Appello pro-vita, nuove adesioni

La proposta di un dialogo sereno sul futuro della regione a partire dal sostegno alla natalità. Ma le femministe attaccano anche la Regione

Nuove adesioni sono giunte all’appello “pro vita” pubblicato su queste pagine una settimana fa in vista della Giornata per la vita che la Chiesa ha celebrato il 5 febbraio. Alle 13 associazioni se ne sono aggiunte altre 10 e due adesioni personali (vedi box qui accanto). Condividendo l’affermazione secondo cui “la difesa della vita non è un valore ‘cattolico’ ma appartiene alla stessa umanità” i firmatari dell’appello invitavano a dedicare a questo tema “tempi e spazi per un dibattito che faccia avanzare le idee e le ‘buone pratiche’”. L’appello, spiegano i promotori, è nato dall’amara constatazione del fatto che si discute molto su quale sia “il modo migliore per interrompere la vita appena concepita”, mentre non si dedica tempo né energie “per trovare il modo migliore per aiutare madri e padri ad accogliere e far crescere la vita appena concepita”. L’appello concludeva chiedendosi se invece non sia “interesse della nostra regione sostenere la natalità con tutti i modi e mezzi disponibili”. Contemporaneamente all’appello firmato dalle associazioni è stato diffuso il documento che alcuni membri dell’Istituto Conestabile di Perugia hanno redatto per la giornata della Vita. Un contributo articolato e argomentato dettato dalla volontà di “unirsi all’auspicata riflessione” sulla vita, “non soltanto insieme ai giovani, ai quali è diretto l’ultimo messaggio della CEI, ma – scrivono Gianfranco Maddoli, Mario Tosti, Fausto Grignani, Gianfranco Faina e Mario Roych – anche a quanti, adulti credenti e non credenti, e in particolare a coloro che sono impegnati in responsabilità politiche, devono sentire il dovere di affrontare con piena consapevolezza e senza superficialità di atteggiamenti solo ideologici, una problematica che tutti avvertiamo molto complessa”. “La vita umana non è un valore solo morale-religioso ma un fondamentale valore laico-civile affermato anche nella nostra Costituzione. Noi vorremmo – aggiungono i firmatari – che se ne discutesse pacatamente”.Il testo ha suscitato la dura reazione di un gruppo femminista di Terni legato agli ambienti atei e anticlericali della città, che in un comunicato definisce l’intervento del Conestabile un “attacco alla legge 194”, poi si scaglia contro la Chiesa che, a loro dire “vieta ai giornalisti di tutte le emittenti televisive e radiofoniche italiane di nominare la parola ‘preservativo’ durante la giornata mondiale della lotta contro l’Aids!”. Obiettivo politico del comunicato delle femministe ternane è la Regione. “Pretendiamo – scrivono – che la politica, in questa regione (governata da una donna!) prenda definitivamente le distanze da quelle posizioni medievali, sessiste e indegne, tipiche del peggiore fondamentalismo cattolico”. Lo stesso gruppo il 3 febbraio aveva “denunciato” che “dietro la preghiera per la vita nascente in realtà si cela una manifestazione politica contro la 194”. Posizioni estreme, più diffuse di quanto si pensi, che sono il segnale di quanto sia difficile un dialogo sereno su questi temi. CHI HA FIRMATO L’elenco delle adesioni pervenute fino a mercoledì 8 febbraio. Chi vuole aggiungersi può inviare una mail a meic.perugia@yahoo.it- Maria Rita Valli, Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic) – Perugia- Fausto Santeusanio, Associazione “Alle querce di Mamre” – Pasquale Caracciolo, Centro volontari delle sofferenza (Cvs) – Perugia- Sergio De Vincenzi, comitato prov.le Associazione genitori scuole cattoliche (AGeSC) Perugia- Luciano Valentini di Laviano, delegato per Perugia e Terni dell’Ordine di Malta- Fabrizio Saracino, Federazione universitaria cattolica (FUCI) “G. Toniolo” di Perugia- Maurizio Santantoni, Associazione perugina di volontariato (Apv) – suor Roberta Vinerba, Circolo “La Pira” – Simone Pillon, Forum delle Famiglie – Perugia- Vincenzo Silvestrelli, Federazione umbra Movimento per la vita- Marco Canonico, Unione giuristi cattolici (Ugci) – sezione di Perugia- Pierluigi Grasselli, Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid) – gruppo di Perugia- Enrico Sebastiani, Movimento dei Focolari- Alessandro Moretti, Azione cattolica diocesana di Perugia – Città della Pieve- Assuntina Morresi, Associazione Scienza e Vita – Perugia- Mario Timio, Associazione medici cattolici (Amci) – Perugia- Domenico Piano, Unione cattolica stampa italiana (UCSI) – Umbria- Maddalena Pievaioli, Istituzione teresiana – Perugia- Giuseppe Capaccioni, Comunione Liberazione (CL) – Gaia e Dino Buonforte, Équipe notre dame- Angelo Filardo, Centro ”Amore e Vita” di Foligno- Francesca Tura Menghini, coordinatore diocesano Rinnovamento nello Spirito (RnS) – Maria Teresa Di Stefano, Centro ecumenico e universitario San Martino, PerugiaSono infine giunte le adesioni personali di: – Prof Lino Conti, ordinario di Storia della scienza e di Bioetica, Università degli Studi di Perugia- prof.ssa Marisa Borchiellini

AUTORE: Maria Rita Valli