Mons. Renato Boccardo è il nuovo arcivescovo di Spoleto. Il Papa lo ha chiamato a succedere a mons. Riccardo Fontana, passato alla guida della diocesi di Arezzo. L’annuncio è stato dato giovedì 16 luglio nel palazzo arcivescovile di Spoleto, in contemporanea con la Sala Stampa Vaticana. Fino ad ora mons. Boccardo è stato Segretario del Governatorato pontificio.
Riportiamo per intero il primo messaggio dell’arcivescovo eletto.
Ai fratelli e sorelle che sono nell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, ‘credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo’ (Ef 1, 1-2). Con trepidazione e con gioia ho accolto dalla parola del Santo Padre Benedetto XVI la chiamata di Dio a servire come Arcivescovo la Chiesa che è a Spoleto-Norcia. Vengo dunque a voi nel nome del Signore, pastore e custode delle nostre anime (cf 1 Pt 2,25), che guida il suo popolo con sapienza imperscrutabile e non gli fa mancare i mezzi e gli strumenti della salvezza. Vengo a voi portando il Vangelo, del quale non mi vergogno (cf Rm 1,16) e per il quale intendo spendermi, non per fare da padrone sulla vostra fede, ma per essere collaboratore della vostra gioia (cf 2 Cor 1,24). Fedeli all’insegnamento della Chiesa e del Concilio Ecumenico Vaticano II, continuando la strada tracciata dal recente Sinodo Diocesano e dall’Arcivescovo Riccardo, al quale fin dal tempo degli studi mi uniscono sentimenti di stima e di fraterna amicizia, percorreremo insieme le vie della fede e della carità, per essere nel nostro tempo testimoni di Cristo risorto, speranza del mondo, e per offrire a tutti la testimonianza credibile del nostro amore e del nostro servizio, riservando una attenzione privilegiata a chi è più piccolo e povero.
Come Pietro e gli altri Apostoli, vengo a voi senza né oro né argento (cf At 3,6), ricco solo della parola del Signore che ascolteremo insieme e del Pane della vita che spezzeremo insieme, per attingervi la forza di edificare ogni giorno la civiltà dell’amore. Saluto tutta la comunità diocesana: Mons. Vicario Generale ed i Sacerdoti secolari e religiosi, primi e preziosi collaboratori del Vescovo; le famiglie, cellula fondamentale della società civile ed ecclesiale, ed i giovani, speranza della Chiesa e del mondo, con i quali ho condiviso l’esperienza entusiasmante delle Giornate Mondiali della Gioventù; le persone consacrate che spendono l’esistenza nel servizio dell’evangelizzazione o vivono nel nascondimento della vita donata alla contemplazione; gli anziani e gli ammalati, che con la loro saggezza e la loro sofferenza illuminano e rendono fecondo il nostro cammino quotidiano.
Il mio pensiero si dirige poi agli uomini e donne di buona volontà che credono di non credere: troverete nel Vescovo un amico e un fratello, desideroso di incontrarvi, di conoscervi, di condividere con voi un tratto di strada. Rivolgo infine un rispettoso saluto alle Autorità civili, con le quali mi impegno a lavorare nella ricerca e nella realizzazione del bene comune, a servizio dell’uomo e della sua promozione integrale, nella verità, nella giustizia, nella solidarietà e nella pace. In questo momento, di fronte alla missione che il Signore mi affida, sento tutto il peso della mia povertà: guardo perciò con ammirazione alla lunga storia di fede, santità, cultura e tradizioni della gloriosa Chiesa spoletana-nursina e mi pongo con attenzione alla scuola dei grandi Santi che ne hanno segnato la vita – in particolare Ponziano, Benedetto, Scolastica e Rita – e continuano ad arricchirla con la luce della loro testimonianza e la potenza della loro intercessione. A loro e a voi mi affido: pregate per il vostro nuovo Arcivescovo affinché, con il dono del suo Spirito, Iddio Altissimo gli conceda la sapienza del cuore ed egli sappia ascoltare ed accogliere ognuno di voi come dono prezioso ed accompagnarlo con saggezza e prudenza nella ricerca del Volto del Signore. In attesa di incontrarvi, invoco su di me e su di voi, che già mi siete diventati cari (cf 1 Tess 2, 8), la protezione ed il sorriso materno della Madre del Signore, venerata nella nostra bella Basilica Cattedrale nel mistero della sua assunzione al Cielo, coronata di gloria e di onore, ‘segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio che è in cammino’ (LG 68)’. ‘
Renato Boccardo
Arcivescovo eletto di Spoleto-Norcia
Mons. Renato Boccardo è nato a S. Ambrogio di Torino il 21 dicembre 1952. Dopo la maturità classica, come alunno dell’Almo Collegio Capranica frequenta a Roma la Pontificia Università Gregoriana e la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino. Ordinato Sacerdote il 25 giugno 1977, incardinato nella diocesi di Susa. Ha conseguito la Licenza in Teologia dogmatica e la Laurea in Diritto Canonico. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1982, presta la sua opera nelle Nunziature Apostoliche di Bolivia, Cameroun e Francia. Nominato Responsabile della Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici il 22 luglio 1992. In questa veste coordina, tra l’altro, l’organizzazione e la celebrazione delle Giornate Mondiali della Gioventù di Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997) e Roma (2000), nonché il Pellegrinaggio dei Giovani d’Europa a Loreto (1995).Nominato Capo del Protocollo della Segreteria di Stato con incarichi speciali l’11 febbraio 2001 (responsabile dell’organizzazione dei viaggi apostolici del Sommo Pontefice). Nominato Vescovo titolare di Acquapendente e Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali il 29 novembre 2003, riceve l’Ordinazione Episcopale nella Basilica di San Pietro in Vaticano dall’Em.mo Signor Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, il 24 gennaio 2004. Nominato Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano il 22 febbraio 2005. Dal 16 luglio 2009 è il nuovo arcivescovo di Spoleto-Norcia.