Cala il numero degli immigrati

EUGUBINO-GUALDESE. Esce il 12° Censimento a cura delle Acli Perugia e del circolo “Ora et labora” di Fossato di Vico

immigratiLe Acli di Perugia e il circolo Acli “Ora et labora” di Fossato di Vico, in collaborazione con il Comune di Gubbio, hanno presentano il XII Censimento degli immigrati nel territorio alla data del 30 settembre, relativo alla presenza degli immigrati regolarmente soggiornanti nei Comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Scheggia-Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica. La ricerca, spiegano dalle Acli, ha privilegiato la presenza degli stranieri nel territorio e la presenza degli studenti stranieri a scuola. La popolazione straniera è ancora diminuita nell’ultimo anno, arrivando a 5.832 unità. L’incidenza della popolazione straniera, in rapporto alla popolazione totale residente, è pari all’8,9% (-0,31%). Se raffrontiamo i dati dal 2005 al 2014, verifichiamo un calo della popolazione straniera pari al 2,8%. Sono leggermente in calo, rispetto al 2010, i bambini (-0,7%), gli uomini (-2%) e in leggero aumento le donne (+2,5%). La popolazione totale ha avuto una leggera flessione (-0,2%) dovuta a un saldo negativo tra nascite e decessi. Dato, questo, in tendenza negativa dal 2010. Il Comune di Gubbio con circa il 38,3% e il Comune di Gualdo con il 30,3% hanno la maggiore presenza di immigrati. Fanalino di coda sono i Comuni di Scheggia, Costacciaro e Sigillo.

Se si rapporta l’incidenza degli immigrati in relazione alla popolazione totale residente nei Comuni al 2010, Fossato di Vico ha la presenza più alta con il 18,8%. Gualdo (11,5%) e Nocera (10,7%) sono in linea con i dati regionali che si attestano all’11,1%. Fossato di Vico è in testa alla classifica della variazione in percentuale dal 2005 al 2014 con il suo 8,5%, distaccando di oltre il doppio il Comune di Nocera. Tutti gli altri si attestano a cavallo tra l’2% e il 3%, tranne Valfabbrica che si attesta all’1,6%. Il confronto fra i dati del 2010 e quelli del 2014 denuncia una riduzione di bambini (-1,3%) e un netto decremento di uomini (-2%). Le donne, invece, aumentano del 2,1%; le “braccia da lavoro” nella fascia tra i 19-40 anni corrispondono al 41%; mentre si equivalgono le presenze che vanno dagli anni 0-18 ai 41-60. Dal 2010 gli stranieri provenienti dall’Albania (-2,3%) costituivano la prima etnia, oggi sono stati scavalcati dai romeni con una presenza del 20,3%, con un incremento dal 2009 pari a circa il 2%. Le altre comunità significative sono Marocco, Ucraina, Macedonia e Nigeria. Per quanto riguarda la scuola, solo tre Comuni hanno la presenza nel proprio territorio di scuole secondarie di 2° grado, e sono: Gualdo Tadino, Gubbio e Nocera Umbra. Rispetto a questo grado di istruzione, Nocera vede un maggior numero di presenze di alunni stranieri rispetto a Gualdo (-0,7%) e Gubbio (+0,6%) ed è pari a circa il 36,6%, con un incremento delle iscrizioni del 10,6%. La media degli alunni stranieri degli otto Comuni si attestano al 13,4% sul totale delle iscrizioni. Dati che sono stati analizzati da Ladis Kumar Antony Xavier, presidente provinciale delle Acli di Perugia; la ricerca è stata illustrata da Sante Pirrami, vice presidente provinciale Acli, al quale sono seguite le riflessioni del sindaco Stirati e del vescovo Ceccobelli. A seguire, un dibattito sull’attuale congiuntura economica: “La crisi (infinita) finirà nel 2015?”. Relazioni a cura di Francesco Daveri dell’Università di Parma e di Nicola Miriano, già procuratore della Repubblica a Perugia.

AUTORE: Marta Ginettelli