Anche la religione inserita come prova orale per l’esame di Stato

All'Istituto tecnico per geometri "R. Bonghi" di Santa Maria degli Angeli

Arrivati al terzo millennio, sembra che nulla ci sorprenda quando si parla di giovani, delle loro idee, comunque in qualche modo, riescono sempre a stupirci e rimaniamo positivamente colpiti, quando portano a termine con impegno determinati doveri. Alcuni studenti del quinto A dell’I.T.G. (Istituto tecnico per geometri) “Ruggero Bonghi” di S. Maria degli Angeli hanno deciso di inserire, nella prova orale dell’esame di stato, tra le varie discipline, anche religione. Nel corso dell’anno scolastico 2001-2002 sono riusciti grazie al lavoro delle loro insegnanti di italiano e religione ad effettuare un percorso interdisciplinare, collegando la maggior parte degli argomenti. Aspetto insolito non per i collegamenti, insolito per quanto riguarda religione, visto che non è materia d’esame e dove non è richiesta la presenza della stessa insegnante. I dieci ragazzi che così hanno optato di effettuare un percorso in parallelo, sono stati: Berni Francesco, Cappanelli Paolo, Costantini Alessio, Faloia Alessandro, Massetti Riccardo, Ronca Matteo, Tomassini Andrea. Non potendoli sentire tutti, abbiamo intervistato prima due ragazzi: Tomassini Andrea e Berni Francesco e di seguito la loro insegnante di italiano, Ferracci Anna. Qual è l’argomento che vi è piaciuto di più nel corso dell’anno scolastico e quale quello che avete portato alla prova orale? A: “L’argomento che mi ha interessato maggiormente è stato la Rerum Novarum, in particolare la condizione degli operai durante la rivoluzione industriale, che abbiamo trattato sia a religione sia a storia. Ho preferito questo perché si collegava con il filo conduttore che avevo scelto per la prova d’esame”. F: “Per me l’argomento più interessante è stato la storia di Papa Giovanni Paolo II, il suo contributo all’unificazione d’Europa, la sua lotta contro il comunismo. Ho presentato un percorso dal titolo: “La nascita della società delle nazioni-Un progetto per la pace”. In storia ho portato la Prima guerra mondiale, la figura di Wilson, collegando con religione la condizione pacifista di Benedetto XV e per italiano il poeta Giuseppe Ungaretti, la sua concezione dell’inutilità della guerra e l’esaltazione della pace e del suo significato”. Avete trovato positivo questo rapporto di interdisciplinarietà tra italiano, storia e religione? A: “Per me è stato positivo, mi ha permesso e reso più semplice collegare gli argomenti da portare alla prova d’esame”. F: “E’ stato bello passare fra una materia e l’altra, come in questo caso”. Come mai avete inserito religione tra le materie d’esame?A: “Il programma che abbiamo trattato è stato tutt’altro che noioso e pesante, sia il modo e sia il come l’ha presentato l’insegnante, visto il lavoro interdisciplinare che abbiamo svolto”. F: “Ho ricollegato religione perché mi è sembrato doveroso per la professoressa, perché i vari argomenti ce l’ha presentati in una maniera interessante, attraverso la proiezione di film. L’insegnante ha saputo concretizzare la materia, renderla più reale con riferimenti inerenti ai nostri giorni”. Prof. ssa Anna, come ha trovato questo lavoro di interdisciplinarietà? “E’ stato molto interessante collegare la maggior parte delle tematiche di storia con la religione e l’italiano. I ragazzi si sono potuti rendere conto di quanto sia importante l’apporto e l’opera della Chiesa nel corso della storia. E’ bene che comprendano che le discipline non sono “comparti stagno”, ma queste devono essere concepite in parallelo, perché ci parlano della storia degli uomini e della cultura in generale. E’ stato importante sia per il percorso interdisciplinare di ogni singolo, sia perché i ragazzi, attraverso questo lavoro, hanno così compreso maggiormente le problematiche odierne, il presente di cui sono testimoni”. Come è stato il risultato di questo lavoro? “Il risultato non poteva che essere positivo, comunque, sarebbe bene che questa interdisciplinarietà sia applicabile, nella maggior parte dei casi, anche con le altre materie. A mio avviso sarebbe importante creare un laboratorio pluridisciplinare pomeridiano, per effettuare degli approfondimenti, come abbiamo fatto quest’anno con questi studenti”. Alla prova orale, come sono andati i ragazzi? “Tutta la commissione esaminatrice è rimasta soddisfatta del lavoro svolto e dell’impegno dimostrato concretamente nel giorno della prova”.

AUTORE: Ombretta Sonno