Terra di condottieri (da Ascanio della Corgna a Braccio di Montone, al Gattamelata), di artisti (dal Perugino ad Arnolfo da Cambio) e di santi. Ma anche terra di sbandieratori, che appartengono alla sua storia. Oggi gli sbandieratori dell’Umbria ‘ 9 i gruppi attivi – sono strumento di promozione turistica e di legame con gli italiani all’estero. Sulle loro bandiere ‘ un tempo commissionate dai nobili o dal Papa – sono cuciti i simboli delle città, fiorenti e bellicose nel Medioevo, e stilemi del primordiale popolo umbro. Esistono scuole di bandiera ad Assisi, Narni e Gualdo Tadino. Il 29 giugno, a Gualdo Tadino, si terrà la seconda Parata dell’Umbria (la prima fu ad Amelia nel 2007). ‘Per imparare a sbandierare – spiega il responsabile del gruppo gualdese, Luca Centini – occorre qualche anno, prima di integrarsi in uno vero spettacolo. D’inverno ci si allena una volta alla settimana, in primavera si passa a tre volte. All’avvicinarsi della manifestazione ci esercitiamo per cinque giorni di fila’. I bandieranti dell’UmbriaIl gruppo più antico di sbandieratori è probabilmente quello di Gubbio. Nel 1435, come testimoniano antichi documenti, c’era già un gruppo di vessilliferi. I fregi delle bandiere ‘da svolazzare’ venivano commissionati all’abile pennello di Luca Petruccio, artista celebre per le maioliche a lustro. L’attuale gruppo di sbandieratori eugubini si è costituito nel 1969. In 39 anni di attività i bandieranti di Gubbio hanno partecipato ad 1.551 manifestazioni in 38 nazioni (una ventina oltreoceano), esibendosi davanti a circa 55 milioni di persone. ‘Tra musici e sbandieratori siamo in 60 – afferma il loro presidente Giuseppe Sebastiani. – Oggi tuttavia stentiamo a trovare nuove disponibilità fra i giovani, sia di sbandieratori, sia di suonatori di chiarine, timpani e percussioni’. Gli sbandieratori di Assisi nascono nell’ottobre 1975, quale colorato tassello del Calendimaggio. Il 1982 è l’anno delle prime trasferte all’estero, fra cui New York e Monaco. ‘Facciamo – afferma Francesco Mancinelli – uno spettacolo moderno, reinventato per i nostri giorni. Ad Assisi c’è stato un ricambio generazionale grazie alla scuola di bandiera fondata nel 1999 assieme all’istituto scolastico comprensivo Assisi Uno. Siamo in 45, fra sbandieratori e musici; gli allievi sono 50’. Il gruppo sbandieratori di Gualdo Tadino, 32 persone fra sbandieratori, tamburini e portavessilli), nasce per i Giochi de le Porte, festa medievale d’estate. Sulle loro bandiere rosse, bianche e nere è stilizzato il rosone della concattedrale di San Benedetto, simbolo della città di Gualdo Tadino. Nel 2004 la sede stabiliscono nei sotterranei dell’antica chiesa di Santa Chiara e, nel maggio 2005, diventano associazione sportiva ‘Sbandieratori e musici Città di Gualdo’. Hanno partecipato a circa 400 manifestazioni, in Italia e all’estero. La scuola di bandiera è attualmente frequentata da 6 giovani, di età compresa fra gli 11 e 14 anni. La compagnia sbandieratori e musici di Città della Pieve è del 1980. Composta da vessilli, tamburi, chiarine, propone anche uno spettacolo notturno con bandiere fluorescenti, al buio. In 23 anni di attività, ha fatto 500 spettacoli in Italia, Francia, Germania, Olanda, Grecia e Tunisia. Dal 1994, anno della sua fondazione, il gruppo sbandieratori Città di Amelia si è esibito in Italia e in Europa. ‘Piazze nelle quali i nostri vessilli variopinti – afferma il responsabile Federico Fanelli – hanno volteggiato tenendo alto il nome dell’Italia e dell’antica e nobile città di Amelia’. Nel novembre 2009 gli sbandieratori di Narni festeggeranno 30 anni. ‘La nostra scuola di bandiera conta 8 bambini e 2 tamburini – dice il responsabile Alessio Rubini. – Per le nostre bandiere ci ispiriamo alle insegne del capitano di ventura Erasmo da Narni il Gattamelata’. Fondati nel 1980, hanno dato spettacolo in Belgio, Francia, Lussemburgo, Germania, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Gli sbandieratori di San Gemini si sono esibiti anche in Israele, Australia, Giappone e negli Usa. Sono 35 persone fra bandieranti e musici. ‘I costumi dei bandierai – spiega Andrea Sustrico – recano gli stemmi delle casate nobili dei capitani del popolo, a capo di San Gemini fra l’Alto e il Basso Medioevo’. Il gruppo sbandieratori e musici di Montefalco nacque nel 1996, per i quattro Quartieri che d’agosto gareggiano nella ‘Fuga del bove’. Formato da una sessantina di elementi tra sbandieratori, musici e chiarine, partecipa alle Parate nazionali della bandiera sin dal 1997. Nel 1975 a Foligno, con Marcello Formica, cavaliere di giostra al rione Pugilli, arrivarono anche i primi sbandieratori da Ascoli. Nel 1976 nacque ufficialmente il gruppo sbandieratori del rione Pugilli. A Nocera Umbra, in agosto, c’è il Palio dei quartieri: borgo San Martino ha l’unico gruppo di sbandieratori, il più recente nato in Umbria.
Bandiere che sanno volare e danzare
Chi sono, quanti sono, quando sono nati, come si esibiscono i gruppi sbandieratori attualmente presenti in Umbria
AUTORE:
Paolo Giovannelli