In tanti per condividere un’esperienza estiva di conoscenza e amicizia. È la proposta del campo estivo interparrocchiale organizzato dai parroci e animatori di Santa Maria del Rivo di Borgo Rivo, San Giovanni Bosco di Campomaggiore e Sangemini, con due campi in luglio, uno per i bambini delle scuole elementari con la presenza di 60 ragazzi e 20 animatori accompagnati da don Luca Andreani, don Matteo Antonelli e don Lisnardo Morales, e l’altro in corso di svolgimento fino al 25 luglio per 70 ragazzi delle scuole medie accompagnati da 15 animatori e con l’assistenza di don Matteo Antonelli, don Marcello D’Artista e don Lisnardo Morales. Entrambi sono stati ospitati presso la casa di accoglienza diocesana “Don Bosco” a Cittareale. “Un’unione che ha consentito di organizzarci meglio – spiega don Marcello D’Artista – ma soprattutto di sentirci insieme nella cura e nell’attenzione verso i ragazzi e i bambini. È stata una scommessa uscire dal recinto del campanile parrocchiale, ma lo abbiamo voluto sia come esperienza di comunione fra le parrocchie, sia come esperienza di condivisione tra i ragazzi, per conoscerci meglio tra parrocchie, per apprezzare il bello e il buono e per crescere nell’amicizia con Gesù e attraverso di Lui tra i ragazzi”.
Il campo estivo per le parrocchie è uno strumento utile per un percorso di formazione e crescita ponendo attenzione verso i ragazzi delle proprie comunità parrocchiali e secondo don Marcello “occasione di conoscenza anche con altri ragazzi che si aggiungono ai gruppi parrocchiali: alcuni arrivano, altri partono o passano in altri gruppi”. “È comunque un metodo educativo valido ed importante – aggiunge don Marcello – uno strumento all’interno delle attività estive che permette una maggiore conoscenza e attenzione verso i ragazzi. Per i più piccoli abbiamo cercato di organizzare le attività formative prendendo spunto dal film “Avatar” e quindi facendoli entrare in un mondo di amicizia a 360 gradi. Partendo da ciò che piace loro, traendo spunti idonei dalla trama del film, per permettere di fare esperienza di amicizia tra di loro, ma soprattutto con Gesù”. Nel campo naturalmente è stato dato spazio al divertimento, quello sano senza contrapposizioni, competizioni o particolarismi di piccoli gruppi. “L’intento è quello davvero di fare comunione globale – aggiunge don Marcello – per allargare le proprie conoscenze e riuscire a esprimere quanto bello sia essere insieme, tanti nella gioia condivisa”. Per il campo dei ragazzi delle medie gancio di traino dell’esperienza formativa sono stati i sette doni dello Spirito santo. “Per i ragazzi più grandi non sempre è facile parlare dello Spirito santo, e per noi è importante riuscire a sviscerare le peculiarità di questi doni che sono parte del grande dono d’amore che Dio ci ha fatto nello Spirito”.