Amore e non violenza, ma anche lavoro contro la fame e il terrorismo

Tara Gandhi in Italia per promuovere alcuni progetti di solidarietà ha fatto tappa in Umbria

Pace e nonviolenza attraverso una preziosa testimonianza. Il 20 e 21 febbraio Tara Gandhi Battacharjee, nipote del Mahatma, è stata a Perugia, Assisi e Spoleto, dove ha partecipato ad alcuni incontri. La signora Gandhi, in Italia per promuovere alcuni progetti di solidarietà insieme a una mostra di immagini dedicate al Mahatma (la mostra è attualmente a Trento) è stata presente giovedì pomeriggio alla Sala dei Notari, e la sera presso il centro Shalom della Parrocchia di S. Spirito; venerdì 21 ha visitato la Bottega del Commercio Equo e nel pomeriggio è stata accolta dai frati del Sacro Convento di Assisi e dai responsabili della Pro Civitate. Tara Gandhi è nata a New Dehli nel 1934, dove vive attualmente, ma ha anche vissuto alcuni anni a Roma, cosa che le permette di parlare correntemente l’italiano. Si è sempre dedicata a diffondere il messaggio del Mahatma, attraverso incontri, mostre e soprattutto progetti di solidarietà, fra cui il Progetto Gandhi a Indore e la valorizzazione del Khadi (l’arcolaio tradizionale). Tara Gandhi ha presentato la vita e il pensiero di Gandhi attraverso un breve filmato e successivamente attraverso i propri ricordi, soprattutto di carattere familiare. Ha sottolineato l’importanza particolare della nonna, Kasturba, la cui vita è quasi ignorata, mentre rappresenta (anche nelle parole del marito) la parte nascosta della nonviolenza gandhiana. Ha inoltre rimarcato l’importanza di un lavoro dignitoso come antidoto alla fame e anche al terrorismo. Se si spendessero anche solo una parte delle energie e dei soldi che si buttano nella fornace delle armi e della guerra, tanti problemi sarebbero già stati superati. Come ha affermato, “viviamo tra la paura e l’amore: se scegliamo la paura, ecco la guerra, la violenza, il razzismo, la razzia dell’ambiente; dobbiamo far vincere la forza dell’amore, perché è l’amore che tiene insieme il mondo”. La signora Gandhi ha ricordato inoltre come sia ancora all’inizio il cammino consapevole dell’umanità verso la nonviolenza: abbiamo una grande opportunità (la sola che permetta un futuro, ricordava il Mahatma), ma dobbiamo avere la perseveranza del cammino e il coraggio della solitudine, se necessario. La forza non è nei governi ma nei popoli, ed è bene esserne consapevoli: non bisogna delegare la propria coscienza, perché la lotta per la pace comincia da noi stessi, con noi stessi. La visita di Tara Gandhi in Umbria è stata possibile grazie all’impegno di numerose associazioni e alla collaborazione della Fondazione Votigno di Canossa e al gruppo musicale dei Nomadi, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche di Coesione sociale del comune di Perugia e della Presidenza della Regione dell’Umbria.

AUTORE: Gabriele De Veris