In un contesto sociale locale che evidenzia il perdurare di una crisi profonda, aggravata dal conflitto in Ucraina e dalle conseguenze della pandemia del Covid 19, la Caritas di Terni-Narni-Amelia e l’associazione di volontariato San Martino operano per sostenere in maniera efficace persone e famiglie, in un percorso che mira ad evitare la cronicizzazione del disagio e conseguentemente situazioni di emarginazione.
Grazie alla capillare presenza sul territorio di parrocchie e centri di ascolto, si cerca di mettersi in ascolto del territorio e di leggere alcuni problemi per prevenire future emergenze, l’emergere di povertà nascoste che vengono spesso taciute alla comunità, specie nei quartieri della città che sono più a rischio di degrado, con una forte presenza di disagio sociale e giovanile.
Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas – associazione di volontariato San Martino sono state 4.193, ossia settanta in più rispetto al 2021 (più due per cento)
La riflessione del vescovo Soddu
“È importante mettere al centro la persona, con la ricchezza umana che la persona porta con sé. In tutto ciò che fa la Caritas deve emergere il Vangelo, perchè non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri. È necessario trasformare i problemi in opportunità di vita. Se questo è colto dalla nostra comunità e città allora la stessa comunità cresce umanamente.
La Caritas non è chiamata a gestire dei problemi, ma a prendere quei problemi e trasformarli in opportunità, per rendere testimonianza dell’amore cristiano.
Mettersi davanti ai fratelli e considerarli come ricchezza per costruire rapporti interpersonali di amicizia e solidarietà, questo è il valore aggiunto della carità, poi ci sono dei segni che si traducono in opere che danno testimonianza della carità, ciò deve riguardare tutti perché nessuno può delegare l’amore ad altri”.
Un anno di emergenza e ripartenza per il direttore della Caritas
“Il 2022 è stato l’anno dell’emergenza Ucraina -evidenzia il direttore della Caritas padre Stefano Tondelli- che è diventata occasione di laboratorio per pensare al futuro. I cittadini sono riusciti ad accogliere tante persone in fuga dalla guerra, con generosità e apertura di cuore, che può essere estesa ad altri, alla presa in carico di problematiche del territorio favorendo l’integrazione delle persone. All’inizio del conflitto in Ucraina sono arrivati, all’improvviso e in maniera disorganizzata, centinaia di donne e bambini traumatizzati, in fuga dai bombardamenti e dalla guerra.
La prima necessità era aprirsi all’ascolto, per questo abbiamo dedicato un numero all’emergenza ucraina sia per chi aveva qualsiasi bisogno, sia per chi voleva aiutare; a questo numero si sono alternati ventiquattro ore su ventiquattro alcuni volontari, elaborando un data base delle richieste di aiuto e delle offerte di aiuto per far incontrare la generosità di tanti ternani con i bisogni degli ucraini.
L’appello ha generato un’accoglienza generosa, diffusa e gratuita che ha permesso di accogliere così nella prima fase di emergenza circa settanta persone, quasi tutte donne con bambini. Per le esigenze di tutti i profughi ucraini sono stati messi a disposizione gli accessi all’ Emporio della Solidarietà, cercando di dare quanto più potevamo, questo ci ha portato a finire le risorse economiche a metà novembre. Abbiamo sostenuto trecentocinquanta famiglie (circa ottocento persone).
La ricchezza vera della nostra Caritas diocesana sono le centinaia di volontari che anche in quest’anno hanno continuato a spendersi: tempo, denaro, energie, salute per i più bisognosi. Il volontario Caritas è colui che non può rimanere indifferente ma che si sente interpellato dal dolore e dal bisogno dell’altro, che riconosce come proprio fratello”.
I dati delle attività 2022 della Caritas di Terni-Narni-Amelia
Mensa San Valentino
Sono stati trentamila i pasti consumati alla mensa e consegnati con l’asporto In occasione delle feste natalizie sono stati distribuiti trenta cesti natalizi, venti confezioni per l’igiene, cinquanta confezioni di dolciumi.
Alla mensa sono stati accolte quattro persone in attività riparatorie e misura alternativa. Inoltre dal mese di ottobre sono stati ospitati alcuni studenti dell’Ipsia e dell’Istituto Casagrande Cesi con un accordo di collaborazione culturale e didattico educativo.
La mensa è aperta tutti i giorni, compresa la domenica e il pasto in presenza oggi viene servito il pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30; la mattina è aperta alle 8.30 per la colazione anche da asporto, alle 12 si può ritirare un sacchetto viveri con un pasto completo.
L’aspetto più rilevante è che la mensa, in questi anni per molti è divenuta una famiglia, proprio perché non è solo un luogo dove consumare un pasto, ma dove famigliarizzare: ci si siede vicino, si dà un sorriso e si dialoga. Attualmente le persone che ogni sera usufruiscono della mensa sono cinquanta.
L’Emporio della Solidarietà
Nel 2022 sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa quattordici mila in più rispetto al 2021, pari al più trentacinque per cento) presso l’emporio della Solidarietà in Via Vollusiano,18 a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla parrocchia San Francesco. In gran parte sono state aiutate le trecentocinquanta famiglie di profughi ucraini giunte nel nostro territorio ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi. Sono stati cinquecentotrentasette ucraini (donne e minori) che si sono rivolti allo Sportello Ucraina, gestito dall’associazione di volontariato San Martino per conto del Comune di Terni.
I beni sono stati reperiti con i contributi della Fondazione Carit, della Caritas Italiana, del Comune di Terni fondo di solidarietà, dell’Otto per mille della Diocesi di Terni-Narni-Amelia.
È aumentata la qualità dei prodotti con il fresco, olio d’oliva, affettati e formaggi che prima non venivano distribuiti dando prevalenza a cibi a lunga conservazione. Le persone per accedere devono essere segnalate dal Parroco o presbitero e/o coordinatore parrocchiale o Associazione che in parrocchia gestisce la carità. I nuclei o i singoli segnalati sono chiamati dagli operatori dell’Emporio, possono accedere uno alla volta e solo su appuntamento. Sono stati distribuiti 21.500 capi di vestiario presso l’emporio della Solidarietà a Terni; cinquanta persone hanno usufruito del Servizio doccia aperto al centro Caritas di via Vollusiano.
Progetto APRI
La Caritas diocesana a supporto dei bisogni del territorio ha avviato nel 2022, che sarà proseguito nel 2023, il progetto APRI di Caritas Italiana che subordina l’aiuto economico alla presenza di un tutor che aiuti l’integrazione del soggetto, e anche il contributo economico deve andare nella direzione dell’integrazione e della crescita del potenziale della persona (e non solo per bollette o alimenti), perchè le persone che vengono aiutate economicamente con spese o bollette se non sono anche prese in carico, cioè seguite personalmente e inserite nella comunità, molto difficilmente usciranno dalla loro situazione di necessità. Se invece la comunità si mette accanto a queste situazioni di bisogno, le coinvolge dentro un’amicizia e nella comunità, nel tempo si va oltre l’aiuto meccanico e materiale e si vanno a toccare le radici profonde del disagio, che emergono da una conoscenza approfondita. Questo permette che si più facile uscire dalla situazione di disagio o comunque permette che avvenga un miglioramento. Così l’aiuto materiale, necessario, è inserito dentro un progetto di crescita e non lasciato al rischio dell’assistenzialismo. Questo significa educare le comunità non solo all’aiuto ma anche all’accoglienza, inserimento e integrazione, cioè instaurare una relazione con i bisognosi non solo nel momento della necessità ma coinvolgendoli in tutti i momenti della comunità.
Progetto Animatore di Comunità
Inoltre è attivo il progetto Animatore di Comunità nato dall’ascolto che la diocesi col Vescovo in prima fila, ha operato durante il periodo di San Valentino, che ha portato, tra le altre iniziative, ad inserire nella parrocchia di Santa Maria del Carmelo – Piazza della Pace degli educatori di strada per mettersi accanto a chi vive situazioni di difficoltà economico, educativo e sociale, stimolando la comunità tutta ad aprirsi ai tanti doni (e non solo problemi) presenti su quel territorio. Si tratta di un intervento rigenerativo di comunità, che vuole aiutare una comunità in frontiera a ristrutturarsi in maniera missionaria e solidale.
I servizi della Caritas – associazione San Martino nel 2022
“Tutte le opere di carità -ha detto il presidente dell’associazione San Martino, Francesco Venturini – sono segni-semi coltivati in questi anni che faremo in modo che diventino alberi che portano sempre più frutti.
Ne semineremo di nuovi che aiuteranno le persone in difficoltà, gli invisibili, le vittime di violenza e tutti quelli che vorranno crescere con la nostra Chiesa diocesana”.
I servizi offerti sono stati molteplici:
Mensa San Valentino, Emporio della Solidarietà a Terni e in quello di Amelia, gestito dalla Parrocchia San Francesco; Centro di Ascolto nel carcere di Terni dove sono stati effettuati quaranta nuovi colloqui, con la consegna a duecento detenuti 2.562 beni di prima necessità. Sono stati accolti trecentoquattro immigrati, di cui duecentodiciannove richiedenti asilo. Sono seguite cinquantasei persone vittime di tratta, in accoglienza sei donne per sfruttamento sessuale e quattro uomini per sfruttamento lavorativo, nell’ambito del progetto Free Life: Fuori dal Rischio Emarginazione ed Esclusione.
Sono centoquarantacinque le donne maltrattate prese in carico dal Centro Anti Violenza Libere Tutte affidato in gestione alla San Martino dal 1 gennaio 2022. Di queste, otto sono in accoglienze residenziali con i loro nove figli minori; inoltre quattro donne singole e altre otto donne con otto minori in pronta emergenza.
Sono state ottanta le persone che hanno usufruito del contributo 8×1000 della carità (gestito direttamente dalla Caritas) con centoventotto interventi consistiti in: settantacinque contributi per il pagamento delle utenze, dodici contributi per il pagamento degli affitti, quaranta contributi per interventi vari.
A Casa Parrabbi sono stati accolti trentadue uomini, di cui sei italiani e ventisei stranieri.
Sono state tredici persone accolte nel progetto Emergenza Freddo gestito per conto del Comune di Terni. Sono state quarantaquattro le persone che si sono rivolte allo Sportello immigrati che è gestito per conto del Comune di Terni.
Sei tirocini formativi attivati con il Progetto Formati e Avviati al lavoro a fronte di trentaquattro richieste ricevute.
Ottantasei persone selezionate di cui diciassette hanno già ottenuto un BUL nell’ambito dell’ avviso RE-WORK– Buono Umbro per il Lavoro e accesso alla Rete dei servizi per l’inserimento lavorativo in Umbria e i primi risultati sono: otto Contratti a tempo indeterminato, un contratto di apprendistato, tre contratti a tempo determinato, un contratto Co.Co., tre Lavoro intermittente un tirocinio.