Assisi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/category/territorio/assisi/ Settimanale di informazione regionale Wed, 20 Nov 2024 14:27:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Assisi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/category/territorio/assisi/ 32 32 Carlo Acutis diventerà santo il prossimo 27 aprile https://www.lavoce.it/il-beato-carlo-acutis-santo-il-prossimo-27-aprile/ https://www.lavoce.it/il-beato-carlo-acutis-santo-il-prossimo-27-aprile/#respond Wed, 20 Nov 2024 14:21:10 +0000 https://www.lavoce.it/?p=78578 carlo acutis a mezzo busto, ritratto di fronte, con una maglietta rossa a mezze maniche, con gli occhiali da sole. Sullo sfondo le montagne

Campane a festa ad Assisi per l’annuncio della canonizzazione del beato Carlo Acutis. Il Santo Padre lo ha detto nel corso dell’udienza generale di mercoledì, 20 novembre, annunciando che il giovane milanese, sepolto al santuario della Spogliazione di Assisi, sarà elevato agli onori degli altari, durante il Giubileo degli adolescenti, che si svolgerà dal 25 al 27 aprile 2025.

Assisi esulta per la canonizzazione di Carlo Acutis

La messa presieduta dal Papa è prevista per domenica, 27 aprile alle ore 10.30, in piazza San Pietro. “Assisi esulta – dichiara il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino - per questa importante notizia che ci consente di avviarci al giorno della canonizzazione del beato Carlo Acutis con tutto l’entusiasmo e la buona preparazione necessaria. Abbiamo già in programma alcuni momenti significativi di approfondimento, riflessione e coordinamento che ci vedranno impegnati in città, in tutta la diocesi, nella diocesi sorella di Foligno e nelle diocesi umbre.

Vescovo Sorrentino: "I giovani sentono Carlo come un raggio di luce"

Sento questo momento come una grazia per la nostra Chiesa, la Chiesa italiana e del mondo intero. La Chiesa e specialmente i giovani – aggiunge monsignor Sorrentino - sentono Carlo come un raggio di luce, come lo sono stati Francesco e Chiara sulle cui orme egli è venuto a santificarsi e ora riposa. È stato davvero originale non fotocopia, ha voluto conformarsi pienamente a Gesù, ha voluto essere un sorriso di Dio e una calamita di santità per i giovani. Condividono la nostra gioia il papà Andrea, la mamma Antonia, la sorella Francesca e il fratello Michele. È bello che Carlo ci indichi la strada della famiglia come strada di santità. Ringraziamo Papa Francesco e ci prepariamo con gioia a questo momento”. [embed]https://www.youtube.com/shorts/N-Ierb48JNE[/embed]  ]]>
carlo acutis a mezzo busto, ritratto di fronte, con una maglietta rossa a mezze maniche, con gli occhiali da sole. Sullo sfondo le montagne

Campane a festa ad Assisi per l’annuncio della canonizzazione del beato Carlo Acutis. Il Santo Padre lo ha detto nel corso dell’udienza generale di mercoledì, 20 novembre, annunciando che il giovane milanese, sepolto al santuario della Spogliazione di Assisi, sarà elevato agli onori degli altari, durante il Giubileo degli adolescenti, che si svolgerà dal 25 al 27 aprile 2025.

Assisi esulta per la canonizzazione di Carlo Acutis

La messa presieduta dal Papa è prevista per domenica, 27 aprile alle ore 10.30, in piazza San Pietro. “Assisi esulta – dichiara il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino - per questa importante notizia che ci consente di avviarci al giorno della canonizzazione del beato Carlo Acutis con tutto l’entusiasmo e la buona preparazione necessaria. Abbiamo già in programma alcuni momenti significativi di approfondimento, riflessione e coordinamento che ci vedranno impegnati in città, in tutta la diocesi, nella diocesi sorella di Foligno e nelle diocesi umbre.

Vescovo Sorrentino: "I giovani sentono Carlo come un raggio di luce"

Sento questo momento come una grazia per la nostra Chiesa, la Chiesa italiana e del mondo intero. La Chiesa e specialmente i giovani – aggiunge monsignor Sorrentino - sentono Carlo come un raggio di luce, come lo sono stati Francesco e Chiara sulle cui orme egli è venuto a santificarsi e ora riposa. È stato davvero originale non fotocopia, ha voluto conformarsi pienamente a Gesù, ha voluto essere un sorriso di Dio e una calamita di santità per i giovani. Condividono la nostra gioia il papà Andrea, la mamma Antonia, la sorella Francesca e il fratello Michele. È bello che Carlo ci indichi la strada della famiglia come strada di santità. Ringraziamo Papa Francesco e ci prepariamo con gioia a questo momento”. [embed]https://www.youtube.com/shorts/N-Ierb48JNE[/embed]  ]]>
https://www.lavoce.it/il-beato-carlo-acutis-santo-il-prossimo-27-aprile/feed/ 0
G7 inclusione e disabilità: adottata la “Carta di Solfagnano” https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-adottata-la-carta-di-solfagnano/ https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-adottata-la-carta-di-solfagnano/#respond Thu, 17 Oct 2024 16:29:55 +0000 https://www.lavoce.it/?p=78062 La piazza Inferiore della Basilica di Assisi con le persone sedute sulle sedie davanti al palco, veduta dall'alto

Le otto priorità della Carta di Solfagnano

“Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi”; “Accesso e accessibilità” con l’impegno a “rimuovere le barriere e garantire che le persone con disabilità abbiano pari accesso a tutti gli aspetti della vita quotidiana”; “Vita autonoma e indipendente”; “Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa”; “Promozione delle nuove tecnologie”; partecipazione agli “Sport e alle “Dimensioni ricreative e culturali della vita”; “Dignità della vita” e “Prevenzione e gestione delle emergenze o situazioni post-emergenziale, legate anche alle crisi climatiche, ai conflitti armati e alle crisi umanitarie”. Sono le 8 priorità che emergono nella “Carta di Solfagnano”, che è stata adottata al termine del G7 Inclusione e Disabilità, che si è concluso ad Assisi e nella vicina Solfagnano.

Il documento sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri partecipanti

Si tratta di un corposo documento che partendo dal presupposto del “Diritto di tutti alla piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei nostri Paesi”, sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri e dai Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. “In occasione della nostra riunione ministeriale a Solfagnano, che ha visto per la prima volta i ministri dei membri del G7 riunirsi per affrontare le attuali sfide del nostro tempo relative ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità – si legge nel testo -, abbiamo identificato i seguenti temi come prioritari”, per “garantire una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica per tutte le persone con disabilità”.

L'impegno dei firmatari

“Il nostro impegno – sottolineano i firmatari del testo – è orientato al raggiungimento e al mantenimento di un radicale cambiamento di prospettiva che mira a eliminare le barriere causate dalla società e a mettere le persone con disabilità al centro delle politiche di inclusione per massimizzare l’autonomia, l’indipendenza e sviluppare i talenti e le competenze in modo che tutti gli individui siano abilitati e supportati nel realizzare le proprie aspirazioni e desideri”. E nelle conclusioni, c’è l’impegno a tradurre “in azioni concrete” le priorità della “Carta di Solfagnano”, consapevoli che “non esauriscano tutte le questioni relative alla vita quotidiana delle persone con disabilità”. Da qui l’impegno a “continuare la discussione” nei prossimi incontri che si terranno sotto le presidenze del G7.]]>
La piazza Inferiore della Basilica di Assisi con le persone sedute sulle sedie davanti al palco, veduta dall'alto

Le otto priorità della Carta di Solfagnano

“Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi”; “Accesso e accessibilità” con l’impegno a “rimuovere le barriere e garantire che le persone con disabilità abbiano pari accesso a tutti gli aspetti della vita quotidiana”; “Vita autonoma e indipendente”; “Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa”; “Promozione delle nuove tecnologie”; partecipazione agli “Sport e alle “Dimensioni ricreative e culturali della vita”; “Dignità della vita” e “Prevenzione e gestione delle emergenze o situazioni post-emergenziale, legate anche alle crisi climatiche, ai conflitti armati e alle crisi umanitarie”. Sono le 8 priorità che emergono nella “Carta di Solfagnano”, che è stata adottata al termine del G7 Inclusione e Disabilità, che si è concluso ad Assisi e nella vicina Solfagnano.

Il documento sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri partecipanti

Si tratta di un corposo documento che partendo dal presupposto del “Diritto di tutti alla piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei nostri Paesi”, sintetizza gli impegni concreti presi dai ministri e dai Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. “In occasione della nostra riunione ministeriale a Solfagnano, che ha visto per la prima volta i ministri dei membri del G7 riunirsi per affrontare le attuali sfide del nostro tempo relative ai diritti e all’inclusione delle persone con disabilità – si legge nel testo -, abbiamo identificato i seguenti temi come prioritari”, per “garantire una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica per tutte le persone con disabilità”.

L'impegno dei firmatari

“Il nostro impegno – sottolineano i firmatari del testo – è orientato al raggiungimento e al mantenimento di un radicale cambiamento di prospettiva che mira a eliminare le barriere causate dalla società e a mettere le persone con disabilità al centro delle politiche di inclusione per massimizzare l’autonomia, l’indipendenza e sviluppare i talenti e le competenze in modo che tutti gli individui siano abilitati e supportati nel realizzare le proprie aspirazioni e desideri”. E nelle conclusioni, c’è l’impegno a tradurre “in azioni concrete” le priorità della “Carta di Solfagnano”, consapevoli che “non esauriscano tutte le questioni relative alla vita quotidiana delle persone con disabilità”. Da qui l’impegno a “continuare la discussione” nei prossimi incontri che si terranno sotto le presidenze del G7.]]>
https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-adottata-la-carta-di-solfagnano/feed/ 0
G7 inclusione e disabilità. Di Maolo: ‘segnale di un cambio di passo’ https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-di-maolo-segnale-di-un-cambio-di-passo/ https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-di-maolo-segnale-di-un-cambio-di-passo/#respond Thu, 17 Oct 2024 15:59:47 +0000 https://www.lavoce.it/?p=78028

Per la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, il G7 assisano (svoltosi dal 14-16 ottobre tra Assisi e Solfagnano ndr) in quanto “forum internazionale che riunisce i ministri di sette delle principali economie avanzate del mondo, dedicato ai temi della disabilità e dell’inclusione, è il segnale di un cambio di passo. Non ci attendiamo soluzioni, il giorno dopo, di tutti i problemi; ma questo G7 costituisce certamente l’avvio di un processo. Il fatto che per la prima volta le grandi economie del mondo mettano a tema l’inclusione e la disabilità dimostra la consapevolezza che un autentico sviluppo, integrale e sostenibile, si può realizzare solo garantendo la partecipazione di tutti alla vita sociale, politica ed economica di un Paese. Insomma, che occorre maturare logiche inclusive in ogni ambito”.

Economy of Francesco, al Serafico gettato il seme dell'economia inclusiva

Il pensiero va quindi a due anni fa, 24 settembre 2022, quando Assisi ha ospitato The Economy of Francesco e il Serafico è stato la sede del Comitato. “Molti dei nostri ragazzi – ricorda Di Maolo – già da allora dicevano: pensa se un giorno potessimo incontrare i Grandi della Terra e parlare con loro…”. Dei 12 villaggi di quell’evento, uno, ospitato al Serafico, era dedicato a disabilità, disuguaglianze, inclusione: “Sapere che a distanza di due anni, proprio qui dove è stato gettato quel seme dell’economia inclusiva di cui parla Francesco, questo sia divenuto tema dell’agenda anche dei grandi, ci emoziona”.

"Servono movimenti verticali e un'ondata orizzontale"

L’inclusione non si può ottenere solo con l’abbattimento di barriere architettoniche e l’elargizione di sussidi; servono “movimenti verticali e un’ondata orizzontale”. I primi – spiega – sono “le politiche degli Stati, le strategie per contrastare le discriminazioni e garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione civile, sociale e politica alla vita quotidiana”. Poi “c’è bisogno di un’ondata orizzontale, ossia un movimento di comunità e di prossimità finalizzato a creare condizioni che consentano di realizzarsi concretamente in quanto esseri umani, nonostante i limiti, in tutte le dimensioni dell’esistenza”. E non solo nelle “macro-aree: educazione; salute, intesa anche come cura e riabilitazione; lavoro”, ma anche in riferimento agli “altri diritti fondamentali, dallo sport alla cultura”.

Al Serafico “Accogliamo" uno degli eventi collaterali

Nella giornata di accoglienza delle delegazioni ministeriali, il Serafico ha ospitato “Accogliamo”, uno degli eventi collaterali del G7, trasformandosi in un laboratorio di esperienze collettive aperte al pubblico, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione attiva. In programma attività sportive e artistiche, coinvolgendo ragazzi con disabilità e non, artisti, sportivi e associazioni del territorio. Anzitutto la mototerapia con Vanni Oddera, uno dei massimi esponenti del freestyle motocross al mondo, che da quasi vent’anni fa sperimentare l’emozione della velocità e la libertà della moto a persone fragili.

Ad oggi sono oltre 60 mila i ragazzi con disabilità, i bimbi ospedalizzati e le persone con varie forme di autismo che hanno potuto condividere questa esperienza migliorando la propria qualità di vita. Poi il baskin, grazie alla collaborazione con Eisi (Ente italiano sport inclusivi), pensato per permettere alle persone, con disabilità e non, di giocare nella stessa squadra adattando le regole della pallacanestro tradizionale.

Giovanna P. Traversa   [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="78048,78049,78050,78051,78052,78053,78054,78055,78056,78057,78058,78059"]]]>

Per la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, il G7 assisano (svoltosi dal 14-16 ottobre tra Assisi e Solfagnano ndr) in quanto “forum internazionale che riunisce i ministri di sette delle principali economie avanzate del mondo, dedicato ai temi della disabilità e dell’inclusione, è il segnale di un cambio di passo. Non ci attendiamo soluzioni, il giorno dopo, di tutti i problemi; ma questo G7 costituisce certamente l’avvio di un processo. Il fatto che per la prima volta le grandi economie del mondo mettano a tema l’inclusione e la disabilità dimostra la consapevolezza che un autentico sviluppo, integrale e sostenibile, si può realizzare solo garantendo la partecipazione di tutti alla vita sociale, politica ed economica di un Paese. Insomma, che occorre maturare logiche inclusive in ogni ambito”.

Economy of Francesco, al Serafico gettato il seme dell'economia inclusiva

Il pensiero va quindi a due anni fa, 24 settembre 2022, quando Assisi ha ospitato The Economy of Francesco e il Serafico è stato la sede del Comitato. “Molti dei nostri ragazzi – ricorda Di Maolo – già da allora dicevano: pensa se un giorno potessimo incontrare i Grandi della Terra e parlare con loro…”. Dei 12 villaggi di quell’evento, uno, ospitato al Serafico, era dedicato a disabilità, disuguaglianze, inclusione: “Sapere che a distanza di due anni, proprio qui dove è stato gettato quel seme dell’economia inclusiva di cui parla Francesco, questo sia divenuto tema dell’agenda anche dei grandi, ci emoziona”.

"Servono movimenti verticali e un'ondata orizzontale"

L’inclusione non si può ottenere solo con l’abbattimento di barriere architettoniche e l’elargizione di sussidi; servono “movimenti verticali e un’ondata orizzontale”. I primi – spiega – sono “le politiche degli Stati, le strategie per contrastare le discriminazioni e garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione civile, sociale e politica alla vita quotidiana”. Poi “c’è bisogno di un’ondata orizzontale, ossia un movimento di comunità e di prossimità finalizzato a creare condizioni che consentano di realizzarsi concretamente in quanto esseri umani, nonostante i limiti, in tutte le dimensioni dell’esistenza”. E non solo nelle “macro-aree: educazione; salute, intesa anche come cura e riabilitazione; lavoro”, ma anche in riferimento agli “altri diritti fondamentali, dallo sport alla cultura”.

Al Serafico “Accogliamo" uno degli eventi collaterali

Nella giornata di accoglienza delle delegazioni ministeriali, il Serafico ha ospitato “Accogliamo”, uno degli eventi collaterali del G7, trasformandosi in un laboratorio di esperienze collettive aperte al pubblico, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione attiva. In programma attività sportive e artistiche, coinvolgendo ragazzi con disabilità e non, artisti, sportivi e associazioni del territorio. Anzitutto la mototerapia con Vanni Oddera, uno dei massimi esponenti del freestyle motocross al mondo, che da quasi vent’anni fa sperimentare l’emozione della velocità e la libertà della moto a persone fragili.

Ad oggi sono oltre 60 mila i ragazzi con disabilità, i bimbi ospedalizzati e le persone con varie forme di autismo che hanno potuto condividere questa esperienza migliorando la propria qualità di vita. Poi il baskin, grazie alla collaborazione con Eisi (Ente italiano sport inclusivi), pensato per permettere alle persone, con disabilità e non, di giocare nella stessa squadra adattando le regole della pallacanestro tradizionale.

Giovanna P. Traversa   [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="78048,78049,78050,78051,78052,78053,78054,78055,78056,78057,78058,78059"]]]>
https://www.lavoce.it/g7-inclusione-e-disabilita-di-maolo-segnale-di-un-cambio-di-passo/feed/ 0
All’Istituto Serafico una cena con pane e dolci preparati dai ragazzi https://www.lavoce.it/allistituto-serafico-una-cena-con-pane-e-dolci-preparati-dai-ragazzi/ https://www.lavoce.it/allistituto-serafico-una-cena-con-pane-e-dolci-preparati-dai-ragazzi/#respond Mon, 14 Oct 2024 11:11:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77976

Una cena speciale, fatta di sorrisi e gesti di gratitudine, ha illuminato il chiostro del Serafico di Assisi quando i ragazzi con disabilità hanno portato in tavola il pane preparato da loro e servito gli ospiti, in un clima di condivisione che ha saputo toccare i cuori di tutti. Un momento in cui l'Istituto guidato da Francesca Di Maolo ha voluto ringraziare chi, con il proprio impegno e la propria generosità, ha reso possibile il cammino di crescita e di inclusione dei ragazzi.

I ragazzi del Serafico hanno cucinato e servito ai tavoli

L’inclusione, infatti, è stata la vera protagonista della serata: non solo come concetto, ma anche come esperienza concreta, vissuta dai ragazzi attraverso il lavoro in cucina e il servizio ai tavoli. Un’esperienza che ha permesso loro di superare le difficoltà quotidiane e di dimostrare che, con il giusto sostegno, non esistono limiti invalicabili.

... e hanno preparato pane e dolci

Tra i momenti più emozionanti della serata, la preparazione del pane e dei dolci: sotto la guida del mastro panificatore Andrea Pioppi, i ragazzi del Serafico si sono cimentati in un’attività che, più di ogni altra, ha simboleggiato la loro partecipazione attiva e creativa. Pane fragrante e crostate deliziose sono stati serviti agli ospiti, divenendo un simbolo tangibile del percorso di crescita e inclusione che si realizza ogni giorno all’interno della struttura assisana. Servire a tavola, poi, è stato un ulteriore passo nel superamento dei limiti: un gesto che ha permesso ai ragazzi di sentirsi protagonisti, di mettersi alla prova e di ricevere il caloroso ringraziamento degli ospiti, tra cui i propri familiari, gli amici e i sostenitori del Serafico.

Francesca Di Maolo: "una cena per dire grazie"

La serata, infatti, è stata soprattutto un atto di gratitudine verso chi, negli anni, ha reso possibile tutto questo loro contribuendo a far sì che il Serafico rappresenti un luogo di crescita e di speranza per tanti bambini e ragazzi con disabilità. Come ha dichiarato la presidente Francesca Di Maolo, “questa cena è il nostro modo di dire grazie a chi ha reso possibile il cammino del Serafico. L’inclusione infatti non si limita a far partecipare, ma significa abbattere barriere, dare a ciascuno la possibilità di esprimersi e di partecipare alla vita. Grazie al sostegno della comunità, i ragazzi qui possono sentirsi parte integrante del mondo, superano i propri limiti e valorizzano le proprie capacità”.

Il rapporto tra la comunità e i ragazzi del Serafico

Il legame tra gratitudine e inclusione, infatti, al Serafico è molto profondo: da una parte la comunità che supporta e rende possibili i percorsi di crescita, dall’altra i ragazzi che, grazie a questo sostegno, possono vivere esperienze che permettono loro di scoprire nuove capacità e raggiungere traguardi impensabili.

I mostaccioli umbri fatti dai ragazzi donati agli ospiti

A chiusura della serata un dolce gesto ha suggellato questo significato di gratitudine e comunità, leitmotiv di tutto l'evento: agli ospiti sono stati donati i mostaccioli umbri, confezionati dai volontari del Serafico e dalle mamme di alcuni dei ragazzi. Questi dolci, legati alla tradizione francescana, ricordano il legame tra san Francesco e Jacopa dei Settesoli, l’amica a cui, negli ultimi giorni della sua vita, il santo chiese di portare i suoi mostaccioli preferiti: “Portami quei dolci che eri solita farmi a Roma,” le disse. Un simbolo di dolcezza e amicizia, dunque, che ha voluto celebrare, ancora una volta, il legame speciale tra il Serafico e la figura di san Francesco. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77985,77986,77987,77988"]]]>

Una cena speciale, fatta di sorrisi e gesti di gratitudine, ha illuminato il chiostro del Serafico di Assisi quando i ragazzi con disabilità hanno portato in tavola il pane preparato da loro e servito gli ospiti, in un clima di condivisione che ha saputo toccare i cuori di tutti. Un momento in cui l'Istituto guidato da Francesca Di Maolo ha voluto ringraziare chi, con il proprio impegno e la propria generosità, ha reso possibile il cammino di crescita e di inclusione dei ragazzi.

I ragazzi del Serafico hanno cucinato e servito ai tavoli

L’inclusione, infatti, è stata la vera protagonista della serata: non solo come concetto, ma anche come esperienza concreta, vissuta dai ragazzi attraverso il lavoro in cucina e il servizio ai tavoli. Un’esperienza che ha permesso loro di superare le difficoltà quotidiane e di dimostrare che, con il giusto sostegno, non esistono limiti invalicabili.

... e hanno preparato pane e dolci

Tra i momenti più emozionanti della serata, la preparazione del pane e dei dolci: sotto la guida del mastro panificatore Andrea Pioppi, i ragazzi del Serafico si sono cimentati in un’attività che, più di ogni altra, ha simboleggiato la loro partecipazione attiva e creativa. Pane fragrante e crostate deliziose sono stati serviti agli ospiti, divenendo un simbolo tangibile del percorso di crescita e inclusione che si realizza ogni giorno all’interno della struttura assisana. Servire a tavola, poi, è stato un ulteriore passo nel superamento dei limiti: un gesto che ha permesso ai ragazzi di sentirsi protagonisti, di mettersi alla prova e di ricevere il caloroso ringraziamento degli ospiti, tra cui i propri familiari, gli amici e i sostenitori del Serafico.

Francesca Di Maolo: "una cena per dire grazie"

La serata, infatti, è stata soprattutto un atto di gratitudine verso chi, negli anni, ha reso possibile tutto questo loro contribuendo a far sì che il Serafico rappresenti un luogo di crescita e di speranza per tanti bambini e ragazzi con disabilità. Come ha dichiarato la presidente Francesca Di Maolo, “questa cena è il nostro modo di dire grazie a chi ha reso possibile il cammino del Serafico. L’inclusione infatti non si limita a far partecipare, ma significa abbattere barriere, dare a ciascuno la possibilità di esprimersi e di partecipare alla vita. Grazie al sostegno della comunità, i ragazzi qui possono sentirsi parte integrante del mondo, superano i propri limiti e valorizzano le proprie capacità”.

Il rapporto tra la comunità e i ragazzi del Serafico

Il legame tra gratitudine e inclusione, infatti, al Serafico è molto profondo: da una parte la comunità che supporta e rende possibili i percorsi di crescita, dall’altra i ragazzi che, grazie a questo sostegno, possono vivere esperienze che permettono loro di scoprire nuove capacità e raggiungere traguardi impensabili.

I mostaccioli umbri fatti dai ragazzi donati agli ospiti

A chiusura della serata un dolce gesto ha suggellato questo significato di gratitudine e comunità, leitmotiv di tutto l'evento: agli ospiti sono stati donati i mostaccioli umbri, confezionati dai volontari del Serafico e dalle mamme di alcuni dei ragazzi. Questi dolci, legati alla tradizione francescana, ricordano il legame tra san Francesco e Jacopa dei Settesoli, l’amica a cui, negli ultimi giorni della sua vita, il santo chiese di portare i suoi mostaccioli preferiti: “Portami quei dolci che eri solita farmi a Roma,” le disse. Un simbolo di dolcezza e amicizia, dunque, che ha voluto celebrare, ancora una volta, il legame speciale tra il Serafico e la figura di san Francesco. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77985,77986,77987,77988"]]]>
https://www.lavoce.it/allistituto-serafico-una-cena-con-pane-e-dolci-preparati-dai-ragazzi/feed/ 0
San Francesco: sarà la Sicilia a portare l’olio per la lampada https://www.lavoce.it/san-francesco-sara-la-sicilia-a-portare-lolio-per-la-lampada/ https://www.lavoce.it/san-francesco-sara-la-sicilia-a-portare-lolio-per-la-lampada/#respond Wed, 02 Oct 2024 15:47:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77842 pellegrini di spalle sullo sfondo la basilica superiore di San Francesco ad Assisi

Nell’ottocentesimo anniversario dell’impressione delle stimmate ricevute a La Verna nel 1224, la città di san Francesco accoglie quest’anno i circa cinquemila pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Sicilia per le celebrazioni della festa di san Francesco, patrono d’Italia.

La Sicilia accenderà la lampada votiva

Così, a 21 anni di distanza dall’ultima volta, la Regione più grande d’Italia torna ad Assisi donando l’olio che alimenta la lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla tomba del Santo. Ad accenderla il 4 ottobre durante la celebrazione in basilica, presieduta da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana (diretta dalle ore 10 su Rai1), sarà il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in rappresentanza di tutto il popolo italiano.

Le parole delle autorità civili e religiose

“È molto bello questo tocco francescano del cristianesimo – sottolinea mons. Raspanti –, che incarna tre concetti su cui vorremmo concentrarci: pace, fraternità e creato. Queste sono le tre parole che sottolineeremo con la nostra partecipazione, valori di cui vorremmo riappropriarci nella nostra vita quotidiana come Chiesa”.

Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha parlato dell’olio che la Sicilia donerà come simbolo del lavoro della sua gente e come unione a san Francesco: “Questo atto, ricco di storia, è destinato a lasciare un segno profondo nella memoria collettiva della regione e dell’intera nazione, con l’impegno di costruire un futuro migliore, ispirato dai principi di giustizia e solidarietà che san Francesco ci ha insegnato”.

Mons. Domenico Sorrentino sottolinea da parte sua che quest’anno la festa di san Francesco “ci riporta al cuore del Vangelo: la croce. La croce come espressione dell’amore radicale quale è stato vissuto da Cristo sul Golgota: Francesco si immedesimò con lui, ricevendone anche i segni della Passione nel corpo. Ricordarlo ci fa bene, ci aiuta a portare le inevitabili croci quotidiane, ma soprattutto a diventare sempre più capaci di dare la nostra vita per i fratelli. È la sfida del Vangelo, da vivere e da annunciare”.

La sindaca di Assisi Stefania Proietti tiene a dare il benvenuto “ai nostri amici della Sicilia, ai primi cittadini e alle loro Amministrazioni, sottolineando la vocazione di Assisi, una città messaggio e speciale nell’accoglienza, portatrice di valori universali come la fraternità, la pace e il dialogo”.

Di “attualità e bellezza del messaggio del Poverello” ha parlato fra Massimo Travascio, Custode della Porziuncola. “La partecipazione della Regione Sicilia – ha detto – si traduce in un segno di apertura universale, solidale e rispettosa, in armonia con la fraternità, autentica profezia per l’oggi. È fondamentale, sull’esempio di san Francesco, una scelta di ‘minorità’, schierandosi al fianco delle vittime delle ingiustizie derivanti dai diversi conflitti di cui siamo testimoni e sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune”.

Infine, il custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, sottolinea la capacità di accogliere, di “fare spazio all’altro”, della Sicilia, nonostante le difficoltà che ciò comporta. “Mi piace pensare che nel nome e nello stile di san Francesco d’Assisi, uomo fraterno e accogliente per eccellenza, questa ospitalità viene ricambiata agli amici siciliani, così numerosi in questi giorni ad Assisi. Essi ci faranno dono, semplicemente con la loro presenza, di questa ricchezza creatasi in secoli di incontri: e questo scambio, ancora una volta, sarà arricchimento reciproco nella consapevolezza che i valori essenziali nella vita sono proprio le persone”.

Andrea Rossi

Calendario degli eventi e delle celebrazioni

Giovedì 3 ottobre, alle ore 11, si tiene nella basilica di Santa Maria degli Angeli la messa del “Transito” presieduta da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria. Alle 15 al santuario della Spogliazione, i vescovi siciliani incontrano mons. Domenico Sorrentino. Alle 17.30 a Santa Maria degli Angeli, l’accoglienza delle autorità civili. Nella stessa sede, alle ore 21.30, la veglia con i giovani.

Venerdì 4 ottobre, alle ore 10 e in diretta su Rai1, la celebrazione eucaristica nella basilica superiore di San Francesco presieduta da Mons. Antonino Raspanti, presidente della Conferenza episcopale siciliana. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, accende la lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dalla Regione Sicilia. Alle 11.30, dalla loggia del Sacro Convento, il saluto di fra Carlos A. Trovarelli, ministro generale dei Conventuali, e i messaggi istituzionali all’Italia con i saluti delle autorità; in rappresentanza del Governo presenzia il poeta Davide Rondoni. Alle ore 16, in basilica inferiore mons.

Guglielmo Giombanco, segretario della Conferenza episcopale siciliana, presiede i vespri pontificali; segue la processione alla chiesa superiore, e la benedizione all’Italia con la Chartula dal cupolino della basilica da parte di mons. Sorrentino.

]]>
pellegrini di spalle sullo sfondo la basilica superiore di San Francesco ad Assisi

Nell’ottocentesimo anniversario dell’impressione delle stimmate ricevute a La Verna nel 1224, la città di san Francesco accoglie quest’anno i circa cinquemila pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Sicilia per le celebrazioni della festa di san Francesco, patrono d’Italia.

La Sicilia accenderà la lampada votiva

Così, a 21 anni di distanza dall’ultima volta, la Regione più grande d’Italia torna ad Assisi donando l’olio che alimenta la lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla tomba del Santo. Ad accenderla il 4 ottobre durante la celebrazione in basilica, presieduta da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana (diretta dalle ore 10 su Rai1), sarà il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in rappresentanza di tutto il popolo italiano.

Le parole delle autorità civili e religiose

“È molto bello questo tocco francescano del cristianesimo – sottolinea mons. Raspanti –, che incarna tre concetti su cui vorremmo concentrarci: pace, fraternità e creato. Queste sono le tre parole che sottolineeremo con la nostra partecipazione, valori di cui vorremmo riappropriarci nella nostra vita quotidiana come Chiesa”.

Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, ha parlato dell’olio che la Sicilia donerà come simbolo del lavoro della sua gente e come unione a san Francesco: “Questo atto, ricco di storia, è destinato a lasciare un segno profondo nella memoria collettiva della regione e dell’intera nazione, con l’impegno di costruire un futuro migliore, ispirato dai principi di giustizia e solidarietà che san Francesco ci ha insegnato”.

Mons. Domenico Sorrentino sottolinea da parte sua che quest’anno la festa di san Francesco “ci riporta al cuore del Vangelo: la croce. La croce come espressione dell’amore radicale quale è stato vissuto da Cristo sul Golgota: Francesco si immedesimò con lui, ricevendone anche i segni della Passione nel corpo. Ricordarlo ci fa bene, ci aiuta a portare le inevitabili croci quotidiane, ma soprattutto a diventare sempre più capaci di dare la nostra vita per i fratelli. È la sfida del Vangelo, da vivere e da annunciare”.

La sindaca di Assisi Stefania Proietti tiene a dare il benvenuto “ai nostri amici della Sicilia, ai primi cittadini e alle loro Amministrazioni, sottolineando la vocazione di Assisi, una città messaggio e speciale nell’accoglienza, portatrice di valori universali come la fraternità, la pace e il dialogo”.

Di “attualità e bellezza del messaggio del Poverello” ha parlato fra Massimo Travascio, Custode della Porziuncola. “La partecipazione della Regione Sicilia – ha detto – si traduce in un segno di apertura universale, solidale e rispettosa, in armonia con la fraternità, autentica profezia per l’oggi. È fondamentale, sull’esempio di san Francesco, una scelta di ‘minorità’, schierandosi al fianco delle vittime delle ingiustizie derivanti dai diversi conflitti di cui siamo testimoni e sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune”.

Infine, il custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, sottolinea la capacità di accogliere, di “fare spazio all’altro”, della Sicilia, nonostante le difficoltà che ciò comporta. “Mi piace pensare che nel nome e nello stile di san Francesco d’Assisi, uomo fraterno e accogliente per eccellenza, questa ospitalità viene ricambiata agli amici siciliani, così numerosi in questi giorni ad Assisi. Essi ci faranno dono, semplicemente con la loro presenza, di questa ricchezza creatasi in secoli di incontri: e questo scambio, ancora una volta, sarà arricchimento reciproco nella consapevolezza che i valori essenziali nella vita sono proprio le persone”.

Andrea Rossi

Calendario degli eventi e delle celebrazioni

Giovedì 3 ottobre, alle ore 11, si tiene nella basilica di Santa Maria degli Angeli la messa del “Transito” presieduta da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria. Alle 15 al santuario della Spogliazione, i vescovi siciliani incontrano mons. Domenico Sorrentino. Alle 17.30 a Santa Maria degli Angeli, l’accoglienza delle autorità civili. Nella stessa sede, alle ore 21.30, la veglia con i giovani.

Venerdì 4 ottobre, alle ore 10 e in diretta su Rai1, la celebrazione eucaristica nella basilica superiore di San Francesco presieduta da Mons. Antonino Raspanti, presidente della Conferenza episcopale siciliana. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, accende la lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dalla Regione Sicilia. Alle 11.30, dalla loggia del Sacro Convento, il saluto di fra Carlos A. Trovarelli, ministro generale dei Conventuali, e i messaggi istituzionali all’Italia con i saluti delle autorità; in rappresentanza del Governo presenzia il poeta Davide Rondoni. Alle ore 16, in basilica inferiore mons.

Guglielmo Giombanco, segretario della Conferenza episcopale siciliana, presiede i vespri pontificali; segue la processione alla chiesa superiore, e la benedizione all’Italia con la Chartula dal cupolino della basilica da parte di mons. Sorrentino.

]]>
https://www.lavoce.it/san-francesco-sara-la-sicilia-a-portare-lolio-per-la-lampada/feed/ 0
È nata la Fondazione “Economy of Francesco” https://www.lavoce.it/e-nata-la-fondazione-economy-of-francesco/ https://www.lavoce.it/e-nata-la-fondazione-economy-of-francesco/#respond Tue, 24 Sep 2024 14:36:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77803

“Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”. Sono questi gli scopi della nuova Fondazione “The Economy of Francesco” istituita formalmente nel pomeriggio del 23 settembre 2024.

La Fondazione “Economy of Francesco"

La Fondazione, che risponde allo schema giuridico della fondazione di partecipazione, è costituita, su indirizzo e ispirazione del Santo Padre, dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dall'Associazione Internazionale per una Economia di Comunione, dall’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi. Con una lettera del 5 dicembre 2023, papa Francesco ha affidato al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, e ai membri del Comitato EoF, Luigino Bruni e Francesca Di Maolo, il compito di custodire il “processo avviato, andando a definire la nuova struttura organizzativa che farà da centro di coordinamento e di animazione di tutto ciò che Economy of Francesco sta già vivendo nelle imprese, nelle università, nel mondo”, con l’affiancamento del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo umano integrale. Dopo alcuni mesi di lavoro, ascolto e discernimento, lunedì 23 l’atto costitutivo della Fondazione alla presenza dei tre fondatori che domani, mercoledì 25 settembre incontreranno papa Francesco. All’udienza parteciperanno, oltre ai fondatori, un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale della Fondazione, già a lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

Mons. Sorrentino: “Entriamo nel vivo di un percorso che non si è mai fermato"

“Con la costituzione formale di The Economy of Francesco entriamo nel vivo di un cammino che non si è mai fermato. Da oggi i giovani di EoF – spiega il Vescovo di Assisi e presidente della Fondazione – diventano ufficialmente protagonisti di questo percorso che vuole entrare nelle Università, nelle imprese e nel mondo della cooperazione affinché la cultura economica dominante lasci il posto a un nuovo pensiero che abbia a cuore la persona, i suoi carismi, l’ambiente e il territorio, piuttosto che il mero profitto. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la cura e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e la custodia della casa comune sono elementi da cui neanche gli imprenditori possono prescindere. Il compito di EoF è proprio questo – aggiunge il presidente – far comprendere e diffondere un pensiero economico differente che racchiuda i valori di prossimità, circolarità, sussidiarietà, etica, fraternità ed equità”.

Soddisfazione del vicepresidente della Fondazione Luigino Bruni

Soddisfazione sul nuovo avvio è stata espressa anche dal vicepresidente della Fondazione, Luigino Bruni. “Siamo molto lieti di poter dare il nostro contributo concreto, e sussidiario, ai giovani che hanno risposto alla chiamata di Papa Francesco, e sostenere con i nostri ‘sogni’ di adulti le ‘visioni’ dei giovani” (profeta Gioele). A oltre 5 anni dal lancio di EoF, oggi c’è bisogno di una seconda generazione di giovani economisti che continuino la corsa verso una nuova economia, affiancandosi ai giovani che corrono già: la Fondazione è un aiuto concreto per questo”.

Francesca Di Maolo: “Diamo il via ad un nuovo cammino per mettere al centro la dignità umana"

“Siamo onorati di essere stati chiamati a custodire il processo avviato dal Pontefice con ‘Economy of Francesco’ – ha detto il presidente dell’Istituto Serafico Francesca Di Maolo - ed è con emozione e speranza che oggi, con la nascita della Fondazione Eof, diamo il via a un nuovo cammino, una tappa fondamentale per costruire un'economia capace di mettere al centro la dignità umana, i più fragili e la cura del creato. Da promotori di questo progetto – ha aggiunto - ci impegneremo fin da subito a sostenere un'economia inclusiva, giusta e sostenibile, che sappia davvero accogliere e difendere la vita in ogni sua forma. La nascita di questa Fondazione è un segno di speranza per un cambiamento reale che, partendo dai più giovani, non escluda più nessuno e possa prendersi cura del creato e della salute di tutti”.

Le iniziative di "Economy of Francesco"

Era il 2019 quando papa Francesco chiamava i giovani economisti, imprenditori e change makers del mondo ad avviare un processo di cambiamento per ri-animare l’economia. Da allora, numerose sono state le iniziative che hanno contraddistinto il movimento di pensiero e prassi Economy of Francesco, coinvolgendo migliaia di giovani di tutto il mondo impegnati a testimoniare e promuovere un’economia amica della terra, un’economia di pace, un’economia della vita. Centinaia le conferenze, decine di pubblicazioni, oltre 50 progetti di ricerca, 10 scuole estive in tutto il mondo, decine di startup, 12 villaggi tematici, circa 50 hub locali. Nel 2022 l’evento in presenza ad Assisi e il Patto con Papa Francesco. Alla luce degli ideali sanciti nel Patto, l’ente si muoverà su tre principali aree di intervento: studio e ricerca; impresa e innovazione; formazione e cultura.

V EoF Global Gathering in diretta streaming

Nel pomeriggio del 25 settembre alle 18 in programma il V EoF Global Gathering in diretta streaming sul canale youtube di EoF. Durante il tradizionale evento annuale di aggiornamento e condivisione, sarà anche possibile ascoltare le parole che Papa Francesco rivolgerà ai giovani.]]>

“Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”. Sono questi gli scopi della nuova Fondazione “The Economy of Francesco” istituita formalmente nel pomeriggio del 23 settembre 2024.

La Fondazione “Economy of Francesco"

La Fondazione, che risponde allo schema giuridico della fondazione di partecipazione, è costituita, su indirizzo e ispirazione del Santo Padre, dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dall'Associazione Internazionale per una Economia di Comunione, dall’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi. Con una lettera del 5 dicembre 2023, papa Francesco ha affidato al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, e ai membri del Comitato EoF, Luigino Bruni e Francesca Di Maolo, il compito di custodire il “processo avviato, andando a definire la nuova struttura organizzativa che farà da centro di coordinamento e di animazione di tutto ciò che Economy of Francesco sta già vivendo nelle imprese, nelle università, nel mondo”, con l’affiancamento del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo umano integrale. Dopo alcuni mesi di lavoro, ascolto e discernimento, lunedì 23 l’atto costitutivo della Fondazione alla presenza dei tre fondatori che domani, mercoledì 25 settembre incontreranno papa Francesco. All’udienza parteciperanno, oltre ai fondatori, un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale della Fondazione, già a lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

Mons. Sorrentino: “Entriamo nel vivo di un percorso che non si è mai fermato"

“Con la costituzione formale di The Economy of Francesco entriamo nel vivo di un cammino che non si è mai fermato. Da oggi i giovani di EoF – spiega il Vescovo di Assisi e presidente della Fondazione – diventano ufficialmente protagonisti di questo percorso che vuole entrare nelle Università, nelle imprese e nel mondo della cooperazione affinché la cultura economica dominante lasci il posto a un nuovo pensiero che abbia a cuore la persona, i suoi carismi, l’ambiente e il territorio, piuttosto che il mero profitto. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la cura e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e la custodia della casa comune sono elementi da cui neanche gli imprenditori possono prescindere. Il compito di EoF è proprio questo – aggiunge il presidente – far comprendere e diffondere un pensiero economico differente che racchiuda i valori di prossimità, circolarità, sussidiarietà, etica, fraternità ed equità”.

Soddisfazione del vicepresidente della Fondazione Luigino Bruni

Soddisfazione sul nuovo avvio è stata espressa anche dal vicepresidente della Fondazione, Luigino Bruni. “Siamo molto lieti di poter dare il nostro contributo concreto, e sussidiario, ai giovani che hanno risposto alla chiamata di Papa Francesco, e sostenere con i nostri ‘sogni’ di adulti le ‘visioni’ dei giovani” (profeta Gioele). A oltre 5 anni dal lancio di EoF, oggi c’è bisogno di una seconda generazione di giovani economisti che continuino la corsa verso una nuova economia, affiancandosi ai giovani che corrono già: la Fondazione è un aiuto concreto per questo”.

Francesca Di Maolo: “Diamo il via ad un nuovo cammino per mettere al centro la dignità umana"

“Siamo onorati di essere stati chiamati a custodire il processo avviato dal Pontefice con ‘Economy of Francesco’ – ha detto il presidente dell’Istituto Serafico Francesca Di Maolo - ed è con emozione e speranza che oggi, con la nascita della Fondazione Eof, diamo il via a un nuovo cammino, una tappa fondamentale per costruire un'economia capace di mettere al centro la dignità umana, i più fragili e la cura del creato. Da promotori di questo progetto – ha aggiunto - ci impegneremo fin da subito a sostenere un'economia inclusiva, giusta e sostenibile, che sappia davvero accogliere e difendere la vita in ogni sua forma. La nascita di questa Fondazione è un segno di speranza per un cambiamento reale che, partendo dai più giovani, non escluda più nessuno e possa prendersi cura del creato e della salute di tutti”.

Le iniziative di "Economy of Francesco"

Era il 2019 quando papa Francesco chiamava i giovani economisti, imprenditori e change makers del mondo ad avviare un processo di cambiamento per ri-animare l’economia. Da allora, numerose sono state le iniziative che hanno contraddistinto il movimento di pensiero e prassi Economy of Francesco, coinvolgendo migliaia di giovani di tutto il mondo impegnati a testimoniare e promuovere un’economia amica della terra, un’economia di pace, un’economia della vita. Centinaia le conferenze, decine di pubblicazioni, oltre 50 progetti di ricerca, 10 scuole estive in tutto il mondo, decine di startup, 12 villaggi tematici, circa 50 hub locali. Nel 2022 l’evento in presenza ad Assisi e il Patto con Papa Francesco. Alla luce degli ideali sanciti nel Patto, l’ente si muoverà su tre principali aree di intervento: studio e ricerca; impresa e innovazione; formazione e cultura.

V EoF Global Gathering in diretta streaming

Nel pomeriggio del 25 settembre alle 18 in programma il V EoF Global Gathering in diretta streaming sul canale youtube di EoF. Durante il tradizionale evento annuale di aggiornamento e condivisione, sarà anche possibile ascoltare le parole che Papa Francesco rivolgerà ai giovani.]]>
https://www.lavoce.it/e-nata-la-fondazione-economy-of-francesco/feed/ 0
Assisi, l’anteprima mondiale della mostra immersiva “The Canticle” https://www.lavoce.it/assisi-lanteprima-mondiale-della-mostra-immersiva-the-canticle/ https://www.lavoce.it/assisi-lanteprima-mondiale-della-mostra-immersiva-the-canticle/#respond Fri, 26 Jul 2024 12:59:29 +0000 https://www.lavoce.it/?p=77222 Sullo sfondo le parte delle stanza dove è prioiettata l'immaginbe di fra Brustegnhi che canta a braccia aperte, nei due schermi laterali immagini di natura. in primo piano teste di spalle di persone presente scure

Un inno universale di lode dedicato a San Francesco per la creazione, che prende vita attraverso un'esperienza con immagini straordinarie innovative e musica coinvolgente, il tutto arricchito dalla voce di frate Alessandro Brustenghi. Un’esperienza immersiva unica per celebrare la vita e la pace che tanto professava il Poverello d’Assisi.

La mostra ad Assisi “The Canticle"

In questo consiste “The Canticle - An immersive experience into St. Francis' celebration of life and peace”, la mostra, in programma nello storico sito medievale di Palazzo Monte Frumentario di Assisi dal 25 luglio al 31 dicembre 2024, ideata per celebrare l'800esimo anniversario del completamento del Cantico delle creature di San Francesco del 1225. Si tratta di un vero e proprio viaggio emozionante, della durata di 30 minuti, che presenta oltre 650 metri quadrati di proiezioni su 5 schermi, amplificati da una sonorità avvolgente e d’impatto.

L'ideazione del compositore musicale André Ripa

The Canticle è l'impresa creativa del compositore musicale André Ripa (ha pubblicato diversi album presenti su Spotify e altre piattaforme, spaziando dai generi orchestrali a quelli pop. È proprietario della piattaforma artistica Spirit Musique con cui ha realizzato eventi musicali dal vivo sia in Europa che in Nord America) ed è prodotto dalla sua compagnia statunitense, San Francesco Productions srl, con sede in California. È il frutto di una collaborazione internazionale italo-statunitense con il pluripremiato studio cinematografico Daring House di Roma del direttore creativo Stefano Casertano (artista visuale e regista cinematografico che lavora tra Roma e Berlino. Il suo ultimo film in realtà virtuale, Tales of the march, è stato presentato all’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia), che ne ha curato la direzione e la parte di produzione cinematografica immersiva.

Il contributo della voce di fra Alessandro Brustenghi

La voce che accompagna questo viaggio è quella del perugino Frate Alessandro Brustenghi, religioso e tenore italiano dell'Ordine dei Frati minori, primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una delle principali etichette discografiche mondiali, la Decca Records della Universal Music.

Gli 800 anni del Cantico delle Creature

Assisi è la prima tappa di questo progetto che proseguirà in altre località a partire dalla città gemella di San Francisco, sempre per celebrare gli ottocento anni del Cantico di Frate Sole. Noto anche come Cantico delle Creature, il salmo invita i cuori delle persone ad aprirsi in segno di gratitudine per tutta la Creazione di Dio e questa mostra contribuisce alla diffusione a livello internazionale di questo messaggio che, soprattutto oggi, assume una valenza universale cui offrire sempre maggiore risonanza.

La collaborazione tra l'Italia e gli Stati Uniti

The Canticle diventa così un’ulteriore opportunità di internazionalizzazione della città di Assisi e del territorio di Perugia nella sua complessità, in quanto, oltre a diventare un'attività che arricchisce l’offerta culturale della città sia per i residenti che per i turisti italiani e stranieri, è il risultato di una proficua collaborazione tra l’Italia con Roma e Perugia e la California con San Francisco.

L'inaugurazione della mostra

La mostraè stata inaugurata giovedì 25 luglio alla presenza di André Ripa e della moglie Gianna Piccardo, di Stefano Casertano, di frate Alessandro Brustenghi, della sindaca di Assisi Stefania Proietti, dell’assessore al turismo di Assisi Fabrizio Leggio e della consigliera comunale di Assisi Marylena Massini. “Siamo stati veramente toccati nel cuore e per questo vi ringrazio perché con questa mostra le tante persone che verranno qui riceveranno un grande dono”, è quanto affermato da Stefania Proietti rivolgendosi agli ideatori appena terminata la proiezione della mostra. “È un’esperienza – ha proseguito – da cui si esce arricchiti. Questo progetto ci è subito piaciuto, lo abbiamo patrocinato ed appoggiato perché si è armonizzato con la ricchezza spirituale di Assisi. Non a caso la mostra è situata all’interno di uno dei patrimoni più belli che abbiamo che è palazzo Monte Frumentario. Invito tutti a venirla a vedere per arricchirsi di questa esperienza che ci introduce all’ottavo centenario del Cantico delle Creature”. “Questa mostra – ha spiegato André Ripa – è la prima parte di un progetto che durerà 3 anni, fino al 2026. Sto progettando un grande evento immersivo live che parlerà della vita di San Francesco. Sogno di produrlo dal vivo con proiezioni e orchestra, magari anche ad Assisi. Voglio ringraziare Stefano Casertano, che ha curato la direzione e la parte di produzione cinematografica immersiva, e Frate Alessandro per il suo prezioso contributo canoro”. “Questo lavoro – ha replicato Stefano Casertano - è qualcosa di molto diverso dal solito. Sia l'Ordine dei Frati Minori che la città di Assisi con questo progetto hanno qualcosa di unico. Questa non è la riproduzione del Cantico delle Creature ma l’interpretazione poetica di una poesia, per questo la mostra unisce delle parti raccontate ad altre quasi mistiche”. “Questa mostra ci aiuta a ritornare alle radici del Cantico delle Creature, - ha rimarcato infine Frate Alessandro – che è parte integrante della nostra cultura, sia umana, che territoriale, che spirituale. Francesco ci dà una visione bellissima di quella che è la nostra casa comune, come la chiama il nostro Papa, per cui visitare questo evento significa rileggere, con occhi e udito moderni, una visione bella, fresca ed innovativa di quello che da sempre il Signore ci ha consegnato e che Francesco ha voluto regalare all'interno mondo”.

Orari e biglietti

La mostra resterà aperta nei seguenti giorni: dal martedì al giovedì dalle 14.30 alle 19.30; dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.30. È possibile prenotare l’ingresso su Ticket Italia (ticketitalia.com) o telefonando al numero 0743 222889. Il costo dei biglietti è di 12 euro + prevendita (intero); 10 euro + prevendita (over 65, studenti universitari, insegnanti di ogni ordine e grado, membri di gruppi da più di 6 persone); 8 euro + prevendita (residenti del comune di Assisi, bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, membri del clero, membri delle forze dell'ordine, membri della soprintendenza e ministero della cultura, tessera Icom e Icrom, turisti con tour operator affiliati); gratuito (bambini sotto i 6 anni, visitatori con disabilità o invalidità e accompagnatore). [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77229,77230,77231"]]]>
Sullo sfondo le parte delle stanza dove è prioiettata l'immaginbe di fra Brustegnhi che canta a braccia aperte, nei due schermi laterali immagini di natura. in primo piano teste di spalle di persone presente scure

Un inno universale di lode dedicato a San Francesco per la creazione, che prende vita attraverso un'esperienza con immagini straordinarie innovative e musica coinvolgente, il tutto arricchito dalla voce di frate Alessandro Brustenghi. Un’esperienza immersiva unica per celebrare la vita e la pace che tanto professava il Poverello d’Assisi.

La mostra ad Assisi “The Canticle"

In questo consiste “The Canticle - An immersive experience into St. Francis' celebration of life and peace”, la mostra, in programma nello storico sito medievale di Palazzo Monte Frumentario di Assisi dal 25 luglio al 31 dicembre 2024, ideata per celebrare l'800esimo anniversario del completamento del Cantico delle creature di San Francesco del 1225. Si tratta di un vero e proprio viaggio emozionante, della durata di 30 minuti, che presenta oltre 650 metri quadrati di proiezioni su 5 schermi, amplificati da una sonorità avvolgente e d’impatto.

L'ideazione del compositore musicale André Ripa

The Canticle è l'impresa creativa del compositore musicale André Ripa (ha pubblicato diversi album presenti su Spotify e altre piattaforme, spaziando dai generi orchestrali a quelli pop. È proprietario della piattaforma artistica Spirit Musique con cui ha realizzato eventi musicali dal vivo sia in Europa che in Nord America) ed è prodotto dalla sua compagnia statunitense, San Francesco Productions srl, con sede in California. È il frutto di una collaborazione internazionale italo-statunitense con il pluripremiato studio cinematografico Daring House di Roma del direttore creativo Stefano Casertano (artista visuale e regista cinematografico che lavora tra Roma e Berlino. Il suo ultimo film in realtà virtuale, Tales of the march, è stato presentato all’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia), che ne ha curato la direzione e la parte di produzione cinematografica immersiva.

Il contributo della voce di fra Alessandro Brustenghi

La voce che accompagna questo viaggio è quella del perugino Frate Alessandro Brustenghi, religioso e tenore italiano dell'Ordine dei Frati minori, primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una delle principali etichette discografiche mondiali, la Decca Records della Universal Music.

Gli 800 anni del Cantico delle Creature

Assisi è la prima tappa di questo progetto che proseguirà in altre località a partire dalla città gemella di San Francisco, sempre per celebrare gli ottocento anni del Cantico di Frate Sole. Noto anche come Cantico delle Creature, il salmo invita i cuori delle persone ad aprirsi in segno di gratitudine per tutta la Creazione di Dio e questa mostra contribuisce alla diffusione a livello internazionale di questo messaggio che, soprattutto oggi, assume una valenza universale cui offrire sempre maggiore risonanza.

La collaborazione tra l'Italia e gli Stati Uniti

The Canticle diventa così un’ulteriore opportunità di internazionalizzazione della città di Assisi e del territorio di Perugia nella sua complessità, in quanto, oltre a diventare un'attività che arricchisce l’offerta culturale della città sia per i residenti che per i turisti italiani e stranieri, è il risultato di una proficua collaborazione tra l’Italia con Roma e Perugia e la California con San Francisco.

L'inaugurazione della mostra

La mostraè stata inaugurata giovedì 25 luglio alla presenza di André Ripa e della moglie Gianna Piccardo, di Stefano Casertano, di frate Alessandro Brustenghi, della sindaca di Assisi Stefania Proietti, dell’assessore al turismo di Assisi Fabrizio Leggio e della consigliera comunale di Assisi Marylena Massini. “Siamo stati veramente toccati nel cuore e per questo vi ringrazio perché con questa mostra le tante persone che verranno qui riceveranno un grande dono”, è quanto affermato da Stefania Proietti rivolgendosi agli ideatori appena terminata la proiezione della mostra. “È un’esperienza – ha proseguito – da cui si esce arricchiti. Questo progetto ci è subito piaciuto, lo abbiamo patrocinato ed appoggiato perché si è armonizzato con la ricchezza spirituale di Assisi. Non a caso la mostra è situata all’interno di uno dei patrimoni più belli che abbiamo che è palazzo Monte Frumentario. Invito tutti a venirla a vedere per arricchirsi di questa esperienza che ci introduce all’ottavo centenario del Cantico delle Creature”. “Questa mostra – ha spiegato André Ripa – è la prima parte di un progetto che durerà 3 anni, fino al 2026. Sto progettando un grande evento immersivo live che parlerà della vita di San Francesco. Sogno di produrlo dal vivo con proiezioni e orchestra, magari anche ad Assisi. Voglio ringraziare Stefano Casertano, che ha curato la direzione e la parte di produzione cinematografica immersiva, e Frate Alessandro per il suo prezioso contributo canoro”. “Questo lavoro – ha replicato Stefano Casertano - è qualcosa di molto diverso dal solito. Sia l'Ordine dei Frati Minori che la città di Assisi con questo progetto hanno qualcosa di unico. Questa non è la riproduzione del Cantico delle Creature ma l’interpretazione poetica di una poesia, per questo la mostra unisce delle parti raccontate ad altre quasi mistiche”. “Questa mostra ci aiuta a ritornare alle radici del Cantico delle Creature, - ha rimarcato infine Frate Alessandro – che è parte integrante della nostra cultura, sia umana, che territoriale, che spirituale. Francesco ci dà una visione bellissima di quella che è la nostra casa comune, come la chiama il nostro Papa, per cui visitare questo evento significa rileggere, con occhi e udito moderni, una visione bella, fresca ed innovativa di quello che da sempre il Signore ci ha consegnato e che Francesco ha voluto regalare all'interno mondo”.

Orari e biglietti

La mostra resterà aperta nei seguenti giorni: dal martedì al giovedì dalle 14.30 alle 19.30; dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.30. È possibile prenotare l’ingresso su Ticket Italia (ticketitalia.com) o telefonando al numero 0743 222889. Il costo dei biglietti è di 12 euro + prevendita (intero); 10 euro + prevendita (over 65, studenti universitari, insegnanti di ogni ordine e grado, membri di gruppi da più di 6 persone); 8 euro + prevendita (residenti del comune di Assisi, bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, membri del clero, membri delle forze dell'ordine, membri della soprintendenza e ministero della cultura, tessera Icom e Icrom, turisti con tour operator affiliati); gratuito (bambini sotto i 6 anni, visitatori con disabilità o invalidità e accompagnatore). [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="77229,77230,77231"]]]>
https://www.lavoce.it/assisi-lanteprima-mondiale-della-mostra-immersiva-the-canticle/feed/ 0
Museo della Memoria. Da Assisi a Firenze sui passi di Gino Bartali https://www.lavoce.it/museo-della-memoria-da-assisi-a-firenze-sui-passi-di-gino-bartali/ https://www.lavoce.it/museo-della-memoria-da-assisi-a-firenze-sui-passi-di-gino-bartali/#respond Wed, 26 Jun 2024 08:25:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76821 Foto di gruppo dei ciclisti davanti all'ingresso del vescovado dove si trova il museo della memeoria di Assisi

Grande emozione martedì 25 giugno mattina al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944, quando un gruppo di 45 ciclisti della Bartali – Youth Association in Movement, provenienti da 8 paesi diversi (Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Italia, Brasile, Argentina e Israele) è partito in direzione Firenze.

Un pellegrinaggio di pace, amore e speranza

La missione di questo pellegrinaggio, tra Assisi e il capoluogo toscano, è unire le persone attraverso la passione del ciclismo, portando un messaggio di pace, amore e speranza, ispirandosi all'esempio di Gino Bartali, ricordato all'interno del Museo e arrivando a Firenze, proprio a pochi giorni della grande partenza del Tour de France.

Tra i partecipanti alcuni giovani del kibbutz Nachal Oz scampati al massacro del 7 ottobre

I ciclisti, 32 adulti e 13 ragazzi - tra cui 5 giovani tra i 13 e i 17 anni che arrivano dal Kibbutz Nachal Oz, sopravvissuti al massacro del 7 ottobre - percorreranno il tragitto compiuto tante volte da Gino Bartali per trasportare i documenti falsi per salvare gli ebrei. Prima della partenza, accolti e accompagnati dalla ideatrice e curatrice, Marina Rosati, hanno visitato l'esposizione e donato una bicicletta, carrozzata Bartali, al Museo.

Le parole del fondatore dell'associazione Ran Margaliot e del sindaco Stefania Proietti

Ran Margaliot, il fondatore dell'associazione, ha sottolineato come lo sport e questo viaggio in particolare, per i giovani scampati all'attacco terroristico di ottobre, sia un modo per elaborare quanto è accaduto. “Assisi è stata, è e sarà sempre la vostra casa”, il saluto del sindaco Stefania Proietti. “Portate con voi questo messaggio di pace e solidarietà e fratellanza e aiutateci a far diventare sempre più Assisi una città di pace e la città di tutti. Partite da qui portando nel cuore lo spirito di Assisi”.

Il saluto del vicario don jean Claude Hazoumé

A portare il saluto del vescovo monsignor Domenico Sorrentino è stato il vicario generale della diocesi don Jean Claude Hazoumé, che ha ricordato come “Bartali si sia messo al servizio di un bene superiore. Anche voi seguite questi esempi: auguri e buon cammino a tutti”.

Gioia Bartali: Assisi è la mia seconda casa, qui sento vicino mio nonno

Presente anche la nipote di Gino, Gioia Bartali che ha sottolineato che "non c’è un posto come Assisi in cui io senta mio nonno: è la mia seconda casa e qui lo sento vicino. Ogni volta che vi rivedo per me è una grande gioia, a voi mi legano tanti ricordi. In questi anni in cui partecipato a incontri pubblici o a iniziative nelle scuole mi sono resa conto di quanto sia amato mio nonno, innanzitutto come sportivo ma poi, venendo a conoscenza di quello che ha fatto, aumenta l'affetto per l'uomo". Bartali Youth in Movement è una fondazione no-profit fondata dall'ex ciclista israeliano Ran Margaliot. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="76844,76840,76839,76838,76837,76836,76835,76834"]]]>
Foto di gruppo dei ciclisti davanti all'ingresso del vescovado dove si trova il museo della memeoria di Assisi

Grande emozione martedì 25 giugno mattina al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944, quando un gruppo di 45 ciclisti della Bartali – Youth Association in Movement, provenienti da 8 paesi diversi (Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Italia, Brasile, Argentina e Israele) è partito in direzione Firenze.

Un pellegrinaggio di pace, amore e speranza

La missione di questo pellegrinaggio, tra Assisi e il capoluogo toscano, è unire le persone attraverso la passione del ciclismo, portando un messaggio di pace, amore e speranza, ispirandosi all'esempio di Gino Bartali, ricordato all'interno del Museo e arrivando a Firenze, proprio a pochi giorni della grande partenza del Tour de France.

Tra i partecipanti alcuni giovani del kibbutz Nachal Oz scampati al massacro del 7 ottobre

I ciclisti, 32 adulti e 13 ragazzi - tra cui 5 giovani tra i 13 e i 17 anni che arrivano dal Kibbutz Nachal Oz, sopravvissuti al massacro del 7 ottobre - percorreranno il tragitto compiuto tante volte da Gino Bartali per trasportare i documenti falsi per salvare gli ebrei. Prima della partenza, accolti e accompagnati dalla ideatrice e curatrice, Marina Rosati, hanno visitato l'esposizione e donato una bicicletta, carrozzata Bartali, al Museo.

Le parole del fondatore dell'associazione Ran Margaliot e del sindaco Stefania Proietti

Ran Margaliot, il fondatore dell'associazione, ha sottolineato come lo sport e questo viaggio in particolare, per i giovani scampati all'attacco terroristico di ottobre, sia un modo per elaborare quanto è accaduto. “Assisi è stata, è e sarà sempre la vostra casa”, il saluto del sindaco Stefania Proietti. “Portate con voi questo messaggio di pace e solidarietà e fratellanza e aiutateci a far diventare sempre più Assisi una città di pace e la città di tutti. Partite da qui portando nel cuore lo spirito di Assisi”.

Il saluto del vicario don jean Claude Hazoumé

A portare il saluto del vescovo monsignor Domenico Sorrentino è stato il vicario generale della diocesi don Jean Claude Hazoumé, che ha ricordato come “Bartali si sia messo al servizio di un bene superiore. Anche voi seguite questi esempi: auguri e buon cammino a tutti”.

Gioia Bartali: Assisi è la mia seconda casa, qui sento vicino mio nonno

Presente anche la nipote di Gino, Gioia Bartali che ha sottolineato che "non c’è un posto come Assisi in cui io senta mio nonno: è la mia seconda casa e qui lo sento vicino. Ogni volta che vi rivedo per me è una grande gioia, a voi mi legano tanti ricordi. In questi anni in cui partecipato a incontri pubblici o a iniziative nelle scuole mi sono resa conto di quanto sia amato mio nonno, innanzitutto come sportivo ma poi, venendo a conoscenza di quello che ha fatto, aumenta l'affetto per l'uomo". Bartali Youth in Movement è una fondazione no-profit fondata dall'ex ciclista israeliano Ran Margaliot. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="76844,76840,76839,76838,76837,76836,76835,76834"]]]>
https://www.lavoce.it/museo-della-memoria-da-assisi-a-firenze-sui-passi-di-gino-bartali/feed/ 0
Ad Assisi, spazio alle persone con disabilità. Incontro con il garante regionale Rolla https://www.lavoce.it/assisi-spazio-persone-disabilita-incontro-garante-regionale-rolla/ https://www.lavoce.it/assisi-spazio-persone-disabilita-incontro-garante-regionale-rolla/#respond Mon, 18 Mar 2024 07:00:22 +0000 https://www.lavoce.it/?p=75352 Una donna di spalle su una carrozzina lungo un percorso tra il verde della natura

Il 18 marzo ad Assisi: "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

"I fratelli disabili che oggi chiamiamo diversamente abili hanno talenti e possono esprimere tante cose; la diminuzione in un aspetto mette in evidenza altri aspetti che noi dobbiamo saper sempre apprezzare; a essi diamo ma anche da essi riceviamo, c’è un interscambio di doni e la Sala della spogliazione ci può dare questo senso di interscambio e interazione”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista dell'evento "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

Incontro alla sala della Spogliazione

L'incontro, su iniziativa del Garante regionale per le persone con disabilità, Massimo Rolla, si terrà ad Assisi il 18 marzo presso la “Sala della Spogliazione" (Palazzo Vescovile, piazza del Vescovado 3), dalle ore 9.30 alle ore 12.30. L'iniziativa si pone in continuità con l’attività già avviata dall’Osservatorio regionale per i diritti delle persone con disabilità e vuole porre l’attenzione sul territorio attraverso specifiche istanze per il tramite delle associazioni.

Il convegno in vista del G7 delle disabilità ad Assisi che si terrà a ottobre

"Spero tanto - conclude il Vescovo - che il vostro convegno possa trarre da questo ambiente tanta ispirazione, ricordando anche il momento speciale del G7 delle disabilità con cui il mondo il prossimo ottobre verrà ad Assisi".

Le parole di Massimo Rolla, garante regionale per le persone con disabilità

"L’intento - spiega invece il Garante - è attenzionare delle criticità che necessitano interventi in tempi stretti con l’obiettivo di dare il via ad un monitoraggio costante da parte delle istituzioni competenti. I relatori saranno le associazioni presenti nel territorio, tramite i loro rappresentanti. Nella loro esposizione durante il convegno - aggiunge ancora Rolla - individueranno una macroarea di riferimento ed all'interno di quella, porranno l’attenzione su un punto specifico. Verranno individuate inoltre delle possibili soluzioni alle problematiche indicate, anche tramite semplici accomodamenti ragionevoli e sempre nello spirito della collaborazione instaurata tra le associazioni delle persone con disabilità presenti nel territorio e le varie istituzioni ed enti regionali e comunali, nello spirito della cooprogettazione, cooprogrammazione e sinergia di intenti".]]>
Una donna di spalle su una carrozzina lungo un percorso tra il verde della natura

Il 18 marzo ad Assisi: "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

"I fratelli disabili che oggi chiamiamo diversamente abili hanno talenti e possono esprimere tante cose; la diminuzione in un aspetto mette in evidenza altri aspetti che noi dobbiamo saper sempre apprezzare; a essi diamo ma anche da essi riceviamo, c’è un interscambio di doni e la Sala della spogliazione ci può dare questo senso di interscambio e interazione”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista dell'evento "La Parola al territorio: criticità ed urgenze per le persone con disabilità e le loro famiglie".

Incontro alla sala della Spogliazione

L'incontro, su iniziativa del Garante regionale per le persone con disabilità, Massimo Rolla, si terrà ad Assisi il 18 marzo presso la “Sala della Spogliazione" (Palazzo Vescovile, piazza del Vescovado 3), dalle ore 9.30 alle ore 12.30. L'iniziativa si pone in continuità con l’attività già avviata dall’Osservatorio regionale per i diritti delle persone con disabilità e vuole porre l’attenzione sul territorio attraverso specifiche istanze per il tramite delle associazioni.

Il convegno in vista del G7 delle disabilità ad Assisi che si terrà a ottobre

"Spero tanto - conclude il Vescovo - che il vostro convegno possa trarre da questo ambiente tanta ispirazione, ricordando anche il momento speciale del G7 delle disabilità con cui il mondo il prossimo ottobre verrà ad Assisi".

Le parole di Massimo Rolla, garante regionale per le persone con disabilità

"L’intento - spiega invece il Garante - è attenzionare delle criticità che necessitano interventi in tempi stretti con l’obiettivo di dare il via ad un monitoraggio costante da parte delle istituzioni competenti. I relatori saranno le associazioni presenti nel territorio, tramite i loro rappresentanti. Nella loro esposizione durante il convegno - aggiunge ancora Rolla - individueranno una macroarea di riferimento ed all'interno di quella, porranno l’attenzione su un punto specifico. Verranno individuate inoltre delle possibili soluzioni alle problematiche indicate, anche tramite semplici accomodamenti ragionevoli e sempre nello spirito della collaborazione instaurata tra le associazioni delle persone con disabilità presenti nel territorio e le varie istituzioni ed enti regionali e comunali, nello spirito della cooprogettazione, cooprogrammazione e sinergia di intenti".]]>
https://www.lavoce.it/assisi-spazio-persone-disabilita-incontro-garante-regionale-rolla/feed/ 0
Al via la 78° Assemblea generale straordinaria della Cei ad Assisi https://www.lavoce.it/assemblea-straordinaria-cei-assisi/ https://www.lavoce.it/assemblea-straordinaria-cei-assisi/#respond Tue, 14 Nov 2023 11:29:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73957 L'apertura della 78°Assemblea generale straordinaria della Cei ad Assisi

Si è aperta lunedì pomeriggio la 78° Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana ad Assisi, in programma fino a giovedì 16 novembre alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Ad aprire i lavori il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che ha invocato la pace sui tanti conflitti in atto nel mondo. "Tutto è perduto con la guerra - ha avvertito Zuppi citando Pio XII. Per il presidente Cei, "l'alternativa alla guerra è riprendere a trattare con buona volontà e rispetto dei vicendevoli diritti". Sul conflitto israelo-palestinese Zuppi ha parlato di una "difficile ma indispensabile soluzione politica". La richiesta è la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, ma anche lo stop alla reazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. Zuppi ha toccato anche altre questioni come i temi ambientali, la povertà crescente nel Paese e il tema migranti, “Riaffermiamo che sui migranti serve un'azione dell'Europa corale, comune e condivisa - ha concluso Zoppi - dove l'esternalizzazione non può essere la soluzione". 

La pace "è il problema dei problemi"

La pace, secondo il cardinale Matteo Maria Zuppi, "è il problema dei problemi", in un  momento in cui "le guerre che dominano gli scenari del mondo, con il loro tragico seguito di morti, violenze, distruzioni, barbarie e profughi", fanno temere "che la Terza Guerra mondiale a pezzi - come ripete da tanti anni papa Francesco - possa diventare un'unica guerra". E l'invocazione "che il mondo si fermi sulla via della guerra", dettata non da "pessimismo", ma da "realismo e responsabilità", ha dominato tutta la prima parte  dell'introduzione con cui il presidente ha aperto l'Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani. Per il presidente Cei, "l'alternativa alla guerra è riprendere a trattare con buona volontà e rispetto dei vicendevoli diritti. Non bisogna smettere di credere che si può arrivare a comprendersi!". Zuppi ha ricordato anche la missione di pace affidatagli dal Papa per l'Ucraina: "La pace richiede il concorso di tutti. Ho visto come esistano fili tenui per la pace e l'esercizio dell'umanità: tenui ma reali, messi in discussione dall'assenza di dialogo che può, invece, rafforzali. Occorre tanta insistenza e la convinzione che è la pace il destino, non la guerra o l'ingiustizia".

Conflitto israelo-palestinese

Parlando del conflitto israelo-palestinese, Zuppi ha espresso la sua posizione parlando di una "difficile ma indispensabile soluzione politica". La richiesta è che i rapiti israeliani nelle mani di Hamas "siano restituiti alle famiglie", ma lo stop alla reazione militare israeliana nella Striscia di Gaza che "a sua volta ha causato al popolo palestinese, in gran parte profughi, migliaia di vittime innocenti, molti dei quali bambini". "Le lacrime sono tutte uguali. Ogni uomo ucciso significa perdere il mondo intero", ha ammonito Zuppi parafrasando il Talmud, e "l'odio non deve mai giustificare la violenza contro gli innocenti". Ciò non toglie, ha proseguito, che "preoccupa, in queste ore, il risorgere dell'antisemitismo. Sappiano i nostri fratelli ebrei italiani che la Chiesa non solo è loro vicina, ma che considera ogni attacco a loro, anche verbale, come un colpo a sé stessa e un'espressione blasfema di odio". "Non resteremo indifferenti! La fine dell'antisemitismo è un impegno educativo, religioso e civile della Chiesa italiana, che non sottovaluta i rigurgiti di odio e razzismo, per chiunque", ha insistito il presidente dei vescovi.

Gli altri temi: ambiente, povertà e migranti

L'introduzione all'Assemblea Cei ha toccato anche altri temi, come i tanti disastri ambientali in Italia e le speranza nella Cop28 di Dubai sul clima, cui parteciperà anche il Papa. La povertà crescente nel Paese e l'urgenza della "questione casa". In tema migranti, ha detto Zuppi, "non abbiamo ancora tutti gli elementi per comprendere come sarà realizzata la creazione dei centri in Albania per i richiedenti asilo. Auspichiamo che i diritti umani dei richiedenti asilo siano rispettati. Riaffermiamo che sui migranti serve un'azione dell'Europa corale, comune e condivisa dove l'esternalizzazione non può essere la soluzione". Mentre sul tema della riforma costituzionale e dell'elezione diretta del premier il presidente della Cei ha riaffermato che "per un'efficace riforma, che tocca meccanismi delicati del funzionamento della democrazia, è indispensabile creare un clima costituente, capace di coinvolgere quanto più possibile le varie componenti non solo politiche".]]>
L'apertura della 78°Assemblea generale straordinaria della Cei ad Assisi

Si è aperta lunedì pomeriggio la 78° Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana ad Assisi, in programma fino a giovedì 16 novembre alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Ad aprire i lavori il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che ha invocato la pace sui tanti conflitti in atto nel mondo. "Tutto è perduto con la guerra - ha avvertito Zuppi citando Pio XII. Per il presidente Cei, "l'alternativa alla guerra è riprendere a trattare con buona volontà e rispetto dei vicendevoli diritti". Sul conflitto israelo-palestinese Zuppi ha parlato di una "difficile ma indispensabile soluzione politica". La richiesta è la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, ma anche lo stop alla reazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. Zuppi ha toccato anche altre questioni come i temi ambientali, la povertà crescente nel Paese e il tema migranti, “Riaffermiamo che sui migranti serve un'azione dell'Europa corale, comune e condivisa - ha concluso Zoppi - dove l'esternalizzazione non può essere la soluzione". 

La pace "è il problema dei problemi"

La pace, secondo il cardinale Matteo Maria Zuppi, "è il problema dei problemi", in un  momento in cui "le guerre che dominano gli scenari del mondo, con il loro tragico seguito di morti, violenze, distruzioni, barbarie e profughi", fanno temere "che la Terza Guerra mondiale a pezzi - come ripete da tanti anni papa Francesco - possa diventare un'unica guerra". E l'invocazione "che il mondo si fermi sulla via della guerra", dettata non da "pessimismo", ma da "realismo e responsabilità", ha dominato tutta la prima parte  dell'introduzione con cui il presidente ha aperto l'Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani. Per il presidente Cei, "l'alternativa alla guerra è riprendere a trattare con buona volontà e rispetto dei vicendevoli diritti. Non bisogna smettere di credere che si può arrivare a comprendersi!". Zuppi ha ricordato anche la missione di pace affidatagli dal Papa per l'Ucraina: "La pace richiede il concorso di tutti. Ho visto come esistano fili tenui per la pace e l'esercizio dell'umanità: tenui ma reali, messi in discussione dall'assenza di dialogo che può, invece, rafforzali. Occorre tanta insistenza e la convinzione che è la pace il destino, non la guerra o l'ingiustizia".

Conflitto israelo-palestinese

Parlando del conflitto israelo-palestinese, Zuppi ha espresso la sua posizione parlando di una "difficile ma indispensabile soluzione politica". La richiesta è che i rapiti israeliani nelle mani di Hamas "siano restituiti alle famiglie", ma lo stop alla reazione militare israeliana nella Striscia di Gaza che "a sua volta ha causato al popolo palestinese, in gran parte profughi, migliaia di vittime innocenti, molti dei quali bambini". "Le lacrime sono tutte uguali. Ogni uomo ucciso significa perdere il mondo intero", ha ammonito Zuppi parafrasando il Talmud, e "l'odio non deve mai giustificare la violenza contro gli innocenti". Ciò non toglie, ha proseguito, che "preoccupa, in queste ore, il risorgere dell'antisemitismo. Sappiano i nostri fratelli ebrei italiani che la Chiesa non solo è loro vicina, ma che considera ogni attacco a loro, anche verbale, come un colpo a sé stessa e un'espressione blasfema di odio". "Non resteremo indifferenti! La fine dell'antisemitismo è un impegno educativo, religioso e civile della Chiesa italiana, che non sottovaluta i rigurgiti di odio e razzismo, per chiunque", ha insistito il presidente dei vescovi.

Gli altri temi: ambiente, povertà e migranti

L'introduzione all'Assemblea Cei ha toccato anche altri temi, come i tanti disastri ambientali in Italia e le speranza nella Cop28 di Dubai sul clima, cui parteciperà anche il Papa. La povertà crescente nel Paese e l'urgenza della "questione casa". In tema migranti, ha detto Zuppi, "non abbiamo ancora tutti gli elementi per comprendere come sarà realizzata la creazione dei centri in Albania per i richiedenti asilo. Auspichiamo che i diritti umani dei richiedenti asilo siano rispettati. Riaffermiamo che sui migranti serve un'azione dell'Europa corale, comune e condivisa dove l'esternalizzazione non può essere la soluzione". Mentre sul tema della riforma costituzionale e dell'elezione diretta del premier il presidente della Cei ha riaffermato che "per un'efficace riforma, che tocca meccanismi delicati del funzionamento della democrazia, è indispensabile creare un clima costituente, capace di coinvolgere quanto più possibile le varie componenti non solo politiche".]]>
https://www.lavoce.it/assemblea-straordinaria-cei-assisi/feed/ 0
Ad Assisi, la 78° Assemblea generale straordinaria della Cei https://www.lavoce.it/assisi-assemblea-straordinaria-cei/ https://www.lavoce.it/assisi-assemblea-straordinaria-cei/#respond Fri, 10 Nov 2023 11:51:28 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73947 Tomba di San Francesco ad Assisi

Sarà l'invocazione per la pace a caratterizzare la 78ª Assemblea Generale Straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana che si terrà dal 13 al 16 novembre alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. 

Vescovi in preghiera per la pace nel mondo

"La scelta di Assisi quale sede dell'Assemblea Generale Straordinaria assume un significato ancora più forte in questo momento storico, segnato da violenze e guerre” sottolinea Vincenzo Corrado, direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. Mercoledì 15, alle 17.45, i vescovi reciteranno il Vespro nella Basilica di Santa Chiara e al termine, in processione, si recheranno alla Basilica Inferiore per la celebrazione della Messa e la preghiera sulla tomba del Santo per chiedere la pace nel mondo.

Il programma dell'Assemblea Straordinaria

Ad aprire i lavori, lunedì, sarà il cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e presidente della Cei con una introduzione sul tema "Ratio formationis sacerdotalis per i Seminari in Italia". I vescovi saranno chiamati ad esaminare e approvare il documento che coniuga l'adeguamento alla Ratio Fundamentalis con i contributi dei presuli e dei formatori, offrendo orientamenti comuni e indicazioni condivise perché ogni singola Conferenza Episcopale Regionale possa costruire il progetto formativo dei propri Seminari. All'ordine del giorno anche l'elezione del presidente della Commissione Episcopale per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese e alcune comunicazioni riguardanti il Cammino sinodale delle Chiese in Italia, la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia (in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024), la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Alla vigilia della III Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, che si celebrerà il 18 novembre, sarà presentata ai vescovi la seconda rilevazione sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Giovedì 16, alle 12.30, alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, il cardinale Zuppi presenterà in conferenza stampa il comunicato finale.]]>
Tomba di San Francesco ad Assisi

Sarà l'invocazione per la pace a caratterizzare la 78ª Assemblea Generale Straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana che si terrà dal 13 al 16 novembre alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. 

Vescovi in preghiera per la pace nel mondo

"La scelta di Assisi quale sede dell'Assemblea Generale Straordinaria assume un significato ancora più forte in questo momento storico, segnato da violenze e guerre” sottolinea Vincenzo Corrado, direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Cei. Mercoledì 15, alle 17.45, i vescovi reciteranno il Vespro nella Basilica di Santa Chiara e al termine, in processione, si recheranno alla Basilica Inferiore per la celebrazione della Messa e la preghiera sulla tomba del Santo per chiedere la pace nel mondo.

Il programma dell'Assemblea Straordinaria

Ad aprire i lavori, lunedì, sarà il cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e presidente della Cei con una introduzione sul tema "Ratio formationis sacerdotalis per i Seminari in Italia". I vescovi saranno chiamati ad esaminare e approvare il documento che coniuga l'adeguamento alla Ratio Fundamentalis con i contributi dei presuli e dei formatori, offrendo orientamenti comuni e indicazioni condivise perché ogni singola Conferenza Episcopale Regionale possa costruire il progetto formativo dei propri Seminari. All'ordine del giorno anche l'elezione del presidente della Commissione Episcopale per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese e alcune comunicazioni riguardanti il Cammino sinodale delle Chiese in Italia, la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia (in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024), la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Alla vigilia della III Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, che si celebrerà il 18 novembre, sarà presentata ai vescovi la seconda rilevazione sulla rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Giovedì 16, alle 12.30, alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, il cardinale Zuppi presenterà in conferenza stampa il comunicato finale.]]>
https://www.lavoce.it/assisi-assemblea-straordinaria-cei/feed/ 0
Spirito di Assisi, il 27 ottobre in preghiera con il Santo Padre https://www.lavoce.it/spirito-di-assisi-il-27-ottobre-in-preghiera-con-il-santo-padre/ https://www.lavoce.it/spirito-di-assisi-il-27-ottobre-in-preghiera-con-il-santo-padre/#respond Thu, 19 Oct 2023 13:27:13 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73716

Il 27 ottobre ricorre il 37esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro interreligioso di preghiera per la pace del 1986, voluto da San Giovanni Paolo II. Una ricorrenza che cade nella giornata di preghiera e digiuno, aperta anche ad esponenti delle altre confessioni cristiane e di altre fedi, annunciata da Papa Francesco.

Dell'Olio: "Solo il filo tenue della spiritualità e della preghiera può tentare di tenere a galla la fraternità"

“In un clima drammatico di odio, inimicizie e di violenze – sottolinea don Tonio Dell’Olio, presidente della commissione Spirito di Assisi - solo il filo tenue della spiritualità e della preghiera può tentare di tenere a galla la fraternità. Per questo restiamo ancora più fedeli allo spirito di Assisi il cui processo è stato iniziato 37 anni fa. A noi la consegna di proseguire in piena sintonia con Papa Francesco e con i capi religiosi di ogni parte del mondo”.

Il programma dello Spirito di Assisi

Ricco il programma di quest’anno, che si caratterizza per diversi momenti al via da giovedì 26 ottobre alle ore 10 al Santuario della Spogliazione di Assisi dove si svolgerà un incontro di approfondimento per le scuole per far conoscere ai più giovani lo Spirito di Assisi e cosa accadde qui in Assisi 37 anni fa. Nel pomeriggio del 27 ottobre alle ore 16.30 appuntamento nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli con la preghiera interreligiosa per la pace con le rappresentanti di diverse religioni e il collegamento con piazza San Pietro per la preghiera del Santo Padre.

Possono le religioni fermare la guerra?

Sabato 28 ottobre a partire dalle ore 16.30 nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi si svolgerà un seminario dal titolo: “Possono le religioni fermare la guerra?” al quale prenderanno parte il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, don Tonio Dell’Olio, Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro “Può la Chiesa fermare la guerra?, il francescano padre Enzo Fortunato e Rita Moussalem, responsabile per il Dialogo interreligioso Movimento dei focolari. Sarà in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio e verrà trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma

Celebrazione eucaristica nella basilica Superiore

Domenica 29 ottobre alle ore 12, nella Basilica superiore di San Francesco, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.]]>

Il 27 ottobre ricorre il 37esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro interreligioso di preghiera per la pace del 1986, voluto da San Giovanni Paolo II. Una ricorrenza che cade nella giornata di preghiera e digiuno, aperta anche ad esponenti delle altre confessioni cristiane e di altre fedi, annunciata da Papa Francesco.

Dell'Olio: "Solo il filo tenue della spiritualità e della preghiera può tentare di tenere a galla la fraternità"

“In un clima drammatico di odio, inimicizie e di violenze – sottolinea don Tonio Dell’Olio, presidente della commissione Spirito di Assisi - solo il filo tenue della spiritualità e della preghiera può tentare di tenere a galla la fraternità. Per questo restiamo ancora più fedeli allo spirito di Assisi il cui processo è stato iniziato 37 anni fa. A noi la consegna di proseguire in piena sintonia con Papa Francesco e con i capi religiosi di ogni parte del mondo”.

Il programma dello Spirito di Assisi

Ricco il programma di quest’anno, che si caratterizza per diversi momenti al via da giovedì 26 ottobre alle ore 10 al Santuario della Spogliazione di Assisi dove si svolgerà un incontro di approfondimento per le scuole per far conoscere ai più giovani lo Spirito di Assisi e cosa accadde qui in Assisi 37 anni fa. Nel pomeriggio del 27 ottobre alle ore 16.30 appuntamento nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli con la preghiera interreligiosa per la pace con le rappresentanti di diverse religioni e il collegamento con piazza San Pietro per la preghiera del Santo Padre.

Possono le religioni fermare la guerra?

Sabato 28 ottobre a partire dalle ore 16.30 nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi si svolgerà un seminario dal titolo: “Possono le religioni fermare la guerra?” al quale prenderanno parte il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, don Tonio Dell’Olio, Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro “Può la Chiesa fermare la guerra?, il francescano padre Enzo Fortunato e Rita Moussalem, responsabile per il Dialogo interreligioso Movimento dei focolari. Sarà in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio e verrà trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma

Celebrazione eucaristica nella basilica Superiore

Domenica 29 ottobre alle ore 12, nella Basilica superiore di San Francesco, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.]]>
https://www.lavoce.it/spirito-di-assisi-il-27-ottobre-in-preghiera-con-il-santo-padre/feed/ 0
Celebrata ad Assisi la memoria liturgica del beato Carlo Acutis https://www.lavoce.it/celebrata-ad-assisi-la-memoria-liturgica-del-beato-carlo-acutis/ https://www.lavoce.it/celebrata-ad-assisi-la-memoria-liturgica-del-beato-carlo-acutis/#respond Fri, 13 Oct 2023 13:57:09 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73632

"Carlo, come Francesco, seppur in modo differente, si è spogliato di sé e si è riempito di Gesù. Francesco e Carlo insieme stanno facendo un grande lavoro, sono una squadra davvero eccezionale, per riportare tanti, specialmente i giovani, a Gesù". Questo uno dei passaggi dell'omelia del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della messa della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, celebrata ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione nel pomeriggio del 12 ottobre.

Nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi 8mila persone a pregare sulla tomba del beato Carlo Acutis

Si è chiusa così una partecipata quattro giorni che ha visto circa 8 mila presenze, con visitatori da tutto il mondo, in particolare americani, tedeschi, indiani, moltissimi italiani che sono venuti proprio per pregare sulla tomba del giovane Beato, sepolto all’interno della chiesa. "La spogliazione - ha detto ancora monsignor Sorrentino - non implica il rigetto delle cose belle che sono dono di Dio, ma il loro uso secondo il cuore di Dio. Significa portare tutte le cose all’offerta eucaristica: il pane e il vino che portiamo all’altare e diventano corpo e sangue del Signore rappresentano, in qualche modo, tutto il nostro mondo, anche quello materiale. Diventano l’Amen di Gesù nel quale si raccoglie tutto il nostro Amen. Carlo, con la sua semplicità di vita, con il suo modo di usare le cose, è un cantore di bellezza. Il suo Cantico fu la sua stessa vita. Cantò la bontà di Dio nella bellezza del mondo. E in questo modo - ha continuato - si spogliò di quella tendenza che tutti abbiamo, la tendenza a mettere il nostro io come misura di tutte le cose e al centro di tutte le cose,dimenticando che esse sono un dono, da accogliere con gratitudine e condividere con amore".

La messa di apertura dell'anniversario è stata presieduta dall'arcivescovo di Perugia mons. Ivan Maffeis

Le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e per la sua memoria liturgica si sono aperte il 9 ottobre con la messa del pomeriggio, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre, è stato padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la messa.

Il seminario "Abitare con sapienza il web"

A sera nella sala della Spogliazione si è svolto il seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto a genitori, educatori e catechisti. A spiegare come utilizzare il web in maniera sicura e come insegnarlo ai giovani, sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. Il seminario, moderato dal direttore dell'Ufficio comunicazioni della diocesi, Marina Rosati, ha messo in luce come gli eccessi di internet siano particolarmente diffusi negli adulti. Per questo i due relatori hanno invitato i presenti, soprattutto genitori, catechisti ed educatori, a stabilire delle regole e a porre dei limiti agli eccessi della rete. L’11 ottobre la messa delle 18 è stata invece celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, e in serata alle ore 21 c’è stato un momento di preghiera e adorazione eucaristica. È possibile ritrovare lo streaming degli eventi sui siti internet del Santuario della Spogliazione, della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e sui rispettivi canali social. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="73644,73645,73646,73647,73649,73654"]]]>

"Carlo, come Francesco, seppur in modo differente, si è spogliato di sé e si è riempito di Gesù. Francesco e Carlo insieme stanno facendo un grande lavoro, sono una squadra davvero eccezionale, per riportare tanti, specialmente i giovani, a Gesù". Questo uno dei passaggi dell'omelia del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della messa della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, celebrata ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione nel pomeriggio del 12 ottobre.

Nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi 8mila persone a pregare sulla tomba del beato Carlo Acutis

Si è chiusa così una partecipata quattro giorni che ha visto circa 8 mila presenze, con visitatori da tutto il mondo, in particolare americani, tedeschi, indiani, moltissimi italiani che sono venuti proprio per pregare sulla tomba del giovane Beato, sepolto all’interno della chiesa. "La spogliazione - ha detto ancora monsignor Sorrentino - non implica il rigetto delle cose belle che sono dono di Dio, ma il loro uso secondo il cuore di Dio. Significa portare tutte le cose all’offerta eucaristica: il pane e il vino che portiamo all’altare e diventano corpo e sangue del Signore rappresentano, in qualche modo, tutto il nostro mondo, anche quello materiale. Diventano l’Amen di Gesù nel quale si raccoglie tutto il nostro Amen. Carlo, con la sua semplicità di vita, con il suo modo di usare le cose, è un cantore di bellezza. Il suo Cantico fu la sua stessa vita. Cantò la bontà di Dio nella bellezza del mondo. E in questo modo - ha continuato - si spogliò di quella tendenza che tutti abbiamo, la tendenza a mettere il nostro io come misura di tutte le cose e al centro di tutte le cose,dimenticando che esse sono un dono, da accogliere con gratitudine e condividere con amore".

La messa di apertura dell'anniversario è stata presieduta dall'arcivescovo di Perugia mons. Ivan Maffeis

Le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e per la sua memoria liturgica si sono aperte il 9 ottobre con la messa del pomeriggio, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre, è stato padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la messa.

Il seminario "Abitare con sapienza il web"

A sera nella sala della Spogliazione si è svolto il seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto a genitori, educatori e catechisti. A spiegare come utilizzare il web in maniera sicura e come insegnarlo ai giovani, sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. Il seminario, moderato dal direttore dell'Ufficio comunicazioni della diocesi, Marina Rosati, ha messo in luce come gli eccessi di internet siano particolarmente diffusi negli adulti. Per questo i due relatori hanno invitato i presenti, soprattutto genitori, catechisti ed educatori, a stabilire delle regole e a porre dei limiti agli eccessi della rete. L’11 ottobre la messa delle 18 è stata invece celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, e in serata alle ore 21 c’è stato un momento di preghiera e adorazione eucaristica. È possibile ritrovare lo streaming degli eventi sui siti internet del Santuario della Spogliazione, della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e sui rispettivi canali social. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="73644,73645,73646,73647,73649,73654"]]]>
https://www.lavoce.it/celebrata-ad-assisi-la-memoria-liturgica-del-beato-carlo-acutis/feed/ 0
“Laudate Deum di papa Francesco. Leggiamola insieme”, anche in streaming https://www.lavoce.it/laudate-deum-di-papa-francesco-leggiamola-insieme-anche-in-streaming/ https://www.lavoce.it/laudate-deum-di-papa-francesco-leggiamola-insieme-anche-in-streaming/#respond Mon, 09 Oct 2023 07:30:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73565

Si terrà lunedì, 9 ottobre 2023, presso la Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, l’incontro dal titolo “Laudate Deum di papa Francesco. Leggiamola insieme”. L’appuntamento rappresenterà un’interessante occasione di riflessione comunitaria su quello che papa Francesco aveva definito inizialmente l’aggiornamento dell’enciclica Laudato si’, ovvero l’esortazione apostolica Laudate Deum pubblicata lo scorso 4 ottobre. Contestualmente, l’incontro sarà utile anche per un bilancio del Tempo del Creato, conclusosi in concomitanza con la festa di San Francesco, Patrono dei cultori dell’ecologia.

Chi presenterà la Laudate Deum, evento anche in streaming

Presenteranno il testo magisteriale il vescovo della Diocesi di Gubbio e di Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, e suor Roberta Vinerba, preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.

All’incontro saranno presenti il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv, ed il responsabile italiano della formazione degli animatori del Movimento Laudato Si’ Antonio Caschetto. Sarà possibile seguire l’incontro in streaming sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D'ASSISI

]]>

Si terrà lunedì, 9 ottobre 2023, presso la Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, l’incontro dal titolo “Laudate Deum di papa Francesco. Leggiamola insieme”. L’appuntamento rappresenterà un’interessante occasione di riflessione comunitaria su quello che papa Francesco aveva definito inizialmente l’aggiornamento dell’enciclica Laudato si’, ovvero l’esortazione apostolica Laudate Deum pubblicata lo scorso 4 ottobre. Contestualmente, l’incontro sarà utile anche per un bilancio del Tempo del Creato, conclusosi in concomitanza con la festa di San Francesco, Patrono dei cultori dell’ecologia.

Chi presenterà la Laudate Deum, evento anche in streaming

Presenteranno il testo magisteriale il vescovo della Diocesi di Gubbio e di Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, e suor Roberta Vinerba, preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.

All’incontro saranno presenti il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv, ed il responsabile italiano della formazione degli animatori del Movimento Laudato Si’ Antonio Caschetto. Sarà possibile seguire l’incontro in streaming sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D'ASSISI

]]>
https://www.lavoce.it/laudate-deum-di-papa-francesco-leggiamola-insieme-anche-in-streaming/feed/ 0
Economy of Francesco. Il messaggio di papa Francesco ai giovani https://www.lavoce.it/economy-francesco-messaggio-papa-giovani/ https://www.lavoce.it/economy-francesco-messaggio-papa-giovani/#respond Sat, 07 Oct 2023 16:45:36 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73549 Al tavolo con le cuffie in ollegamento da Assisi il vescovo Sorrentino con due ragazzi

“Vi chiedo di rimanere attivamente uniti, costruendo su temi operativi veri e propri ponti fra i continenti, che portino definitivamente fuori l’umanità dall’era coloniale e delle diseguaglianze. Date volti, contenuto e progetti a una fraternità universale. Siate pionieri dall’interno della vita economica e imprenditoriale di uno sviluppo umano integrale. Mi fido di voi, e, non dimenticatelo mai: vi voglio molto bene”. È la parte finale del messaggio inviato dal Papa ai giovani di The Economy of Francesco, che si sono ritrovati, venerdì 6 ottobre, per il Global Gathering in streaming dall’Istituto Serafico di Assisi.

Papa Francesco: “lavorare a un'economia integrale” che si faccia “con i poveri e per i poveri"

Nel suo messaggio, letto da cinque giovani in cinque lingue diverse, in rappresentanza delle centinaia di partecipanti collegati, Papa Francesco invita a “lavorare a un'economia integrale” che si faccia “con i poveri e per i poveri: l’economia che uccide, che esclude, che inquina, che produce guerra, non è economia: altri - scrive il Pontefice - la chiamano economia, ma è solo un vuoto, un’assenza, è una malattia, una perversione dell’economia stessa e della sua vocazione. (...)

"L'economia della terra e l'economia del cammino"

Vorrei proporvi un’idea che mi sta molto a cuore, legata a quanto vi ho appena detto sulle tensioni interne all’economia: l’economia della terra e l’economia del cammino”. Per quanto riguarda l’economia della terra, per Francesco “viene dal primo significato della parola economia, quello di cura della casa. La casa non è solo il luogo fisico dove viviamo, ma è la nostra comunità, le nostre relazioni, sono le città che abitiamo, le nostre radici. Per estensione, la casa è il mondo intero, l’unico che abbiamo, affidato a tutti noi. (...) Fare economia significa prenderci cura della casa comune, e questo non sarà possibile se non avremo occhi allenati a vedere il mondo a partire dalle periferie: lo sguardo degli esclusi, degli ultimi.

"Abbiamo lasciato fuori per secoli lo sguardo delle donne"

Finora lo sguardo sulla casa che si è imposto è stato quello degli uomini, dei maschi, in genere occidentali e del nord del mondo. Abbiamo lasciato fuori per secoli – tra gli altri - lo sguardo delle donne: se fossero stati presenti, ci avrebbero fatto vedere meno merci e più relazioni, meno denaro e più redistribuzione, più attenzione a chi ha e a chi non ha, più realtà e meno astrazioni, più corpo e meno chiacchiere”.

Ai giovani “Vi affido il compito di custodire la casa comune ed avere il coraggio del cammino"

Quanto al cammino, il Santo Padre ricorda che “Quando Francesco d’Assisi, a noi tanto caro, iniziò la sua rivoluzione, anche economica, in nome del solo vangelo, tornò mendicante, errante: si mise a camminare lasciando la casa di suo padre Bernardone. Quale via, allora, per chi vuole rinnovare dalle radici l’economia? Il cammino dei pellegrini è da sempre rischioso, intessuto di fiducia e di vulnerabilità (...) Cari giovani - l’invito del Papa - non abbiate paura delle tensioni e dei conflitti, cercate di abitarli e di umanizzarli, ogni giorno. Vi affido il compito di custodire la casa comune ed avere il coraggio del cammino”.

Le parole del vescovo Domenico Sorrentino

Nel corso dell’evento il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno e presidente del Comitato di EoF, monsignor Domenico Sorrentino, ha portato il suo saluto ai giovani sottolineando che l'economia di Francesco è “l'economia di un mondo in cui ci riconosciamo fratelli e sorelle, fratelli e sorelle persino con la natura come indica il Cantico di frate Sole,  e viviamo tirando tutte le conseguenze, anche economiche, di questa verità? Se riflettiamo bene, si tratta di una verità implicita nella stessa parola economia: oikos - nomosOikos è la casa, ma anche la famiglia, e dunque il luogo della fraternità. L’economia è la fraternità applicata alla gestione della ricchezza”.

Luigino Bruni: "È l'ora della gratuità"

Il coordinatore scientifico di EoF, Lugino Bruni, ha spiegato invece il titolo di questo IV evento globale dal titolo: “La 25esima ora”, sottolineando che l’ora in più, la 25esima, è speranza, “perché, quando nella Bibbia alla terra è donata una nuova speranza, il segno è l’Emmanuel, un bambino, un giovane. Lo aveva detto Papa Francesco nel suo messaggio a EoF nell’ottobre del 2021: ‘Voi siete l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero’. Oggi ad Assisi si celebrano la responsabilità e la gioia di questa ora donata. È l’ora della gratuità, l’ora che poteva non esserci e che invece c’è”.

Francesca Di Maolo: "l'economia del futuro sappia essere Madre, e non Matrigna"

A sottolineare invece la necessità di non lasciare indietro nessuno ci ha pensato la presidente dell’Istituto Serafico e membro del Comitato, Francesca Di Maolo. “Dalla parte dei fragili si maturano nuove visioni capaci di dare slancio a un rinnovamento reale della società e dell’economia. L'economia, come sottolineato dal Pontefice, si articola nella teoria degli opposti e può essere dicotomica: 'buona' o 'cattiva'. Ecco perché proprio da qui, dal Serafico, vogliamo lanciare un appello alla 'generazione EoF’, auspicando che l'economia del futuro sappia essere Madre, e non Matrigna, materna nei confronti di tutti i suoi figli, specialmente dei più fragili. Un’economia materna, infatti, è chiamata a nutrire la vita, a coltivarla e a farla fiorire senza creare disuguaglianze e senza guardare solo al profitto; un'economia materna – ha aggiunto - ha a cuore ogni vita nonostante la fragilità. Solo così, percorrendo quella che Papa Francesco ha definito l’'economia del cammino', sarà possibile assicurare uno sviluppo per tutti gli uomini della terra, riprogettando un mondo giusto, equo e senza più esclusi, in cui tutti possano vivere una vita piena”

Presentati due progetti

Nel corso del “Global Gathering”, durato circa tre ore e animato dai giovani con contributi provenienti da tutte le parti del mondo, sono stati presentati anche due progetti, uno di alfabetizzazione digitale e di imprenditoria per i migranti realizzato da accademici cileni ed uno per dare alle popolazioni indigene delle Filippine l’accesso all'acqua potabile e non inquinata. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="73557,73558,73559,73560,73561,73562,73563"]]]>
Al tavolo con le cuffie in ollegamento da Assisi il vescovo Sorrentino con due ragazzi

“Vi chiedo di rimanere attivamente uniti, costruendo su temi operativi veri e propri ponti fra i continenti, che portino definitivamente fuori l’umanità dall’era coloniale e delle diseguaglianze. Date volti, contenuto e progetti a una fraternità universale. Siate pionieri dall’interno della vita economica e imprenditoriale di uno sviluppo umano integrale. Mi fido di voi, e, non dimenticatelo mai: vi voglio molto bene”. È la parte finale del messaggio inviato dal Papa ai giovani di The Economy of Francesco, che si sono ritrovati, venerdì 6 ottobre, per il Global Gathering in streaming dall’Istituto Serafico di Assisi.

Papa Francesco: “lavorare a un'economia integrale” che si faccia “con i poveri e per i poveri"

Nel suo messaggio, letto da cinque giovani in cinque lingue diverse, in rappresentanza delle centinaia di partecipanti collegati, Papa Francesco invita a “lavorare a un'economia integrale” che si faccia “con i poveri e per i poveri: l’economia che uccide, che esclude, che inquina, che produce guerra, non è economia: altri - scrive il Pontefice - la chiamano economia, ma è solo un vuoto, un’assenza, è una malattia, una perversione dell’economia stessa e della sua vocazione. (...)

"L'economia della terra e l'economia del cammino"

Vorrei proporvi un’idea che mi sta molto a cuore, legata a quanto vi ho appena detto sulle tensioni interne all’economia: l’economia della terra e l’economia del cammino”. Per quanto riguarda l’economia della terra, per Francesco “viene dal primo significato della parola economia, quello di cura della casa. La casa non è solo il luogo fisico dove viviamo, ma è la nostra comunità, le nostre relazioni, sono le città che abitiamo, le nostre radici. Per estensione, la casa è il mondo intero, l’unico che abbiamo, affidato a tutti noi. (...) Fare economia significa prenderci cura della casa comune, e questo non sarà possibile se non avremo occhi allenati a vedere il mondo a partire dalle periferie: lo sguardo degli esclusi, degli ultimi.

"Abbiamo lasciato fuori per secoli lo sguardo delle donne"

Finora lo sguardo sulla casa che si è imposto è stato quello degli uomini, dei maschi, in genere occidentali e del nord del mondo. Abbiamo lasciato fuori per secoli – tra gli altri - lo sguardo delle donne: se fossero stati presenti, ci avrebbero fatto vedere meno merci e più relazioni, meno denaro e più redistribuzione, più attenzione a chi ha e a chi non ha, più realtà e meno astrazioni, più corpo e meno chiacchiere”.

Ai giovani “Vi affido il compito di custodire la casa comune ed avere il coraggio del cammino"

Quanto al cammino, il Santo Padre ricorda che “Quando Francesco d’Assisi, a noi tanto caro, iniziò la sua rivoluzione, anche economica, in nome del solo vangelo, tornò mendicante, errante: si mise a camminare lasciando la casa di suo padre Bernardone. Quale via, allora, per chi vuole rinnovare dalle radici l’economia? Il cammino dei pellegrini è da sempre rischioso, intessuto di fiducia e di vulnerabilità (...) Cari giovani - l’invito del Papa - non abbiate paura delle tensioni e dei conflitti, cercate di abitarli e di umanizzarli, ogni giorno. Vi affido il compito di custodire la casa comune ed avere il coraggio del cammino”.

Le parole del vescovo Domenico Sorrentino

Nel corso dell’evento il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno e presidente del Comitato di EoF, monsignor Domenico Sorrentino, ha portato il suo saluto ai giovani sottolineando che l'economia di Francesco è “l'economia di un mondo in cui ci riconosciamo fratelli e sorelle, fratelli e sorelle persino con la natura come indica il Cantico di frate Sole,  e viviamo tirando tutte le conseguenze, anche economiche, di questa verità? Se riflettiamo bene, si tratta di una verità implicita nella stessa parola economia: oikos - nomosOikos è la casa, ma anche la famiglia, e dunque il luogo della fraternità. L’economia è la fraternità applicata alla gestione della ricchezza”.

Luigino Bruni: "È l'ora della gratuità"

Il coordinatore scientifico di EoF, Lugino Bruni, ha spiegato invece il titolo di questo IV evento globale dal titolo: “La 25esima ora”, sottolineando che l’ora in più, la 25esima, è speranza, “perché, quando nella Bibbia alla terra è donata una nuova speranza, il segno è l’Emmanuel, un bambino, un giovane. Lo aveva detto Papa Francesco nel suo messaggio a EoF nell’ottobre del 2021: ‘Voi siete l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero’. Oggi ad Assisi si celebrano la responsabilità e la gioia di questa ora donata. È l’ora della gratuità, l’ora che poteva non esserci e che invece c’è”.

Francesca Di Maolo: "l'economia del futuro sappia essere Madre, e non Matrigna"

A sottolineare invece la necessità di non lasciare indietro nessuno ci ha pensato la presidente dell’Istituto Serafico e membro del Comitato, Francesca Di Maolo. “Dalla parte dei fragili si maturano nuove visioni capaci di dare slancio a un rinnovamento reale della società e dell’economia. L'economia, come sottolineato dal Pontefice, si articola nella teoria degli opposti e può essere dicotomica: 'buona' o 'cattiva'. Ecco perché proprio da qui, dal Serafico, vogliamo lanciare un appello alla 'generazione EoF’, auspicando che l'economia del futuro sappia essere Madre, e non Matrigna, materna nei confronti di tutti i suoi figli, specialmente dei più fragili. Un’economia materna, infatti, è chiamata a nutrire la vita, a coltivarla e a farla fiorire senza creare disuguaglianze e senza guardare solo al profitto; un'economia materna – ha aggiunto - ha a cuore ogni vita nonostante la fragilità. Solo così, percorrendo quella che Papa Francesco ha definito l’'economia del cammino', sarà possibile assicurare uno sviluppo per tutti gli uomini della terra, riprogettando un mondo giusto, equo e senza più esclusi, in cui tutti possano vivere una vita piena”

Presentati due progetti

Nel corso del “Global Gathering”, durato circa tre ore e animato dai giovani con contributi provenienti da tutte le parti del mondo, sono stati presentati anche due progetti, uno di alfabetizzazione digitale e di imprenditoria per i migranti realizzato da accademici cileni ed uno per dare alle popolazioni indigene delle Filippine l’accesso all'acqua potabile e non inquinata. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="73557,73558,73559,73560,73561,73562,73563"]]]>
https://www.lavoce.it/economy-francesco-messaggio-papa-giovani/feed/ 0
San Francesco, Patrono d’Italia: accesa la lampada votiva dei Comuni https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-accesa-la-lampada-votiva-dei-comuni/ https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-accesa-la-lampada-votiva-dei-comuni/#respond Wed, 04 Oct 2023 13:30:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73511 san francesco patrono d'italia

Si è appena conclusa la prima parte della giornata di festeggiamenti per San Francesco Patrono d’Italia, segnata dalla tragedia della caduta dal cavalcavia del bus a Mestre, con ventuno morti e quindici feriti. La comunità dei frati ha pregato per le vittime, i feriti e i lori cari, insieme alla preghiere dei pellegrini e dei devoti, ai piedi della Tomba di San Francesco. "Davanti a tanto dolore -ha affermato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento- la reazione nella fede non può che essere anzitutto la preghiera e l’affidamento al Signore". Durante la celebrazione delle 10 nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco (in presenza delle autorità umbre e valdostane e dei rispettivi rappresentanti ecclesiali), il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano. La solenne liturgia, è stata presieduta da monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente della Conferenza episcopale piemontese. A seguire, come da tradizione, ci sono stati i discorsi dalla loggia del Sacro Convento. Hanno parlato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale e 119esimo successore di San Francesco per i Frati Minori Conventuali, il sottosegretario Alfredo Mantovano, a nome del Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco della Città serafica, Stefania Proietti. Un’attenzione particolare, quest’anno, è stata riservata anche a tutti i devoti che non riescono a venire ad Assisi di persona. Tutti, infatti, possono partecipare a questa giornata speciale in onore del Santo di Assisi, andando sulla pagina web www.festadisanfrancesco.org, per accendere una candela virtuale a San Francesco e inviare preghiere per sé e per i propri cari, che poi i frati depongono davanti alla tomba del Santo. Tutti gli appuntamenti religiosi e civili di oggi, sono trasmessi inoltre in diretta streaming sui canali social della comunità francescana del Sacro Convento (canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI). Nel pomeriggio la diretta riprende a partire dalle 15.50 per trasmettere la celebrazione dei vespri pontificali in cappella papale nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, che hanno luogo alle ore 16. Seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia e al mondo da parte di monsignor Sorrentino e l’esecuzione da parte della Cappella Musicale della Basilica, diretta da fra Peter Hrdy, OFMConv, del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella. Questi, frate minore conventuale, nel 1920 si trasferisce ad Assisi dopo essere stato direttore della Schola Cantorum di Anzio e professore di canto sacro al Collegio Serafico Internazionale di San Teodoro Sul Palatino. Nella città di San Francesco dirige la Cappella musicale dell’omonima Basilica fino alla sua morte, avvenuta nel 1956, dopo essersi dedicato a lungo alla musica sacra lasciando composizioni di rara bellezza e misticismo, come appunto la sua versione musicale del Cantico di San Francesco.

Le dichiarazioni delle autorità civili e del Ministri Generale dei Francescani Conventuali

Nei discorsi dalla loggia del Sacro Convento alle ore 11.30, Alfredo Mantovano ha, anzitutto, trasmesso il cordoglio del Presidente del Consiglio e del Governo per l’incidente di Mestre. ha poi aggiunto a proposito della festa del Patrono d’Italia: "La figura di San Francesco è centrale oggi, come lo è stata otto secoli fa: se perdiamo di vista San Francesco non cancelliamo solo un esempio di vita e di fede; cancelliamo il motivo dell’originalità italiana, la nostra fisionomia e il nostro contributo nel mondo [...] In vista del prossimo centenario, San Francesco va individuato come un rinnovatore di vita per il vecchio Continente, e una speranza per chi ne incontrerà la figura in ogni angolo del mondo. Il Governo italiano, d’intesa col comitato e con tutte le amministrazioni interessate, per quanto di sua competenza, farà quanto possibile perché questa speranza si manifesti". "Celebrando la solennità di San Francesco d’Assisi -ha dichiarato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale dei Frati Minori Conventuali- ci rendiamo conto non solo della sua santità, che è un dono per tutta la Chiesa, ma anche del suo essere fratello e guida per quanti cercano con sincerità di costruire un mondo nuovo, più giusto, più fraterno, più rispettoso della dignità e della libertà di ogni essere umano". "La nostra piccola regione alpina e autonoma -ha detto il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, parlando dalla loggia del Sacro Convento- è molto riconoscente per questa presenza qui ad Assisi. La storia del nostro popolo, si è profondamente intrecciata con la presenza francescana nel nostro territorio, tanto che il Convento dei Cordeliers, Frati minori conventuali, fondato nel 1352 che sorgeva nel cuore della città di Aosta, ha ospitato fino al Settecento le sedute dei più importanti organi di autogoverno locali, cioè l’Assemblea degli Stati generali e il Conseil des Commis. La culla dell’autonomia valdostana, è stata, dunque, a lungo custodita nella casa della famiglia francescana. E ora questa eredità spirituale francescana, fa parte della nostra identità caratterizzata dal rispetto della Natura e del Creato e dell’attenzione ai bisogni dei più fragili e dei meno fortunati".

I doni della Valle d'Aosta a San Francesco

Questa mattina sono stati consegnati, durante la celebrazione eucaristica delle 10, anche i doni che i pellegrini provenienti dalla Valle d’Aosta hanno offerto al Sacro Convento di San Francesco in Assisi. La Regione autonoma Valle d’Aosta, ha donato una copia ristampata del Messale di Challant. La pubblicazione è una copia del grande Messale festivo della Collegiata aostana dei santi Pietro e Orso (cod. 43): un imponente manoscritto che il priore Georges de Challant fece realizzare nel primo decennio del Cinquecento, a conclusione dell’importante campagna di adeguamento di quella chiesa e degli edifici annessi ai gusti artistici del tempo. Il fac-simile a stampa è stato realizzato nel 1993 in seguito al restauro del codice originale promosso dalla Regione autonoma Valle d’Aosta. La Regione, ha offerto anche un cesto realizzato dall’artigiana valdostana Nella Pardi con la tecnica dell’intreccio vannerie contenente dei prodotti enogastronomici della Regione. Il Comune di Aosta dal canto suo ha regalato al Sacro Convento un’anfora in gres bianco chamottato. Realizzata dall’artista valdostano Fabio Cornaz, la foggiatura è eseguita manualmente al tornio. L’anfora ha contenuto l’olio di oliva, acquistato da un’azienda di Assisi dalla lunga tradizione nella lavorazione delle olive, utilizzato per alimentare la Lampada dei Comuni d’Italia che arde nella cripta, dinanzi alla Tomba di San Francesco. Il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta ha donato al Sacro Convento una casula artigianale realizzata dalla cooperativa femminile Lou Dzeut di Champorcher utilizzando la teila de meison, il tessuto che un tempo veniva prodotta in proprio dalle famiglie per realizzare corredi per la casa e per la persona. Infine, la Diocesi di Aosta ha offerto al Sacro Convento il contributo per il restauro di una cartagloria dell’anno 1645, con raffigurazione dell’ultima cena attribuita all’artista Bonaventura Bisi detto il Pittorino. Le cartaglorie sono tre tabelle che, prima della riforma liturgica attuata in seguito al Concilio Ecumenico Vaticano II, erano poste sull'altare e riportavano alcune orazioni invariabili della Santa Messa secondo il rito romano.  ]]>
san francesco patrono d'italia

Si è appena conclusa la prima parte della giornata di festeggiamenti per San Francesco Patrono d’Italia, segnata dalla tragedia della caduta dal cavalcavia del bus a Mestre, con ventuno morti e quindici feriti. La comunità dei frati ha pregato per le vittime, i feriti e i lori cari, insieme alla preghiere dei pellegrini e dei devoti, ai piedi della Tomba di San Francesco. "Davanti a tanto dolore -ha affermato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento- la reazione nella fede non può che essere anzitutto la preghiera e l’affidamento al Signore". Durante la celebrazione delle 10 nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco (in presenza delle autorità umbre e valdostane e dei rispettivi rappresentanti ecclesiali), il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano. La solenne liturgia, è stata presieduta da monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente della Conferenza episcopale piemontese. A seguire, come da tradizione, ci sono stati i discorsi dalla loggia del Sacro Convento. Hanno parlato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale e 119esimo successore di San Francesco per i Frati Minori Conventuali, il sottosegretario Alfredo Mantovano, a nome del Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco della Città serafica, Stefania Proietti. Un’attenzione particolare, quest’anno, è stata riservata anche a tutti i devoti che non riescono a venire ad Assisi di persona. Tutti, infatti, possono partecipare a questa giornata speciale in onore del Santo di Assisi, andando sulla pagina web www.festadisanfrancesco.org, per accendere una candela virtuale a San Francesco e inviare preghiere per sé e per i propri cari, che poi i frati depongono davanti alla tomba del Santo. Tutti gli appuntamenti religiosi e civili di oggi, sono trasmessi inoltre in diretta streaming sui canali social della comunità francescana del Sacro Convento (canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI). Nel pomeriggio la diretta riprende a partire dalle 15.50 per trasmettere la celebrazione dei vespri pontificali in cappella papale nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, che hanno luogo alle ore 16. Seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia e al mondo da parte di monsignor Sorrentino e l’esecuzione da parte della Cappella Musicale della Basilica, diretta da fra Peter Hrdy, OFMConv, del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella. Questi, frate minore conventuale, nel 1920 si trasferisce ad Assisi dopo essere stato direttore della Schola Cantorum di Anzio e professore di canto sacro al Collegio Serafico Internazionale di San Teodoro Sul Palatino. Nella città di San Francesco dirige la Cappella musicale dell’omonima Basilica fino alla sua morte, avvenuta nel 1956, dopo essersi dedicato a lungo alla musica sacra lasciando composizioni di rara bellezza e misticismo, come appunto la sua versione musicale del Cantico di San Francesco.

Le dichiarazioni delle autorità civili e del Ministri Generale dei Francescani Conventuali

Nei discorsi dalla loggia del Sacro Convento alle ore 11.30, Alfredo Mantovano ha, anzitutto, trasmesso il cordoglio del Presidente del Consiglio e del Governo per l’incidente di Mestre. ha poi aggiunto a proposito della festa del Patrono d’Italia: "La figura di San Francesco è centrale oggi, come lo è stata otto secoli fa: se perdiamo di vista San Francesco non cancelliamo solo un esempio di vita e di fede; cancelliamo il motivo dell’originalità italiana, la nostra fisionomia e il nostro contributo nel mondo [...] In vista del prossimo centenario, San Francesco va individuato come un rinnovatore di vita per il vecchio Continente, e una speranza per chi ne incontrerà la figura in ogni angolo del mondo. Il Governo italiano, d’intesa col comitato e con tutte le amministrazioni interessate, per quanto di sua competenza, farà quanto possibile perché questa speranza si manifesti". "Celebrando la solennità di San Francesco d’Assisi -ha dichiarato fra Carlos Trovarelli, OFMConv, ministro generale dei Frati Minori Conventuali- ci rendiamo conto non solo della sua santità, che è un dono per tutta la Chiesa, ma anche del suo essere fratello e guida per quanti cercano con sincerità di costruire un mondo nuovo, più giusto, più fraterno, più rispettoso della dignità e della libertà di ogni essere umano". "La nostra piccola regione alpina e autonoma -ha detto il presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, parlando dalla loggia del Sacro Convento- è molto riconoscente per questa presenza qui ad Assisi. La storia del nostro popolo, si è profondamente intrecciata con la presenza francescana nel nostro territorio, tanto che il Convento dei Cordeliers, Frati minori conventuali, fondato nel 1352 che sorgeva nel cuore della città di Aosta, ha ospitato fino al Settecento le sedute dei più importanti organi di autogoverno locali, cioè l’Assemblea degli Stati generali e il Conseil des Commis. La culla dell’autonomia valdostana, è stata, dunque, a lungo custodita nella casa della famiglia francescana. E ora questa eredità spirituale francescana, fa parte della nostra identità caratterizzata dal rispetto della Natura e del Creato e dell’attenzione ai bisogni dei più fragili e dei meno fortunati".

I doni della Valle d'Aosta a San Francesco

Questa mattina sono stati consegnati, durante la celebrazione eucaristica delle 10, anche i doni che i pellegrini provenienti dalla Valle d’Aosta hanno offerto al Sacro Convento di San Francesco in Assisi. La Regione autonoma Valle d’Aosta, ha donato una copia ristampata del Messale di Challant. La pubblicazione è una copia del grande Messale festivo della Collegiata aostana dei santi Pietro e Orso (cod. 43): un imponente manoscritto che il priore Georges de Challant fece realizzare nel primo decennio del Cinquecento, a conclusione dell’importante campagna di adeguamento di quella chiesa e degli edifici annessi ai gusti artistici del tempo. Il fac-simile a stampa è stato realizzato nel 1993 in seguito al restauro del codice originale promosso dalla Regione autonoma Valle d’Aosta. La Regione, ha offerto anche un cesto realizzato dall’artigiana valdostana Nella Pardi con la tecnica dell’intreccio vannerie contenente dei prodotti enogastronomici della Regione. Il Comune di Aosta dal canto suo ha regalato al Sacro Convento un’anfora in gres bianco chamottato. Realizzata dall’artista valdostano Fabio Cornaz, la foggiatura è eseguita manualmente al tornio. L’anfora ha contenuto l’olio di oliva, acquistato da un’azienda di Assisi dalla lunga tradizione nella lavorazione delle olive, utilizzato per alimentare la Lampada dei Comuni d’Italia che arde nella cripta, dinanzi alla Tomba di San Francesco. Il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta ha donato al Sacro Convento una casula artigianale realizzata dalla cooperativa femminile Lou Dzeut di Champorcher utilizzando la teila de meison, il tessuto che un tempo veniva prodotta in proprio dalle famiglie per realizzare corredi per la casa e per la persona. Infine, la Diocesi di Aosta ha offerto al Sacro Convento il contributo per il restauro di una cartagloria dell’anno 1645, con raffigurazione dell’ultima cena attribuita all’artista Bonaventura Bisi detto il Pittorino. Le cartaglorie sono tre tabelle che, prima della riforma liturgica attuata in seguito al Concilio Ecumenico Vaticano II, erano poste sull'altare e riportavano alcune orazioni invariabili della Santa Messa secondo il rito romano.  ]]>
https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-accesa-la-lampada-votiva-dei-comuni/feed/ 0
San Francesco, Patrono d’Italia: presentato il programma delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/ https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/#respond Mon, 02 Oct 2023 15:42:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73494 La basilica Superiore di San Francesco

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Vi hanno preso parte il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Franco Lovignana. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Le celebrazioni per San Francesco, Patrono d’Italia

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel Transito di San Francesco (prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola) seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel Transito di San Francesco, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni. Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione (da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco) del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

Le dichiarazioni

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani -ha detto monsignor Domenico Sorrentino- sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle. Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la bella notizia di Gesù nostro Salvatore, la bella notizia che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, via, verità e vita, segreto della nostra gioia". "Come ogni anno -ha dichiarato Stefania Proietti- le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo, è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto Assisi 2025 con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la Città Serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il sindaco di Aosta e il presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito". "Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta -ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin- e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie". "Con grande gioia -ha detto fra Massimo Travascio- ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta, ha annunciato di voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali: un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!". "In questi anni -ha dichiarato fra Marco Moroni- sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui (se credenti)  a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Santa Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di San Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, (su www.festadisanfrancesco.org) si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".  ]]>
La basilica Superiore di San Francesco

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte a festeggiare San Francesco, Patrono d’Italia, e ad accogliere i pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Valle d’Aosta, regione ospite delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre. Il programma dei festeggiamenti è stato presentato con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Vi hanno preso parte il vescovo delle Diocesi di Assisi - Gualdo Tadino - Nocera Umbra e di Foligno, Monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Alberto Bertin, il Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, fra Massimo Travascio, OFM, e il Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, OFMConv. Sono intervenuti con un videomessaggio anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, il sindaco di Aosta Gianni Nuti e il vescovo della Diocesi omonima, monsignor Franco Lovignana. In modo particolare, per la prima volta la comunità francescana del Sacro Convento di San Francesco trasmetterà in diretta streaming sui canali social ufficiali (YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI) dalle 6 del mattino alle 12.15 e dalle 15.50 alle 17.30 le celebrazioni e i momenti salienti della giornata del 4 ottobre, con interviste ai protagonisti, approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa più importante della città del Poverello.

Le celebrazioni per San Francesco, Patrono d’Italia

Martedì 3 ottobre alla concelebrazione eucaristica nel Transito di San Francesco (prevista alle 11 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola) seguirà, alle 15, l’incontro di monsignor Domenico Sorrentino al Santuario della Spogliazione con i pellegrini della Diocesi di Aosta, mentre alle 18 verranno celebrati i primi vespri nel Transito di San Francesco, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, presieduti da monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, con l’assistenza del cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi. Mercoledì 4 ottobre, alle 10, la celebrazione eucaristica presso la chiesa superiore della Basilica di San Francesco, presieduta da monsignor Lovignana, e il tradizionale rito dell’accensione, da parte del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, della Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde presso la Tomba di San Francesco, alimentata per un anno con l’olio offerto dalla Regione Valle d’Aosta. Seguiranno, alle 11.30, dalla Loggia del Sacro Convento, i messaggi di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Alle 14 si terrà la riunione del Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di San Francesco d’Assisi, presieduto dal poeta Davide Rondoni. Alle 16 i vespri pontificali in cappella papale presieduti da monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo emerito di Aosta, a cui seguirà la processione alla Piazza superiore della Basilica, la benedizione all’Italia da parte di monsignor Sorrentino e la consueta esecuzione (da parte della Cappella musicale della Basilica di San Francesco) del Cantico delle creature di San Francesco musicato da padre Domenico Stella.

Le dichiarazioni

"Alla vigilia dei festeggiamenti francescani -ha detto monsignor Domenico Sorrentino- sono felice di poter dare il benvenuto ai fratelli che arrivano dalla Valle d'Aosta, agli amministratori della stessa regione e a tutti i fedeli che nel nostro santo, patrono d'Italia, si ritrovano. Sentitevi davvero come a casa vostra. Francesco, uomo del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli e sorelle. Della fraternità egli fece uno stile di vita. Egli ci riconsegna il Vangelo, come la bella notizia di Gesù nostro Salvatore, la bella notizia che dobbiamo assolutamente ri-ascoltare affinché l’amore possa vincere indifferenza, odio, guerra e violenza e il mondo si ritrovi tutto riconciliato nell’amore. Il mio augurio è che possiamo metterci in ascolto di Francesco per ritrovare Gesù, via, verità e vita, segreto della nostra gioia". "Come ogni anno -ha dichiarato Stefania Proietti- le celebrazioni della festa di San Francesco patrono d’Italia sono tra i momenti più importanti per la nostra Città, ma quest’anno assumono una rilevanza straordinaria per due ordini di motivi: il primo perché si entra ufficialmente negli eventi dell’ottavo centenario del Nostro Santo che culmineranno nel 2026. Il secondo motivo, è l’annuncio di Papa Francesco che, proprio il 4 ottobre, ci donerà un nuovo testo sull’ecologia, aggiornamento dell’enciclica Laudato si’ con un’esortazione, l’ennesima del Santo Padre, a custodire il Creato passando dalle parole ai fatti. La Città di Assisi da anni si sta impegnando con azioni concrete per l’ambiente per essere, sempre più e sempre meglio, la città-messaggio della Laudato si’. In vista dell’ottavo centenario del Cantico delle creature sarà lanciato proprio il 4 ottobre il manifesto Assisi 2025 con i dieci obiettivi di sostenibilità che il Comune intende conseguire in questa data storica per la Città Serafica e per il mondo. Le festività che ci apprestiamo a vivere sono destinate dunque a lasciare un segno nelle nostre esistenze. Accogliamo con gioia il sindaco di Aosta e il presidente della Valle d’Aosta insieme alle loro amministrazioni e a tutti i comuni di una regione, esemplare per cura e valorizzazione dell’ambiente, che ha risposto con entusiasmo al nostro invito". "Partecipare alla celebrazione di San Francesco è un onore per la Valle d'Aosta -ha detto il presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin- e siamo felici di portare ad Assisi un po' della nostra terra e della nostra cultura. La Valle d’Aosta, regione autenticamente montanara, è sempre stata terra di transito e di crocevia di lingue e culture, a partire dalle quali si è innestata la sua identità. Un’identità che, come la montagna e le popolazioni che vi risiedono, è aperta, solidale e rispettosa. Con questi sentimenti manifestiamo la nostra fraternità verso la figura di questo Santo e verso il territorio che lo ha ospitato in vita e che oggi accoglie le sue spoglie". "Con grande gioia -ha detto fra Massimo Travascio- ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi che culmineranno alla Porziuncola nel 2026, a ottocento anni dalla morte del Poverello. Il suo messaggio di pace continua a sostenere le speranze dell’uomo d’oggi. La Regione Valle d’Aosta, ha annunciato di voler portare ad Assisi e all’Italia un messaggio di condivisione attraverso le proprie specificità linguistiche e culturali: un segno di apertura universale e di vera fraternità. All’intercessione di San Francesco e della Madonna degli Angeli affidiamo il nostro Paese e la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che inizia proprio il 4 ottobre. Buona festa!". "In questi anni -ha dichiarato fra Marco Moroni- sento forte la richiesta, da parte delle persone che vengono presso la tomba di San Francesco, di accoglierle e accompagnarle, in particolare proprio attraverso la preghiera. Le donne e gli uomini che vengono in Basilica ci chiedono in qualche modo di aiutarli a incontrare Francesco e attraverso di lui (se credenti)  a fare esperienza di Cristo che ci guarda con amore e rispetto. Questa responsabilità di accoglienza e accompagnamento nella preghiera la sentiamo in maniera speciale nel giorno della festa di San Francesco. Per questo al mattino alle 6,50 del 4 ottobre, dopo la celebrazione della prima Santa Messa, come comunità francescana deporremo ai piedi dei resti mortali di San Francesco le preghiere delle persone che qui ad Assisi di persona o attraverso il web, (su www.festadisanfrancesco.org) si sono rivolte a lui chiedendo luce, coraggio e consolazione".  ]]>
https://www.lavoce.it/san-francesco-patrono-ditalia-presentato-il-programma-delle-celebrazioni-del-3-e-4-ottobre/feed/ 0
Campioni benemeriti del ciclismo italiano al Museo della Memoria https://www.lavoce.it/campioni-benemeriti-del-ciclismo-italiano-al-museo-della-memoria/ https://www.lavoce.it/campioni-benemeriti-del-ciclismo-italiano-al-museo-della-memoria/#respond Fri, 22 Sep 2023 16:45:07 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73431 Marina Rosati e Gioia Bartali a mezzo busto

Faranno tappa anche al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 i partecipanti alla “Scalata al Tricolore” l’evento ciclistico che si terrà il 23 settembre e organizzato dall’Ancri (Associazione nazionale Insigniti Ordine al Merito Repubblica Italiana) sezione di Foligno-Valle Umbra, e da La Francescana Ciclostorica a.s.d. inserito nel programma delle iniziative previste per le giornate de La Francescana, che si svolgeranno dal 22 al 24 settembre.

L'evento ciclistico permetterà ai partecipanti di vedere la bici di Bartali al Museo della Memoria

“Siamo ben lieti di accogliere gli amici della Francescana, il presidente Luca Radi e questi campioni benemeriti del ciclismo italiano – dichiara Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria di Assisi - ; saranno presenti anche il vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, Gioia Bartali, nipote del grande campione; un campione che i nostri ospiti avranno modo di ricordare e omaggiare visitando il Museo e la sua cappellina privata dove è esposta la sua bici del 1949. Dal luglio scorso, quando il collezionista Gianfranco Trevisan ce l’ha donata – sottolinea Rosati – in tanti sono venuti qui per vederla, ammirarla e conoscere le eroiche imprese di Bartali e di tutta la rete clandestina che salvò centinaia di ebrei qui in Assisi e a Firenze. È una bella storia che non ci stancheremo mai di raccontare e far conoscere. Per questo siamo ripartiti, proprio in questi giorni, con la nuova programmazione didattica per le scuole con nuovi progetti, laboratori e visite guidate”.

Il programma della “Scalata al Tricolore” ad Assisi

Per quanto riguarda il programma di domani, sabato 23 settembre partenza (alle ore 9) e arrivo a Palazzo Trinci in piazza della Repubblica a Foligno, con la sosta (tra le 10.30 e le 11) al Museo della Memoria, all'interno del Santuario della Spogliazione. Si pedalerà insieme ai campioni benemeriti del ciclismo: Roberta Amadeo (campionessa mondiale di handbike), Gianni Bugno (campione del mondo di ciclismo) e Claudio Chiappucci (campione di ciclismo). Una opportunità da non perdere per gli amanti della due ruote che potranno pedalare fianco a fianco ad alcuni dei più importanti campioni del ciclismo. Saranno presenti anche alcuni giornalisti sportivi.]]>
Marina Rosati e Gioia Bartali a mezzo busto

Faranno tappa anche al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 i partecipanti alla “Scalata al Tricolore” l’evento ciclistico che si terrà il 23 settembre e organizzato dall’Ancri (Associazione nazionale Insigniti Ordine al Merito Repubblica Italiana) sezione di Foligno-Valle Umbra, e da La Francescana Ciclostorica a.s.d. inserito nel programma delle iniziative previste per le giornate de La Francescana, che si svolgeranno dal 22 al 24 settembre.

L'evento ciclistico permetterà ai partecipanti di vedere la bici di Bartali al Museo della Memoria

“Siamo ben lieti di accogliere gli amici della Francescana, il presidente Luca Radi e questi campioni benemeriti del ciclismo italiano – dichiara Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria di Assisi - ; saranno presenti anche il vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, Gioia Bartali, nipote del grande campione; un campione che i nostri ospiti avranno modo di ricordare e omaggiare visitando il Museo e la sua cappellina privata dove è esposta la sua bici del 1949. Dal luglio scorso, quando il collezionista Gianfranco Trevisan ce l’ha donata – sottolinea Rosati – in tanti sono venuti qui per vederla, ammirarla e conoscere le eroiche imprese di Bartali e di tutta la rete clandestina che salvò centinaia di ebrei qui in Assisi e a Firenze. È una bella storia che non ci stancheremo mai di raccontare e far conoscere. Per questo siamo ripartiti, proprio in questi giorni, con la nuova programmazione didattica per le scuole con nuovi progetti, laboratori e visite guidate”.

Il programma della “Scalata al Tricolore” ad Assisi

Per quanto riguarda il programma di domani, sabato 23 settembre partenza (alle ore 9) e arrivo a Palazzo Trinci in piazza della Repubblica a Foligno, con la sosta (tra le 10.30 e le 11) al Museo della Memoria, all'interno del Santuario della Spogliazione. Si pedalerà insieme ai campioni benemeriti del ciclismo: Roberta Amadeo (campionessa mondiale di handbike), Gianni Bugno (campione del mondo di ciclismo) e Claudio Chiappucci (campione di ciclismo). Una opportunità da non perdere per gli amanti della due ruote che potranno pedalare fianco a fianco ad alcuni dei più importanti campioni del ciclismo. Saranno presenti anche alcuni giornalisti sportivi.]]>
https://www.lavoce.it/campioni-benemeriti-del-ciclismo-italiano-al-museo-della-memoria/feed/ 0
Alzheimer, un seminario promosso dalla diocesi di Assisi in occasione della Giornata mondiale https://www.lavoce.it/alzheimer-un-seminario-promosso-dalla-diocesi-di-assisi-in-occasione-della-giornata-mondiale/ https://www.lavoce.it/alzheimer-un-seminario-promosso-dalla-diocesi-di-assisi-in-occasione-della-giornata-mondiale/#respond Tue, 19 Sep 2023 13:44:59 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73397

Viva partecipazione al seminario di sensibilizzazione informativo-esperienziale in merito alla presa in carico assistenziale di persone affette da malattie di Alzheimer dal titolo “Alzheimer tra bisogni e desideri” organizzato dall’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino dal Centro Diurno Alzheimer del Distretto Sanitario dell’Assisano, dall’Associazione di promozione sociale “La Zattera” e dal  Consorzio “Auriga”.

Seminario il 16 settembre in occasione della Giornata dell'Alzheimer

L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, ha avuto il patrocinio dell’Azienda Usl Umbria1 e si è svolta sabato 16 settembre presso il centro diurno Alzheimer, in Via Bevagna a Bastia Umbra ed è stata proposta in vista della giornata dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s disease international (Adi) , che ricorre il 21 settembre di ogni anno.

I saluti istituzionali

Dopo la presentazione dei lavori da parte della direttrice dell’Ufficio di pastorale della Salute diocesana, Marina Menna -medico geriatra-, che ha condotto anche la moderazione del seminario,  la mattinata si è aperta con i saluti istituzionali del vicario generale della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, don Jean Claude Hazoumé, che ha avuto parole di incoraggiamento per i pazienti e le loro famiglie; del primo cittadino di Bastia Umbra  il sindaco Paola Lungarotti, che ha sottolineato l’aspetto olistico della persona verso la quale deve essere orientata la sinergia degli interventi  in un’ottica di salute complessiva della comunità; dell’assessore ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Assisi, Massimo Paggi, che si è soffermato sull’importanza  dell’ascolto dei bisogni dei pazienti e delle famiglie e della direttrice del Distretto Sanitario dell’Assisano dell’Azienda Usl Umbria1, Ilaria Vescarelli. Quest’ultima ha illustrato anche l’articolazione della rete dei Servizi presenti nel Distretto Sanitario dell’Assisano prevista per la presa in carico di pazienti affetti da questa malattia.

Le parole della dott.ssa Ilaria Vescarelli

In Italia le demenze - ha sottolineato la Dott.ssa Vescarelli-  hanno una prevalenza superiore al milione di casi e la malattia di Alzheimer ne rappresenta il 60%. È una malattia neurodegenerativa età dipendente e conduce alla perdita delle autonomie. Circa tre milioni di persone risultano coinvolte direttamente o indirettamente nell’assistenza. In Umbria l’8% di persone di età superiore ai 65 anni soffre di M. di Alzheimer e si stima che il costo medio a persona a carico del SSN sia di circa 70.000 Euro all’anno a cui si aggiungono gli oneri a carico della famiglia. Il medico di medicina generale rappresenta il primo anello della rete dei servizi , colui che può intercettare, grazie anche all’utilizzo di questionari strutturati orientativi cui sottoporre il paziente ed i familiari, i primi sintomi di declino delle funzioni cognitive ed inviare il paziente a visita specialistica neurologica/geriatrica per approfondimenti clinici e di tipo neuropsicologico, i cui referti costituiscono necessari attestati documentali per l’istruzione della pratica di invalidità civile. A seguito di tali valutazioni, integrate anche da quella dei Servizi Sociale, potrà essere delineato per la persona un percorso terapeutico-riabilitativo individualizzato che potrà essere supportato a domicilio o in strutture dedicate quali laboratori cognitivi, centri diurni Alzheimer, laboratori riabilitativi psico-sociali”.

I temi affrontati nel corso del seminario

Nella prima parte del seminario, le relazioni che si sono poi succedute hanno affrontato le tematiche dell’assistenza ai pazienti affetti da Alzheimer, le risorse disponibili per le famiglie e le iniziative promosse per affrontare questa malattia. Sono intervenute Rita Antonini – medico responsabile del “Centro diurno Alzheimer” del Distretto sanitario dell’Assisano, che ha illustrato le attività del Centro attivo da ben 14 e che attualmente ospita 20 pazienti; Caterina Calello - presidente dell’Associazione di promozione Sociale per malattia di Alzheimer “La Zattera” che organizza attività psico-sociali ed emotivo-creative settimanali per pazienti ed incontri di mutuo aiuto e di formazione per familiari e caregivers e  Liana Cicchi- Presidente del “Consorzio Auriga” che eroga servizi per malati di Alzheimer. Dopo gli interventi è scaturito un interessante dibattito e si è data voce anche a toccanti testimonianze di familiari di pazienti che frequentano il Centro diurno.

Attività esperienziali di arteterapia

La seconda parte del seminario è stata dedicata a far fruire ai partecipanti attività esperienziali di arteterapia, condotte dall’arteterapeuta Costantina Betti e dalla psicologa-psicoterapeuta Maria Grazia Rossi e di musicoterapia guidate dal musicoterapeuta Maurizio Vignaroli. Il tutto finalizzato ad offrire una prospettiva pratica sull’uso delle terapie creative che vengono utilizzate negli interventi psico-sociali dell’anziano malato di Alzheimer per migliorarne la qualità della vita. Al termine un momento di preghiera con don Maurizio Biagioni.

Le conclusioni di Marina Menna

La mattinata odierna ha avuto un significato particolare- ha concluso al termine del seminario la moderatrice Marina Menna - in quanto abbiamo posto e focalizzato la nostra attenzione sui molteplici bisogni e sulla sofferenza delle persone affette da malattia di Alzheimer e sulle loro famiglie, realizzando un atto comunitario di incontro e solidarietà a sostegno e celebrazione della Giornata mondiale ad essi dedicata. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca scientifica, sia in ambito diagnostico che farmacologico che continua a dare i suoi frutti e promuovere anche lo sviluppo di approcci integrati di trattamento, comprensivi di laboratori riabilitativi cognitivi/motori/occupazionali, attività creative, psico-sociali, assistenziali volte al miglioramento della qualità di vita dei malati malato e dei loro familiari.]]>

Viva partecipazione al seminario di sensibilizzazione informativo-esperienziale in merito alla presa in carico assistenziale di persone affette da malattie di Alzheimer dal titolo “Alzheimer tra bisogni e desideri” organizzato dall’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino dal Centro Diurno Alzheimer del Distretto Sanitario dell’Assisano, dall’Associazione di promozione sociale “La Zattera” e dal  Consorzio “Auriga”.

Seminario il 16 settembre in occasione della Giornata dell'Alzheimer

L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, ha avuto il patrocinio dell’Azienda Usl Umbria1 e si è svolta sabato 16 settembre presso il centro diurno Alzheimer, in Via Bevagna a Bastia Umbra ed è stata proposta in vista della giornata dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s disease international (Adi) , che ricorre il 21 settembre di ogni anno.

I saluti istituzionali

Dopo la presentazione dei lavori da parte della direttrice dell’Ufficio di pastorale della Salute diocesana, Marina Menna -medico geriatra-, che ha condotto anche la moderazione del seminario,  la mattinata si è aperta con i saluti istituzionali del vicario generale della diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, don Jean Claude Hazoumé, che ha avuto parole di incoraggiamento per i pazienti e le loro famiglie; del primo cittadino di Bastia Umbra  il sindaco Paola Lungarotti, che ha sottolineato l’aspetto olistico della persona verso la quale deve essere orientata la sinergia degli interventi  in un’ottica di salute complessiva della comunità; dell’assessore ai Servizi Sociali e Sanità del Comune di Assisi, Massimo Paggi, che si è soffermato sull’importanza  dell’ascolto dei bisogni dei pazienti e delle famiglie e della direttrice del Distretto Sanitario dell’Assisano dell’Azienda Usl Umbria1, Ilaria Vescarelli. Quest’ultima ha illustrato anche l’articolazione della rete dei Servizi presenti nel Distretto Sanitario dell’Assisano prevista per la presa in carico di pazienti affetti da questa malattia.

Le parole della dott.ssa Ilaria Vescarelli

In Italia le demenze - ha sottolineato la Dott.ssa Vescarelli-  hanno una prevalenza superiore al milione di casi e la malattia di Alzheimer ne rappresenta il 60%. È una malattia neurodegenerativa età dipendente e conduce alla perdita delle autonomie. Circa tre milioni di persone risultano coinvolte direttamente o indirettamente nell’assistenza. In Umbria l’8% di persone di età superiore ai 65 anni soffre di M. di Alzheimer e si stima che il costo medio a persona a carico del SSN sia di circa 70.000 Euro all’anno a cui si aggiungono gli oneri a carico della famiglia. Il medico di medicina generale rappresenta il primo anello della rete dei servizi , colui che può intercettare, grazie anche all’utilizzo di questionari strutturati orientativi cui sottoporre il paziente ed i familiari, i primi sintomi di declino delle funzioni cognitive ed inviare il paziente a visita specialistica neurologica/geriatrica per approfondimenti clinici e di tipo neuropsicologico, i cui referti costituiscono necessari attestati documentali per l’istruzione della pratica di invalidità civile. A seguito di tali valutazioni, integrate anche da quella dei Servizi Sociale, potrà essere delineato per la persona un percorso terapeutico-riabilitativo individualizzato che potrà essere supportato a domicilio o in strutture dedicate quali laboratori cognitivi, centri diurni Alzheimer, laboratori riabilitativi psico-sociali”.

I temi affrontati nel corso del seminario

Nella prima parte del seminario, le relazioni che si sono poi succedute hanno affrontato le tematiche dell’assistenza ai pazienti affetti da Alzheimer, le risorse disponibili per le famiglie e le iniziative promosse per affrontare questa malattia. Sono intervenute Rita Antonini – medico responsabile del “Centro diurno Alzheimer” del Distretto sanitario dell’Assisano, che ha illustrato le attività del Centro attivo da ben 14 e che attualmente ospita 20 pazienti; Caterina Calello - presidente dell’Associazione di promozione Sociale per malattia di Alzheimer “La Zattera” che organizza attività psico-sociali ed emotivo-creative settimanali per pazienti ed incontri di mutuo aiuto e di formazione per familiari e caregivers e  Liana Cicchi- Presidente del “Consorzio Auriga” che eroga servizi per malati di Alzheimer. Dopo gli interventi è scaturito un interessante dibattito e si è data voce anche a toccanti testimonianze di familiari di pazienti che frequentano il Centro diurno.

Attività esperienziali di arteterapia

La seconda parte del seminario è stata dedicata a far fruire ai partecipanti attività esperienziali di arteterapia, condotte dall’arteterapeuta Costantina Betti e dalla psicologa-psicoterapeuta Maria Grazia Rossi e di musicoterapia guidate dal musicoterapeuta Maurizio Vignaroli. Il tutto finalizzato ad offrire una prospettiva pratica sull’uso delle terapie creative che vengono utilizzate negli interventi psico-sociali dell’anziano malato di Alzheimer per migliorarne la qualità della vita. Al termine un momento di preghiera con don Maurizio Biagioni.

Le conclusioni di Marina Menna

La mattinata odierna ha avuto un significato particolare- ha concluso al termine del seminario la moderatrice Marina Menna - in quanto abbiamo posto e focalizzato la nostra attenzione sui molteplici bisogni e sulla sofferenza delle persone affette da malattia di Alzheimer e sulle loro famiglie, realizzando un atto comunitario di incontro e solidarietà a sostegno e celebrazione della Giornata mondiale ad essi dedicata. Dobbiamo avere fiducia nella ricerca scientifica, sia in ambito diagnostico che farmacologico che continua a dare i suoi frutti e promuovere anche lo sviluppo di approcci integrati di trattamento, comprensivi di laboratori riabilitativi cognitivi/motori/occupazionali, attività creative, psico-sociali, assistenziali volte al miglioramento della qualità di vita dei malati malato e dei loro familiari.]]>
https://www.lavoce.it/alzheimer-un-seminario-promosso-dalla-diocesi-di-assisi-in-occasione-della-giornata-mondiale/feed/ 0
Assisi, una reliquia del beato Carlo Acutis in Irlanda https://www.lavoce.it/assisi-una-reliquia-del-beato-carlo-acutis-in-irlanda/ https://www.lavoce.it/assisi-una-reliquia-del-beato-carlo-acutis-in-irlanda/#respond Wed, 13 Sep 2023 15:12:32 +0000 https://www.lavoce.it/?p=73349

“Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, possa essere d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista della missione in Irlanda con una reliquia del beato Carlo Acutis, in programma dal 13 al 18 settembre nella Cattedrale di Derry (14 settembre) e nella Cattedrale di Dromore (17 settembre) e nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e alla chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”.

La reliquia di Carlo Acutis

Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà, oltre a monsignor Sorrentino, anche monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali.

Carlo Acutis

Il beato Carlo Acutis, il giovane morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, aveva incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso giugno in Irlanda, nella diocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor; ad agosto centinaia di giovani hanno venerato la reliquia alla GMG di Lisbona, di cui il Beato Carlo era uno dei patroni.]]>

“Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, possa essere d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista della missione in Irlanda con una reliquia del beato Carlo Acutis, in programma dal 13 al 18 settembre nella Cattedrale di Derry (14 settembre) e nella Cattedrale di Dromore (17 settembre) e nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e alla chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”.

La reliquia di Carlo Acutis

Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà, oltre a monsignor Sorrentino, anche monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali.

Carlo Acutis

Il beato Carlo Acutis, il giovane morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, aveva incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso giugno in Irlanda, nella diocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor; ad agosto centinaia di giovani hanno venerato la reliquia alla GMG di Lisbona, di cui il Beato Carlo era uno dei patroni.]]>
https://www.lavoce.it/assisi-una-reliquia-del-beato-carlo-acutis-in-irlanda/feed/ 0