‘Tutti i credenti tenevano ogni cosa in comune: chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno’ (At. 2,42). La Bibbia è ricca di inni alla ‘carità’, come questo, sicuramente uno dei più belli per la sua semplicità e immediatezza. Ed è proprio sul senso più autentico da dare a questo termine che si è incentrato l’annuale incontro diocesano delle varie Caritas parrocchiali, svoltosi domenica 15 giugno presso l’Hotel Fonte Angelica a Bagni di Nocera. Alla relazione del presidente Giocondo Leopardi, tesa a delineare gli aspetti più significativi delle attività missionarie svolte nello scorso anno dalle varie caritas parrocchiali, ha fatto seguito l’importante intervento di don Lucio Gatti che, oltre a tracciare le linee guida delle prossime iniziative, si è incentrata su tematiche più profonde, mettendo bene in evidenza come molto spesso la tristezza e la solitudine che accompagnano le nostre giornate non sono altro che il frutto della nostra incapacità di ascoltare gli altri, di immedesimarci nei loro problemi, di scoprire la loro umanità più autentica. La carità infatti, che la nostra società frettolosa e consumistica rende sinonimo di ‘elemosina saltuaria’ ma che già in antico designava l’amore verso gli altri, è invece dono perenne di sé, è capacità di compartecipare alle gioie e ai dolori degli uomini e cercare di capire da dove derivino, senza ergerci a giudici severi e intransigenti, nella consapevolezza che ogni persona ha una sua bellezza che deve essere in qualche modo contemplata e un sistema di valori che, anche se non ritenuto giusto, deve essere comunque rispettato. L’imitatio Christi, regola somma dell’ascetismo medievale, ci invita proprio a vivere per il nostro prossimo, a donarci senza riserve, ad uscire dalla sterile dimensione dell’autocompiacimento per aprire il nostro cuore a tutti, per sentirci responsabili insieme agli altri uomini del destino del mondo. Per compiere questo difficile percorso in maniera sublime il cristiano – come ha sottolineato don Lucio Gatti – ha a disposizione l’esempio di Cristo, che si è fatto uomo per servire gli uomini, povero per servire gli ultimi, calandosi fisicamente nella realtà umana per nobilitarla con un forte messaggio di speranza e di redenzione e per stringerla in un abbraccio di pace. Del resto ‘chi vuol essere il primo, sia il servo di tutti’ (Mc. 10, 44), ed è anche sulla base di questo precetto evangelico che due famiglie della diocesi ‘ anch’esse presenti all’assemblea con la loro preziosa testimonianza ‘ hanno deciso di accogliere in affido alcuni bambini bisognosi impegnandosi anche a gestire con la preghiera e con il lavoro la nuova ‘casa per famiglie’ aperta dalla Caritas in via S.Maria delle Rose. La riflessione finale del Vescovo, rivolta in particolare ai giovani come ‘luce del mondo’, ha rimarcato poi la necessità di un forte radicalismo evangelico, il solo capace di suggerire agli uomini l’aspirazione ad una vita semplice, sobria ed essenziale che permetta loro di ‘uscire da se stessi per ritrovare se stessi’.
Aperta una nuova ‘casa per famiglie’
Si è svolto a Nocera Umbra l'incontro delle Caritas parrocchiali diocesane
AUTORE:
Luigi Proietti