetto centro Servizi per la povertà ha aiutato 51 persone in carico allo sportello del lavoro di cui 34 sono e 17 sono italiani. Delle 51 persone prese in carico 14 (27.5%) sono giovani tra i 20 e i 35 anni di questi 7 sono donne (tutte straniere) e 7 sono uomini (di cui 1 italiano e 6 stranieri. 41 colloqui sono stati effettuati per lo sportello psicologico dal mese di luglio al mese di novembre.

Sono stati effettuati corsi di educazione finanziaria, di supporto alla genitorialità, di alfabetizzazione digitale, di sicurezza specifica e generale, di educazione alla salute

E 40 persone hanno aderito alla formazione per operatrici e volontarie Scarpe Rosse: formazione per fare la differenza. 57 volontari del servizio civile universale sono stati seguiti in attività di tutoraggio e orientamento lavorativo.

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caritas terni

In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitti in atto e dalle conseguenti crisi sociali ed economiche,  la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino impresa sociale, operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione sociale. Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.

Nel 2023 le persone che si sono rivolte alla Caritas - associazione di volontariato San Martino impresa sociale, sono state 5.014, ossia 875 in più rispetto al 2022 (+ 20%).

La riflessione del vescovo Soddu

"Non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. La Caritas è l’espressione educativa della chiesa, che anima e sensibilizza alla dimensione della carità che è l’amore di Dio, facendo in modo che tutte le persone non trascurino questo aspetto della carità e che non può essere delegato agli altri.

La Caritas non è chiamata a gestire dei servizi, ma a mettersi accanto ai fratelli bisognosi, sostenendoli e considerandoli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità. Poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente e ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri".

Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas

"Nel nostro territorio la povertà e i bisogni crescono in maniera considerevole in tutti i vari aspetti -sottolinea il neo direttore della Caritas di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen (nominato direttore nel settembre di questo anno). La fragilizzazione sistemica della società fa sì che anche a Terni cresca il disagio e di conseguenza i numeri della povertà. In particolare la condizione professionale che racconta molto delle fragilità di questo tempo. A chiedere aiuto sono per lo più persone che fanno fatica a trovare lavoro, disoccupati o inoccupati ma anche tanti working poor, a dimostrazione che la povertà è sempre più multidimensionale. Le persone presentano sempre più marcatamente vari ambiti di disagio con prevalenza di bisogni occupazionali e abitativi; problemi famigliari; problemi di salute, soprattutto fragilità e disagio psicologico. Mi preme rimarcare però che, al di là dei numeri e delle problematicità, i poveri sono persone con un volto e un’anima, e per chi crede questa persona, chiunque essa sia, è preziosa agli occhi di Dio".

I DATI DELLE ATTIVITA’ 2023

Mensa San Valentino: sono stati 30.000 i pasti consumati alla mensa e 7.000 consegnati da asporto.In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti 80 cesti natalizi, 25 confezioni per l’igiene, 60 confezioni di dolciumi. Alla mensa sono stati accolte 5 persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo. Hanno prestato servizio di volontariato 40 persone.

La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.

L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga.

L’Emporio della Solidarietà

Nel 2023 sono stati distribuiti 82.486 pezzi di prodotti alimentari(circa 44mila in più rispetto al 2022, raddoppiati rispetto al 2022) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco.

I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’8 per mille della diocesi di Terni-Narni-Amelia, di raccolte presso supermercati effettuate durante l’anno, e l’iniziativa Dona la spesa e Regalo sospeso. È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione.

Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 35.000 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni; 91 persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano a Terni.

I servizi della Caritas - associazione San Martino nel 2023

"Tutte le persone che abbiamo incontrato -ha detto il presidente dell’associazione San Martino impresa sociale, Martina Tessicini- sono persone che soffrono di un disagio sia psicologico o dovuto a dipendenze da sostanze e da alcol, e che necessitano di una presa in carico strutturata. Per questo sono stati inserite nelle nostre attività delle figure professionali come assistenti sociali, educatori e psicologi.

Non è facile fare questo tipo di servizio perché la persona deve aderire al percorso di riabilitazione e di cura. Continua l’accoglienza e il sostegno delle persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e della violenza di genere. Altro tema importante è quello della formazione di coloro che si avvicinano ai servizi per cui puntiamo molto su questo aspetto con corsi e tirocini che abbiamo avviato".

I servizi offerti sono stati molteplici:

Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco, il Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati 20 nuovi colloqui, con la consegna a 250 detenuti di 3.265 beni di prima necessità

Sono stati accolti 240 immigrati, di cui 219 richiedenti asilo

Sono seguite 40 persone vittime di tratta, in accoglienza13 donne con 7 minori, per sfruttamento sessuale e 20 uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.

Sono 153 le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino. Di queste 145 donne, 7 sono in accoglienze residenziali con i loro 6 figli minori; inoltre 4 donne singole e altre 10 donne con 12 minori in pronta emergenza. Sono state 159 le persone che hanno usufruito del contributo 8x1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con 99 contributi per il pagamento delle utenze, 17 contributi per il pagamento degli affitti, 43 contributi per interventi vari.

 A Casa Parrabbi sono stati accolti 29 uominidi cui 5 italiani e 24 stranieri

Sono state 13 persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni.

196 (460 accessi) persone si sono rivolte al Centro Servizi di Contrasto alla povertà  - Via Vollusiano il Centro Servizi di Contrasto alla povertà a Terni (V.C.S.) con n. 446  per l’espletamento di pratiche burocratiche, per i buoni libro degli studenti, per il corso interno di lingua italiana, sportello legale, sportello di Orientamento al Lavoro, sportello di supporto psicologico, mediazione linguistico-culturale. Principalmente per le lingue: Ucraino, Arabo, Inglese, Urdu e Pahto. 5 tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di 34 richieste ricevute

Il progetto centro Servizi per la povertà ha aiutato 51 persone in carico allo sportello del lavoro di cui 34 sono e 17 sono italiani. Delle 51 persone prese in carico 14 (27.5%) sono giovani tra i 20 e i 35 anni di questi 7 sono donne (tutte straniere) e 7 sono uomini (di cui 1 italiano e 6 stranieri. 41 colloqui sono stati effettuati per lo sportello psicologico dal mese di luglio al mese di novembre.

Sono stati effettuati corsi di educazione finanziaria, di supporto alla genitorialità, di alfabetizzazione digitale, di sicurezza specifica e generale, di educazione alla salute

E 40 persone hanno aderito alla formazione per operatrici e volontarie Scarpe Rosse: formazione per fare la differenza. 57 volontari del servizio civile universale sono stati seguiti in attività di tutoraggio e orientamento lavorativo.

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Celebrazioni di Natale presiedute dal vescovo Soddu https://www.lavoce.it/celebrazioni-di-natale-presiedute-dal-vescovo-soddu/ https://www.lavoce.it/celebrazioni-di-natale-presiedute-dal-vescovo-soddu/#respond Thu, 21 Dec 2023 14:18:25 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74372 cattedrale terni natale 2023

Un Natale che porti speranza, che faccia partecipi tutti, in modo particolare le persone sole, sofferenti, malate e bisognose, i giovani e le famiglie della gioia e dell’amore di Dio. È il Natale che la chiesa diocesana si appresta a vivere nella fraternità e solidarietà, con diversi e significativi eventi religiosi, dalle celebrazioni prenatalizie, alla visita del vescovo Soddu ai detenuti della Casa Circondariale di Terni, alle case di accoglienza, all’incontro con associazioni e movimenti ecclesiali per condividere un momento di preparazione al Natale e per uno scambio augurale. "La luce del Natale che vince le tenebre dei cuori -ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu nel messaggio augurale- ci guidi all'incontro con Gesù, che si fa carne nella vita dei più piccoli. La Buona Notizia possa tradursi in presenza reale nella quotidianità, nelle nostre città, nella nostra Diocesi, promuovendo il bene e il benessere di tutti". Nella Cattedrale di Terni, il vescovo Francesco Soddu domenica 24 dicembre alle 23.30 presiederà la celebrazione della Notte di Natale e il 25 dicembre la solenne concelebrazione del Natale del Signore alle ore 11 la nella Concattedrale di Narni e alle ore 17.30 la concelebrazione del Natale nella Concattedrale di Amelia.

Il pranzo di Natale in fraternità

Segno di solidarietà con i più poveri e le persone sole è il tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in fraternità del 25 dicembre alle ore 13, offerto alle persone in situazioni di disagio, difficoltà e solitudine, che si terrà presso la parrocchia San Matteo apostolo a Campitelli. Con il vescovo Francesco Soddu siederanno a tavola un centinaio di invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorrere la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città. I volontari si occuperanno della buona riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, al servizio ai tavoli del cibo, che è offerto da Matteo Barbarossa chef e cooperativa sociale Actl. Il Lions Club San Valentino ha contribuito per i regali ai bambini, l’Acciai Speciali Terni per i panettoni alle famiglie e la comunità filippina per i centrotavola.

Fine anno

Nel periodo delle festività dopo Natale, la Chiesa diocesana celebra la conclusione dell’anno domenica 31 dicembre alle ore 17.30 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni con il tradizionale Te Deum di ringraziamento presieduto dal vescovo Francesco Soddu alla presenza delle autorità cittadine.

Celebrazione inizio 2024

Il 1 gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, la celebrazione con il canto del Veni Creator e la consacrazione della diocesi al Sacro Cuore di Gesù, sarà presieduta dal vescovo Soddu nella Cattedrale di Terni alle ore 17.30.  ]]>
cattedrale terni natale 2023

Un Natale che porti speranza, che faccia partecipi tutti, in modo particolare le persone sole, sofferenti, malate e bisognose, i giovani e le famiglie della gioia e dell’amore di Dio. È il Natale che la chiesa diocesana si appresta a vivere nella fraternità e solidarietà, con diversi e significativi eventi religiosi, dalle celebrazioni prenatalizie, alla visita del vescovo Soddu ai detenuti della Casa Circondariale di Terni, alle case di accoglienza, all’incontro con associazioni e movimenti ecclesiali per condividere un momento di preparazione al Natale e per uno scambio augurale. "La luce del Natale che vince le tenebre dei cuori -ricorda il vescovo Francesco Antonio Soddu nel messaggio augurale- ci guidi all'incontro con Gesù, che si fa carne nella vita dei più piccoli. La Buona Notizia possa tradursi in presenza reale nella quotidianità, nelle nostre città, nella nostra Diocesi, promuovendo il bene e il benessere di tutti". Nella Cattedrale di Terni, il vescovo Francesco Soddu domenica 24 dicembre alle 23.30 presiederà la celebrazione della Notte di Natale e il 25 dicembre la solenne concelebrazione del Natale del Signore alle ore 11 la nella Concattedrale di Narni e alle ore 17.30 la concelebrazione del Natale nella Concattedrale di Amelia.

Il pranzo di Natale in fraternità

Segno di solidarietà con i più poveri e le persone sole è il tradizionale appuntamento natalizio del pranzo di Natale in fraternità del 25 dicembre alle ore 13, offerto alle persone in situazioni di disagio, difficoltà e solitudine, che si terrà presso la parrocchia San Matteo apostolo a Campitelli. Con il vescovo Francesco Soddu siederanno a tavola un centinaio di invitati, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorrere la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città. I volontari si occuperanno della buona riuscita della giornata, dall’allestimento all’accoglienza, al servizio ai tavoli del cibo, che è offerto da Matteo Barbarossa chef e cooperativa sociale Actl. Il Lions Club San Valentino ha contribuito per i regali ai bambini, l’Acciai Speciali Terni per i panettoni alle famiglie e la comunità filippina per i centrotavola.

Fine anno

Nel periodo delle festività dopo Natale, la Chiesa diocesana celebra la conclusione dell’anno domenica 31 dicembre alle ore 17.30 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Terni con il tradizionale Te Deum di ringraziamento presieduto dal vescovo Francesco Soddu alla presenza delle autorità cittadine.

Celebrazione inizio 2024

Il 1 gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, la celebrazione con il canto del Veni Creator e la consacrazione della diocesi al Sacro Cuore di Gesù, sarà presieduta dal vescovo Soddu nella Cattedrale di Terni alle ore 17.30.  ]]>
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Celebrazione del vescovo Soddu nella Casa Circondariale https://www.lavoce.it/celebrazione-del-vescovo-soddu-nella-casa-circondariale/ https://www.lavoce.it/celebrazione-del-vescovo-soddu-nella-casa-circondariale/#respond Tue, 19 Dec 2023 14:17:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74339 casa circondariale terni

In preparazione al Natale, il 18 dicembre presso la Casa Circondariale di Terni, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto la celebrazione prenatalizia con detenuti e operatori del carcere, alla presenza del direttore della Casa circondariale di Terni Luca Sardella, del comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dell’assessore alle politiche sociali e welfare del Comune di Terni Viviana Altamura, del direttore della Caritas diocesana don Giuseppe Zen, del cappellano del carcere padre Massimo Lelli, di padre Danilo Cruciani, padre Luca Atzeni, del diacono Ideale Piantoni, di Martina Tessicini presidente dell’associazione di volontariato San Martino, della responsabile del settore carcere della Caritas Nadia Agostini, di altri volontari e operatori.

All’ingresso del carcere, il vescovo ha ammirato il grande presepe realizzato da un detenuto Alta Sicurezza 3 (O.A.le sue iniziali), in collaborazione con altri detenuti dello stesso circuito. Il presepe è ambientato nella Roma antica, rappresentata dal Colosseo, e nella Roma cristiana rappresentata dalla Basilica di San Pietro, con la natività sospesa su una nuvola che domina dall’alto il paesaggio sottostante. Un presepe interamente artigianale, frutto di un lavoro iniziato da mesi, con i vari pezzi realizzati all’interno delle camere detentive.

"Sono contento di essere qui -ha detto il vescovo- e di poter augurare a voi un felice Natale. Il Natale ci ricorda la nascita di Gesù che si è fatto uomo, segno di speranza, che scaccia le tenebre che affliggono le persone. Lui si dona a noi, perchè possiamo essere liberi; quella libertà interiore, che nessuno potrà mai togliere: non può esserci un detenuto che non vive la libertà dei figli di Dio, come molti altri che, al di fuori di qui, in libertà, vivono però in schiavitù, perchè sono incatenati dal proprio egoismo. Gesù si fa piccolo ed entra nella storia del mondo e nella storia di ciascuno di noi, è un incontro con una persona viva da cui imparare il senso autentico della vita".

Al vescovo sono stati donati, da parte dell’amministrazione penitenziaria, una bottiglia di essenza di lavanda prodotta in carcere e dei biscotti realizzati dalla panetteria all’interno della Casa Circondariale.

In segno di solidarietà con i detenuti, come gli scorsi anni, la Caritas diocesana e l’associazione di volontariato San Martino, in occasione del Natale, hanno donato 250 panettoni per i detenuti per il pranzo di Natale.

Nel periodo di Natale il cappellano padre Massimo Lelli, celebrerà le messe all’interno dei vari padiglioni, mentre i volontari della Caritas organizzano momenti di festa insieme con le tombolate nei giorni del 21 e 27 dicembre e 3 gennaio prossimo.

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casa circondariale terni

In preparazione al Natale, il 18 dicembre presso la Casa Circondariale di Terni, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto la celebrazione prenatalizia con detenuti e operatori del carcere, alla presenza del direttore della Casa circondariale di Terni Luca Sardella, del comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dell’assessore alle politiche sociali e welfare del Comune di Terni Viviana Altamura, del direttore della Caritas diocesana don Giuseppe Zen, del cappellano del carcere padre Massimo Lelli, di padre Danilo Cruciani, padre Luca Atzeni, del diacono Ideale Piantoni, di Martina Tessicini presidente dell’associazione di volontariato San Martino, della responsabile del settore carcere della Caritas Nadia Agostini, di altri volontari e operatori.

All’ingresso del carcere, il vescovo ha ammirato il grande presepe realizzato da un detenuto Alta Sicurezza 3 (O.A.le sue iniziali), in collaborazione con altri detenuti dello stesso circuito. Il presepe è ambientato nella Roma antica, rappresentata dal Colosseo, e nella Roma cristiana rappresentata dalla Basilica di San Pietro, con la natività sospesa su una nuvola che domina dall’alto il paesaggio sottostante. Un presepe interamente artigianale, frutto di un lavoro iniziato da mesi, con i vari pezzi realizzati all’interno delle camere detentive.

"Sono contento di essere qui -ha detto il vescovo- e di poter augurare a voi un felice Natale. Il Natale ci ricorda la nascita di Gesù che si è fatto uomo, segno di speranza, che scaccia le tenebre che affliggono le persone. Lui si dona a noi, perchè possiamo essere liberi; quella libertà interiore, che nessuno potrà mai togliere: non può esserci un detenuto che non vive la libertà dei figli di Dio, come molti altri che, al di fuori di qui, in libertà, vivono però in schiavitù, perchè sono incatenati dal proprio egoismo. Gesù si fa piccolo ed entra nella storia del mondo e nella storia di ciascuno di noi, è un incontro con una persona viva da cui imparare il senso autentico della vita".

Al vescovo sono stati donati, da parte dell’amministrazione penitenziaria, una bottiglia di essenza di lavanda prodotta in carcere e dei biscotti realizzati dalla panetteria all’interno della Casa Circondariale.

In segno di solidarietà con i detenuti, come gli scorsi anni, la Caritas diocesana e l’associazione di volontariato San Martino, in occasione del Natale, hanno donato 250 panettoni per i detenuti per il pranzo di Natale.

Nel periodo di Natale il cappellano padre Massimo Lelli, celebrerà le messe all’interno dei vari padiglioni, mentre i volontari della Caritas organizzano momenti di festa insieme con le tombolate nei giorni del 21 e 27 dicembre e 3 gennaio prossimo.

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Diocesi in festa per l’ordinazione diaconale di Alessandro Nucci https://www.lavoce.it/diocesi-in-festa-per-lordinazione-diaconale-di-alessandro-nucci/ https://www.lavoce.it/diocesi-in-festa-per-lordinazione-diaconale-di-alessandro-nucci/#respond Wed, 06 Dec 2023 16:40:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=74221 ordinazione diaconale

La Chiesa diocesana è in festa per l’ordinazione diaconale permanente di Alessandro Nucci, che sarà consacrato giovedì 7 dicembre alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria della Misericordia a Terni, per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo di Terni-Narni-Amelia monsignor Francesco Antonio Soddu.

Il diaconato, è il ministero ecclesiale che impegna nel servizio della proclamazione della parola di Dio, nella celebrazione della liturgia e nella premura verso i più poveri e deboli.  Al diacono permanente viene affidato, secondo le esigenze, uno specifico servizio ministeriale nella comunità ecclesiale da svolgere secondo la spiritualità del servizio per il bene degli uomini.

Alessandro Nucci, ha 51 anni, operaio all’Asm di Terni, è sposato ed ha quattro figli. Negli anni matura la consapevolezza di essere chiamato al diaconato e, grazie ad un costante discernimento e agli studi presso l’Istituto Teologico della Diocesi di Rieti, ha ricevuto i ministeri del lettorato e dell’accolitato.

Nella parrocchia di Santa Maria della Misericordia ha manifestato il desiderio di vivere la sua vocazione battesimale frequentando alcune realtà ecclesiali: il Terz’ordine francescano, i Cursillos, Caritas parrocchiale e la mensa San Valentino della Caritas diocesana. Attualmente nella parrocchia di Borgo Bovio si occupa dei più bisognosi, dell’accoglienza dei pellegrini che transitano lungo i cammini francescani, e della benedizione delle famiglie nel periodo pasquale.

Nel corso della celebrazione per l’ordinazione diaconale, saranno ricordati anche i venticinque anni di sacerdozio di don Leopold Sandor, parroco di Santa Maria della Misericordia, a lungo missionario a Ntambue nella Repubblica Democratica del Congo, direttore del Centro Missionario diocesano e coordinatore dei Cursillos diocesani.

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ordinazione diaconale

La Chiesa diocesana è in festa per l’ordinazione diaconale permanente di Alessandro Nucci, che sarà consacrato giovedì 7 dicembre alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria della Misericordia a Terni, per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo di Terni-Narni-Amelia monsignor Francesco Antonio Soddu.

Il diaconato, è il ministero ecclesiale che impegna nel servizio della proclamazione della parola di Dio, nella celebrazione della liturgia e nella premura verso i più poveri e deboli.  Al diacono permanente viene affidato, secondo le esigenze, uno specifico servizio ministeriale nella comunità ecclesiale da svolgere secondo la spiritualità del servizio per il bene degli uomini.

Alessandro Nucci, ha 51 anni, operaio all’Asm di Terni, è sposato ed ha quattro figli. Negli anni matura la consapevolezza di essere chiamato al diaconato e, grazie ad un costante discernimento e agli studi presso l’Istituto Teologico della Diocesi di Rieti, ha ricevuto i ministeri del lettorato e dell’accolitato.

Nella parrocchia di Santa Maria della Misericordia ha manifestato il desiderio di vivere la sua vocazione battesimale frequentando alcune realtà ecclesiali: il Terz’ordine francescano, i Cursillos, Caritas parrocchiale e la mensa San Valentino della Caritas diocesana. Attualmente nella parrocchia di Borgo Bovio si occupa dei più bisognosi, dell’accoglienza dei pellegrini che transitano lungo i cammini francescani, e della benedizione delle famiglie nel periodo pasquale.

Nel corso della celebrazione per l’ordinazione diaconale, saranno ricordati anche i venticinque anni di sacerdozio di don Leopold Sandor, parroco di Santa Maria della Misericordia, a lungo missionario a Ntambue nella Repubblica Democratica del Congo, direttore del Centro Missionario diocesano e coordinatore dei Cursillos diocesani.

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Progetto Policoro, inaugurazione in diocesi del centro servizi https://www.lavoce.it/progetto-policoro-inaugurazione-in-diocesi-del-centro-servizi/ https://www.lavoce.it/progetto-policoro-inaugurazione-in-diocesi-del-centro-servizi/#respond Wed, 15 Nov 2023 13:56:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73986 progetto policoro

Rivolto ai giovani con l'obiettivo di dare risposta alla disoccupazione è il progetto Policoro, da tre anni avviato anche nella diocesi di Terni-Narni-Amelia per sostenere una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità, secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa.

Venerdì 17 novembre alle ore 16.30 sarà inaugurato il Centro servizi, sportello di orientamento e consulenza, che ha sede presso casa del clero Sant’Alò a Terni, alla presenza delle autorità cittadine, dei dirigenti scolastici del territorio, rappresentanti del mondo imprenditoriale e della cooperazione.

Saranno presentate le finalità del progetto Policoro e l’attività del Centro servizi da don Daniele Martelli, direttore del progetto Policoro diocesano, e dai due animatori di comunità dottor Adriano Cipiccia e dottor Valerio Nevi. In conclusione l’intervento del vescovo Francesco Antonio Soddu.

I giovani, il lavoro ed il vangelo sono gli elementi fondanti del progetto, che coinvolge gli uffici pastorali diocesani di Pastorale Sociale del lavoro diretto da don Paolo Carloni e coordinato dall’avv. Ermanno Ventura, il servizio di Pastorale Giovanile diretto da don Luca Andreani e la Caritas diocesana diretta da Giuseppe Zen.

Il progetto Policoro presta una speciale attenzione alla formazione rivolta agli animatori di comunità che svolgono il servizio presso le comunità diocesane, in primis con l’ascolto dei bisogni del territorio, ai quali si cerca quindi di dare risposte concrete. Tra gli obiettivi la creazione di una rete, di imprenditori ed altri soggetti, sensibile all’ecosostenibilità come indicato nel magistero di Papa Francesco.

Inoltre dai primi mesi del 2022 ad oggi, l’animatore Adriano Cipiccia, ha proposto dei laboratori nelle scuole medie e superiori, mirati ad orientare i ragazzi affinché possano trovare la loro vocazione lavorativa e possano esprimere al meglio i loro talenti, definendo le Life Skills, ovvero quelle competenze e abilità necessarie nel mondo del lavoro.

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progetto policoro

Rivolto ai giovani con l'obiettivo di dare risposta alla disoccupazione è il progetto Policoro, da tre anni avviato anche nella diocesi di Terni-Narni-Amelia per sostenere una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità, secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa.

Venerdì 17 novembre alle ore 16.30 sarà inaugurato il Centro servizi, sportello di orientamento e consulenza, che ha sede presso casa del clero Sant’Alò a Terni, alla presenza delle autorità cittadine, dei dirigenti scolastici del territorio, rappresentanti del mondo imprenditoriale e della cooperazione.

Saranno presentate le finalità del progetto Policoro e l’attività del Centro servizi da don Daniele Martelli, direttore del progetto Policoro diocesano, e dai due animatori di comunità dottor Adriano Cipiccia e dottor Valerio Nevi. In conclusione l’intervento del vescovo Francesco Antonio Soddu.

I giovani, il lavoro ed il vangelo sono gli elementi fondanti del progetto, che coinvolge gli uffici pastorali diocesani di Pastorale Sociale del lavoro diretto da don Paolo Carloni e coordinato dall’avv. Ermanno Ventura, il servizio di Pastorale Giovanile diretto da don Luca Andreani e la Caritas diocesana diretta da Giuseppe Zen.

Il progetto Policoro presta una speciale attenzione alla formazione rivolta agli animatori di comunità che svolgono il servizio presso le comunità diocesane, in primis con l’ascolto dei bisogni del territorio, ai quali si cerca quindi di dare risposte concrete. Tra gli obiettivi la creazione di una rete, di imprenditori ed altri soggetti, sensibile all’ecosostenibilità come indicato nel magistero di Papa Francesco.

Inoltre dai primi mesi del 2022 ad oggi, l’animatore Adriano Cipiccia, ha proposto dei laboratori nelle scuole medie e superiori, mirati ad orientare i ragazzi affinché possano trovare la loro vocazione lavorativa e possano esprimere al meglio i loro talenti, definendo le Life Skills, ovvero quelle competenze e abilità necessarie nel mondo del lavoro.

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Don Giuseppe Zen nuovo direttore della Caritas diocesana ternana https://www.lavoce.it/don-giuseppe-zen-nuovo-direttore-della-caritas-diocesana-ternana/ https://www.lavoce.it/don-giuseppe-zen-nuovo-direttore-della-caritas-diocesana-ternana/#respond Tue, 07 Nov 2023 13:41:26 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73901 don giuseppe zen

Don Giuseppe Zen, entra ufficialmente come nuovo direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia: sostituisce padre Stefano Tondelli. "A Terni aumentano le situazioni di disagio con la fragilizzazione sistemica della comunità e la crescita delle richieste di aiuto non solo materiale, quanto di sostegno e vicinanza".

È lo scenario evidenziato dal nuovo direttore della Caritas diocesana, don Giuseppe Zen (la cui nomina era stata già annunciata lo scorso giugno), che insieme al vescovo di Terni-Narni-Amelia  monsignor Francesco Antonio Soddu, ha incontrato i giornalisti all’avvio del mandato e in prossimità della settima Giornata mondiale dei Poveri che sarà celebrata domenica 19 novembre.

Il vescovo Soddu, facendo riferimento al messaggio di Papa Francesco per la Giornata dei poveri, ha sottolineato come tutti i cristiani debbano avere al centro dell’azione e della preghiera il fulcro di ciò che è proprio della chiesa: la carità.

"Sarebbe bello -ha aggiunto il vescovo- che seguendo l’invito di Papa Francesco, si ospitasse qualcuno a pranzo in quel giorno. Il metodo della Caritas è essere animativa nella comunità, non inventare servizi o risolvere problemi, quanto più essere vicini, presenti e prossimi a fianco alle persone. Non si può vivere delegando la carità, ma impegnarsi in prima persona. Le povertà aumentano in maniera vertiginosa. Usando la metafora dell’esondazione dei fiumi, oggi estremamente attuale, possiamo dire che, come un fiume in piena che spesso esonda e fa danni a tutto l’ambiente circostante, così la povertà è come un fiume in piena che esondando fa male a tutti. Ma poi esistono anche gli angeli del fango che si rendono disponibili, avvicinano le persone in difficoltà con un tatto particolare, è questo che deve avere la nostra azione caritativa".

Il vescovo Soddu ha ringraziato padre Stefano Tondelli per il lavoro svolto e ha ricordato anche le tante associazioni caritative e fraternità di famiglie religiose che hanno particolare attenzione alla persona e svolgono vari servizi che concorrono a sensibilizzare la comunità verso le problematiche delle persone bisognose.

È stato, quindi, presentato il nuovo direttore don Giuseppe Zen, 44 anni, da due anni ordinato sacerdote, e attualmente viceparroco di Santa Maria Regina a Terni.

"La testimonianza della carità nella comunità ecclesiale -ha esordito don Giuseppe- è l’azione principale in cui sarò impegnato in forma consona ai tempi. Oggi ci sono tanti bisogni diversi ed è richiesta maggiore creatività in vista dello sviluppo integrale dell’uomo. Non ci sono solo povertà materiali, ma tante povertà a tutti livelli, soprattutto legate alla solitudine delle persone, alla fragilità psicologica, alla salute e all’anzianità. I poveri sono persone con un volto e un’anima".

Nel programma del nuovo direttore, la sensibilizzazione e animazione delle  comunità parrocchiali, già intrapreso con la visita ai centri di ascolto di alcune parrocchie cittadine

In occasione della giornata del Povero la Caritas diocesana distribuirà trecentocinquanta pacchi di pannolini, forniti da Caritas italiana, attraverso le realtà caritative del territorio che si occupano di bambini e mamme.

I dati forniti dal nuovo direttore don Giuseppe Zen

A fronte di una crescente fragilità sociale e della conseguente crescita delle problematiche economiche, i dati  della Caritas diocesana-San Martino, rilevati ad agosto 2023, evidenziano una povertà in aumento: al Centro di ascolto diocesano di via Vollusiano sono stati effettuati cinquecento colloqui da gennaio ad agosto, con un aumento del venti per cento delle richieste e una maggiore diversificazione delle problematiche, che per uno stesso nucleo familiare rispondono a più fattori: dalle bollette, affitti, alle spese economiche sanitarie e per i figli. Alla Mensa San Valentino si è riscontrato un più del venti per cento di presenze rispetto al 2022 con un notevole aumento di stranieri, che ricevono accoglienza e un pasto caldo nella struttura di via Ciaurro.

All’Emporio della solidarietà di via Vollusiano si registra il maggiore incremento tra i vari servizi offerti. In crescente aumento gli ingressi all’emporio da gennaio ad agosto, con una media di centocinquanta famiglie al mese, con punte di duecentoquaranta famiglie in alcuni mesi, che ricevono beni alimentari e prodotti per l’igiene, per un totale a fine agosto di 54.490 prodotti. Di queste famiglie l’ottantasei per cento sono stranieri.

Il centro antiviolenza gestito dall’impresa sociale San Martino rileva un aumento delle richieste di aiuto. Per consulenze, informazioni e ascolto sono stati effettuati centoventotto contatti telefonici e centosei prese in carico per consulenze psicologiche e legali. Alcune persone usufruiscono dell’accoglienza residenziale. Per quanto riguarda i senza fissa dimora nel progetto Prince gestito dall’associazione San Martino sono state aiutate otto persone in prevalenza italiane con accoglienza in strutture e servizi alla persona.

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don giuseppe zen

Don Giuseppe Zen, entra ufficialmente come nuovo direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia: sostituisce padre Stefano Tondelli. "A Terni aumentano le situazioni di disagio con la fragilizzazione sistemica della comunità e la crescita delle richieste di aiuto non solo materiale, quanto di sostegno e vicinanza".

È lo scenario evidenziato dal nuovo direttore della Caritas diocesana, don Giuseppe Zen (la cui nomina era stata già annunciata lo scorso giugno), che insieme al vescovo di Terni-Narni-Amelia  monsignor Francesco Antonio Soddu, ha incontrato i giornalisti all’avvio del mandato e in prossimità della settima Giornata mondiale dei Poveri che sarà celebrata domenica 19 novembre.

Il vescovo Soddu, facendo riferimento al messaggio di Papa Francesco per la Giornata dei poveri, ha sottolineato come tutti i cristiani debbano avere al centro dell’azione e della preghiera il fulcro di ciò che è proprio della chiesa: la carità.

"Sarebbe bello -ha aggiunto il vescovo- che seguendo l’invito di Papa Francesco, si ospitasse qualcuno a pranzo in quel giorno. Il metodo della Caritas è essere animativa nella comunità, non inventare servizi o risolvere problemi, quanto più essere vicini, presenti e prossimi a fianco alle persone. Non si può vivere delegando la carità, ma impegnarsi in prima persona. Le povertà aumentano in maniera vertiginosa. Usando la metafora dell’esondazione dei fiumi, oggi estremamente attuale, possiamo dire che, come un fiume in piena che spesso esonda e fa danni a tutto l’ambiente circostante, così la povertà è come un fiume in piena che esondando fa male a tutti. Ma poi esistono anche gli angeli del fango che si rendono disponibili, avvicinano le persone in difficoltà con un tatto particolare, è questo che deve avere la nostra azione caritativa".

Il vescovo Soddu ha ringraziato padre Stefano Tondelli per il lavoro svolto e ha ricordato anche le tante associazioni caritative e fraternità di famiglie religiose che hanno particolare attenzione alla persona e svolgono vari servizi che concorrono a sensibilizzare la comunità verso le problematiche delle persone bisognose.

È stato, quindi, presentato il nuovo direttore don Giuseppe Zen, 44 anni, da due anni ordinato sacerdote, e attualmente viceparroco di Santa Maria Regina a Terni.

"La testimonianza della carità nella comunità ecclesiale -ha esordito don Giuseppe- è l’azione principale in cui sarò impegnato in forma consona ai tempi. Oggi ci sono tanti bisogni diversi ed è richiesta maggiore creatività in vista dello sviluppo integrale dell’uomo. Non ci sono solo povertà materiali, ma tante povertà a tutti livelli, soprattutto legate alla solitudine delle persone, alla fragilità psicologica, alla salute e all’anzianità. I poveri sono persone con un volto e un’anima".

Nel programma del nuovo direttore, la sensibilizzazione e animazione delle  comunità parrocchiali, già intrapreso con la visita ai centri di ascolto di alcune parrocchie cittadine

In occasione della giornata del Povero la Caritas diocesana distribuirà trecentocinquanta pacchi di pannolini, forniti da Caritas italiana, attraverso le realtà caritative del territorio che si occupano di bambini e mamme.

I dati forniti dal nuovo direttore don Giuseppe Zen

A fronte di una crescente fragilità sociale e della conseguente crescita delle problematiche economiche, i dati  della Caritas diocesana-San Martino, rilevati ad agosto 2023, evidenziano una povertà in aumento: al Centro di ascolto diocesano di via Vollusiano sono stati effettuati cinquecento colloqui da gennaio ad agosto, con un aumento del venti per cento delle richieste e una maggiore diversificazione delle problematiche, che per uno stesso nucleo familiare rispondono a più fattori: dalle bollette, affitti, alle spese economiche sanitarie e per i figli. Alla Mensa San Valentino si è riscontrato un più del venti per cento di presenze rispetto al 2022 con un notevole aumento di stranieri, che ricevono accoglienza e un pasto caldo nella struttura di via Ciaurro.

All’Emporio della solidarietà di via Vollusiano si registra il maggiore incremento tra i vari servizi offerti. In crescente aumento gli ingressi all’emporio da gennaio ad agosto, con una media di centocinquanta famiglie al mese, con punte di duecentoquaranta famiglie in alcuni mesi, che ricevono beni alimentari e prodotti per l’igiene, per un totale a fine agosto di 54.490 prodotti. Di queste famiglie l’ottantasei per cento sono stranieri.

Il centro antiviolenza gestito dall’impresa sociale San Martino rileva un aumento delle richieste di aiuto. Per consulenze, informazioni e ascolto sono stati effettuati centoventotto contatti telefonici e centosei prese in carico per consulenze psicologiche e legali. Alcune persone usufruiscono dell’accoglienza residenziale. Per quanto riguarda i senza fissa dimora nel progetto Prince gestito dall’associazione San Martino sono state aiutate otto persone in prevalenza italiane con accoglienza in strutture e servizi alla persona.

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Celebrazioni di Ognissanti e Commemorazione dei defunti https://www.lavoce.it/celebrazioni-di-ognissanti-e-commemorazione-dei-defunti/ https://www.lavoce.it/celebrazioni-di-ognissanti-e-commemorazione-dei-defunti/#respond Tue, 31 Oct 2023 10:55:48 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73863 commemorazione dei defunti

Il 1 e il 2 novembre la Chiesa celebra la Solennità di Ognissanti e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. A Perugia l’arcivescovo monsignor Ivan Maffeis, il vicario generale don Simone Sorbaioli e il parroco di Santa Maria Assunta in Casaglia don Fabrizio Crocioni, nel cui territorio insiste il Cimitero Monumentale e di Monterone, presiederanno le celebrazioni eucaristiche animate dai membri delle Confraternite del Santissimo Sacramento e della Misericordia di Perugia.

Il programma

Mercoledì 1 novembre, alle ore 11, nella chiesa del Cimitero Monumentale, la celebrazione presieduta dall’arcivescovo con al termine il rito della benedizione per tutti i fedeli defunti; celebrazione preceduta dalla preghiera del Santo Rosario (ore 10.30) e dalla Santa Messa (ore 8.30) nella chiesa di Monterone.

Giovedì 2 novembre, alle ore 10, nella chiesa di Monterone, la celebrazione presieduta dal vicario generale e nel pomeriggio (ore 15.30), la Santa Messa della Confraternita della Misericordia, nella chiesa del Cimitero Monumentale.

Sempre nel pomeriggio (ore 18), nella Cattedrale di San Lorenzo, l’arcivescovo presiederà la celebrazione in memoria dei suoi predecessori defunti con al termine il rito della benedizione delle loro tombe, presso la cripta del duomo, dove i fedeli potranno raccogliersi in preghiera.

Sempre in Cattedrale, il 1 e il 2 novembre, saranno celebrate le Sante Messe con il seguente orario: 8, 11 e 18.

Commemorazione dei defunti anche a Terni

Giovedì 2 novembre alle ore 10.30 presso il cimitero civico di Terni, il vescovo Francesco Antonio Soddu, presiederà la santa Messa per la commemorazione di tutti i defunti della città, concelebrata con i sacerdoti e alla presenza delle autorità civili e militari e delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Saranno ricordati e onorati i defunti, specie gli appartenenti ai vari Corpi dello Stato, caduti nell’adempimento del loro dovere.

Una ricorrenza che accomuna, nel ricordo dei defunti, non solo i credenti ma tutte le persone che si recano in questi giorni al cimitero, nel segno di un legame di amore, ravvivato nella preghiera e nella memoria.

Dopo la celebrazione seguirà un momento di raccoglimento all'interno del cimitero in memoria dei caduti in guerra e presso il Sacrario ai Caduti, la tomba dei Garibaldini e i monumenti delle varie Forze armate, Corpi dello Stato associazioni combattentistiche e d’arma, al monumento e fosse comuni dei caduti nei bombardamenti della città di Terni, alle tombe dei cittadini illustri che hanno segnato la storia della città.

Al termine della visita istituzionale, il vescovo, accompagnato dal cappellano del cimitero, si recherà sulle tombe abbandonate nella zona vicino all’ingresso principale del cimitero, per una preghiera.

Nella Cattedrale di Terni il 2 novembre alle ore 17.30 il vescovo Soddu presiederà la celebrazione per la commemorazione dei defunti, ricordando in particolare i vescovi della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, i sacerdoti e i canonici defunti, con la preghiera nella cripta della cattedrale dove sono custodite le tombe del primo vescovo di Terni Anastasio, di monsignor Dal Prà e monsignor Gualdrini. Saranno presenti i sacerdoti di Terni e i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

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commemorazione dei defunti

Il 1 e il 2 novembre la Chiesa celebra la Solennità di Ognissanti e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti. A Perugia l’arcivescovo monsignor Ivan Maffeis, il vicario generale don Simone Sorbaioli e il parroco di Santa Maria Assunta in Casaglia don Fabrizio Crocioni, nel cui territorio insiste il Cimitero Monumentale e di Monterone, presiederanno le celebrazioni eucaristiche animate dai membri delle Confraternite del Santissimo Sacramento e della Misericordia di Perugia.

Il programma

Mercoledì 1 novembre, alle ore 11, nella chiesa del Cimitero Monumentale, la celebrazione presieduta dall’arcivescovo con al termine il rito della benedizione per tutti i fedeli defunti; celebrazione preceduta dalla preghiera del Santo Rosario (ore 10.30) e dalla Santa Messa (ore 8.30) nella chiesa di Monterone.

Giovedì 2 novembre, alle ore 10, nella chiesa di Monterone, la celebrazione presieduta dal vicario generale e nel pomeriggio (ore 15.30), la Santa Messa della Confraternita della Misericordia, nella chiesa del Cimitero Monumentale.

Sempre nel pomeriggio (ore 18), nella Cattedrale di San Lorenzo, l’arcivescovo presiederà la celebrazione in memoria dei suoi predecessori defunti con al termine il rito della benedizione delle loro tombe, presso la cripta del duomo, dove i fedeli potranno raccogliersi in preghiera.

Sempre in Cattedrale, il 1 e il 2 novembre, saranno celebrate le Sante Messe con il seguente orario: 8, 11 e 18.

Commemorazione dei defunti anche a Terni

Giovedì 2 novembre alle ore 10.30 presso il cimitero civico di Terni, il vescovo Francesco Antonio Soddu, presiederà la santa Messa per la commemorazione di tutti i defunti della città, concelebrata con i sacerdoti e alla presenza delle autorità civili e militari e delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Saranno ricordati e onorati i defunti, specie gli appartenenti ai vari Corpi dello Stato, caduti nell’adempimento del loro dovere.

Una ricorrenza che accomuna, nel ricordo dei defunti, non solo i credenti ma tutte le persone che si recano in questi giorni al cimitero, nel segno di un legame di amore, ravvivato nella preghiera e nella memoria.

Dopo la celebrazione seguirà un momento di raccoglimento all'interno del cimitero in memoria dei caduti in guerra e presso il Sacrario ai Caduti, la tomba dei Garibaldini e i monumenti delle varie Forze armate, Corpi dello Stato associazioni combattentistiche e d’arma, al monumento e fosse comuni dei caduti nei bombardamenti della città di Terni, alle tombe dei cittadini illustri che hanno segnato la storia della città.

Al termine della visita istituzionale, il vescovo, accompagnato dal cappellano del cimitero, si recherà sulle tombe abbandonate nella zona vicino all’ingresso principale del cimitero, per una preghiera.

Nella Cattedrale di Terni il 2 novembre alle ore 17.30 il vescovo Soddu presiederà la celebrazione per la commemorazione dei defunti, ricordando in particolare i vescovi della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, i sacerdoti e i canonici defunti, con la preghiera nella cripta della cattedrale dove sono custodite le tombe del primo vescovo di Terni Anastasio, di monsignor Dal Prà e monsignor Gualdrini. Saranno presenti i sacerdoti di Terni e i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

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370simo anniversario della dedicazione della Cattedrale e preghiera per la pace https://www.lavoce.it/370simo-anniversario-della-dedicazione-della-cattedrale-e-preghiera-per-la-pace/ https://www.lavoce.it/370simo-anniversario-della-dedicazione-della-cattedrale-e-preghiera-per-la-pace/#respond Thu, 26 Oct 2023 14:29:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73817 cattedrale di terni

La comunità diocesana di Terni-Narni-Amelia in preghiera per pace nella giornata di digiuno e preghiera, di penitenza, indetta da Papa Francesco per la pace nel mondo. Accogliendo l’appello di Papa Francesco, nel giorno in cui si ricorda il 370simo anniversario della Dedicazione della Cattedrale di Terni, venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 in Duomo, ci sarà la Celebrazione della Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica, presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, e alla quale parteciperanno i sacerdoti, religiosi e religiose, dame e cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, rappresentanti dei movimenti e associazioni.

Preghiera per la pace in Cattedrale

Una preghiera per la pace e in particolare per la Terra Santa, alla quale la comunità diocesana ha manifestato sempre particolare vicinanza e solidarietà, sostenendo in questi anni progetti umanitari e favorendo pellegrinaggi nei luoghi santi, a sostegno delle comunità cristiane che popolano quel territorio.

Nella celebrazione sarà ricordato anche l’anniversario della dedicazione della Cattedrale di Terni, avvenuta nel 1653 per opera del cardinale Angelo Rapaccioli. La cattedrale è la chiesa madre delle Chiese che sono in Terni, Narni e Amelia. La dedicazione di una chiesa è il momento conclusivo di un’opera corale, animata dalla fede, che edificava il luogo della presenza di Dio, della preghiera, dell’annuncio della Parola, della celebrazione dei sacramenti, dell’incontro e soprattutto della celebrazione dell’Eucarestia.

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cattedrale di terni

La comunità diocesana di Terni-Narni-Amelia in preghiera per pace nella giornata di digiuno e preghiera, di penitenza, indetta da Papa Francesco per la pace nel mondo. Accogliendo l’appello di Papa Francesco, nel giorno in cui si ricorda il 370simo anniversario della Dedicazione della Cattedrale di Terni, venerdì 27 ottobre alle ore 17.30 in Duomo, ci sarà la Celebrazione della Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica, presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, e alla quale parteciperanno i sacerdoti, religiosi e religiose, dame e cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, rappresentanti dei movimenti e associazioni.

Preghiera per la pace in Cattedrale

Una preghiera per la pace e in particolare per la Terra Santa, alla quale la comunità diocesana ha manifestato sempre particolare vicinanza e solidarietà, sostenendo in questi anni progetti umanitari e favorendo pellegrinaggi nei luoghi santi, a sostegno delle comunità cristiane che popolano quel territorio.

Nella celebrazione sarà ricordato anche l’anniversario della dedicazione della Cattedrale di Terni, avvenuta nel 1653 per opera del cardinale Angelo Rapaccioli. La cattedrale è la chiesa madre delle Chiese che sono in Terni, Narni e Amelia. La dedicazione di una chiesa è il momento conclusivo di un’opera corale, animata dalla fede, che edificava il luogo della presenza di Dio, della preghiera, dell’annuncio della Parola, della celebrazione dei sacramenti, dell’incontro e soprattutto della celebrazione dell’Eucarestia.

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Veglia missionaria diocesana in Cattedrale con il vescovo Francesco Antonio Soddu https://www.lavoce.it/veglia-missionaria-diocesana-in-cattedrale-con-il-vescovo-francesco-antonio-soddu/ https://www.lavoce.it/veglia-missionaria-diocesana-in-cattedrale-con-il-vescovo-francesco-antonio-soddu/#respond Fri, 20 Oct 2023 11:55:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73733 veglia missionaria 2022

Veglia missionaria diocesana guidata dal vescovo Francesco Antonio Soddu, sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Terni. Ottobre è il mese che la chiesa universale dedica alla missione universale. Settimane in cui le comunità cristiane sono chiamate a riflettere sul senso della missione e operare perché l’accoglienza, la fratellanza e la solidarietà amplino sempre più i loro confini e accrescano il loro impegno.

Nella diocesi di Terni-Narni-Amelia,  momento centrale, sarà la veglia di preghiera Cuori ardenti, piedi in cammino, guidata, come dicevamo dal vescovo insieme al direttore del Centro missionario diocesano don Leopold Sandor.

La veglia missionaria sarà scandita da canti, ascolto della Parola di Dio e dalle testimonianza di religiosi, laici e giovani che hanno preso parte alla Gmg di Lisbona e che hanno sentito ardere il cuore per l’annuncio e per un cambiamento della loro vita e quella delle realtà dove si sono inseriti. Al termine sarà rinnovato il mandato per tutti i credenti, segno che invita ad annunciare e a mettere in pratica, ovunque, il Vangelo.

La Giornata missionaria mondiale, che sarà celebrata il 22 ottobre, invita a creare tra tutti i cristiani del mondo uno spirito di fraternità universale nella preghiera e nella solidarietà, specialmente verso le Chiese più giovani e bisognose di sostegno. Il tema della Giornata missionaria mondiale Cuori ardenti e piedi in cammino esprime il desiderio di condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, nella pienezza del cuore e della vita, nel non rimanere indifferenti verso i bisogni del mondo di oggi e nel camminare insieme sulla via della fratellanza, della solidarietà, della pace e della giustizia.

L’immagine dei piedi in cammino ricorda la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra.

A tal fine le offerte raccolte domenica 22 ottobre saranno destinate a favore dell’attività missionaria della Chiesa universale, a sostegno di tutte le giovani Chiese e i progetti per l’evangelizzazione e umanitari nei paesi più poveri e dimenticati.

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veglia missionaria 2022

Veglia missionaria diocesana guidata dal vescovo Francesco Antonio Soddu, sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Terni. Ottobre è il mese che la chiesa universale dedica alla missione universale. Settimane in cui le comunità cristiane sono chiamate a riflettere sul senso della missione e operare perché l’accoglienza, la fratellanza e la solidarietà amplino sempre più i loro confini e accrescano il loro impegno.

Nella diocesi di Terni-Narni-Amelia,  momento centrale, sarà la veglia di preghiera Cuori ardenti, piedi in cammino, guidata, come dicevamo dal vescovo insieme al direttore del Centro missionario diocesano don Leopold Sandor.

La veglia missionaria sarà scandita da canti, ascolto della Parola di Dio e dalle testimonianza di religiosi, laici e giovani che hanno preso parte alla Gmg di Lisbona e che hanno sentito ardere il cuore per l’annuncio e per un cambiamento della loro vita e quella delle realtà dove si sono inseriti. Al termine sarà rinnovato il mandato per tutti i credenti, segno che invita ad annunciare e a mettere in pratica, ovunque, il Vangelo.

La Giornata missionaria mondiale, che sarà celebrata il 22 ottobre, invita a creare tra tutti i cristiani del mondo uno spirito di fraternità universale nella preghiera e nella solidarietà, specialmente verso le Chiese più giovani e bisognose di sostegno. Il tema della Giornata missionaria mondiale Cuori ardenti e piedi in cammino esprime il desiderio di condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, nella pienezza del cuore e della vita, nel non rimanere indifferenti verso i bisogni del mondo di oggi e nel camminare insieme sulla via della fratellanza, della solidarietà, della pace e della giustizia.

L’immagine dei piedi in cammino ricorda la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra.

A tal fine le offerte raccolte domenica 22 ottobre saranno destinate a favore dell’attività missionaria della Chiesa universale, a sostegno di tutte le giovani Chiese e i progetti per l’evangelizzazione e umanitari nei paesi più poveri e dimenticati.

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‘Laudato si’ mi’ Signore’, mostra fotografica e documentaria missionaria https://www.lavoce.it/laudato-si-mi-signore-mostra-fotografica-e-documentaria-missionaria/ https://www.lavoce.it/laudato-si-mi-signore-mostra-fotografica-e-documentaria-missionaria/#respond Tue, 10 Oct 2023 10:02:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73576 Mostra Laudato si’ mi’ Signore

Laudato si’ mi’ Signore è la mostra fotografica e documentaria, di pittura, grafica, scultura allestita da martedì 10 a giovedì 19 ottobre presso le sale espositive del Museo diocesano di Terni. Dedicata alle missioni, alla pace, al tema sacro ed ecologico, è promossa dal Centro Missionario della diocesi, con il patrocinio del Comune e il contributo del Museo diocesano, della San Vincenzo de’ Paoli, associazione Claudio Conti, Arena Alta - missione in Costarica, in occasione dell’ottobre missionario Cuori ardenti piedi in cammino, mese che la chiesa cattolica dedica alle missioni di tutto il mondo. Viene inaugurata martedì 10 ottobre alle ore 16.30 dal vescovo Francesco Soddu, con testimonianze missionarie di varie associazioni, la proiezione del film missionario a cura di Missio e inaugurazione della Bancarella della Solidarietà.

Resterà aperta tutti i giorni, dalle 16.30 alle 19.30.

Laudato si’ mi’ Signore, una rassegna tra arte e fotografia per raccontare la missionarietà

Laudato si’ mi’ Signore, è una rassegna di pittura, scultura, poesia e delle esperienze missionarie espresse dalle tante associazioni che operano in terre di missione, con film e video a testimonianza di coloro che hanno vissuto l’esperienza missionaria ad gentes in varie parti del mondo, e la bancarella della solidarietà per la raccolta di fondi per le missioni. L’iniziativa, che coinvolge vari soggetti che operano in ambito missionario vuole dare risalto al tema della fraternità universale del mese missionario di ottobre, che culminerà con la giornata missionaria mondiale del 22 ottobre, con momenti dedicati alle testimonianze dei missionari mercoledì 11 ottobre alle ore 16.30 padre Fulgenzio Monacelli, missionario in Amazzonia per cinquant'anni, e proiezione dei video sulla missione l’16 ottobre e il 17 ottobre sulla vita e la testimonianza missionaria di Pauline Marie Jaricot (1799-1862), fondatrice dell’Opera della propagazione della Fede.

Il 12 ottobre alle ore 16.30 la conferenza L’umanesimo economico di Papa Francesco nella lotta alla povertà a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, dipartimento di Economia. Due pomeriggi saranno dedicati alla poesia e letteratura il 13 e 15 ottobre alle ore 16.30 Parola agli artisti, recital di poesie in vernacolo e in lingua del premio letterario nazionale Logo d’Oro Città di Terni.

Iniziative, che culmineranno  con la veglia di preghiera diocesana per le missioni di sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale di Terni, presieduta dal vescovo Francesco Soddu.

Un momento importante di comunione della chiesa diocesana, per pregare per le missioni nel mondo, per aprire il cuori di ognuno a quella missione che è ogni giorno nelle strade delle nostre città, oltre che aprire una riflessione e conoscenza della ricchezza di esperienze missionarie portate avanti in questo tempo, con il contributo delle tante associazioni che operano in terre di missione.

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Mostra Laudato si’ mi’ Signore

Laudato si’ mi’ Signore è la mostra fotografica e documentaria, di pittura, grafica, scultura allestita da martedì 10 a giovedì 19 ottobre presso le sale espositive del Museo diocesano di Terni. Dedicata alle missioni, alla pace, al tema sacro ed ecologico, è promossa dal Centro Missionario della diocesi, con il patrocinio del Comune e il contributo del Museo diocesano, della San Vincenzo de’ Paoli, associazione Claudio Conti, Arena Alta - missione in Costarica, in occasione dell’ottobre missionario Cuori ardenti piedi in cammino, mese che la chiesa cattolica dedica alle missioni di tutto il mondo. Viene inaugurata martedì 10 ottobre alle ore 16.30 dal vescovo Francesco Soddu, con testimonianze missionarie di varie associazioni, la proiezione del film missionario a cura di Missio e inaugurazione della Bancarella della Solidarietà.

Resterà aperta tutti i giorni, dalle 16.30 alle 19.30.

Laudato si’ mi’ Signore, una rassegna tra arte e fotografia per raccontare la missionarietà

Laudato si’ mi’ Signore, è una rassegna di pittura, scultura, poesia e delle esperienze missionarie espresse dalle tante associazioni che operano in terre di missione, con film e video a testimonianza di coloro che hanno vissuto l’esperienza missionaria ad gentes in varie parti del mondo, e la bancarella della solidarietà per la raccolta di fondi per le missioni. L’iniziativa, che coinvolge vari soggetti che operano in ambito missionario vuole dare risalto al tema della fraternità universale del mese missionario di ottobre, che culminerà con la giornata missionaria mondiale del 22 ottobre, con momenti dedicati alle testimonianze dei missionari mercoledì 11 ottobre alle ore 16.30 padre Fulgenzio Monacelli, missionario in Amazzonia per cinquant'anni, e proiezione dei video sulla missione l’16 ottobre e il 17 ottobre sulla vita e la testimonianza missionaria di Pauline Marie Jaricot (1799-1862), fondatrice dell’Opera della propagazione della Fede.

Il 12 ottobre alle ore 16.30 la conferenza L’umanesimo economico di Papa Francesco nella lotta alla povertà a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, dipartimento di Economia. Due pomeriggi saranno dedicati alla poesia e letteratura il 13 e 15 ottobre alle ore 16.30 Parola agli artisti, recital di poesie in vernacolo e in lingua del premio letterario nazionale Logo d’Oro Città di Terni.

Iniziative, che culmineranno  con la veglia di preghiera diocesana per le missioni di sabato 21 ottobre alle ore 21 nella Cattedrale di Terni, presieduta dal vescovo Francesco Soddu.

Un momento importante di comunione della chiesa diocesana, per pregare per le missioni nel mondo, per aprire il cuori di ognuno a quella missione che è ogni giorno nelle strade delle nostre città, oltre che aprire una riflessione e conoscenza della ricchezza di esperienze missionarie portate avanti in questo tempo, con il contributo delle tante associazioni che operano in terre di missione.

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Pellegrinaggio a piedi al Santuario della Madonna del Ponte a Narni scalo https://www.lavoce.it/pellegrinaggio-a-piedi-al-santuario-della-madonna-del-ponte-a-narni-scalo-2/ https://www.lavoce.it/pellegrinaggio-a-piedi-al-santuario-della-madonna-del-ponte-a-narni-scalo-2/#respond Fri, 08 Sep 2023 10:47:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73247 pellegrinaggio Madonna del Ponte

A conclusione della festa dedicata alla Madonna del Ponte a Narni scalo, recuperando la tradizione devozionale dei cammini verso luoghi santi, la ripresa dell’attività pastorale diocesana vedrà la comunità ecclesiale riunita domenica 10 settembre per il pellegrinaggio diocesano al santuario diocesano della Madonna del Ponte, dove alle ore 18 si terrà la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, con i sacerdoti e fedeli della diocesi.

Un pellegrinaggio che trova le sue radici nella devozione mariana, nella cultura dell’amore e della pace, una preghiera corale per porre sotto la protezione della Madonna l’intera chiesa diocesana, per cogliere una nuova forza e una nuova ispirazione nell’essere testimoni di pace in questo periodo di conflitti, di violenza e insicurezza.

La ventiduesima edizione del pellegrinaggio a piedi Chi cerchi?, promossa dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione, partirà domenica alle 13.45 dalla Cattedrale di Terni con il vescovo che impartirà la benedizione ai pellegrini.

Il pellegrinaggio a piedi di circa quattordici chilometri, che seguirà il tracciato della via Flaminia, si concluderà al santuario di Narni scalo intorno alle 17.30.

Il pellegrinaggio alla Madonna del Ponte

Quella del pellegrinaggio alla Madonna del Ponte, copratona della diocesi di Terni-Narni-Amelia, è un’antica tradizione legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata.

Già in quel periodo viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l’abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna. Il luogo si trova a poca distanza dal ponte d'Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell'abbandono, fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì. Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell'architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago.

La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como. Con il tempo la popolarità della Madonna del Ponte si accrebbe notevolmente, tanto che nel 1754 l’immagine sacra fu solennemente incoronata.

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pellegrinaggio Madonna del Ponte

A conclusione della festa dedicata alla Madonna del Ponte a Narni scalo, recuperando la tradizione devozionale dei cammini verso luoghi santi, la ripresa dell’attività pastorale diocesana vedrà la comunità ecclesiale riunita domenica 10 settembre per il pellegrinaggio diocesano al santuario diocesano della Madonna del Ponte, dove alle ore 18 si terrà la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, con i sacerdoti e fedeli della diocesi.

Un pellegrinaggio che trova le sue radici nella devozione mariana, nella cultura dell’amore e della pace, una preghiera corale per porre sotto la protezione della Madonna l’intera chiesa diocesana, per cogliere una nuova forza e una nuova ispirazione nell’essere testimoni di pace in questo periodo di conflitti, di violenza e insicurezza.

La ventiduesima edizione del pellegrinaggio a piedi Chi cerchi?, promossa dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione, partirà domenica alle 13.45 dalla Cattedrale di Terni con il vescovo che impartirà la benedizione ai pellegrini.

Il pellegrinaggio a piedi di circa quattordici chilometri, che seguirà il tracciato della via Flaminia, si concluderà al santuario di Narni scalo intorno alle 17.30.

Il pellegrinaggio alla Madonna del Ponte

Quella del pellegrinaggio alla Madonna del Ponte, copratona della diocesi di Terni-Narni-Amelia, è un’antica tradizione legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata.

Già in quel periodo viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l’abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna. Il luogo si trova a poca distanza dal ponte d'Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell'abbandono, fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì. Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell'architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago.

La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como. Con il tempo la popolarità della Madonna del Ponte si accrebbe notevolmente, tanto che nel 1754 l’immagine sacra fu solennemente incoronata.

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Raccolta straordinaria di materiale scolastico promossa dalla Caritas https://www.lavoce.it/raccolta-straordinaria-di-materiale-scolastico-promossa-dalla-caritas/ https://www.lavoce.it/raccolta-straordinaria-di-materiale-scolastico-promossa-dalla-caritas/#respond Tue, 05 Sep 2023 10:10:20 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73200 raccolta caritas terni

La raccolta straordinaria di materiale scolastico promossa dalla Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia, per aiutare le famiglie degli studenti che vivono in situazione di disagio economico e per le quali l’acquisto di prodotti per la scuola aggrava la situazione già precaria, ha avuto un riscontro positivo. Sono state donate oltre quattromila confezioni di prodotti di cancelleria, in prevalenza confezioni di quaderni e quadernoni circa duemila, poi matite, penne sfuse, confezione di penne, confezione di pennarelli, ma anche astucci, evidenziatori, calcolatrici, acquarelli, gomme, colla, fogli da disegno, raccoglitori, un dizionario, due zaini e un grembiule.

L’iniziativa, promossa, come dicevamo, dalla Caritas diocesana, assieme al Comune di Terni assessorato al Welfare e dall’Impresa Sociale San Martino, si è svolta sabato 2 settembre presso i Centri commerciali Cospea Village (Conad), Terni Ipercoop e Superconti Rivo ed alcune cartolerie aderenti.

Vi hanno dato il contributo sessantaquattro volontari, compresi otto ragazzi teenager, delle parrocchie di San Pietro Terni, Santa Maria del Rivo, San Matteo, San Giuseppe lavoratore, Santa Maria del Carmelo, Sant’Antonio.

Tutto il materiale raccolto potrà essere ritirato, dalle famiglie che ne faranno richiesta, presso il Centro Servizi per il contrasto alla povertà - Emporio diocesano, sito in via Vollusiano 18, a Terni.

Una raccolta segno di solidarietà, speranza e condivisione

"Siamo soddisfatti per l’adesione -sottolineano dalla Caritas diocesana di Terni- e il dono di tante persone a questa raccolta straordinaria, effettuata a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, che è un segno importante di solidarietà, speranza e condivisione diffusa tra la gente. Oggi è ancora di più essenziale l'apporto di tante persone che generosamente hanno dato il loro contributo, ciascuno secondo le proprie possibilità, che ringraziamo, insieme ai dirigenti ed il personale delle strutture commerciali che hanno aderito".

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raccolta caritas terni

La raccolta straordinaria di materiale scolastico promossa dalla Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia, per aiutare le famiglie degli studenti che vivono in situazione di disagio economico e per le quali l’acquisto di prodotti per la scuola aggrava la situazione già precaria, ha avuto un riscontro positivo. Sono state donate oltre quattromila confezioni di prodotti di cancelleria, in prevalenza confezioni di quaderni e quadernoni circa duemila, poi matite, penne sfuse, confezione di penne, confezione di pennarelli, ma anche astucci, evidenziatori, calcolatrici, acquarelli, gomme, colla, fogli da disegno, raccoglitori, un dizionario, due zaini e un grembiule.

L’iniziativa, promossa, come dicevamo, dalla Caritas diocesana, assieme al Comune di Terni assessorato al Welfare e dall’Impresa Sociale San Martino, si è svolta sabato 2 settembre presso i Centri commerciali Cospea Village (Conad), Terni Ipercoop e Superconti Rivo ed alcune cartolerie aderenti.

Vi hanno dato il contributo sessantaquattro volontari, compresi otto ragazzi teenager, delle parrocchie di San Pietro Terni, Santa Maria del Rivo, San Matteo, San Giuseppe lavoratore, Santa Maria del Carmelo, Sant’Antonio.

Tutto il materiale raccolto potrà essere ritirato, dalle famiglie che ne faranno richiesta, presso il Centro Servizi per il contrasto alla povertà - Emporio diocesano, sito in via Vollusiano 18, a Terni.

Una raccolta segno di solidarietà, speranza e condivisione

"Siamo soddisfatti per l’adesione -sottolineano dalla Caritas diocesana di Terni- e il dono di tante persone a questa raccolta straordinaria, effettuata a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, che è un segno importante di solidarietà, speranza e condivisione diffusa tra la gente. Oggi è ancora di più essenziale l'apporto di tante persone che generosamente hanno dato il loro contributo, ciascuno secondo le proprie possibilità, che ringraziamo, insieme ai dirigenti ed il personale delle strutture commerciali che hanno aderito".

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Festa al Santuario della Madonna del Ponte https://www.lavoce.it/festa-al-santuario-della-madonna-del-ponte/ https://www.lavoce.it/festa-al-santuario-della-madonna-del-ponte/#respond Wed, 30 Aug 2023 12:53:14 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73157 santuario della madonna del ponte

Nel Santuario diocesano della Madonna del Ponte a Narni scalo è custodita la bellissima immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all'interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l'abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna.

Il Santuario si trova a poca distanza dal ponte d'Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell'abbandono fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì.

Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell'architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como, valente e poliedrico artista ticinese, che ha realizzato gli stucchi negli anni 1727/28. In alto, al centro, si staglia la figura della Vergine Maria che è assunta in cielo.

Dall’1 al 10 settembre al Santuario si celebra la festa della Natività di Maria con varie manifestazioni religiose, culturali, artistiche, musicali.

La festa al Santuario della Madonna del Ponte

Il programma culturale prevede venerdì 1 settembre alle 17.30 al Museo Eroli di Narni la conferenza Ri-conoscere bellezza, verità, giustizia…in questo nostro mondo, secondo il pensiero di Papa Francesco a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, del professor Riccardo Beltrami, docente di Religione cattolica. Introduce monsignor Piergiorgio Brodoloni, Rettore del Santuario. Sabato 2, alle 17, Passeggiata alle Gole del Nera. Lunedì 4, alle 18.30, al Santuario Madonna del Ponte la conferenza Guerriero Bolli (1915-2013) - Una partecipazione affettuosa alla storia, ricordo dello studioso, organizzato dal Centro Studi Storici di Narni. Mercoledì 6, alle 21, XII Rassegna di Cori Mariani. Giovedì 7, alle 17.30, visita guidata all’ Abbazia di San Cassiano.

Il programma religioso prevede ogni giorno la recita del rosario meditato alle ore 17.15 e alle 18 la santa messa animata dalle comunità delle diverse parrocchie della vicaria di Narni: Sant’Antonio Narni scalo, Otricoli, Taizzano, Sante Rita e Lucia, Concattedrale di Narni, con le associazioni mariane della diocesi.

Venerdì 8, è in programma alle 20.45 la processione con l’immagine della Madonna, dalla chiesa di San Antonio di Narni scalo al Santuario.

Infine, domenica 10  settembre, si terrà alle ore 18 la solenne celebrazione con i sacerdoti della diocesi a conclusione del pellegrinaggio diocesano presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Il pellegrinaggio a piedi, organizzato dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione e che è divenuto un appuntamento di comunione e di condivisione dell’intera diocesi, partirà alle ore 13.45 dalla Cattedrale di Terni.

Il programma ricreativo è ricco di iniziative con tornei di burraco, la lotteria di beneficenza, lo stand gastronomico con piatti tipici del territorio, braceria e pizzeria, serate danzanti.

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santuario della madonna del ponte

Nel Santuario diocesano della Madonna del Ponte a Narni scalo è custodita la bellissima immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all'interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata. Viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l'abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna.

Il Santuario si trova a poca distanza dal ponte d'Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell'abbandono fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì.

Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell'architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como, valente e poliedrico artista ticinese, che ha realizzato gli stucchi negli anni 1727/28. In alto, al centro, si staglia la figura della Vergine Maria che è assunta in cielo.

Dall’1 al 10 settembre al Santuario si celebra la festa della Natività di Maria con varie manifestazioni religiose, culturali, artistiche, musicali.

La festa al Santuario della Madonna del Ponte

Il programma culturale prevede venerdì 1 settembre alle 17.30 al Museo Eroli di Narni la conferenza Ri-conoscere bellezza, verità, giustizia…in questo nostro mondo, secondo il pensiero di Papa Francesco a cura della professoressa Cristina Montesi dell’Università degli Studi di Perugia, del professor Riccardo Beltrami, docente di Religione cattolica. Introduce monsignor Piergiorgio Brodoloni, Rettore del Santuario. Sabato 2, alle 17, Passeggiata alle Gole del Nera. Lunedì 4, alle 18.30, al Santuario Madonna del Ponte la conferenza Guerriero Bolli (1915-2013) - Una partecipazione affettuosa alla storia, ricordo dello studioso, organizzato dal Centro Studi Storici di Narni. Mercoledì 6, alle 21, XII Rassegna di Cori Mariani. Giovedì 7, alle 17.30, visita guidata all’ Abbazia di San Cassiano.

Il programma religioso prevede ogni giorno la recita del rosario meditato alle ore 17.15 e alle 18 la santa messa animata dalle comunità delle diverse parrocchie della vicaria di Narni: Sant’Antonio Narni scalo, Otricoli, Taizzano, Sante Rita e Lucia, Concattedrale di Narni, con le associazioni mariane della diocesi.

Venerdì 8, è in programma alle 20.45 la processione con l’immagine della Madonna, dalla chiesa di San Antonio di Narni scalo al Santuario.

Infine, domenica 10  settembre, si terrà alle ore 18 la solenne celebrazione con i sacerdoti della diocesi a conclusione del pellegrinaggio diocesano presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Il pellegrinaggio a piedi, organizzato dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione e che è divenuto un appuntamento di comunione e di condivisione dell’intera diocesi, partirà alle ore 13.45 dalla Cattedrale di Terni.

Il programma ricreativo è ricco di iniziative con tornei di burraco, la lotteria di beneficenza, lo stand gastronomico con piatti tipici del territorio, braceria e pizzeria, serate danzanti.

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