di Tonio Dell’Olio*
La notizia della tragedia consumatasi nella sinagoga di Pittsburg, Pennsylvania, ci raggiunge proprio mentre ad Assisi celebriamo le giornate che si fanno eco dello storico incontro (27 ottobre 1986) dei leader religiosi per la pace.
Ed è un segno insanguinato, che indica un cammino ancora lungo e impervio da compiere. Quegli spari, quegli 11 morti, ci urlano di vigilare con scrupolo su certe parole d’odio che vagano come proiettili, su teorie di negazionismo e antisemitismo che tenderemmo a sottovalutare come espressioni folkloristiche e naif di chi insegue fantasie o ha qualche problema di dissociazione mentale, su falsità e banalità che trovano consensi nella Rete.
Il sangue di Pittsburg è la cancrena di una ferita minima sottovalutata a suo tempo. E come sarebbe bello se, almeno simbolicamente, sabato prossimo, negli Usa e dappertutto nel mondo, fedeli di tutte le religioni facessero un gran girotondo attorno a ogni sinagoga, a dire la necessità di difendere col corpo e con la preghiera ogni espressione di fede e di invocazione che sale dalla terra verso il Cielo.
*presidente della Pro Civitate Christiana – Assisi