Anna, che fatica trovare un lavoro!

L'impresa è ardua anche per una neolaureata, costretta a districarsi tra curriculum, colloqui, agenzie di lavoro...

Anna è una giovane donna di ventinove anni, che vive a Perugia. Si è laureata in Scienze Politiche lo scorso anno. Sta cercando lavoro. Appena uscita dal mondo universitario, era fiduciosa e piena di grandi aspettative per il suo futuro professionale, perché ormai era diventata una dottoressa! Suo padre le aveva ripetuto da sempre e fino a sfinirla che con ‘un pezzo di carta in tasca’ si hanno maggiori e più interessanti opportunità. Beh, queste grandi opportunità non si sono per il momento presentate. Ma lei le sta inseguendo? Certamente. Ha iniziato dal suo curriculum: tutta la sua vita dentro al ‘Formato Europeo per il Curriculum Vitae’, il pacchetto più alla moda. Lo ha inviato dappertutto, in ogni parte d’Italia, da Torino fino a Palermo, ma non ha ricevuto risposte positive. Nella più parte dei casi, non ci sono state proprio risposte. I più educati hanno declinato l’offerta via e-mail. Anna però è una risorsa continua e, imperturbabile, procede nella sua ricerca rivolgendosi ad alcune delle agenzie per il lavoro che operano nella sua città, quali Manpower, Media Work, Obiettivo Lavoro, Quanta, Umana, dove si reca personalmente. La trafila è sempre più o meno la stessa. Le viene consegnato un modulo da compilare con i suoi dati e poche altre informazioni, visto che con sé ha il famigerato curriculum, che può lasciare direttamente. La persona addetta getta, prima, una rapida occhiata sul foglio, per accertarsi che non manchino risposte o che non siano incomplete e poi sulla vita di Anna: quali le sue precedenti esperienze lavorative, il titolo di studio e così via. Infine le domanda di cosa le piacerebbe occuparsi e a quale delle due grandi aree, amministrativa e commerciale, nelle quali si muovono le agenzie, è più interessata. ‘Non appena avremo qualcosa che può fare al caso suo, la contatteremo’, questa la frase di rito che segna il concludersi del breve colloquio. Anna attende. Il tempo scorre ma, d’altra parte, ci vuole un po’ di pazienza. Non le piace aspettare e non le viene bene quindi, prima di ammuffire, decide di continuare a cercare anche da sola. Si affida agli annunci pubblicati su ‘Cerco & Trovo Lavoro’ e ad internet. L’esigua gamma di proposte è alquanto desolante! Anna si adatta e comincia ad evidenziare la voce ‘call center’. Telefona e scopre che sono le stesse agenzie, alle quali aveva precedentemente lasciato i suoi dati, ad occuparsi delle selezioni. Si presenta all’appuntamento per il colloquio individuale, munita del solito Curriculum (perché comunque te lo richiedono, anche se glielo hai già lasciato) e cerca di dare il meglio di sé. ‘Nell’eventualità la contatteremo per fissare un secondo colloquio’. Anna però non riceve alcuna comunicazione. Non ne riceve neppure per qualche altro lavoro. A distanza di due mesi e mezzo circa, si reca, ancora una volta, in quelle stesse agenzie per il lavoro, dove era stata, e lascia una nuova copia del suo Curriculum, aggiornata di poche, piccole cose che si è arrangiata a fare nel frattempo. Chiede chiarimenti sul motivo per il quale non sia mai stata contattata e non le sia stato proposto niente di niente, laddove lei, comunque, degli annunci li ha trovati (il call center per esempio). La spiegazione che le viene data è semplice: nell’annuncio non compaiono i parametri ai quali l’agenzia deve attenersi per selezionare, poiché sarebbe discriminante! Parametri che sono le stesse aziende a definire. Parametri che, evidentemente, escludono la sua candidatura. Anche gli inguaribili ottimisti come Anna, scontrandosi in prima persona col problema della disoccupazione, si scoraggiano un po’. ‘A volte mi interrogo sulle mie scelte, se sia stato intelligente continuare gli studi, visto che mi ritrovo a fare quelle stesse cose che facevo dieci anni fa, quando non ero ancora laureata’. Ma è solo un attimo perché Anna crede che ‘gli uomini siano esseri ingegnosi’ e che qualcosa di buono verrà fuori, si tratta solo di impegnarsi e lei lo sta facendo.

AUTORE: Chiara Bonomi