Fin dalle catacombe, la Chiesa ha affiancato alla predicazione il ricorso alle varie forme dell’arte. I cristiani si resero presto conto che per illustrare la Rivelazione è necessario ricorrere a tutte le risorse più alte dell’esperienza umana. I luoghi di culto hanno raccolto una sorta di liturgia delle distrazioni, perché chi non riuscisse a seguire la trasmissione vocale del messaggio del Signore fosse aiutato dalle immagini, dalla musica, dalla poesia e dal teatro. All’inizio del terzo millennio le otto Chiese sorelle dell’Umbria si sono rese conto che conviene mettere in rete i segni della produzione artistica che nei secoli hanno espresso la fede del nostro popolo. Dal tesoro di Canoscio, ai più recenti interventi nell’Umbria meridionale, si sono sempre raccolti testimonianze e capolavori. Talvolta nella storia furono i più grandi ad impreziosire i luoghi di culto con le loro opere. Più frequentemente la ricerca artistica di autori meno noti ai più ha arricchito le Chiese della nostra Regione. In molti luoghi le comunità diocesane hanno raccolto, attorno a un progetto culturale, i segni della fede incarnata nell’arte. I nostri musei sono luoghi di testimonianza della fede, più che fredde compagini di tesori. Le necessità del nostro tempo hanno fatto ritenere opportuno che si venisse incontro alla mobilità diffusa tra la nostra gente. Si è dato vita ad un sistema, la rete museale, che arricchisce i musei ecclesiastici della Regione. Le Chiese umbre sono attente a collaborare con tutti, aperte al dialogo. Hanno però ritenuto utile avere uno strumento privilegiato che colleghi le nostre raccolte che, pur con espressioni d’arte a volte assai diverse tra loro, esprimono comunanza di intenti, non solo nell’oggetto formale che l’arte sacra ha rappresentato nei secoli, ma soprattutto nella voglia di ritornare ad essere soggetto di animazione culturale e di ridire la fede nel maggior numero dei linguaggi possibili. L’invenzione artistica, che nella dottrina cattolica è frutto di ispirazione divina e dono, può tornare ad essere un veicolo privilegiato per chi è alla ricerca del senso della vita e del mistero di cui la Chiesa è custode.
Arte: veicolo privilegiato
Mons. Fontana: 'I nostri musei sono luoghi di testimonianza della fede'
AUTORE:
' Riccardo Fontana