Si è svolto ad Assisi presso l’Istituto Serafico il campus estivo dal titolo “So-stare insieme”. Il campus è stato formulato per gli animatori di comunità del progetto Policoro di tutta Italia e per i soci delle cooperative nate grazie al progetto Policoro. Tema centrale di tutto il percorso formativo: le relazioni, riflettere sul valore dello “stare insieme”, e sulle modalità di socializzazione e aggregazione che includono tutte le fasce della società. Tra i relatori e i docenti, Sandro Elisei, Giuseppina De Giorgio, Silvia Ilicini, mons. Angelo Casile e suor Erika Perini dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro. La presidente del Serafico, Francesca Di Maolo, ha introdotto i lavori: “Benvenuti alla scuola dei nostri ragazzi! Benvenuti in questa casa dove non regna la tristezza, ma dove si vive la gioia per le piccole conquiste di ogni giorno e per le cose semplici”. Hanno partecipato al campus 15 ragazzi da varie diocesi di tutta Italia, Umbria compresa, dove il progetto vede in un coordinamento regionale le diocesi di Assisi, Perugia, Orvieto e Città di Castello. I ragazzi hanno deciso di mettersi in gioco attraverso dei laboratori esperienziali sull’orientamento e la sensorialità proprio per entrare in empatia con chi non ha accesso a tutti i sensi. Non ultimo, si è lavorato sulle emozioni. In una società in cui la comunicazione viaggia così rapidamente e al di là del contatto personale e del coinvolgimento emotivo, è importante, invece, rivalutare e sviluppare il canale emotivo per costruire relazioni vere.
Gli animatori di comunità del progetto Policoro sono impegnati in un lavoro di animazione sociale nel territorio diocesano in cui vivono, e si sono recati ad Assisi per conoscere il carisma del fondatore dell’Istituto e il lavoro che viene svolto tutti i giorni con i ragazzi pluri-minorati. Fabio, Ivan, Daniele e i ragazzi che vivono presso la casa famiglia Vendramini aspettavano con ansia l’arrivo degli animatori e sono stati pronti ad accoglierli sin dal primo giorno. Pronti per partire insieme sabato mattina anche per l’esperienza di trekking al Bosco di san Francesco. Il campus ha presentato una nuova immagine della città di Assisi: un viaggio a partire dagli ultimi. Prima tappa: l’Istituto Serafico, luogo di accoglienza di ragazzi con disabilità gravi e gravissime, per poi conoscere il luogo della spogliazione di Francesco, dove il vescovo di Assisi mons. Sorrentino ci ha illustrato l’importanza di tale momento. Il tutor del progetto Policoro, padre Vittorio Viola, ha illustrato il tema “Francesco povero tra i poveri” all’interno della Porziuncola, e ha presentato all’intera comunità locale gli animatori del progetto Policoro in basilica di Santa Chiara durante la messa di domenica 7 luglio. L’ultima tappa è stata la basilica di San Francesco, che rappresenta il luogo della libertà dai propri idoli per incontrare la parte più vera di sé in un dialogo diretto con Dio. Ogni animatore ha portato con sé a casa l’affetto dei ragazzi incontrati, il clima di fraternità instaurato con tutti i partecipanti e l’invito a tornare presto all’Istituto Serafico.
Progetto Policoro
Aderiscono a Policoro 105 diocesi italiane su 225. Il progetto riguarda centinaia di imprese, cooperative, consorzi, con forte presenza lavorativa di donne e giovani, anche disabili. Le tipologie d’impresa vanno dal settore agricoltura ad artigianato, accoglienza e cura delle persone, alberghiero e turistico, gestione dei musei e dei beni culturali, comunicazione e teatro. In diocesi di Orvieto è appena nata, legata a Policoro, la cooperativa Mir per la gestione dei beni e servizi diocesani (e non).