La vita si definisce solo con la vita: e va difesa; di essa “non si fa mercato, ma per essa si offre e si ringrazia”. Così il vescovo mons. Sergio Goretti durante l’omelia della messa nella giornata di domenica, dedicata alla vita. Riflettendo sulla tematica presentata dal Vangelo della presentazione di Gesù al tempio, il Vescovo ha sostenuto con convinzione la sacralità della vita come pensiero e gratificazione di Dio e come “tutte le cose create appartengano all’Altissimo, in particolare l’esistenza, che si plasma a sua immagine e somiglianza”. Il brano biblico della presentazione richiama sia l’offerta della primogenitura voluta da Mosè, simbolo della vita consacrata, sia la maternità e il destino di Maria, sia lo stupore dei genitori di Gesù di fronte alle parole di Simeone per il figlio. Sui genitori e sul loro essere “strumenti di creazione scelti da Dio, stupiti di fronte al miracolo-mistero della vita” il Vescovo si è soffermato, incoraggiandoli a perseguire una “battaglia contro corrente” schierata in contrapposizione alla presunzione di una scienza che “progredisce senza interrogativi morali”, di una storia che pretende di fare a meno di Dio, di scelte egoiste che “umiliano e offendono la vita facendone un uso cinico e disperato; questo ci fa vergognare del nostro presente: concepire un figlio che non abbia genitori, eliminare una nascita imperfetta geneticamente, rifiutare una nascita”.
Richiamando la distribuzione di candele all’inizio della celebrazione mons. Goretti ha invece ricordato la fedeltà della Chiesa al suo Signore, nel momento in cui “prende in mano la luce che è il Cristo, il segno di contraddizione incurante del mondo che travolge, umilia, distrugge”. Alla testimonianza del vescovo si è affiancata quella del locale “Movimento per la vita” nella persona della responsabile, Daniela Morettoni, che ha presentato la situazione del giovane gruppo. L’associazione, nata tre anni fa, ha come sede il consultorio “La famiglia” a Palazzo d’Assisi. Potendo già contare su una quindicina di volontari, presta servizio di soccorso e di assistenza a nuclei familiari in difficoltà e a donne che si trovano a vivere gravidanze difficili, affidandosi per questo anche all’aiuto di medici specialisti del settore, ad insegnanti, educatori.
Il sostegno non si limita nemmeno di fronte ad esigenze economiche, assicurando attraverso il “progetto Gemma” un aiuto mensile di 50 euro per 18 mesi alle famiglie in difficoltà, oppure offrendo la possibilità alle mamme di essere accolte nelle case famiglia. Di fronte a situazioni difficili di madri che hanno ormai perso il loro bambino, bisognose di sostegno psichico e umano, si affianca però al Movimento la gioia di una prima nascita, una bambina, resa possibile grazie al progetto Gemma. Chiunque sia interessato al Movimento può rivolgersi alla segreteria della parrocchia, direttamente a Daniela Morettoni, alla sede a Palazzo (075-8038197) oppure incontrare i componenti il primo martedì di ogni mese presso la cappella dell’ospedale di Assisi, ricordando che il Movimento pur d’ispirazione cristiana è composto da laici. Al termine della messa, all’uscita della chiesa “il Movimento per la vita” ha regalato dei bulbi di fiore non identificati nel nome e nel colore, a simboleggiare una vita continuamente da scoprire, rinnovabile sempre, per essere resa degna di essere vissuta.