Il corpo di Carlo Acutis non avrebbe subito la corruzione della morte? È la tesi circolata in questi ultimi tempi nel web e rilanciata in vista della beatificazione del giovane e della esposizione del corpo alla venerazione dei fedeli.
Il fatto non è vero e l’equivoco, su cui si stava creando tanto clamore, è stato chiarito dal Vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino che ha spiegato anche il “mistero” di quel volto che pare ancora vivo che i fedeli possono vedere oltre la teca che lo protegge.
In una nota inviata oggi – 2 ottobre 2020 – il vescovo comunica che non risponde a verità che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto, e racconta la verità.
Sorrentino: per il volto di Carlo una maschera in silicone
“All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario, – spiega mons. Sorrentino – esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della sepoltura, il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro connessione anatomica, è stato trattato con quelle tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi. Un’operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone. Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”.
Il Cardinale Vallini presiederà il rito della beatificazione
Nella stessa nota della Curia asisiate è annunciato che il cardinale Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, il prossimo 10 ottobre ad Assisi, nella Basilica di San Francesco, presiederà il rito della beatificazione del venerabile Carlo Acutis, sepolto al Santuario della Spogliazione (per il quale era prevista la presenza del Card. Becciu ora non più tale per volontà del Papa).
Al fine di evitare un eccessivo assembramento nel giorno dell’evento, il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino ha aperto la tomba del prossimo beato, che resterà visibile, per ora, solo fino al 17 ottobre, data la difficoltà a gestire in sicurezza per un periodo più lungo i flussi di devoti in questo periodo di pandemia.