Anche quest’anno nella notte tra il 3 e il 4 luglio un gruppo di giovani e adulti si è messo in cammino su invito del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, per un appuntamento che ormai in tanti attendono con fervore: “Voglio svegliare l’aurora”.
L’itinerario abbastanza impegnativo, guidato dal vicario generale don Gianni Nizzi e dall’assistente diocesano della Pastorale giovanile padre Andrea Martinelli, ha fatto gustare ai partecipanti la frescura della brezza e il silenzio delle montagne folignati tra la frazione di Scandolaro e quella di Rasiglia, sostando in alcuni luoghi a molti sconosciuti, come la grotta del Santuario della Madonna del Riparo di Roviglieto, proseguendo poi per il Santuario dei SS. Apostoli Pietro e Paolo di Cancelli e infine il santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia, dove al sorgere dell’alba siamo stati calorosamente accolti dal parroco.
È un cammino di preghiera nella notte, in cui la fatica non lascia delusi, ma ricambia con un senso di pienezza e di pace come raccontano alcuni dei pellegrini che vi hanno partecipato.
Marco ci racconta le sue impressioni: “Anche quest’anno questa iniziativa ci ha fatto toccare con mano la bellezza di essere pellegrini nel Signore. Bello e ritemprante per lo spirito è camminare cadenzando i passi al ritmo della preghiera personale e del silenzio. Un’esperienza di preghiera che ti coinvolge in toto a cui è difficile rinunciare”.
Anche Gabriele sottolinea la bellezza di essere pellegrini riscoprendo nel silenzio della notte la profondità della relazione con Dio: “È ormai da qualche anno che partecipo con piacere e gioia: per me è un momento atteso. La notte di per sé è sempre speciale, ci aiuta a staccare da tutto e a farci riflettere sulle cose e i valori che contano veramente.
Il silenzio del cielo stellato rende poi tutto più bello. La nostra vita è un cammino, a volte nel buio e nel silenzio di ciò che non capiamo, ma Gesù ci è sempre vicino. Pregare di notte ci aiuta proprio a ricercare e a sentire la sua presenza costante ed affettuosa”.
Esperienza forte e molto profonda anche per chi ha voluto vivere il cammino come famiglia, riscoprendo il silenzio come momento prezioso nella relazione di coppia, come testimoniano Barbara e Gianluca: “Scende la sera, lasciamo i figli riposare tranquilli, ci prendiamo per mano per cominciare ‘il cammino di preghiera nella notte’; da qualche anno per noi è diventata questa una esperienza che custodiamo nella nostra esistenza”.
Con questa esperienza di fede il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile ha voluto concludere le sue attività per questo anno pastorale, guardando l’aurora come una luce che illuminerà il prossimo!