Dopo quindici giorni di permanenza in questa terra mi pare di avere raccolto molti elementi che non pensavo poter incontrare. Gli italiani, prima di tutto. Sono tantissimi! Toronto ne ha mezzo milione! E si può affermare senza paura di essere smentiti che il moderno Canada è stato fatto proprio da loro: i grattacieli di Niagara Falls (dove sono le cascate) sono quasi tutti di italiani, che, magari, hanno cominciato facendo il barbiere o mettendo su una piccola botteguccia! C’è il problema delle nuove generazioni. Domenica scorsa ho partecipato alla processione in onore della Madonna del Carmelo e sono rimasto molto sorpreso dal fervore, dal raccoglimento dei partecipanti ma, anche, dall’età media dei presenti. Erano tutti sopra i cinquant’anni. Predicava il triduo un passionista italiano, padre Gabriele Cingolani, che ha collegato molto sapientemente la figura della Madonna del Carmelo all’attualità che si sta vivendo nel Paese: un tenore di vita molto alto che rischia di far attaccare il cuore alle cose più che a Dio. Proprio in questi giorni, poi, il parlamento ha cambiato la definizione di famiglia. Non sarà più composta da marito e moglie ma da due persone che convivono: due partners! (Si da il via così alle coppie omosessuali). Il tutto poi concluso con una carrellata di canzoni italiane degli anni ’50-’70, cantate con passione ma, spesso in un italiano impreciso, all’aperto, tra salsicce e birra! Però, quando sanno che arrivi dall’Italia, si commuovono e vorrebbero averti sempre vicino… Stanno per arrivare “i nostri”! Tutto è pronto. Anche Toronto si è ripulita dalle immondizie, appena in tempo. Dopo quattro giorni (dal 18 al 22 luglio) passati nelle varie parrocchie (quelli di Perugia andranno a Sarnia, proprio sul confine con gli Usa) passeranno il resto del tempo a Toronto dove, secondo le ultime stime, dovrebbero arrivare 300.000 giovani da tutto il mondo. (Per la verità ne aspettavano un po’ di più. Il fatto è che molti paesi del sud America non hanno potuto avere il permesso!). Il tempo sarà impegnato tra catechesi e celebrazioni in attesa che arrivi Giovanni Paolo II.Alla prossima settimana!
Aspettando i pellegrini da tutto il mondo
AUTORE:
Don Alberto Veschini