Caritas e enti locali insieme per il bene comune

A Spoleto, Trevi, Montefranco e Norcia, sindaci e consiglieri hanno presentato all'Arcivescovo e agli operatori della Caritas le problematiche dei territori

Lavorare insieme per il bene della comunità. Questa potrebbe essere la frase riassuntiva dei consigli comunali aperti che si sono tenuti nella solennità del Corpus Domini a Spoleto, Trevi, Montefranco e Norcia. In ogni consiglio è stato presente l’Arcivescovo, che ha portato il saluto iniziale di tutta la diocesi. Poi i vari sindaci hanno esposto ai consiglieri, ma anche ai numerosi operatori delle Caritas presenti, le problematiche dei vari territori che possono essere risolte insieme. Un sacerdote per ciascun consesso (don Vito Stramaccia a Spoleto, don Mario Curini a Norcia, don Giulio Martelli a Trevi e don Marco Rufini a Montefranco) ha esposto le ragioni di questi consigli straordinari, presentando anche le varie opere segno della Caritas alla luce della nuova lettera pastorale Eucaristia e Carità dell’arcivescovo. Mons. Fontana in tutti i suoi interventi ha ribadito come per i cristiani la partecipazione al sociale sia un dovere. Molte sono le mani, apprezzate e rispettabili, nessuno sta a guardare, ha affermato. Anche il direttore della Caritas diocesana, don Vito Stramaccia, parlando di questo speciale evento ha detto: ‘una Chiesa che non si impegnasse nel sociale non sarebbe Chiesa’. Ha anche richiamato le parole di Paolo VI: ‘una delle forme più alte di carità è l’impegno nella politica’. Solo insieme possiamo dare speranza ha rimarcato don Vito.Molto significativo è stato ad esempio l’intervento del sindaco di Spoleto Brunini, che ha sottolineato la necessità per le istituzioni, le Caritas e le altre associazioni di volontariato di lavorare insieme, per far fronte ai problemi che attualmente affliggono la nostra città. Dalla difficoltà di trovare casa, alla disoccupazione, da un invecchiamento della città ai disagi giovanili, molti sono stati i temi affrontati dal primo cittadino e che solo collaborando si possono risolvere. Terminati gli interventi, in ciascun Consiglio, si è animato un piacevole e propositivo dibattito, in cui numerosi consiglieri comunali, ma anche operatori della Caritas parrocchiali hanno fatto proposte in merito all’ordine del giorno in esame. Anche il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, è consapevole che solo lavorando insieme si può arrivare a delle soluzioni accettabili: ‘uno degli obiettivi di ogni amministrazione comunale ‘ ha detto Alemanno’ è quello di prestare attenzione agli aspetti sociali e morali della società, di concorrere all’educazione delle giovani generazioni, creando una sinergia con la scuola e le famiglie, di vigilare sulle emergenze sociali e di mettere in atto politiche mirate di sviluppo in grado di soddisfare tutte le fasce della popolazione: i più piccoli ma anche gli anziani, i disabili, gli adolescenti, gli immigrati e gli emarginati’, ha concluso il primo cittadino di Norcia. La cooperazione non spaventa certo i Comuni di Montefranco e Trevi, abituati già a delle forme di collaborazione. Il primo per molti aspetti agisce in sintonia con gli altri comuni della valnerina ternana come Arrone, Ferentillo e Polino; il secondo invece è parte dell’unione dei comuni insieme a Giano, Bevagna, Montefalco, Campello, Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo e Massa Martana. Da ogni comune, capofila di uno specifico territorio della diocesi, si è appresa la disponibilità alla partecipazione delle Caritas parrocchiali ai tavoli di concertazione, insieme ai servizi sociali e alle associazioni di volontariato.

AUTORE: Francesco Carlini