SPETTACOLI Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/category/spettacoli/ Settimanale di informazione regionale Mon, 24 Jun 2024 09:10:39 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg SPETTACOLI Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/category/spettacoli/ 32 32 A Todi le Giornate internazionali del cinema religioso https://www.lavoce.it/todi-giornate-cinema-religioso/ Fri, 05 Aug 2022 10:04:11 +0000 https://www.lavoce.it/?p=67912

Prende avvio oggi, 5 agosto (per concludersi il 20) a Todi - nel Giardino Amici dell'Orto e tutte le sere - la terza edizione delle "Giornate internazionali del cinema religioso" dal titolo "Abbi fede!", iniziativa promossa da MediCinema-Cinema Medicina dell’Anima”. Nell’epoca che vuole il cinema ridotto a merce spettacolare per intrattenimento domestico, a Todi si sperimenta un progetto di fruizione filmica basato sulla comunità, sul dibattito, sulla riflessione. La rassegna è diretta da Alberto Di Giglio con il patrocinio del Comune di Todi, della Fondazione Ente dello Spettacolo, del mensile Edav fondato dal gesuita massmediologo padre Nazzareno Taddei,  dell’Archivio storico del Cinema italiano diretto da Graziano Marraffa, del settimanale La Voce e di Umbria Radio diretti da Daniele Morini. “L'evento del maestro Di Giglio - ha detto nel corso della conferenza stampa l’assessore alla Cultura Alessia Marta, presente anche la giornalista de La Nazione Susi Felceti -  si conferma per l'Amministrazione un appuntamento irrinunciabile per il programma culturale della nostra città. Una rassegna che consente, oltre che gustare bellissimi film, anche di poter avere uno sguardo introspettivo attraverso incontri ed approfondimenti. Grazie alla sua direzione possiamo contare sulla presenza di attori di fama nazionale che renderanno più preziose le serate tuderti per cittadini e turisti”. Il titolo "Abbi fede!" deriva da un’esortazione del senso comune e dal film omonimo di Giorgio Pasotti che verrà proiettato in due occasioni, il 5 e il 14 agosto. Come il protagonista del danese Le Mele di Adamo, che sa perseverare contro mille tempeste, Pasotti nel suo imperdibile remake ci invita a guardare in alto con fiducia quando siamo in difficoltà.

Inaugurazione con le Gospel Act Sisters

A precedere il film di Pasotti, previsto alle 21.45, l’inaugurazione (19.30) verrà affidata alle Gospel Act Sisters, gruppo che unisce suggestioni religiose afro-americane a vocalità che sconfinano dal classico al pop e la poetessa Ottavia Pojaghi Bettoni con la Poesia nel cinema. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="67924,67925,67926,67927,67933,67937"]

Il programma

Che il filo rosso tra le opere della rassegna sia la fede e uno sguardo positivo sulla vita sta a confermarlo una pellicola come Fratello dove sei? dei Fratelli Coen (6 agosto). È un'esilarante commedia a sfondo biblico, tra road movie e favola morale, in cui ci si chiede se siamo ancora capaci di riconoscere il volto del Fratello. Sarà anticipato da un incontro con l’attore Luca Lionello che ci racconterà la sua carriera con grandi registi come Mel Gibson e Abel Ferrara. Il 7 agosto omaggio di Medicinema a Pier Paolo Pasolini con una masterclass di Luigi Boneschi, documentarista e scrittore, su Il Sacro in Pasolini. Nella conversazione si prenderà spunto da pellicole come La Ricotta, Teorema, Il Vangelo secondo Matteo con i relativi viaggi pasoliniani per i sopralluoghi in Terra Santa e più in generale dalle tematiche del grande autore italiano. L'8 agosto con il classico Ordet-La parola di C. T. Dreyer, in cui riusciamo a credere, con la semplicità dei bambini, che perfino la morte è abitata dal respiro nascosto della fede nella Parola di Dio.

Incontro con il poeta Davide Rondoni

Un incontro in tre tappe, tra 9 e 11 agosto, è con il poeta Davide Rondoni, con una trilogia su temi di drammatica attualità che vanno dalle derive disumane del potere alle visioni di un Cristo desacralizzato. E per riscoprire il cinema nel suo ruolo di bussola per un'umanità smarrita. I film che gli danno spunto sono Il dottor stranamore di Stanley Kubrick, Orwell 198" di Michael Radford e L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese.

Incontro con Alessandro Haber

Venerdì 12 agosto è la volta di Alessandro Haber che presenterà a Todi la sua intensa interpretazione di In viaggio con Adele di Alessandro Capitali.

L'incontro con Liliana Cavani

Il 13 agosto è per un incontro d’eccezione con Liliana Cavani alla quale andrà la menzione speciale MediCinema, Cinema Medicina dell’Anima e verrà proiettato il suo Francesco, in cui uno straordinario Mickey Rourke mette letteralmente  a nudo la vitalità e l’energia di un santo che non teme confronti.

Il film Mission

Il giorno mariano di Ferragosto è dedicato a un film davvero imperdibile per atmosfere, musiche, interpretazioni (da Jeremy Iron a Robert De Niro): Mission di Roland Joffè. Una pellicola in cui seguiamo le orme degli eroici Gesuiti nelle zone impervie dell’Amazzonia settecentesca, a difesa degli indios inermi contro le avidità umane.

Le masterclass

Nella masterclass del 16 agosto di Rosario Tronnolone, critico cinematografico di Radio Vaticana,  Il cinema di Dio… Lo sguardo di Roberto Rossellini e la luce di Ingrid Bergman in film come, Stromboli, Europa 51, Giovanna d’Arco, Viaggio in Italia, La Paura. Il 17 agosto è dedicato alle inquietudini e all'ispirazione di Andrej Rublev (il pittore in crisi creativa circondato dalle violenze della Russia del '400) nello sguardo del grande Andrej Tarkovskij: di cui il 18 agosto verrà proiettato anche Stalker, ritratto abissale dell’uomo inquieto dinanzi ai misteri della creazione, Le due serate tarkovskijane verranno introdotte dal critico cinematografico di Cinematografo, regista e sceneggiatore Massimo Nardin. Un capolavoro quale Il grande silenzio di Philippe Groning, sarà protagonista venerdì 19 agosto con le atmosfere mistiche colte documentaristicamente nella Grande Certosa francese: per riscoprire l'esperienza irrinunciabile dell’ascolto. Chiusura il 20 agosto con Il pranzo di Babette, in cui la scrittrice Karen Blixen viene tradotta dal regista conterraneo Gabriel Axel in un viaggio suggestivo tra le vite di un nord nebbioso vittima della mancanza di grazia e di amore. Un ciclo di film sicuramente bellissimi, spesso straordinari, in grado di offrire al pubblico – tra incontri con grandi ospiti e momenti di “apericinema” –, serate di grande cinema. Si ringraziano gli amici sostenitori: Etab La Consolazione, Cantina Todini, Luigi Cintoli, l’artista Silvia Ranchicchio, Hotel Fonte Cesia.  ]]>

Prende avvio oggi, 5 agosto (per concludersi il 20) a Todi - nel Giardino Amici dell'Orto e tutte le sere - la terza edizione delle "Giornate internazionali del cinema religioso" dal titolo "Abbi fede!", iniziativa promossa da MediCinema-Cinema Medicina dell’Anima”. Nell’epoca che vuole il cinema ridotto a merce spettacolare per intrattenimento domestico, a Todi si sperimenta un progetto di fruizione filmica basato sulla comunità, sul dibattito, sulla riflessione. La rassegna è diretta da Alberto Di Giglio con il patrocinio del Comune di Todi, della Fondazione Ente dello Spettacolo, del mensile Edav fondato dal gesuita massmediologo padre Nazzareno Taddei,  dell’Archivio storico del Cinema italiano diretto da Graziano Marraffa, del settimanale La Voce e di Umbria Radio diretti da Daniele Morini. “L'evento del maestro Di Giglio - ha detto nel corso della conferenza stampa l’assessore alla Cultura Alessia Marta, presente anche la giornalista de La Nazione Susi Felceti -  si conferma per l'Amministrazione un appuntamento irrinunciabile per il programma culturale della nostra città. Una rassegna che consente, oltre che gustare bellissimi film, anche di poter avere uno sguardo introspettivo attraverso incontri ed approfondimenti. Grazie alla sua direzione possiamo contare sulla presenza di attori di fama nazionale che renderanno più preziose le serate tuderti per cittadini e turisti”. Il titolo "Abbi fede!" deriva da un’esortazione del senso comune e dal film omonimo di Giorgio Pasotti che verrà proiettato in due occasioni, il 5 e il 14 agosto. Come il protagonista del danese Le Mele di Adamo, che sa perseverare contro mille tempeste, Pasotti nel suo imperdibile remake ci invita a guardare in alto con fiducia quando siamo in difficoltà.

Inaugurazione con le Gospel Act Sisters

A precedere il film di Pasotti, previsto alle 21.45, l’inaugurazione (19.30) verrà affidata alle Gospel Act Sisters, gruppo che unisce suggestioni religiose afro-americane a vocalità che sconfinano dal classico al pop e la poetessa Ottavia Pojaghi Bettoni con la Poesia nel cinema. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="67924,67925,67926,67927,67933,67937"]

Il programma

Che il filo rosso tra le opere della rassegna sia la fede e uno sguardo positivo sulla vita sta a confermarlo una pellicola come Fratello dove sei? dei Fratelli Coen (6 agosto). È un'esilarante commedia a sfondo biblico, tra road movie e favola morale, in cui ci si chiede se siamo ancora capaci di riconoscere il volto del Fratello. Sarà anticipato da un incontro con l’attore Luca Lionello che ci racconterà la sua carriera con grandi registi come Mel Gibson e Abel Ferrara. Il 7 agosto omaggio di Medicinema a Pier Paolo Pasolini con una masterclass di Luigi Boneschi, documentarista e scrittore, su Il Sacro in Pasolini. Nella conversazione si prenderà spunto da pellicole come La Ricotta, Teorema, Il Vangelo secondo Matteo con i relativi viaggi pasoliniani per i sopralluoghi in Terra Santa e più in generale dalle tematiche del grande autore italiano. L'8 agosto con il classico Ordet-La parola di C. T. Dreyer, in cui riusciamo a credere, con la semplicità dei bambini, che perfino la morte è abitata dal respiro nascosto della fede nella Parola di Dio.

Incontro con il poeta Davide Rondoni

Un incontro in tre tappe, tra 9 e 11 agosto, è con il poeta Davide Rondoni, con una trilogia su temi di drammatica attualità che vanno dalle derive disumane del potere alle visioni di un Cristo desacralizzato. E per riscoprire il cinema nel suo ruolo di bussola per un'umanità smarrita. I film che gli danno spunto sono Il dottor stranamore di Stanley Kubrick, Orwell 198" di Michael Radford e L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese.

Incontro con Alessandro Haber

Venerdì 12 agosto è la volta di Alessandro Haber che presenterà a Todi la sua intensa interpretazione di In viaggio con Adele di Alessandro Capitali.

L'incontro con Liliana Cavani

Il 13 agosto è per un incontro d’eccezione con Liliana Cavani alla quale andrà la menzione speciale MediCinema, Cinema Medicina dell’Anima e verrà proiettato il suo Francesco, in cui uno straordinario Mickey Rourke mette letteralmente  a nudo la vitalità e l’energia di un santo che non teme confronti.

Il film Mission

Il giorno mariano di Ferragosto è dedicato a un film davvero imperdibile per atmosfere, musiche, interpretazioni (da Jeremy Iron a Robert De Niro): Mission di Roland Joffè. Una pellicola in cui seguiamo le orme degli eroici Gesuiti nelle zone impervie dell’Amazzonia settecentesca, a difesa degli indios inermi contro le avidità umane.

Le masterclass

Nella masterclass del 16 agosto di Rosario Tronnolone, critico cinematografico di Radio Vaticana,  Il cinema di Dio… Lo sguardo di Roberto Rossellini e la luce di Ingrid Bergman in film come, Stromboli, Europa 51, Giovanna d’Arco, Viaggio in Italia, La Paura. Il 17 agosto è dedicato alle inquietudini e all'ispirazione di Andrej Rublev (il pittore in crisi creativa circondato dalle violenze della Russia del '400) nello sguardo del grande Andrej Tarkovskij: di cui il 18 agosto verrà proiettato anche Stalker, ritratto abissale dell’uomo inquieto dinanzi ai misteri della creazione, Le due serate tarkovskijane verranno introdotte dal critico cinematografico di Cinematografo, regista e sceneggiatore Massimo Nardin. Un capolavoro quale Il grande silenzio di Philippe Groning, sarà protagonista venerdì 19 agosto con le atmosfere mistiche colte documentaristicamente nella Grande Certosa francese: per riscoprire l'esperienza irrinunciabile dell’ascolto. Chiusura il 20 agosto con Il pranzo di Babette, in cui la scrittrice Karen Blixen viene tradotta dal regista conterraneo Gabriel Axel in un viaggio suggestivo tra le vite di un nord nebbioso vittima della mancanza di grazia e di amore. Un ciclo di film sicuramente bellissimi, spesso straordinari, in grado di offrire al pubblico – tra incontri con grandi ospiti e momenti di “apericinema” –, serate di grande cinema. Si ringraziano gli amici sostenitori: Etab La Consolazione, Cantina Todini, Luigi Cintoli, l’artista Silvia Ranchicchio, Hotel Fonte Cesia.  ]]>
La Parte de sopra ha vinto il Calendimaggio, la storica sfida assisana (le immagini) https://www.lavoce.it/la-parte-de-sopra-ha-vinto-il-calendimaggio-la-storica-sfida-assisana-le-immagini/ Sun, 08 May 2022 12:27:35 +0000 https://www.lavoce.it/?p=66563

La Nobilissima Parte de sopra ha vinto il Calendimaggio di Assisi 2022 aggiudicandosi due voti su tre della Giuria: le preferenza della professoressa Maria Cristina La Rocca per il settore storico e del regista Giacomo Battiato per lo spettacolo, mentre la Magnifica Parte de Sotto si è aggiudicata la preferenza del Maestro Roberto Maggio per il settore musicale. Il verdetto della giuria, con il Maestro de Campo che ha estratto il fazzoletto blu, è arrivato in piena notte, poco dopo le 4.30, in una piazza del Comune gremita di partaioli rossi e blu.

Alcune immagini delle giornate

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Festa dopo due anni di pandemia

Ad Assisi per quattro giorni, dal 4 al 7 maggio, la Parte de sotto e la Parte de sopra, sono tornate e sfidarsi dopo due anni di stop a causa della pandemia. Le giornate di sfida e di festa sono state precedute, a cominciare dal 21 aprile, dall'apertura della Taverna nella Sala delle volte, la premiazione della ventisettesima edizione del Premio “Carlo Lampone” per gli studenti delle scuole assisane, dalla gara di selezione tra i Balestrieri delle Parti, la presentazione della giuria e  la presentazione delle dieci Madonne Primavera con l’omaggio canoro dei “Cantori di Assisi; lo Spettacolo della “Compagnia Balestrieri di Assisi” e lo spettacolo del “Gruppo Sbandieratori di Assisi”, e dalle  scene aperte in costume nei vicoli di Parte de Sotto e Parte de Sopra. [gallery columns="4" td_select_gallery_slide="slide" ids="66574,66580,66602,66606,66605,66604,66603,66600,66593,66599,66598,66596"]  

l primo “Calendimaggio dei piccoli”

Il programma del Calendimaggio “vero e proprio” è iniziato il 4 maggio con la benedizione dei vessilli, il suono della Campana delle Laudi, la consegna delle Chiavi da parte del sindaco al Maestro de Campo che per i successivi 4 giorni ha avuto simbolicamente il potere sulla città seguita, l’esecuzione dell’Inno del Coprifuoco, la restituzione del Palio, l’investitura dei giurati e la lettura dei bandi di sfida. A sera, nei quartieri della Nobilissima, le rievocazioni di vita medioevale. Giovedì 5 è stato il giorno di “Madonna Primavera”, con la sfida tra gli atleti di Parte de Sopra e Parte de Sotto per assegnare a una delle cinque ragazze della propria parte il titolo di regina della festa assegnato a Monna Letizia Marchesi della Nobilissima Parte de Sopra. Venerdì 6 è stato il giorno de “Lo Spettacolo”, organizzato dall’Ente Calendimaggio con gli Sbandieratori di Assisi, i cortei della sera con gli spettacolari giochi di fuoco. Nella stessa giornata la sfida del “Calendimaggio dei Piccoli” vinto dalla Nobilissima Parte de Sopra. I bambini fino a 12 anni, di Parte de Sopra e Parte de Sotto, sono sfilati in due mini-cortei e si sono sfidati nella corsa delle tregge la corsa con i sacchi e il tiro alla fune. Infine, sabato 7 maggio è stato il giorno della sfida, con i due cortei storici e la sfida canora tra la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto. L’albo d’oro della Festa di Assisi, al netto di due non assegnazioni e un ex aequo, conta ora 34 vittorie per la Nobilissima Parte de Sopra, che si è aggiudicata le ultime tre edizioni della Festa. Ferma a 30 la Magnifica Parte de Sotto. (Le dirette dell'edizione 2022 sul sito del Calendimeggio)]]>

La Nobilissima Parte de sopra ha vinto il Calendimaggio di Assisi 2022 aggiudicandosi due voti su tre della Giuria: le preferenza della professoressa Maria Cristina La Rocca per il settore storico e del regista Giacomo Battiato per lo spettacolo, mentre la Magnifica Parte de Sotto si è aggiudicata la preferenza del Maestro Roberto Maggio per il settore musicale. Il verdetto della giuria, con il Maestro de Campo che ha estratto il fazzoletto blu, è arrivato in piena notte, poco dopo le 4.30, in una piazza del Comune gremita di partaioli rossi e blu.

Alcune immagini delle giornate

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Festa dopo due anni di pandemia

Ad Assisi per quattro giorni, dal 4 al 7 maggio, la Parte de sotto e la Parte de sopra, sono tornate e sfidarsi dopo due anni di stop a causa della pandemia. Le giornate di sfida e di festa sono state precedute, a cominciare dal 21 aprile, dall'apertura della Taverna nella Sala delle volte, la premiazione della ventisettesima edizione del Premio “Carlo Lampone” per gli studenti delle scuole assisane, dalla gara di selezione tra i Balestrieri delle Parti, la presentazione della giuria e  la presentazione delle dieci Madonne Primavera con l’omaggio canoro dei “Cantori di Assisi; lo Spettacolo della “Compagnia Balestrieri di Assisi” e lo spettacolo del “Gruppo Sbandieratori di Assisi”, e dalle  scene aperte in costume nei vicoli di Parte de Sotto e Parte de Sopra. [gallery columns="4" td_select_gallery_slide="slide" ids="66574,66580,66602,66606,66605,66604,66603,66600,66593,66599,66598,66596"]  

l primo “Calendimaggio dei piccoli”

Il programma del Calendimaggio “vero e proprio” è iniziato il 4 maggio con la benedizione dei vessilli, il suono della Campana delle Laudi, la consegna delle Chiavi da parte del sindaco al Maestro de Campo che per i successivi 4 giorni ha avuto simbolicamente il potere sulla città seguita, l’esecuzione dell’Inno del Coprifuoco, la restituzione del Palio, l’investitura dei giurati e la lettura dei bandi di sfida. A sera, nei quartieri della Nobilissima, le rievocazioni di vita medioevale. Giovedì 5 è stato il giorno di “Madonna Primavera”, con la sfida tra gli atleti di Parte de Sopra e Parte de Sotto per assegnare a una delle cinque ragazze della propria parte il titolo di regina della festa assegnato a Monna Letizia Marchesi della Nobilissima Parte de Sopra. Venerdì 6 è stato il giorno de “Lo Spettacolo”, organizzato dall’Ente Calendimaggio con gli Sbandieratori di Assisi, i cortei della sera con gli spettacolari giochi di fuoco. Nella stessa giornata la sfida del “Calendimaggio dei Piccoli” vinto dalla Nobilissima Parte de Sopra. I bambini fino a 12 anni, di Parte de Sopra e Parte de Sotto, sono sfilati in due mini-cortei e si sono sfidati nella corsa delle tregge la corsa con i sacchi e il tiro alla fune. Infine, sabato 7 maggio è stato il giorno della sfida, con i due cortei storici e la sfida canora tra la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto. L’albo d’oro della Festa di Assisi, al netto di due non assegnazioni e un ex aequo, conta ora 34 vittorie per la Nobilissima Parte de Sopra, che si è aggiudicata le ultime tre edizioni della Festa. Ferma a 30 la Magnifica Parte de Sotto. (Le dirette dell'edizione 2022 sul sito del Calendimeggio)]]>
‘Torniamo a riveder le stelle’: attesa per lo spettacolo-incontro con Alessandro D’Avenia https://www.lavoce.it/torniamo-a-riveder-le-stelle-attesa-per-lo-spettacolo-incontro-con-alessandro-davenia/ Tue, 08 Mar 2022 16:14:05 +0000 https://www.lavoce.it/?p=65473 Torniamo a riveder le stelle

A dieci giorni dallo spettacolo-incontro dal titolo Torniamo a riveder le stelle con Alessandro D’Avenia, noto scrittore, insegnante e sceneggiatore di alcuni film tratti dai suoi stessi libri, è già al completo il Teatro Lyrick di Assisi che ospiterà questo evento, molto atteso da giovani e adulti, in calendario venerdì 18 marzo, alle ore 20.45. L’ingresso è a offerta, con Green Pass rafforzato, ma per coloro che non potranno assistere in presenza, lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu. Sul palco del Lyrick con Alessandro D’Avenia saliranno docenti e alunni, si susseguiranno gli artisti Massimiliano Cremona (voce e chitarra), Valter Ferrero e Andrea Mezzetti (chitarre classiche), Michael Baruffa (chitarra e voce), accompagnati dai giovani musicisti e coristi. L’evento, promosso da don Francesco Buono, sacerdote diocesano di Perugia da sempre impegnato nell’educazione-formazione della gioventù, insieme alla giornalista Floriana Lenti e ad altri generosi volontari, vede la collaborazione-coinvolgimento della Pastorale giovanile regionale e del Coordinamento Oratori Umbri della Ceu. Significativa la presenza tra il pubblico di alunni e insegnanti di alcune scuole del territorio (Istituto Comprensivo Perugia 6 Medie di Castel del Piano, Scuola Media Statale di Ripa, Scuola Elementare Statale Aldo Capitini di San Mariano, Liceo Scientifico Alessi, Liceo Scientifico Galilei, Liceo Classico Mariotti di Perugia), come anche la partecipazione dei sindaci di Perugia, Andrea Romizi, e di Assisi, Stefania Proietti, del presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, e del vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, monsignor Marco Salvi, insieme ai responsabili e animatori delle equipe di pastorale giovanile e d’oratorio regionali e diocesani.

Torniamo a riveder le stelle, un momento di grande bellezza per stupire e riflettere

"Mentre stiamo vivendo l’orrore del brutto di una guerra -commentano i promotori- l’obiettivo di questa serata è vivere un momento culturale di grande bellezza che possa far stupire e riflettere contemporaneamente. E’ importante risanare le ferite che ha creato la pandemia e quelle che adesso stanno lacerando la nostra quotidianità, pensiamo alla guerra prima in Afghanistan, adesso in Ucraina. Non possiamo rimanere indifferenti. Il titolo Torniamo a riveder le stelle sintetizza il motivo che ci ha acceso il cuore quando abbiamo pensato di invitare Alessandro D’Avenia, autore che stimiamo molto e che sa parlare ai giovani e agli adulti. Per noi è un onore poter ospitare nuovamente D’Avenia, con lui, già dieci anni fa organizzammo l’evento indimenticabile Il meglio di te e siamo certi che anche questa volta rimarremo felicemente colpiti dalle sue parole".]]>
Torniamo a riveder le stelle

A dieci giorni dallo spettacolo-incontro dal titolo Torniamo a riveder le stelle con Alessandro D’Avenia, noto scrittore, insegnante e sceneggiatore di alcuni film tratti dai suoi stessi libri, è già al completo il Teatro Lyrick di Assisi che ospiterà questo evento, molto atteso da giovani e adulti, in calendario venerdì 18 marzo, alle ore 20.45. L’ingresso è a offerta, con Green Pass rafforzato, ma per coloro che non potranno assistere in presenza, lo spettacolo sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social de La Voce e di Umbria Radio InBlu. Sul palco del Lyrick con Alessandro D’Avenia saliranno docenti e alunni, si susseguiranno gli artisti Massimiliano Cremona (voce e chitarra), Valter Ferrero e Andrea Mezzetti (chitarre classiche), Michael Baruffa (chitarra e voce), accompagnati dai giovani musicisti e coristi. L’evento, promosso da don Francesco Buono, sacerdote diocesano di Perugia da sempre impegnato nell’educazione-formazione della gioventù, insieme alla giornalista Floriana Lenti e ad altri generosi volontari, vede la collaborazione-coinvolgimento della Pastorale giovanile regionale e del Coordinamento Oratori Umbri della Ceu. Significativa la presenza tra il pubblico di alunni e insegnanti di alcune scuole del territorio (Istituto Comprensivo Perugia 6 Medie di Castel del Piano, Scuola Media Statale di Ripa, Scuola Elementare Statale Aldo Capitini di San Mariano, Liceo Scientifico Alessi, Liceo Scientifico Galilei, Liceo Classico Mariotti di Perugia), come anche la partecipazione dei sindaci di Perugia, Andrea Romizi, e di Assisi, Stefania Proietti, del presidente della Ceu, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, e del vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, monsignor Marco Salvi, insieme ai responsabili e animatori delle equipe di pastorale giovanile e d’oratorio regionali e diocesani.

Torniamo a riveder le stelle, un momento di grande bellezza per stupire e riflettere

"Mentre stiamo vivendo l’orrore del brutto di una guerra -commentano i promotori- l’obiettivo di questa serata è vivere un momento culturale di grande bellezza che possa far stupire e riflettere contemporaneamente. E’ importante risanare le ferite che ha creato la pandemia e quelle che adesso stanno lacerando la nostra quotidianità, pensiamo alla guerra prima in Afghanistan, adesso in Ucraina. Non possiamo rimanere indifferenti. Il titolo Torniamo a riveder le stelle sintetizza il motivo che ci ha acceso il cuore quando abbiamo pensato di invitare Alessandro D’Avenia, autore che stimiamo molto e che sa parlare ai giovani e agli adulti. Per noi è un onore poter ospitare nuovamente D’Avenia, con lui, già dieci anni fa organizzammo l’evento indimenticabile Il meglio di te e siamo certi che anche questa volta rimarremo felicemente colpiti dalle sue parole".]]>
Castiglione cinema. Film di qualità, ospiti prestigiosi e formazione https://www.lavoce.it/castiglione-cinema-film/ Sun, 26 May 2019 11:45:37 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54521 castiglione

“Castiglione Cinema 2019 - RdC Incontra” torna per la seconda edizione nel centro lacustre umbro sull'onda del successo della scorsa edizione.

Dal 29 maggio al 2 giugno la rassegna di cinema, ma non solo, promossa dall'Ente dello Spettacolo porterà la bellezza e la passione per la settima arte nelle piazze, nelle scuole, al cinema e nelle viuzze della cittadina.

Sarà un'occasione per gustare film di assoluto valore proposto attraverso le rassegne cinematografiche introdotte e commentate da registi e attori. Gli stessi attori e registri che si incontreranno nelle piazze di Castiglione del Lago, affiancati da personaggi della politica, del giornalismo, della cultura dell'attivismo sociale. Sarà un'edizione gratuita quest'anno "perché - ha detto mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo, è una festa del cinema e come tale tutti devono essere posti nelle condizioni di poter partecipare. Il festival, anche grazie alla sua location, mantiene il suo stile familiare, in cui divi e pubblico entrano in contatto per dialogare e confrontarsi".

Tra gli ospiti Pupi Avati, Vinicio Marchioni, Luca Aergentero, Isabella Ragonese che riceveranno il premio ‘Castiglione Cinema 2019’; ci sarà anche Elena Sofia Ricci che consegnerà un altro prestigioso riconoscimento, il premio ‘Pino Passalacqua’ ad Alessio Boni. Saranno quattro giorni di film, seminari, laboratori e masterclass, durante i quali sarà possibile incontrare i protagonisti del mondo del cinema.

M. A.

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castiglione

“Castiglione Cinema 2019 - RdC Incontra” torna per la seconda edizione nel centro lacustre umbro sull'onda del successo della scorsa edizione.

Dal 29 maggio al 2 giugno la rassegna di cinema, ma non solo, promossa dall'Ente dello Spettacolo porterà la bellezza e la passione per la settima arte nelle piazze, nelle scuole, al cinema e nelle viuzze della cittadina.

Sarà un'occasione per gustare film di assoluto valore proposto attraverso le rassegne cinematografiche introdotte e commentate da registi e attori. Gli stessi attori e registri che si incontreranno nelle piazze di Castiglione del Lago, affiancati da personaggi della politica, del giornalismo, della cultura dell'attivismo sociale. Sarà un'edizione gratuita quest'anno "perché - ha detto mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo, è una festa del cinema e come tale tutti devono essere posti nelle condizioni di poter partecipare. Il festival, anche grazie alla sua location, mantiene il suo stile familiare, in cui divi e pubblico entrano in contatto per dialogare e confrontarsi".

Tra gli ospiti Pupi Avati, Vinicio Marchioni, Luca Aergentero, Isabella Ragonese che riceveranno il premio ‘Castiglione Cinema 2019’; ci sarà anche Elena Sofia Ricci che consegnerà un altro prestigioso riconoscimento, il premio ‘Pino Passalacqua’ ad Alessio Boni. Saranno quattro giorni di film, seminari, laboratori e masterclass, durante i quali sarà possibile incontrare i protagonisti del mondo del cinema.

M. A.

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Umbria Jazz 2015 – Stefano Bollani al Santa Giuliana https://www.lavoce.it/umbria-jazz-2015-stefano-bollani-al-santa-giuliana/ Mon, 13 Jul 2015 12:31:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=38499 12/07/2015 Foto Andrea Coli

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Festival d’organo a Perugia con artisti internazionali https://www.lavoce.it/festival-dorgano-a-perugia-con-artisti-internazionali/ Fri, 25 Jul 2014 15:09:40 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27259 Il maestro Falcioni all'organo della cattedrale di San Lorenzo
Il maestro Falcioni all’organo della cattedrale di San Lorenzo

Il Festival internazionale laurenziano d’organo di Perugia quest’anno travalicherà i confini dell’Europa. E lo farà ospitando l’organista titolare della Filarmonica di San Pietroburgo, Daniel Zaretsky.

Dal 2 al 13 agosto – ha spiegato il direttore artistico Adriano Falcioni, organista titolare della cattedrale di Perugia nella conferenza di presentazione – l’iniziativa, promossa dal Capitolo della cattedrale di San Lorenzo di Perugia in occasione della solennità del santo titolare, ospiterà come di consueto organisti italiani e stranieri che, oltre a eseguire un repertorio di musiche di autori vari, si cimenteranno in un’interpretazione personalizzata della famosa Toccata e fuga in re minore di J. S. Bach, di cui a seguito della presentazione Falcioni ci ha dato un breve saggio. A esibirsi all’organo Tamburini ci saranno quattro organisti italiani (compreso lo stesso Falcioni), uno della Germania e un altro della Scozia. L’8 luglio ci sarà un concerto del coro Santo Spirito – Volumnia che interpreterà Leawitt e Fauré.

“L’organo è uno strumento straordinario – dice mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale – ma poco conosciuto, perché limitato all’uso liturgico, ma in realtà si presta ad ampi repertori sinfonici ed è capace di suscitare tante emozioni. Il festival vuole contribuire a far conoscere a un pubblico sempre più vasto le straordinarie sonorità di questo strumento”.

Ogni organista proporrà delle improvvisazioni, anche su richiesta del pubblico. Il maestro Falcioni ha ricordato a tal proposito che l’organo è stato il primo strumento a prestarsi alle improvvisazioni, a partire dal 1500, quali interludi ai canti che si facevano in chiesa.

Mons. Sciurpa ha infine annunciato che in occasione del festival verrà proposta un’iniziativa di raccolta fondi per il restauro dell’organo della cattedrale, progettato ed inaugurato nel 1967 dal maestro Fernando Germani.

 

I concerti in cattedrale

2 agosto, Silvius von Kessel (Germania), musiche di Bach, Vierne, Messiaen, Von Kessel

3 agosto, Adriano Falcioni (Perugia), musiche di Bach, Reger, Guilman, Liszt

4 agosto, Daniel Zaretsky (Russia), Bach, Gigout, Dubois, Vierne, Muschel, Kuschnarew, Koehler

6 agosto, Michael Harris (Scozia), musiche di Guilmant, Haendel, Bach, Franck, Wolstenholme, Hakim

7 agosto, Ferruccio Bartoletti (La Spezia), musiche di Bach e Bartoletti

8 agosto, Coro S. Spirito – Volumnia (Perugia), musiche di Leavitt e Fauré

9 agosto Mario Ciferri (Porto San Giorgio), musiche di Bach, Liszt, Pierné, Tournemire e Reubke

13 agosto, Giuliana Maccaroni (Pesaro), musiche di Bach, Guilmant, Mendelssohn, Franck, Pierné e Rheinberger.

Tutti i concerti sono alle ore 21.30. Ingresso libero

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“Umbria jazz clinics”: la scuola con quel qualcosa in più https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/ https://www.lavoce.it/umbria-jazz-clinics-la-scuola-con-quel-qualcosa-in-piu/#comments Fri, 18 Jul 2014 13:07:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=27110 clinics2014-011
Foto Andrea Coli

18/07/2014 – Con un programma ampliamente rinnovato nella forma e nei contenuti, anche quest’anno la scuola di specializzazione “Umbria Jazz Clinics” presenta una nuova offerta formativa. Dodici giorni (dall’ 8 al 20 luglio) dedicati all’approfondimento del Jazz e all’ascolto degli artisti che si esibiranno durante la manifestazione.

Gli iscritti provengono da ogni parte del mondo e quasi sempre da Conservatori e scuole private. Le lezioni sono organizzate presso le aule della scuola elementare A. Fabbretti di Perugia, dove gli studenti, suddivisi in gruppi (ensambles), seguiranno la didattica del Berklee College of Music di Boston: dopo quasi trent’anni di attività formativa, dai banchi di Umbria Jazz Clinics sono usciti oltre 5000 studenti.

Anche l’edizione 2014 ha fatto registrare quota duecento iscrizioni, suddivise tra i corsi di batteria, chitarra, contrabbasso/basso elettrico, piano, sax, tromba, trombone e voce. Due le novità importanti. La prima consiste nella presenza di una nuova classe/laboratorio dedicata alle tecniche di arrangiamento e di “song writing” (composizione musicale) e la seconda che prevede tre classi di canto, ciascuna con un diverso docente e una propria identità didattica.

La crescita continua di allievi (soprattutto stranieri) – spiega il direttore della scuola Giovanni Tommaso – “è motivo di orgoglio e di soddisfazione professionale”. Famose e valide scuole di Jazz ci sono in tutto il mondo – spiega il direttore – “la nostra scuola offre però qualcosa di più: l’atmosfera tipica che suscita Umbria Jazz e la possibilità per gli studenti di ascoltare gratuitamente e dal vivo grandi artisti di fama mondiale”. La giornata di studio è molto impegnativa ed è suddivisa in periodi. Si inizia alle 10 del mattino con la teoria. Dalle 12.15 alle 13 gli studenti possono scegliere di partecipare alle “Master Class”, approfittando della presenza degli artisti presenti alla manifestazione per approfondire determinati argomenti. Il pomeriggio è dedicato sempre allo studio: dalle 18.30 in poi gli studenti si ritrovano nelle “Jam Session” per suonare tra di loro, mettendo in pratica gli insegnamenti ricevuti.

Rispetto al 2013, le lezioni pomeridiane sono organizzate per preparare il repertorio musicale dei saggi che, per la prima volta, saranno parte integrante dell’attività concertistica del festival e si terranno nel giardino della scuola alla presenza del pubblico. Il Berklee College of Music assegnerà borse di studio per una cifra complessiva di 100 mila dollari e la possibilità, agli studenti più meritevoli, di recarsi nel famoso College di Boston per una formazione più ricca e proficua. Anche se per iscriversi è necessario un piccolo sforzo economico (l’iscrizione ammonta a 490 euro), tra gli studenti e le famiglie è condivisa l’idea che “ogni soldo speso in tal senso è un investimento in arte e cultura, destinato a portare risultati”.

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Lo Spirito santo al Festival https://www.lavoce.it/lo-spirito-santo-al-festival/ Fri, 04 Jul 2014 12:03:42 +0000 https://www.lavoce.it/?p=25914 La chiesa di San Domenico a Spoleto
La chiesa di San Domenico a Spoleto

A Spoleto per il 57° Festival dei Due Mondi ritornano le Prediche tenute da illustri oratori. Un’iniziativa singolare che potrebbe essere considerata demodé, facendo pensare ai vecchi quaresimali e ai famosi oratori quali Bossuet Lacordaire, che facevano riempire le cattedrali, per il prevalente desiderio e il piacere di ascoltarli. A Spoleto quest’anno è la terza programmazione. La prima ebbe come tema i vizi capitali, la seconda dell’anno scorso le opere di misericordia spirituale, mentre quest’anno l’argomento trattato sono i doni dello Spirito santo.

In comune questi temi, oltre all’argomento religioso, hanno il numero sette, e ciò consente di sviluppare l’iniziativa in modo articolato con la possibilità di avere sette voci diverse e sette modalità oratorie. Naturalmente quello che conta più della forma sono i contenuti e il messaggio che viene inviato non solo agli spettatori del Festival, ma a tutti quelli che direttamente o tramite i media ne saranno toccati. Le prediche si tengono nella chiesa di San Domenico e ogni predicatore illustrerà uno dei sette doni che sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Sono temi bellissimi e che presi nel contesto dello Spirito santo rappresentano una ricchezza dello spirito umano e una luce per ogni persona che riflette sul senso dell’esistenza e sui modi concreti del comportamento umano.

Una curiosa coincidenza oppure un’oculata scelta vuole che il tema dei consigli sia stato recentemente affrontato nelle catechesi del papa Francesco e quindi l’iniziativa del festival può rappesentare uno sviluppo e un approfondimento delle catechesi del Pontefice. C’è una differenza infatti tra le catechesi fatte in una piazza gremita di migliaia di semplici fedeli e quelle svolte in una chiesa raccolta con un numero di persone selezionate e motivate, disposte ad ascoltare per circa un’ora testi elaborati destinati alla pubblicazione e inquadrati in un contesto culturale all’altezza del quale intendono porsi sia nei contenuti che nella forma letteraria. Tutti i predicatori scelti sono di alto livello, esperti ecclesiastici e personaggi di provata esperienza comunicativa.

Un particolare risalto avrà certamente l’intervento del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia, (domenica 6 luglio) cui è stato assegnato il dono del Consiglio. Il cardinale che finora ha agito nella dimensione pastorale della propria diocesi e della regione dell’Umbria in realtà è sempre più considerato e atteso da un più vasto mondo ecclesiale non solo italiano. Per questo motivo ed anche per il tema del “Consiglio” che rappresenta una chiave di volta in tutti i settori della vita della Chiesa e dell’azione pastorale, la sua predica non cadrà invano e andrà certamente oltre i confini di un festival fatto di spettacoli, di musica e letteratura.

Le prossime prediche

Questi gli appuntamenti che si terranno sempre nella chiesa di San Domenico alle ore 17: venerdì 4 luglio, Cettina Militello “La scienza”; sabato 5 luglio, Dom Alessandro Barban “La pietà”; domenica 6 luglio, card. Gualtiero Bassetti “Il consiglio”; venerdì 11 luglio, padre Raniero Cantalamessa “L’intelletto”; sabato 12 luglio, mons. Renato Boccardo “Il timor di Dio”.

 

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Ad Orvieto dal 13 al 15 giugno “La città del Corpus Domini” https://www.lavoce.it/ad-orvieto-dal-13-al-15-giugno-la-citta-del-corpus-domini/ Thu, 05 Jun 2014 18:54:31 +0000 https://www.lavoce.it/?p=25326 Miracolo7A-cmykDa un’idea nata un anno fa dalla creatività di ArTe Teatro Stabile d’Innovazione e del suo direttore Maurizio Panici, ad Orvieto torna protagonista “La città del Corpus Domini”, grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto. L’evento che fonde insieme arte, cultura e bellezza dal 13 al 15 giugno condividerà con la città un momento importante di raccoglimento e d’incontro intorno al mistero del Corpus Domini attraverso momenti di spettacolo e di riflessione spirituale.

Dopo il successo della scorsa edizione svoltasi in occasione del Giubileo Straordinario 2013/2014 e per il 750° anniversario del Miracolo eucaristico di Bolsena (1263) e della bolla Transiturus de hoc mundo di Papa Urbano IV (1264) che istituì e promulgò da Orvieto la solennità del Corpus Domini la manifestazione si arricchisce di nuovi appuntamenti dedicati alla spiritualità.

Due gli eventi più significativi: la rappresentazione del Dramma sacro Miracolo de lo Sacro Corporale di Giuseppe R. Baiocco, prevista sabato 14 giugno (ore 22 in piazza Duomo) da anonimo del XIV secolo e la Festa medievale con la Partita a Scacchi (sabato 14, ore 18, piazza Duomo) con personaggi viventi in costume d’epoca, tra la città di Orvieto e la città di Marostica – a cui partecipano anche gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri fiorentini. Tra i protagonisti del Dramma sacro la grande attrice Paola Gassman e poi Luigi Diberti, Alessandro Federico e Renato Campese, che ripropongono la Sacra rappresentazione del Miracolo di Bolsena mettendo in scena, sul sagrato del Duomo, uno spettacolo suggestivo e di grande impatto, anche grazie a moderne tecnologie visuali ed acustiche. La parte scenografica-visuale è curata da Paolo Miccichè.

Alle 19.30 Cena medievale presso i ristoranti e le trattorie del centro storico. Grazie alla collaborazione con Rai Cinema, sono state organizzate anche tre giornate di incontri e conversazioni (dal 13 al 15 giugno, Auditorium Fondazione Cassa di risparmio, piazza Febei 3, ingresso libero) con uomini di fede e archeologi in occasione della proiezione del Docufilm Pietre Vive…da Orvieto a Gerusalemme prodotto da Rai Cinema in associazione con Opera romana pellegrinaggi e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Tema delle proiezioni la Terra santa e il pellegrinaggio.

Altro momento significativo lo spettacolo teatrale che avrà come soggetti protagonisti le figure di Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino in programma dal 6 all’8 e dal 19 al 22 giugno nei sotterranei del Duomo di Orvieto. Il programma prevede inoltre una mostra fotografica straordinaria: “Karol, il Papa che ha cambiato la storia”, di Gianni Giansanti il fotografo ufficiale di papa Wojtyla. Ventisei anni di pontificato visto e raccontato dall’obiettivo di un fotografo che ha saputo ben cogliere gli aspetti più intimi propri di un uomo e di un pontefice. La sede espositiva sarà nella chiesa di San Giacomo, in piazza Duomo.

Chi vorrà seguire l’evento potrà usufruire dei canali attivati da Artè su Facebook, Twitter e YouTube e grazie alla partnership tecnica con Engineering è stata creata una App gratuita che guiderà i turisti e i pellegrini attraverso il programma della manifestazione. Info su www.teatromancinelli.com.

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Assisi. Il Bello (quello vero) dello spettacolo con il Joymix Team https://www.lavoce.it/assisi-il-bello-quello-vero-dello-spettacolo-con-il-joymix-team/ Fri, 29 Mar 2013 11:36:34 +0000 https://www.lavoce.it/?p=15922 I partecipanti al meeting
I partecipanti al meeting

Cosa è “il successo” per i cattolici? I giovani partecipanti al 2° Meeting nazionale del Joymix Team si sono posti questo interrogativo il 23-24 marzo ad Assisi. Le risposte, come è nello stile dell’associazione Nuovi Orizzonti, non si sono fatte attendere. La riflessione degli artisti giunti in terra francescana è stata stimolata da testimonianze e suggerimenti di personaggi famosi come Annalisa Colzi, Nando Bonini, Ania Goledzinowska e Francesca Fialdini. Il meeting, dal titolo “Quando è successo… essere artisti”, era guidato da Maurizio Fratamico che dal 2003 insieme al fratello Enzo e altri collaboratori si è messo al servizio dell’area Animazione e spettacolo dell’associazione Nuovi Orizzonti.

Il JoyMix Team infatti, attingendo al carisma di Chiara Amirante, lavora – con seminari, stage, concerti – per far fruttificare i talenti artistici di tutti coloro che desiderano portare l’annuncio della gioia piena nella società odierna. Gli organizzatori dell’incontro assissano hanno voluto conoscere non solo cantanti, musicisti, pittori, costumisti, ma tutte le persone che nella Chiesa cattolica credono nell’importanza dei vari “strumenti” della nuova evangelizzazione. La scrittrice Annalisa Colzi ha decodificato i messaggi di autodistruzione e relativismo che emergono talvolta dai brani di “artisti di successo” italiani e stranieri. Ma “il successo” nell’esperienza di Nando Bonini, ex chitarrista di Vasco Rossi, non corrisponde più con l’affannosa ricerca di potere e notorietà, bensì con il puntare quotidianamente al successo finale che profuma della gioia del paradiso e si nutre già su questa terra della bellezzza dell’eternità. Come non ricordare le parole di Benedetto XVI agli artisti nel 2009: “Cari artisti, l’esperienza del Bello, del bello autentico, non effimero né superficiale, non è qualcosa di accessorio o di secondario nella ricerca del senso e della felicità, perché tale esperienza non allontana dalla realtà, ma, al contrario, porta ad un confronto serrato con il vissuto quotidiano, per liberarlo dall’oscurità e trasfigurarlo, per renderlo luminoso, bello”.

La giornalista Fancesca Fialdini, della trasmissione A Sua immagine, ha messo in guardia dalla “dietrologia” di un pensiero dominante che si maschera di perbenismo, ma non deve ingannare il cristiano, che punta alle relazioni autentiche, oltre i cliché degli schermi e della carta stampata. Così, la ex top model Ania ha raccontato di come abbia abbandonato il mondo dello spettacolo dopo la conversione avvenuta a Medjugorje. Ecco allora che, confrontando le diverse capacità degli artisti – e non – riuniti dal JoyMix Team, ci si è soffermati a capire come combattere i comunicatori di menzogna e le falsità che attaccano il messaggio di speranza della Chiesa. Figura di esemplare coraggio rimane, anche per chi collabora con Nuovi Orizzonti, la testimonianza di vita di san Francesco d’Assisi, che ancora oggi desidera condurci all’essenza e alla semplicità, spogliandoci dalle tentazioni del denaro e della vanagloria.

Il nostro agire, come evangelizzatori non ignari delle potenzialità dei mezzi di comunicazione, non può che essere guidato e ispirato dallo Spirito santo. Lo ricorda ancora una volta, nella celebrazione eucaristica conclusiva con gli altri sacerdoti giunti ad Assisi, don Davide Banzato, assistente spirituale e responsabile dell’area Evangelizzazione di Nuovi Orizzonti. “Non fondate la vostra sicurezza soltanto sul vostro talento, ma abbandonatevi a un Dio che ci manda senza bastone e bisaccia, a due a due, per le strade del mondo a riportare l’amore del Risorto!” è il messaggio che, frutto della sua storia, don Davide consegna nella bellezza della domenica delle Palme a quanti concludono il Meeting con impegni di rinnovata responsabilità nel mondo dello spettacolo e dell’arte.

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Bentornato alla Quintana! https://www.lavoce.it/bentornato-alla-quintana/ Thu, 20 Sep 2012 14:59:24 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12878 Un grande pallone rosso che portava in alto la scritta “benvenuto”, o per meglio dire “bentornato”, ha salutato il card. Giuseppe Betori, presente alla Giostra della Quintana il 16 settembre scorso. Il sole cocente, il Campo de’ li giochi “quasi” pieno (molti spalti erano vuoti) e la presenza di “don Peppino” hanno reso memorabile la giornata della giostra della Rivincita. Due ore di giostra intense, che hanno visto vincitore il “Fedele” del rione Croce Bianca, Daniele Scarponi. Settimo palio per lui e ventunesimo per il rione biancorosso. In molti l’hanno definita la Quintana “dell’esperienza, della tecnica e del sangue freddo”. In sella al purosangue inglese Big More, Daniele Scarponi ha condotto una gara eccellente, pulita e senza errori, caratterizzata da tempi ottimi e regolari, tutti al limite dei 53 secondi (nelle prime due tornate ha fatto registrare 53”91 e 53”99). Binomio preciso, ma comunque insidiato sino alla fine dagli altri pretendenti al titolo. Infatti, il record della pista è stato battuto da Diego Cipiccia del rione Ammanniti, in sella al purosangue inglese Tirisondola, ultimando l’otto di gara con 53 secondi e 79 centesimi. Tempo che avrebbe anche potuto regalare la vittoria al rione, se nella seconda tornata non avesse fatto cadere una delle bandierine che delimitano la pista. Uscenti alla prima tornata sono stati: Pierluigi Chicchini del Badia e Andrea Leonardi de La Mora. Nella seconda, invece, ad uscire sono stati il cavaliere del Morlupo Luca Veneri e Cipiccia del rione Ammanniti. La classifica provvisoria ha visto il Croce Bianca in testa, inseguito dall’Animoso del Giotti Massimo Gubbini in sella a Detto Foglietto, purosangue inglese di sei anni. E ancora: Lorenzo Paci del rione Pugilli, Luca Innocenzi del rione Cassero, Gianluca Chicchini dello Spada e Matteo Martelli del Contrastanga. Nell’ultima tornata il cavaliere del Cassero sbaglia il primo anello e Martelli il secondo. Finiscono la gara anche lo Spada e il Pugilli. Il Giotti con Gubbini chiude la terza tornata con una somma complessiva di 2’42”49, ma a vincere la gara è Daniele Scarponi, con un tempo totale di 2’41”80. Raddoppia, dopo la vittoria di giugno.

Il saluto del Cardinale

“È una gioia essere in mezzo a voi – ha commentato in campo l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, durante la consegna del Palio – in questa città che dimostra tanta forza e che con quest’atteggiamento di sfida verso il futuro saprà mettersi in evidenza nel Paese”. Non è mancato il saluto del vescovo di Foligno, Gualtiero Sigismondi, presente alla giostra. Durante la celebrazione nella cattedrale di San Feliciano, che ha preceduto la giostra, Sigismondi ha accolto il neo-porporato con queste parole: “Eminenza la gratitudine dei folignati nei suoi confronti è incommensurabile, e l’orgoglio della sua città per la porpora che è stato chiamato a indossare è pari all’affetto che tutti nutriamo nei suoi confronti”. Lo stesso Betori durante l’omelia ha commentato così il suo ritorno: “Questo è un momento importante per me perché per la prima volta torno da cardinale nella mia città e nella cattedrale in cui ho speso vent’anni di predicazione. Vi vedo in tanti – ha continuato rivolgendosi alle migliaia di persone che affollavano il duomo – proprio come ai bei tempi”.

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Credo nella musica https://www.lavoce.it/credo-nella-musica/ Thu, 20 Sep 2012 14:52:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12873
L’esecuzione del St Jacobs Chamber Choir di Stoccolma nella basilica di San Pietro a Perugia

La Sagra musicale umbra, festival musicale internazionale nato nel 1936 per diffondere musica religiosa antica e moderna non sempre conosciuta e accessibile, in questa ultima edizione – la 67a – ha presentato una novità assoluta: una composizione sul Credo, premio “Francesco Siciliani”, il maestro che per decenni ne è stato direttore artistico. Ha collaborato il Pontificio consiglio della cultura.

Sono pervenute la bellezza di 210 partiture da tutti i Continenti (tranne l’Africa). La finalità del concorso è stata quella di stimolare i compositori contemporanei a produrre opere ispirandosi al tema religioso, come hanno fatto quasi tutti i grandi musicisti del passato. Un invito quanto mai opportuno, vista la produzione artistico-religiosa del nostro tempo molto modesta nella quantità e nella qualità. Il 14 settembre nella basilica benedettina di San Pietro, a Perugia, abbiamo ascoltato le tre composizioni che alla Giuria internazionale sono sembrate le più meritevoli, rispettivamente quella di Giovanni Bonato, di Bruno Moretti, di Antonio Eros Negri. L’esecuzione era affidata al St Jacobs Chamber Choir di Stoccolma, diretto da Gary Graden, un coro parrocchiale amatoriale di grandi capacità. Nella sintassi musicale contemporanea sono di casa i movimenti melodici cromatici, le dissonanze armoniche anche con stridenti semitoni, la distribuzione sillabica di una parola a diversi settori in modo che la sillaba precedentemente cantata e tenuta inizia l’accordo con la nota della sillaba successiva, sì che l’accordo completo si ottiene al completamento dell’intera parola. Dal punto di vista ritmico, non c’è tempo stabilito ma l’accentuazione è data dalla scansione vocale del testo: “novità”, questa, già di norma nell’antico gregoriano. Questi procedimenti erano presenti nelle composizioni eseguite l’altra sera, naturalmente impiegati secondo le scelte degli autori. L’opera di Bonato è stata interpretata dai coristi distribuiti in piccole formazioni davanti al presbiterio e in tutti i lati all’interno della basilica. La partitura risultava concepita con materiale armonico contemporaneo, spesso atonale, ma sempre gradita all’ascolto; la successione delle formazioni corali in piccoli ensemble era pluridimensionale e creava un’atmosfera suggestiva nel tempio, meraviglioso nei suoi dipinti, ed ora completato con il ricco e svolazzante mondo di questa struggente colonna sonora. Piccoli e sobri interventi di triangolini, inseriti intonati negli accordi, e anch’essi dislocati, accentuavano la suggestione nella loro semplicità. La composizione di Bruno Moretti si distingueva per un discorso più corale: la massa delle voci era in unica ravvicinata formazione e quindi il discorso risultava sonoro e ieratico. Qui c’era anche l’organo, non come accompagnamento: era quasi un’altra voce, sobria, delicata, nei diversi timbri di registri; mai ingombrante, si introduceva come voce solista; suggerimento ad elevazione dell’animo alla preghiera. Il Credo musicato da Antonio Eros Negri, restando nella accennata ricerca armonica dei musicisti dei nostri giorni, ove le dissonanze sono pane quotidiano, dava l’impressione di una maggiore adesione alla liturgia, cui siamo abituati secondo la nostra educazione; ci è sembrato cioè un riuscito connubio arte-preghiera corale, assembleare, ben legato, quanto mai coinvolgente. Le voci costituiscono un coro robusto, un “insieme” eloquente nella preghiera e nella professione di fede. L’iniziativa del concorso è stata opportuna, positiva, proficua. L’apporto al repertorio della musica sacra è consistente. Pensiamo che oggi, dunque, abbiamo 210 nuove composizioni sul nostro Credo, quindi religiose e secondo il linguaggio proprio dell’arte musicale. L’intenzione dei promotori è artistica e culturale, ma certo non esclude un uso liturgico nella oculata scelta da parte di chi, in luoghi prestigiosi – come cattedrali, basiliche, santuari – sappia preparare l’esecuzione dignitosa con complessi capaci di affrontare la complessità.

La premiazione

Il premio “F. Siciliani” è stato assegnato alla composizione del maestro Giovanni Bonato al quale è andato anche il premio del pubblico presente in basilica, invitato a votare sull’iPad che ha restituito i risultati in tempo reale. Al maestro Negri è andato quello della critica. Dunque il risultato è da primo premio per la Fondazione Musica classica di Perugia – occorre nominare i dirigenti Anna Calabro, Franco Buitoni, Alberto Batisti – che ha ideato e realizzato il Concorso e per il Pontificio consiglio per la cultura che lo ha avallato.

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Antichi Crocifissi in mostra nei musei ecclesiastici umbri https://www.lavoce.it/il-segno-dei-segni/ Fri, 14 Sep 2012 12:51:45 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12753 Da un’immagine che evoca morte e tortura a simbolo di salvezza e bellezza, nel tempo la croce è diventata il segno sacro per eccellenza. Grande e profondo è il sentimento che evoca; e grazie alla destrezza e sensibilità degli artisti del passato, nonché di quelli contemporanei, non meno significativa è la sua funzione didattica nell’illustrare gli eventi salvifici suscitando nei credenti adorazione e preghiera.

Su ciò che nel tempo la croce è venuta a significare la Chiesa umbra ha voluto puntare l’attenzione promuovendo una serie di mostre che vengono inaugurate oggi, venerdì 14 settembre, nei dodici musei ecclesiastici dell’Umbria. “In hoc signo. La croce nell’arte, nella cultura e nella fede” è il tema dell’evento che verrà integrato da convegni, progetti didattici e concerti.

Al museo del Capitolo della cattedrale di Perugia sarà possibile vedere la bellissima croce di Nicola di Antonio di Francesco (attivo fino al 1471), in rame sbalzato, cesellato, inciso e dorato, proveniente dalla chiesa di San Bartolomeo di Migiana. È giunta a Perugia dal museo di Pieve del Vescovo (Corciano) nel 2012.

È in corso di svolgimento fino al 4 novembre al Museo diocesano di SpoletoAve Verum Corpus. Croci monumentali dal XII secolo al XV secolo nella diocesi di Spoleto”. Si tratta di una mostra iconografica sul tema del Cristo crocifisso, la cui finalità è quella di condurre il visitatore alla conoscenza dei codici che gli artisti hanno messo in campo nelle loro opere, alla loro sintassi, ai diversi modi di combinarli insieme attraverso i secoli, per comprendere il tema biblico che si erano prefissati i commitenti dell’opera. In tutto dodici croci, scolpite o dipinte, provenienti da chiese del territorio della diocesi: esempi che ben si prestano per l’analisi e il confronto delle due iconografie del Crocefisso, quello del Christus triumphans (in cui il Cristo è in posizione frontale, con la testa eretta e gli occhi aperti, ritratto come vivo e trionfatore sulla morte) e quella del Christus patiens (gli occhi del Cristo sono chiusi e l’espressione è sofferente, ad indicare la sua umanità di fondo).

Anche il Museo diocesano di Città di Castello sottolineerà il tema della mostra con opere significative appartenenti al percorso museale. Tra queste, il famoso corredo liturgico di arte paleocristiana (costituito da 25 pezzi) risalente al VI secolo rinvenuto nel 1935 presso il santuario di Canoscio a Trestina di Città di Castello. Le croci di chiara influenza bizantina adornano l’opera unitamente ad altri simboli cristiani.

Di bottega fiorentina (XV sec., la provenienza è ignota) è la croce di agata venata su base di diaspro orientale con montatura di argento dorato. Fu donata dal vescovo tifernate Lodovico Bentivoglio (1568-1601).

Presso il Museo della Porziuncola vengono inaugurate due mostre di arte contemporanea: Valentin Oman, Ecce Homo (Galleria del Conventino), Filippo Rosi, Il segno sacro (sala San Pio X) aperte fino al 27 ottobre. La Galleria d’arte contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi presenta un itinerario guidato sul tema del Cristo attraverso pitture, sculture e smalti di alcuni artisti figurativi moderni e contemporanei della propria collezione, una mostra e una conferenza sul grande artista dell’espressionismo astratto William Congdom. Un viaggio che partirà dalla splendida croce in bronzo dorato di Venanzo Crocetti istoriata con le 14 stazioni della via Crucis, finemente delineate in rilievo.

L’itinerario di “In hoc signo” farà tappa anche nelle diocesi di Orvieto – Todi, Gubbio, Foligno, Terni e ad Assisi presso il Museo del Tesoro della basilica di San Francesco di cui avremo modo di parlare prossimamente insieme ai vari concerti e convegni. Da segnalare la conferenza che si svolge il 14 settembre (ore 16) a Montefalco, presso il santuario di Santa Chiara della Croce su “Lectio Crucis. Gli affreschi della cappella di Santa Croce in Montefalco” tenuta da don Dario Vitali e Corrado Fratini.

Il concerto

Un significativo evento musicale legato alla mostra è il concerto – meditazione del quartetto Rosamunda su Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Franz Joseph Haydn: si svolgerà domenica 16 settembre (ore 16) presso il Museo della Porziuncola, chiostro Santa Chiara.

In hoc signo” è promosso dall’Associazione musei ecclesiastici umbri (Amei), dall’ufficio Beni culturali della Cei, dalla Conferenza episcopale umbra, con il contributo della Regione dell’Umbria.

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Musica sacra per il XXI secolo https://www.lavoce.it/musica-sacra-per-il-xxi-secolo/ Fri, 14 Sep 2012 12:39:02 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12747
Il concerto di apertura al Morlacchi

I compositori Giovanni Bonato, Bruno Moretti e Antonio Eros Negri sono i tre finalisti del primo concorso di musica sacra “Francesco Siciliani” abbinato all’edizione 2012 della Sagra musicale umbra. L’iniziativa, lanciata in “sintonia” con il Pontificio consiglio della cultura, aveva per tema composizioni per coro, con o senza organo, sul Simbolo apostolico (ossia il Credo degli Apostoli). Le tre opere finaliste verranno eseguite stasera, venerdì 14 settembre, alle ore 21 nella basilica perugina di San Pietro. Oltre al premio decretato dalla giuria, ne verranno anche assegnati uno della critica e uno del pubblico.

Ma anche il concorso in sé è stato premiato dal successo: oltre 200 gli spartiti pervenuti, soprattutto da Italia e Francia, ma anche dal resto dell’Europa, dall’America del Nord, e da Paesi più o meno “insospettabili” come Australia, Guatemala, Indonesia, Israele, Libano, Thailandia.

Intanto stamattina è stata apposta una targa commemorativa in via Angusta 33, a Perugia, sulla casa in cui nacque e visse Francesco Siciliani, pianista, musicologo, e grande “patròn” della Sagra dal 1947 al 1992.

Il concerto di apertura della Royal Philharmonic Orchestra al teatro Morlacchi, diretto dal maestro Charles Dutoit è stato straordinariamente suggestivo. Nella scelta di due autori Mozart e Tchajkovskij, si è voluto vedere una astrazione estetica del dualismo angeli e demoni nella spirito di géométrie, (esprit de géométrie), direbbe Pascal, o apollineo direbbe Nietzsche (con la Sinfonia n. 39 in mi bem. magg. k 543 di Mozart), e lo spirito del sentimento o esprit de finesse o ragione del cuore oppure dionisiaco secondo i due citati filosofi nella Sinfonia n. 5 in mi min op. 64. La contrapposizione è certamente forzata perché non manca di patos la partitura di Mozart né manca di calcolo e rigore di scrittura la partitura di Tchajkovskij. Ma il discorso sarebbe lungo e l’ipotesi è comunque suggestiva. Certamente il pubblico non finiva di applaudire conquistato e commosso soprattutto dal secondo tempo della sinfonia del musicista russo.

Tra gli altri concerti, da ricordare quello dei Solisti di Perugia, l’8 settembre al conservatorio Morlacchi, appena rientrati dal Giappone, per la sezione “Musica della speranza” della Sagra dove hanno eseguito alcuni brani di Bach.

Come l’anno scorso, la Sagra ha dedicato spazio alla riscoperta degli antichi film a carattere religioso. Il 10 settembre all’oratorio Santa Cecilia, di nuovo in collaborazione con la Filmoteca vaticana, si è svolta una serata dedicata ai “Santi e dannati nel cinema muto”, con tre titoli: la Jeanne d’Arc di Albert Capellani (Francia, 1908), Il Poverello di Assisi di Enrico Guazzoni (Italia, 1911) e Pagine del libro di Satana di Carl Theodor Dreyer (Danimarca, 1920). Quello di Guazzoni, tra l’altro, è stato il primo film in assoluto su san Francesco girato in Italia.

Il finale

La Sagra musicale umbra si conclude nella cattedrale di S. Lorenzo di Perugia non con un concerto, ma con una liturgia, sabato 15 alle ore 18. È un tornare indietro, all’origine della musica sacra nata dal soffio della parola abitata dallo Spirito. Una musica monodica, umile, legata ai testi, alle azioni liturgiche e agli spazi sacri. La celebrazione della messa sarà accompagnata dal canto gregoriano del proprio della festa di S. Michele arcangelo, eseguito dal Coro dell’abbazia di Novalesa, diretto da Enrico Demaria.

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Luce e tenebre in musica https://www.lavoce.it/luce-e-tenebre-in-musica/ Thu, 30 Aug 2012 12:20:18 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12536
St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma

Si parte venerdì 9 settembre, al teatro Morlacchi di Perugia (ore 21) con la Royal Philarmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit. Con il primo concerto dedicato a Mozart e Ciaikovskij, ripettivamente la Sinfonia n. 39 in Mi bem. magg. K. 543 e la Sinfonia n. 5 in Mi min. op. 64 prende così il via la 67a edizione della Sagra musicale umbra.

Un’edizione che vedrà affiancati nomi e titoli famosi della storia della musica tra ritmi e melodie angeliche e demoniache, alcune delle quali delle vere rarità, ispirate agli “Angeli e demoni”, tema conduttore di questa edizione.

Il concerto di apertura propone le composizioni di due autori che “messi a confronto – spiega il direttore artistico Alberto Batisti – possono essere l’incarnazione di un’antitesi fra Apollo e Dioniso, fra luce e tenebra, lo splendore maestoso del Mi bemolle maggiore massonico di Mozart contro le lacerazioni del Mi minore col quale il musicista russo ha rappresentato il conflitto fra destino e volontà”.

Anche quest’anno la manifestazione presenta musica di alto livello con concerti proposti appositamente per l’occasione. “Siamo consapevoli – dichiara Anna Calabro, presidente della Fondazione musica classica – che in una terra come l’Umbria, dove, grazie alla storia, alle opere d’arte, ai panorami, è possibile vivere una dimensione di ricerca spirituale, il nostro compito sia quello di favorire questo incontro, offrendo una musica che aiuti a scoprire la grande armonia che nasce dall’approdo verso il trascendente”.

Dieci i concerti in tutto, distribuiti in alcuni dei centri del territorio umbro fino al 15 settembre: Perugia, San Gemini, Montefalco, Castel Rigone, Torgiano, Solomeo.

Il 15 settembre (ore 18) ci sarà anche la consueta messa cantata nella cattedrale di Perugia, presieduta dall’Arcivescovo, che quest’anno chiuderà la Sagra, anziché inaugurarla. La liturgia sarà accompagnata dal canto di inni e antifone in puro stile gregoriano affidato al coro gregoriano dell’abbazia di Novalesa, diretto da Enrico Demaria.

Sabato 8 (ore 17) e mercoledì 12 settembre (ore 16) spazio ai due concerti della Musica della speranza rispettivamente al conservatorio “F. Morlacchi” e al complesso penitenziario di Capanne. Sabato 8 il baritono Filippo Bettoschi, accompagnato dai Solisti di Perugia e da Simone Frondini e Massimo Mercelli, rispettivamente solisti all’oboe e al flauto, proporrà un programma interamente dedicato a Bach con l’esecuzione della cantata Ich habe genug BWV 82 e della Suite in Si min. per flauto, archi e basso continuo BWV 1067. Alberto Batisti si calerà nelle vesti di concertatore. La serata al Morlacchi è legata ad un’iniziativa promossa dal Comitato femminile della Croce rossa di Perugia, che con il ricavato del concerto donerà un defibrillatore al Palevangelisti.

Infine spazio ai film per la serie Santi e dannati nel cinema muto all’oratorio di Santa Cecilia di Perugia con la proiezione del primo film italiano su san Francesco, girato da Enrico Guazzoni nel 1911. In collaborazione con la Filmoteca Vaticana, nella serata di lunedì 10 settembre, ore 21, insieme a Il poverello di Assisi, presso l’oratorio di Santa Cecilia verranno proiettati anche Pagine del libro di Satana di Carl Theodor Dreyer e Jeanne d’Arc di Albert Cappellani.

Non mancheranno gli incontri di approfondimento alla sala della Vaccara di Perugia (presso palazzo dei Priori) con il musicologo Quirino Principe (11 settembre, ore 17) che dedicherà la sua disquisizione al “Diabolicus in musica” e con Alberto Batisti (13 settembre, ore 17) che definirà i rapporti misteriosi con il “Grande Oriente dei suoni: musica e massoneria”. Tra le rarità in prima esecuzione la cantata Amphion scritta nel 1786 a Parigi da Luigi Cherubini che verrà proposta il 9 settembre (ore 21) a San Bevignate di Perugia dalla Koelner Akademie.

Al mondo della spiritualità ebraica si rivolge il concerto che si svolgerà alla chiesa del Ss. Crocifisso di Torgiano il 13 settembre (ore 21). Le pagine dei compositori israeliani Boaz Avni e Ben Ofer Amotz sono messe a confronto con le densità spirituali e atemporali di Arvo Part, in un concerto che vuole essere un omaggio al grande clarinettista umbro Ciro Scarponi, del quale viene proposto il Cantico delle creature per voci femminili. Al concerto parteciperanno le migliori forze musicali della regione: i Solisti di Perugia, il clerinettista Guido Arbonelli, le percussioni dei Tetraktis, le voci dei Kamenes e il violino di Patrizio Scarponi, fratello di Ciro.

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Festival d’organo nella cattedrale di Perugia https://www.lavoce.it/festival-dorgano-nella-cattedrale-di-perugia/ Thu, 12 Jul 2012 12:11:04 +0000 https://www.lavoce.it/?p=12018
Il maestro Adriano Falcioni all'organo della Cattedrale

Torna, sull’onda del successo dello scorso anno – oltre le aspettative, secondo gli organizzatori – il “Festival internazionale laurenziano d’organo” promosso in occasione della festa di san Lorenzoa. Dal 4 al 12 agosto grandi interpreti italiani e stranieri si alterneranno all’organo della cattedrale di Perugia per una serie di sette concerti. Tema conduttore sarà “La trascrizione organistica”. “Alcuni dei brani proposti, infatti – ha detto il direttore artistico Adriano Falcioni, nonché titolare dell’organo della cattedrale – saranno trascrizioni per organo da famosi brani sinfonici come la Quarta sinfonia di Brahms, i Giochi d’acqua di Haendel, ouvertures d’Opera (Nozze di Figaro di Mozart, Tannhauser di Wagner). Brani che avranno sicura presa sul pubblico e non solo degli amanti del genere. L’organo della cattedrale, costruito dalla famosa ditta Tamburini e che fu inaugurato nel 1967 dal maestro Fernando Germani, ha più di cinquemila canne. Uno strumento – prosegue – che ha tutte le caratteristiche per essere utilizzato per grandi repertori sinfonici dall’Ottocento in poi. In Italia ne esistono soltanto altri due, a Messina e Milano. Tra i maestri sarà possibile ascoltare i tedeschi Rudolf Kelber e Wolfgang Kleber, titolari rispettivamente di famosi strumenti ad Amburgo e Darmstadt, e gli italiani Emanuele Vianelli, organista del duomo di Milano e Eugenio Fagiani di Bergamo. Tra loro ascolteremo anche il maestro Adriano Falcioni, docente al Conservatorio di Sassari, nonché direttore artistico: toccherà a lui suonare l’11 agosto in cattedrale. Anche quest’anno spazio ad un giovane emergente: Matteo Venturini di San Miniato”. “L’idea di organizzare un festival di questo tipo – ha detto mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale – è nata nel 2009 in ricordo di don Dino Contini, morto proprio in quell’anno, per più di 50 anni organista della cattedrale. Il festival si pone tra due grandi appuntamenti musicali della città di Perugia quali la Sagra musicale umbra e Umbria jazz”. Un festival partito in sordina, ma con tutte le carte in regola per farsi sentire.

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Il Festival ricomincia da 55 https://www.lavoce.it/il-festival-ricomincia-da-55/ Fri, 22 Jun 2012 11:30:44 +0000 https://www.lavoce.it/?p=11543 Un Festival risorto a nuova vita. Questo in sintesi lo spirito con il quale il Festival dei Due mondi di Spoleto si presenterà quest’anno al pubblico degli appassionati. Lo ha sottolineato in sede di presentazione nei giorni scorsi il presidente della Fondazione Spoleto Festival Giorgio Ferrara. Una manifestazione che, pur con molti anni sulle spalle – è giunta alla 55a edizione -, vuole continuare a stupire con spettacoli che guardano alla modernità e che cercheranno di avvicinare un nuovo pubblico.

Ricco e variegato il calendario degli eventi, con un programma che dal 29 giugno al 15 luglio si dipanerà tra arte, musica, teatro, danza e altro ancora.

In tutto verranno proposti 41 spettacoli e 109 aperture di sipario, due rassegne di cinema, un laboratorio teatrale, tre convegni, due concorsi, quattro premi, oltre a diversi eventi speciali e mostre d’arte. Quest’anno si è puntato di più sulla cultura, considerandola strumento privilegiato per uscire dalla crisi. Luoghi preposti agli spettacoli e ai vari appuntamenti saranno come sempre il teatro Caio Melisso, il Teatro romano, San Nicolò, e in definitiva l’intera città di Spoleto.

A inaugurare la manifestazione l’opera Il giro di vite, capolavoro di Benjamin Britten dal celebre racconto di Henry James, per la regia di Giorgio Ferrara e con l’orchestra Verdi di Milano, diretta per l’occasione dal maestro Jahannes Debus. Seguirà un nutrito gruppo di concerti, da quelli di Mezzogiorno ai Blitz musicali: oltre cento studenti del Conservatorio Morlacchi di Perugia suoneranno in vari luoghi della città, con concerti solistici, da camera e orchesteali.

Per la danza, il Teatro romano e dieci titoli. Si comincia con i solisti del Wiener Staatsballett e si continua con il Pacific Northwest Ballet (che dedica uno spettacolo a Twyla Tharp e un programma tutto moderno a William Forsythe).

Per la prosa, un allestimento di riguardo riporta a Spoleto Bob Wilson, questa volta presente con la Lulu di Frank Wedekind, ovvero la “tragedia dell’adolescenza”, affidata all’interpretazione dei sempre magnifici attori del Berliner Ensemble. Le musiche sono, a sorpresa, di Lou Reed.

C’è poi una commedia di Dmitry Krimov prodotta e interpretata da Mikhail Baryshnikov insieme ad Anna Syniakina, In Paris, che vien definita “un’incantevole storia d’amore sul tema della perdita”.

Spazio all’arte a palazzo Collicola con “Sculture in città tra memoria (1962) e presente (2012)”, dal 25 giugno al 28 ottobre, a cura di Gianluca Marziani. La kermesse si svolgerà sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del ministero degli Affari esteri, ed è promosso dal Mibac, insieme a Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Spoleto.

Le prediche sui sette vizi capitali

Tra gli eventi-novità del programma di quest’anno, le predicazioni su “I vizi capitali”: sette appuntamenti, tutti alle ore 17, a San Domenico con predicatori d’eccellenza, in collaborazione con il Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione. I sette predicatori saranno, a partire da venerdì 29 giugno, mons. Rino Fisichella (La superbia), don Fabio Rosini (30 giugno – La gola), mons. Vincenzo Paglia (1° luglio – L’invidia), mons. Pierangelo Sequeri (6 luglio – L’accidia), card. Gianfranco Ravasi (7 luglio – La lussuria), Fr. Enzo Bianchi (8 luglio – L’ira), mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia (14 luglio – L’avarizia). Fino al 1900 – almeno al di fuori delle città – le prediche costituivano, oltre ad un appuntamento religioso, anche un’occasione di incontro mondano, una sorta di spettacolo in cui veniva coinvolta tutta la comunità. Il predicatore doveva parlare alla coscienza dei fedeli, risvegliarla, ma questo risultato si otteneva solo esercitando al meglio la capacità retorica di incatenare la loro attenzione. E la gente accorreva a sentirli. Il proposito è di far gustare di nuovo quell’emozione, portando la parola cristiana in contesti dove abitualmente non si sente.

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Fioriscono gli eventi https://www.lavoce.it/fioriscono-gli-eventi/ Thu, 14 Jun 2012 14:28:16 +0000 https://www.lavoce.it/?p=11440 Piccola, ma piena di iniziative. Si presenta così la nostra verde Umbria a partire dalla stagione primaverile, ma ancor di più con l’arrivo dell’estate. Non c’è città, paese o luogo naturale che in questo periodo non offra opportunità di svago, divertimento, all’insegna della cultura, dell’arte e dell’enogastronomia. Un’occasione per stare insieme, ritrovarsi come vecchi amici, ascoltando musica, stuzzicando qua e là tra prelibatezze culinarie tipiche della nostra tradizione e, perché no, provare anche a muovere qualche passo di danza al suono di un’orchestrina. Le occasioni non mancano, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. Paesi, borghi e castelli si animano di voci e di luci, tra antichi e nuovi profumi. Stand gastronomici e lunghe tavolate riempiono le strade e le piazze. Centinaia sono coloro che ogni anno non perdono l’occasione per assistere alle tradizionali rievocazioni storiche: la Quintana a Foligno, la corsa dei Ceri a Gubbio, la corsa all’Anello di Narni, il Palio dei Terzieri a Città della Pieve, per citarne solo alcuni. Manifestazioni che coinvolgono nell’organizzazione tutta la comunità e che vengono preparate mesi prima perché l’appuntamento risulti migliore di quello dell’anno precedente, tanto che la loro eco ha travalicato i confini regionali e nazionali. È notizia recente che alcune di queste manifestazioni storiche sono iscritte nella lista che l’Italia ha presentato alla commissione Unesco a Parigi per concorrere al titolo di Patrimonio immateriale dell’umanità. Umbria, terra generosa di belle e ricche tradizioni, ma non solo. Non mancano prodotti tipici e buona cucina: ogni paese, ogni città ha le sue. Si moltiplicano così in questo periodo le sagre e le feste dove poterle gustare in compagnia. In montagna, in collina o lungo il lago. E che dire degli splendidi paesaggi naturali di cui la nostra regione è così ricca: a cavallo, in mountain bike o a piedi, le possibilità di poterne godere non mancano di certo. E poi la musica: tanti e diversi gli appuntamenti proposti nel corso di tutta l’estate. Basta andare a cercarli.

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Preziosità barocche https://www.lavoce.it/preziosita-barocche/ Thu, 24 Sep 2009 22:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=7852 È stato ricco di appuntamenti il calendario di musica barocca, nell’ambito della 64a Sagra musicale umbra. Un esemplare festival di musica sacra tenutosi sia nel capoluogo che in altri centri della regione, e che si conclude venerdì 25 settembre. Sabato19, nella basilica di San Pietro a Perugia, sono stati eseguiti due capolavori della musica sacra barocca dedicati a santa Cecilia, patrona della musica. Si tratta dell’Ode for St. Cecilia’s Day, elaborazione mozartiana dell’omonima opera di Haendel – eseguita in Italia per la prima volta -, e della Missa Cellensis di Haydn conosciuta anche come Missa Sanctae Caeciliae. Entrambe le opere sono state dirette da Filippo Maria Bressan alla guida della Camerata strumentale “Città del Prato” e del coro Voxonus. Composta nel 1739 da Haendel, l’Ode for St. Cecilia’s Day ha riscontrato un grande successo tanto da essere eseguita per ben 13 volte nel corso della vita del compositore. L’elaborazione realizzata da Mozart nel 1790 è stata voluta dal barone Van Swieten per celebrare la santa patrona della musica. Il risultato è un’opera nella quale “la contenuta solennità di Haendel viene trasferita nel timbro sensuale della musica mozartiana” secondo il musicologo Greither. Per quanto riguarda la Missa Cellensis, l’opera è stata composta da Haydn nel 1766 in onore della Vergine di Mariazell, santuario dove il compositore era stato in pellegrinaggio da studente. Concepita inizialmente all’italiana come una Missa brevis, venne completata probabilmente tra 1769 e 1773, ed eseguita per la prima volta nella Congregazione di Santa Cecilia in occasione della festa patronale. Da qui il nome – non autentico – di Missa Sanctae Caeciliae che gli è stato attribuito fino al 1875. Un altro appuntamento importante sul calendario della musica barocca si è svolto domenica 20 settembre all’Auditorium San Domenico di Foligno. Il concerto nell’Auditorium ha riportato al pubblico un’opera che ormai si credeva persa: Il martirio di santa Cecilia di Alessandro Scarlatti. A dirigerlo è stato Diego Fasolis alla guida di uno dei più appauditi complessi barocchi europei, “I Barocchisti”, che a partire dagli anni ’50 ha svolto un’attività fondamentale per il recupero delle opere di quell’epoca. Riportando ai fasti musicali della Roma del 1708, Il martirio di Santa Cecilia è stato uno degli appuntamenti più attesi della Sagra. Nello stesso giorn, gli appuntamenti della Sagra musicale prevedevanno anche la tradizionale concelebrazione della messa solenne cantata nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia. Ad accompagnare la messa, i canti gregoriani eseguiti dagli specialisti della Wiener Choralschola – vincitori del Concorso internazionale “Guido d’Arezzo” – diretti da Daniel Mair. L’arcivescovo Giuseppe Chiaretti nell’omelia ha elogiato e ringraziato gli organizzatori della Sagra per aver ricondotto la manifestazione alla sua originaria ispirazione. Quest’anno sono stati eseguiti brani davvero alti, coerenti con il sentimento religioso cristiano. Ha quindi preso spunto dal Vangelo della liturgia – in cui Gesù presentava un fanciullo come oggetto di cura e di attenzione – per esaltare la bontà e la bellezza di cui la musica è massima espressione.

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Troppo chiasso sui ‘silenzi’ di Pio XII https://www.lavoce.it/troppo-chiasso-sui-silenzi-di-pio-xii/ Fri, 20 Mar 2009 00:00:00 +0000 https://www.lavoce.it/?p=7392 A Foligno, Terni e Perugia viene messo in scena Il Vicario sotto forma di lettura scenica. Opera teatrale di Rolf Hochhuth, tedesco, pubblicata e rappresentata a Berlino nel 1963 e a Roma nel 1965, per molto tempo è rimasta in ombra. Il Teatro stabile dell’Umbria ne ha fatto una propria produzione e dopo quarant’anni se ne torna a parlare, riproponendo la tesi del silenzio di Pio XII sugli orrori del nazismo. La questione del silenzio del Papa non è certo legata ad un pezzo di teatro, ma ad una ampia e profonda ricerca storica che in questi anni ha dato risultati importanti, che hanno messo in evidenza una diversa considerazine della storia e della figura di papa Pacelli. Intanto c’era già stata la condanna del nazismo da parte di Pio XI nell’enciclica Mit brennender Sorge del 1937, e poi la preoccupazione di Pio XII nel proclamare la pace e la giustizia contro ogni violenza e sopruso e contro il pericolo della guerra, un atteggiamento esteriore prudente nei confronti della Germania hitleriana per evitare danni maggiori, l’opera di accoglienza e difesa degli ebrei in pericolo attraverso l’apertura di monasteri e conventi e case sicure per nascondere e proteggere le vittime designate della furia nazista. Anche recentemente è stata fatta conoscere una lettera inviata alle suore del monastero dei Quattro Coronati di Roma in cui Pio XII invitava ad aprire tutti i monasteri ai perseguitati dai nazisti, anche agli ebrei. La notizia è riportata dalla Stampa e dal Corriere della Sera del 5 marzo scorso, con il titolo ‘Pio XII alla Chiesa: Salvate gli ebrei’. Riproporre pertanto ora, come se nulla fosse stato detto e chiarito, un testo che ripresenta l’accusa del silenzio e la condanna di un personaggio così alto e nobile della storia del XX secolo sembra una provocazione e una forzatura ideologica. Bene ha fatto don Sergio Andreoli a manifestare pubblicamente ‘sorpresa e amarezza’ per la messa in programma del Vicario nella stagione di prosa di Foligno. Sorpresa e amarezza che condividiamo anche noi, come molti cattolici umbri. Per chiarirsi le idee, a chi non fosse informato sulla vicenda suggeriamo di documentarsi. Oggi non mancano strumenti per farlo. Ad esempio, in modo rapido, si può scaricare l’articolo del gesuita don Gargiulo che si trova sul sito internet www.gesuiti.it/moscati/ital4/ pio12.html. Un rapido e chiaro articolo sull’argomento è stato pubblicato sul numero di marzo di Jesus a firma di Giovanni Sale, che sintetizza così il suo pensiero: ‘Il silenzio di Pio XII è una leggenda. Il Pontefice fece ciò che umanamente era possibile. Che fu di più di quanto fecero gli Alleati’. Ci si può domandare a quali ragioni artistiche o culturali risponda la scelta di riproporre un’opera che, basti osservare la vergognosa locandina, si è caratterizzata ed ha avuto successo sulla scia della polemica fondata sul presunto antigiudaismo e conseguente filonazismo di Pacelli. Per fare chiarezza potrebbe essere utile riprendere in mano la vicenda del rabbino capo di Roma convertito al cattolicesimo, Israel Zoller battezzato con il nome Eugenio Zolli. Una certa meraviglia desta anche la totale assenza di una benché minima nota di critica da parte dei giornali locali, che hanno annunciato il ritorno sulla scena di questo lavoro con squilli di tromba. Liberi tutti di fare quello in cui si crede. Si convalida il sospetto però che non interessi tanto la verità storica quanto il consenso.

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