Sono una cinquantina (e il numero è destinato ad aumentare) le cooperative umbre che hanno aderito a Uecoop, associazione nazionale di rappresentanza e tutela del movimento cooperativo, promossa da Coldiretti, che raccoglie coop regionali appartenenti a vari settori, dai servizi al sociale fino all’ambito agricolo. A livello nazionale sono 4.000 i soggetti aderenti, pari a circa 285.000 soci. Obiettivo di Uecoop è, infatti, quello di mettere in campo un nuovo modello di sviluppo sostenibile che abbia al centro il territorio e chi vi lavora.
L’iniziativa è stata presentata lunedì mattina a palazzo Donini, alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti e di Uecoop, Sergio Marini, nonché di vari esponenti delle istituzioni locali come il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini e il presidente di Coldiretti Umbria, Albano Agabiti. “Si può tornare a crescere – ha sottolineato Marini – e noi vogliamo dare il nostro contributo al Paese. Occorre puntare su quelli che sono i punti forti dell’Italia: il territorio, il paesaggio, la cultura, il cibo e i valori di sostenibilità e socialità.
È possibile una politica nuova, che basi la propria competitività non sullo sfruttamento delle risorse e della forza lavoro, ma sulla qualità e la capacità di distinguersi. Possiamo inaugurare una nuova stagione di crescita che coniughi Pil e qualità di vita”. “La nostra avventura – ha spiegato Vincenzo Sette, coordinatore organizzativo di Uecoop – è iniziata a febbraio con 6 cooperative. Nel giro di pochi mesi siamo cresciuti tantissimo, fino a raggiungere i 4.000 soggetti attuali, e le domande di adesione sono in costante aumento.
Al momento, stiamo facendo un giro per tutte le regioni italiane per conoscervi e farci conoscere e stilare un elenco di proposte da portare alla prima convention nazionale di Uecoop, in ottobre a Roma, e poi al primo congresso nazionale durante il quale saranno eletti i nostri referenti”. Nel corso dell’incontro, inoltre, sono stati resi noti i servizi che la nuova centrale mette a disposizione dei soci, che vanno dall’assistenza legale alla consulenza sulla comunicazione, dalla formazione all’assistenza bancaria e finanziaria, fino alla messa in rete di realtà simili e alla possibilità di acquisti di beni e servizi in collettivo.