Nel 2010 in Umbria ci sono stati 2.913 incidenti stradali, con 79 morti e 4.074 feriti. Sono più o meno gli abitanti di uno dei tanti paesi di media dimensione della nostra regione. Sinistri e feriti sono stati di meno che nel 2009, quando furono rispettivamente 3.074 e 4.475. I morti invece l’anno scorso sono aumentati rispetto al 2009: 79 contro i 75 dell’anno precedente. Il dato importante però è che dal 2001 al 2010 anche sulle strade dell’Umbria c’è stata una costante riduzione del numero delle persone morte in incidenti stradali. Il calo è stato del 32,5 per cento. Le vittime furono infatti 117 nel 2001 mentre l’anno scorso, come detto, sono state 79. Automobilisti più prudenti in provincia di Perugia dove nello stesso periodo la diminuzione dei morti sulle strade è stata addirittura del 42,4 per cento, in linea con la media nazionale ed europea.
Se questi dati forniti dall’Aci nel complesso sono positivi, con un calo degli incidenti gravi confermato anche nei primi dieci mesi di quest’anno, il problema resta però molto serio per i costi sociali che i sinistri stradali comportano: spese sanitarie e per l’assistenza agli invalidi, difficoltà economiche per le famiglie, il dolore per la perdita di vite che non hanno prezzo. Ogni giorno in Italia si verificano mediamente 579 incidenti stradali, con 809 feriti ed 11 morti. “Servono dunque politiche sociali – ha detto il presidente dell’Automobile club di Perugia, Ruggero Campi – per fare crescere la coscienza degli automobilisti e di bambini ed adolescenti che saranno i futuri automobilisti ed uno sforzo per fare capire che rispettare le regole è un vantaggio per tutti”.
La maggior parte degli incidenti nel 2010 sono avvenuti nelle strade urbane e nei centri abitati ma con conseguenze meno gravi rispetto a quelli che avvengono sulle strade statali, provinciali e sulle autostrade, dove il tasso di mortalità si avvicina al cinquanta per cento. Il sabato nel 2010 è stato il giorno della settimana più a rischio ma il dato non viene ritenuto significativo. Nel 2009, ad esempio, il numero maggiore di incidenti stradali erano avvenuti in Umbria di giovedì. Le ore più a rischio sono intorno alle otto del mattino, tra le 10 e le 13 e nel primo pomeriggio, dalle 14 alle 17.
Dei 79 incidenti mortali dell’anno scorso, 68 sono stati causati da comportamenti scorretti del conducente: velocità non moderata, guida distratta, mancato rispetto dei segnali stradali e della distanza di sicurezza. Ci sono stati addirittura 161 incidenti, otto dei quali mortali, per veicoli che procedevano contromano. La strada è un grande pericolo per i giovani. Il 27 per cento dei decessi avviene durante la notte e di questi il 54 per cento riguardano persone tra i 18 ed i 29 anni. Talvolta i giovani alla guida, proprio attraverso comportamenti non rispettosi delle regole, ricercano il consenso dei coetanei, del “branco”. Sono ancora gli automobilisti tra i 18 ed i 29 anni che più frequentemente vengono sorpresi a guidare sotto gli effetti di alcol e stupefacenti.
Enzo Ferrini
Dalla Regione 3,5 milioni per la sicurezza stradale
La Giunta regionale ha sbloccato quasi 3 milioni e mezzo di euro di finanziamenti destinati ai progetti di sicurezza stradale che saranno predisposti da Province e Comuni. Serviranno per la realizzazione di un Centro di monitoraggio regionale sugli incidenti stradali, per campagne di educazione stradale e per migliorare la sicurezza sulle strade più pericolose con la loro riqualificazione e con una nuova regolamentazione del traffico. Fondi che potranno essere utilizzati anche per piste ciclabili, percorsi pedonali protetti ed in generale per interventi urbanistici nell’ambito del progetto “Città sicure”. L’assessore Stefano Vinti ha detto che i tempi di realizzazione di questi interventi saranno “molto rapidi”, con un massimo di due anni per le infrastrutture.
Telefonini: vietarli durante la guida?
La guida distratta è una delle cause principali degli incidenti stradali. Distrazioni che il più delle volte sono dovute all’uso del telefonino. Ormai con le nuove tecnologie – ha detto Katia Grenga, comandante della polizia stradale di Terni – anche durante gli spostamenti in auto si continua a lavorare od a coltivare le relazioni sociali. Insomma non ci si concentra sulla guida e si pensa ad altro con tutti i rischi che questo comporta. Il Ntsb (National Transportation Safety Board), l’ente per la sicurezza stradale degli Stati Uniti, ritiene che sia giunto il momento di vietare l’uso del telefonino a chi guida, anche con l’auricolare. Suggerisce anche di favorire l’acquisto di particolari apparecchi Bluetooth, di cui alcune auto sono già dotate, che bloccano automaticamente chiamate o messaggini in entrata sui telefoni di chi è alla guida, inviando allo stesso tempo un messaggio per informare che il guidatore risponderà o richiamerà appena sarà possibile.
Introdurre il reato di omicidio stradale
Le statistiche non dicono con esattezza quale sia la percentuale di incidenti stradali provocati dall’uso di droga ed alcol, ma gli esperti calcolano che l’alcol sia la prima causa di morte in incidenti stradali per i giovani tra 15 e 29 anni. Lo confermano le cosiddette “stragi del sabato sera”. Nel 2010 in Italia vi hanno perso la vita quasi 500 under 30. Anche nella nostra regione sono tanti gli incidenti stradali che avvengono nella notte tra il sabato e la domenica. La senatrice Ada Spadoni Urbani (Pdl) ha reso noto che in Umbria nei primi undici mesi di quest’anno gli agenti della stradale hanno sorpreso 400 automobilisti che guidavano in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, con un aumento del 50 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Per questo ha presentato un disegno di legge che prevede l’introduzione del reato di “omicidio stradale” nel Codice penale. Per chi causa incidenti non rispettando le regole del Codice della strada e guidando sotto l’effetto di alcol e droga, le pene sono aumentate fino a dieci anni di reclusione. Anche l’Aci dell’Umbria esprime grande preoccupazione per l’aumento di incidenti sulle strade provocato dall’uso di droga ed alcol e chiede alla Regione di indire la “Giornata regionale di sensibilizzazione e di mobilitazione contro l’uso dell’alcol e della droga”.
A Magione corsi di sicurezza per bambini
L’autodromo di Magione è sede del Cness (Centro nazionale educazione sicurezza stradale) che vi organizza corsi di guida sicura. Gli istruttori, tutti provenienti dal mondo delle corse, con esercitazioni prima teoriche e poi pratiche, insegnano agli automobilisti a fronteggiare le situazioni più pericolose: la frenata improvvisa, il veicolo che sbanda per l’asfalto scivoloso, una manovra azzardata del proprio o di altri veicoli. Ci sono però anche lezioni per bambini con un percorso didattico dove si ripropongono le situazioni ed i rischi del traffico in città. I piccoli allievi in bicicletta vengono accompagnati da istruttori ed agenti della polizia stradale che insegnano loro le prime nozioni di un corretto comportamento di guida.