Nel periodo natalizio sarà possibile fare un pellegrinaggio “virtuale” in Terra Santa grazie a una serie di iniziative organizzate ad Assisi dall’Associazione Santo Sepolcro onlus di Foligno (da non confondere con l’omonimo Ordine cavalleresco). In pratica, al teatro Metastasio della città serafica si potranno seguire eventi (vedi programma) o acquistare oggetti il cui ricavato andrà a favore dei cristiani che vivono oggi in quella che fu la patria di Gesù.
L’iniziativa è stata battezzata “Betlemme ad Assisi”. Il teatro resterà aperto fino al 6 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 20, esclusi i lunedì. Venerdì, sabato e domenica, orario continuato 10-20.
In tale periodo si potranno visitare alcune mostre documentarie: presepi italiani, arte e artisti italiani in Terra Santa, e sugli 800 anni della presenza francescana in quelle aree. Inoltre saranno esposti presepi e oggettistica proveniente dalla Terra Santa, oltre a una vasta gamma di libri, riviste, cd, dvd sull’argomento, con possibilità di acquisto a offerta.
Tra i libri, di particolare rilievo la guida Gli artisti italiani in Terrasanta, con percorsi e itinerari di arte contemporanea italiana nei luoghi sacri. Per il Novecento, si tratta di nomi magari non molto noti al grande pubblico, ma di spessore: Duilio Cambellotti, Aurelio Mistruzzi, Vittorio Grassi, Giulio Bargellini, Mario Barberis, Domenico Mastroianni, Salvatore Fiume, Felice Tosalli, Alberto Gerardi, Angelo Biancini, nonché l’artista perugino Giovanni Dragoni. Le loro opere si innestano sul lavoro di coloro, spesso grandi nomi, che li hanno preceduti in Terra Santa nei secoli precedenti al XIX.
La connessione con Foligno
L’associazione folignate Santo Sepolcro è guidata dal padre francescano Giuseppe Battistelli, che è il “commissario” (ossia, nel senso medievale del termine: incaricato) di Terra Santa per l’Umbria.
Padre Battistelli è tornato in questi giorni da Gerusalemme dove, alla presenza del custode di Terra Santa e del ministro generale dell’Ordine dei Frati minori, ha partecipato con tutti i “commissari” francescani del mondo alla conferenza quinquennale per affrontare le problematiche della Terra Santa e per focalizzare l’attenzione sul futuro dei commissari.
L’idea è infatti quella di dare più valore a queste figure di “raccordo” tra i luoghi santi e le diverse parti del mondo. Perché la sede dell’associazione è Foligno? A causa della presenza, nella città, della chiesa di San Bartolomeo di Marano, gestito dai Frati minori. Il convento si erge su un colle ai piedi di Uppello, frazione di Foligno sulla strada che conduce a Sassovivo.
Una caratteristica speciale della chiesa è che contiene una copia identica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Si tratta di un’opera del 1676, fatta realizzare da frate Lorenzo da Foligno, allora guardiano del suddetto convento.
La chiesa contiene anche opere d’arte di rilievo, come il Martirio di san Bartolomeo dipinto dall’Alunno, la Veronica del Pomarancio, una copia della sacra Sindone, nonché un Cristo ligneo “deposto” (dalla croce) risalente alla fine del Quattrocento. Da Foligno ad Assisi, quindi, per creare un legame vivo con la Terra Santa nei giorni in cui si celebra la natività del Redentore.