Biglietti che parlano di santità

ASSISI. In mostra a San Damiano i biglietti augurali natalizi: tanta spiritualità in un piccolo pezzo di carta

Ogni anno la comunità francescana di S. Damiano in Assisi ripropone un originale appuntamento che predispone all’evento della Natività: la mostra delle Cartulae Nataliciae, inaugurata domenica 28 novembre presso la Galleria del Cantico attigua al chiostro del convento. Dopo l’intervento del padre guardiano Claudio Peràro, il vescovo Sorrentino ha sostanzialmente invitato gli autori delle Cartulae a riflettere sulla incarnazione della Parola passando quindi alla realizzazione di opere coerenti: proposta di una sfida, ma a suo avviso “gli artisti sono santi mancati, i santi sono artisti arrivati”. Una cerimonia senza orpelli, penalizzata nel consueto flusso di presenze da una pioggia implacabile come il cielo grigio serrato al minimo chiarore. E comunque la mostra resterà aperta fino al prossimo 9 gennaio, dalle 10 alle 12 della mattina e dalle 15 alle 16.30 pomeridiane. L’allestimento è stato curato anche da p. Pierdamiano che si sta incamminando verso i 90 anni, dopo un servizio reso in vari ruoli dal 1945 al 1967 presso l’eremo delle Carceri e da allora nel convento di S. Damiano. Quest’anno le Cartulae Nataliciae, più semplicemente biglietti augurali, risultano ispirate al presepe di Greccio, tema che ogni esecutore ha rappresentato seguendo la personale ispirazione spirituale ed inclinazione stilistica, fermo restando che gli artisti in causa costituiscono un gruppo storico e, si potrebbe dire, amalgamato: Ennio Boccacci, Marisa Biselli, Serena Cavallini, Rolando Dominici, Maria Elisa Leboroni, Sergio Marini, Silvana Migliorati, Antonella Parlani, Maria Teresa Romitelli; Giovanni Bartoloni illumina dall’alto i suoi compagni. L’iniziativa delle Cartulae fu ideata da p. Giulio Mancini, in omaggio alla creatività dell’indimenticabile p. Diego Donati, sulla scorta di un episodio più volte riportato dalle fonti francescane. Frate Leone, confuso forse dalla situazione dell’Ordine costituitosi, certamente “tentato” sul monte della Verna, desiderava ricevere da Francesco uno scritto firmato, sì che il futuro santo, per accontentarlo si fece portare calamaio, penna e carta “e con la sua mano iscrisse una lauda di Cristo… e nel fine fece il segno del Tau… ‘Tè carissimo frate questa carta… Iddio ti benedica e guarditi contro ogni tentazione’… Ricevendo frate Leone questa scritta con somma divozione e fede, subitamente ogni tentazione si partì…” (Fioretti, 1907). Mostra delle Cartulae Nataliciae: da interpretare come un avvenimento che nell’intrecciarsi di eventi anche drammatici aiuta ad indicare, persino a lontani o indifferenti, il sentiero verso la grotta o la capanna della Sacra Famiglia.

AUTORE: Francesco Frascarelli