Cascia / Scontro tra parte di sopra e di sotto

Cascia / Scontro tra parte di sopra e di sottoDisagio dei commercianti per la canalizzazione del traffico verso il centro

Nell’inevitabile e dura polemica, che si è scatenata tra i commercianti di Cascia e che è rimbalzata prepotentemente sulla stampa, alcune considerazioni vanno fatte, soprattutto al fine di trovare una pacifica convivenza tra i cittadini. Non è proprio il caso che lo scontro tra gli esercenti “della parte di sopra” con quelli “della parte di sotto” si inasprisca ancor di più; è giunto, invece, il momento di una serena composizione tra le parti, di trovare punti di incontro, favorevoli per tutti.Tutti hanno il diritto di vivere. E’ vero, nella lettera dei commercianti di via Roma affiorava soprattutto una situazione di disagio, che si è venuta a creare a seguito di una certa canalizzazione del traffico, senza aperte polemiche nei confronti degli altri, mentre le risposta dei “sessanta”(!) ci è sembrata voler accendere nuovi fuochi di battaglia, non consoni allo spirito casciano. Siamo convinti che occorre avere equilibrio, buon senso e, soprattutto, dialogo: giunge opportuno un periodo di inattività per tutti per studiare insieme le soluzioni più giuste da apportare ad un sistema, che è nella sua fase sperimentale. Partendo dal presupposto della bontà delle realizzazioni portate a termine e dal fatto che occorre limitare il più possibile i costi di manutenzione del percorso meccanizzato (costi che non devono comunque ricadere esclusivamente sui passanti o sui devoti), a mio avviso il vero problema che l’Amministrazione comunale deve affrontare è quello di trovare il modo per trattenere la gente il più a lungo possibile. Questo si avrà quando non ci sarà l’assillo dell’orario dei parcometri: bisogna dare il tempo alle persone di espletare prima di tutto l’urgenza religiosa, poi di gustarsi la città ed infine di pranzare, delimitando con prezzi fissi la permanenza nei parcheggi. Se, come è giusto, con indicazioni chiare sarà proibito far scendere e risalire davanti al viale della Basilica, almeno nei giorni di forte afflusso e, nello stesso tempo, non si ricorrerà al metodo della repressione forzata, se verrà confermata la possibilità di far accedere tranquillamente i pullman ai punti di ristorazione, senza caccia alle streghe, e di poter parcheggiare ad un numero limitato di pullman presso il piazzale Dante, credo che un buon numero di problemi già potrà essere risolto. Non va demonizzato nessuno e tutti dovrebbero avere il ‘culto’ del visitatore, evitando prima di tutto di salassarlo con prezzi proibitivi e cercando di mostrare un volto di città accogliente ed ospitale. Sembra, invece, che la preoccupazione primaria sia quella di poter “mungere” la mucca grassa, che, poi, grassa non è mai. Non ci si può azzuffare per un metro in più o in meno di parcheggio o perché i clienti vanno da uno piuttosto che da un altro; l’impegno è quello di far crescere la città, di offrire il meglio nella disponibilità e in cordialità. Le strutture, pur importanti e talvolta indispensabili, da sole non bastano. Occorre dare un’anima alla città. Rita ha fatto la sua parte, i suoi cittadini non possono e non devono attendersi solo il tornaconto, ma devono far di tutto perché chi viene a Cascia si deve sentire di casa, deve essere accolto con simpatia e rispetto. Se la città non mostra un animo ricco dentro, se i suoi abitanti non hanno speranza e fiducia in Dio, saranno solo “commercianti”, persone votate a sfruttare gli altri e non abituate anche a dare. Questa è la strada perché la città cresca e perché continui ad essere ancora “il colle della speranza”.Il mio augurio è che l’Amministrazione comunale, le organizzazioni religiose, le forze vive della città si mettano insieme per discutere serenamente per dare ai cittadini e ai numerosi devoti di santa Rita una adeguata risposta alle loro esigenze per il bene comune di tutti. Se c’è una “manna”, occorre meritarsela con l’impegno, la fattività e con un pizzico di buona volontà, senza guerre fratricide, che non servono a nulla.

AUTORE: G.F.