Apre Sportello del Banco alimentare a Scheggia-Pascelupo

SCHEGGIA-PASCELUPO. Apre uno Sportello del Banco alimentare. Più altre iniziative di carità e formazione
I bambini che si preparano alla prima confessione con in mano la colomba delle benedizioni
I bambini che si preparano alla prima confessione con in mano la colomba delle benedizioni

In un contesto di crisi, vale la pena condividere alcuni segni positivi che ricordano la presenza del regno di Dio in mezzo a noi, che come il lievito fermenta tutta la pasta; anche nei piccoli Comuni, spesso più svantaggiati del nostro territorio”. Il parroco di Scheggia, don Gaetano Bonomi Boseggia, fa il punto sulle iniziative educative e caritative messe in atto dai fedeli che risiedono nel comune. Circa 1500 abitanti distribuiti tra i due centri maggiori, Scheggia e Isola Fossara, e le frazioni.

Nel contesto della crisi economica che ha colpito il territorio della fascia Flaminia, il gruppo della Caritas parrocchiali di Scheggia-Pascelupo ha aperto da poco uno Sportello del Banco alimentare. “Sono una quindicina le famiglie che vivono una maggior precarietà: alcune sono straniere e altre italiane. Per questo motivo – spiega don Gaetano – oltre a incentivare il rapporto con la Caritas diocesana e il Fondo di solidarietà delle diocesi umbre, così da avere un maggior sostegno economico, si è pensato di aprire anche uno Sportello una volta al mese per distribuire alcuni generi alimentari di prima necessità”.

Attualmente il “Banco” vive un periodo difficile. “È necessario trovare nuovi fornitori, altrimenti bisognerà comunque inventare nuove forme per distribuire generi alimentari; la necessità aguzzerà come sempre l’ingegno”.

Anche il gruppo catechisti cerca di rinnovarsi. Alcuni catechisti sono “storici”, altri alle prime armi, ma “insieme cercano di crescere nella fede e di accompagnare i genitori e bambini nel cammino di iniziazione cristiana”. L’ultima iniziativa è stata domenica 23 febbraio. “Abbiamo passato un pomeriggio insieme alle famiglie”, racconta il parroco, spiegando che sono state coinvolte quelle dei ragazzi della prima comunione, una quindicina, e con loro hanno incontrato le Sorelle del Piccolo Testamento di san Francesco. “I genitori hanno vissuto un sincero momento di ascolto e confronto, invece i bambini hanno giocato insieme e realizzato alcuni lavoretti di origami. Ora le famiglie stanno programmando un pellegrinaggio per approfondire la conoscenza del miracolo eucaristico di Bolsena”.

Il gruppo degli adolescenti del dopo-cresima e alcuni parrocchiani hanno realizzato per beneficenza un lavoretto da portare durante le benedizioni alle 500 famiglie distribuite nelle tre parrocchie del vasto Comune, compresa Isola Fossara e Pascelupo. “Hanno realizzato una colomba in legno, segno dello Spirito santo che ci rinnova, insieme a un’immagine della ‘Madonna dei nodi’, a cui è devoto Papa Francesco”.

Piccoli segni che confermano quanto disse un saggio sacerdote al parroco attuale una quindicina di anni fa: “Mi raccomando, ricorda che le anime non si pesano!”.

AUTORE: S. G.