La Caritas di Perugia promuove diverse iniziative nel mese di settembre, presso il Villaggio della Carità (via Montemalbe, 1).
Riconoscimenti a 23 aziende del progetto “Sosteniamo il lavoro”
Giovedì 13 settembre (ore 18) il card. Gualtiero Bassetti consegnerà una targa alle 23 aziende che hanno aderito al progetto “Sosteniamo il lavoro” finanziato dalla Cei, attraverso l’8xMille, e promosso dalla Caritas insieme agli Uffici pastorali diocesani giovanile e per i problemi sociali e il lavoro, con il coinvolgimento della Gi Group Spa (una realtà multinazionale con agenzie di collocamento al lavoro in Italia e all’estero).
I promotori del progetto, che sarà riproposto per altri due anni, auspicano la collaborazione di altre aziende. Le prime 23 operano nei settori alimentare, informatico, logistica, farmaceutica, meccanica, tessile, Ho.Re.Ca. e dei servizi alla persona. Si tratta delle seguenti realtà produttive: Ict Studio Srl; Teamdev Srl; Casa di cura Liotti Spa; Farmacentro servizi e logistica soc. coop.; Jstudios Snc di Anticaglia Luca e Piselli Errico; Cancelloni food service Spa; Isa Spa; La Serra ristorante e pizzeria; Nick & Name Srl; Medical Umbria; Minus discount Srl; Tecnomeccanica Magrini Srl; Gi Group Spa; Eulab Snc di Pecetti & C.; Cristina Rendina; Weedea Srl; Bartoccini gioiellerie Srl; Fincar Srl; E.C.I.P.A. Umbria scarl; Liomatic Spa; Residenza Volumni-Gestioni terza età Srl; Unitatis redintegratio società cooperativa; Agricolus Srl.
Tutte loro hanno dato la possibilità a 27 persone (12 donne e 15 uomini), con età media 30 anni, dopo un’accurata selezione che ha riguardato 80 candidati (tenutasi lo scorso autunno), di svolgere ciascuno un periodo di tirocinio di sei mesi attraverso delle borse-lavoro dal contributo netto mensile di 550 euro. Delle 27 persone interessate, 9 stanno ancora svolgendo il tirocinio, 3 non l’hanno portato a termine per aver trovato un lavoro alternativo, 4 l’hanno concluso senza una continuità occupazionale e 11 hanno ottenuto dalle aziende un contratto a tempo determinato o di apprendistato dopo aver concluso il suddetto tirocinio.
Il progetto “Mangiare è un diritto e un atto ambientale. Non sprecare è un dovere”
Sabato 15 (ore 17.30), presentazione del progetto “Mangiare è un diritto e un atto ambientale. Non sprecare è un dovere” contro lo spreco e il recupero delle eccedenze, con l’inaugurazione-benedizione di un automezzo per la raccolta degli alimenti in eccedenza donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Si tratta di un’iniziativa promossa con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, il cui obiettivo è quello di affrontare i problemi della povertà e delle eccedenze alimentari, un fenomeno che sta destando sempre più attenzione. In Umbria, infatti, si registra l’11,8% (ultima rilevazione ISTAT) di incidenza di povertà relativa, un dato che supera la media delle regioni del centro (7,8%) e anche il valore medio registrato in Italia (10,6%). Questi dati si traducono in migliaia di persone che non hanno accesso ad un pasto completo. Il fenomeno di insicurezza alimentare di cui soffre una parte della popolazione va di pari passo non solo con lo spreco alimentare, ma anche con la sovrapproduzione e l’eccesso di offerta da parte delle imprese (eccedenze).
Dopo la presentazione del progetto seguirà alle ore 18.30 la “Festa di fine estate dei volontari dell’Emporio della Solidarietà” e la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Saulo Scarabattoli.
Presentazione del Rapporto povertà
Venerdì 21 settembre (ore 17.30) l’Osservatorio sulle povertà e l’inclusione sociale della diocesi di Perugia presenterà il suo terzo “Rapporto sulla povertà” curato per conto della Caritas diocesana. Di seguito alcune considerazioni dell’economista prof. Pierluigi Maria Grasselli, direttore dell’Osservatorio, sul nuovo Piano regionale umbro contro la povertà.
“Il Piano umbro contro la povertà – evidenzia Grasselli –, si sviluppa lungo le linee dettate dal D.Lgs.147/2017, istitutivo del REI (Reddito di inclusione), che è frutto di un forte impegno collettivo, nel cui ambito ha operato anche l’Alleanza contro la povertà, costituita qualche anno fa tra Acli, Caritas, le principali associazioni sindacali e qualche decina di altri organismi, e che ha molto lavorato per la formulazione e l’approvazione del REI”.
“Mentre trovo del tutto inadeguata nel Piano la rappresentazione del contesto socio-economico regionale in cui applicare con efficacia una normativa di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale – sostiene l’economista –, è abbastanza articolata la descrizione che il Piano umbro cerca di fornire, anche se a grandi linee, delle strutture di governance per l’applicazione sui territori delle disposizioni per il REI”.
“Il Governo dovrebbe seguire la logica del ‘costruire correggendo‘ – ha concluso Grasselli -. A tal fine, occorre avviare rapidamente il monitoraggio, cogliere le criticità rilevate nell’attuazione del REI e introdurre gli opportuni correttivi. Questi potranno riguardare sia l’utenza che l’importo, la durata, l’equità distributiva, la rete dei servizi, in particolare, per un’adeguata presenza degli operatori del servizio sociale professionale, e per il necessario sviluppo dei Centri per l’impiego”.