Raffaello torna a casa: la Madonna di Foligno, realizzata dall’artista tra il 1511 e 1512, per una serie di eventi eccezionali e fortunati potrà essere di nuovo ammirata dal 18 al 26 gennaio nel monastero di Sant’Anna della città umbra (dalle 9 alle 19.30, tranne nel giorno dell’inaugurazione quando il pubblico potrà affluire dalle 15. Ingresso libero).
La storia di questo capolavoro è particolare. Commissionata a Raffaello da Sigismondo De’ Comitibus, folignate, segretario di Papa Giulio II, è rimasta a Roma in Ara Coeli fino al 1565, quando venne trasferita a Foligno nel monastero di Sant’Anna dove era badessa la nipote del committente, Anna. Da allora vi è rimasta fino al 1797 quando i francesi, su ordine di Napoleone, la requisirono a la portarono a Parigi. Lì fu restaurata e trasferita su tela. Nel 1816 fece ritorno in Italia, ma prese la via dei Musei vaticani, dove è conservata e ammirata. Da lì solo in due occasioni è uscita: in occasione della mostra di Dresda e in quella di Milano, a palazzo Marino, dal 28 novembre al 12 gennaio scorso, nell’ambito di una mostra promossa da Eni.
Grazie alla sensibilità della Santa Sede, nelle sue diverse articolazioni, e del gruppo petrolifero, nel viaggio di ritorno l’opera si fermerà a Foligno, nel luogo dove è stata ospitata per 217 anni. È un evento storico, perché riporta un’opera di Raffaello in Umbria.
Il vescovo della città, mons. Gualtiero Sigismondi, ha affermato che “l’esposizione straordinaria a Foligno di uno dei più grandi capolavori di Raffaello rappresenta un sicuro investimento pastorale e una straordinaria opportunità culturale. Sono profondamente grato alle autorità vaticane e al gruppo Eni che hanno reso possibile questo evento, desiderato da tempo e concordemente preparato da tutte le istituzioni cittadine. Interpretando la gioia grande di tutti i Folignati, mi faccio portavoce di questa invocazione: Madre della Chiesa, Madonna di Foligno, ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo volto sereno; siamo certi di essere preziosi ai tuoi occhi e ci affidiamo alla tua materna intercessione con cuore semplice”.
Per il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, la mostra “è un evento eccezionale per la città, di grande rilievo culturale e di particolare significato spirituale. Da diversi anni sono state avanzate richieste, in varie forme, e da diversi soggetti (enti ed associazioni) con l’obiettivo di far vivere a Foligno queste giornate. La città vive questo momento con grande orgoglio, consapevole dell’importanza anche di far conoscere ai visitatori il rapporto tra questo dipinto, capolavoro assoluto dell’arte, e la sua storia. A partire dal ruolo esercitato dal suo committente, il folignate Sigismondo De Comitibus, ma anche da quello svolto dalle suore del monastero di Sant’Anna che hanno respinto, con fermezza, le attenzioni delle diverse Corti europee interessate ad acquisire l’opera. Credo che la mostra sia un momento da vivere, con gioia, per l’intera città”.